Da quando sono stati teorizzati (e poi scoperti), i buchi neri hanno posto dei grossi grattacapi agli astrofisici. Se ci si pensa bene, la loro esistenza pone una serie di problemi.
Intanto, all’interno del buco nero la massa può collassare all’infinito, fino a diventare una singolarità. E questo ai fisici piace poco, perché solitamente dove ci sono parametri all’infinito prima o poi si trova un errore.
Inoltre, qualsiasi cosa che cade nel $buco nero$ “scompare” per sempre. In questo caso, tutte le informazioni che l’oggetto portava con se sembrano svanire nel nulla, eccezion fatta per massa, carica e momento angolare. Il fisico John Archibald Wheeler ha sintetizzato il tutto con una metafora: “Un $buco nero$ non ha capelli” (No-hair theorem). Per esempio, non è possibile distinguere dall’esterno un $buco nero$ formato da materia da uno formato da antimateria.
Ancora, qualunque cosa cada nel $buco nero$ porta con se la sua entropia (cioè il suo grado di disordine) che scompare, lasciando l’universo più “ordinato” in contrasto con il secondo principio della termodinamica. Di quest’ultimo aspetto del $buco nero$ si è occupato il prof. Jacob Bekenstein e, sulla base dei suoi studi, Stephen Hawking si è occupato della definizione quantistica dell’entropia e della sua gravità. Scoprendo che i buchi neri “evaporano” tramite l’emissione di una radiazione ben definita: la radiazione di Hawking.
Per capire cos’è e come funziona, bisogna però fare un passo indietro….
Vuoto? A chi?!?!?!
Solitamente, tutti noi pensiamo che il vuoto sia uno spazio al cui interno non c’è assolutamente nulla. Altrimenti, che vuoto è?
Ma, contro il nostro pensiero comune, non è così. La teoria quantistica dei campi sostiene che il vuoto è “pieno” di particelle virtuali. Vediamo perché.
Il principio di indeterminazione di Heisenberg ci dice che non è possibile misurare contemporaneamente e con precisione la posizione e l’impulso (e quindi la velocità) di una particella. Esso si può esprimere in questo modo:
(Δx è l’incertezza sulla posizione, Δp quella sull’impulso e la costante di Planck divisa per 2π).
Allo stesso modo, esiste una relazione simile che lega energia e tempo:
(ΔE è l’incertezza sull’energia, Δt quella sul tempo e la costante di Planck divisa per 2π).
Ora quest’ultima relazione porta a dei risultati sconvolgenti, perché ci consente di dire che, per intervalli molto brevi, il principio della conservazione dell’energia può essere violato.
E dato che massa e energia sono “la stessa cosa “ (E=mc2, ricordate?), questo vuol dire che possono crearsi delle particelle dalle fluttuazioni quantistiche del vuoto, purché scompaiano rapidamente. Dato che vivono così poco, e che violano alcuni principi della fisica, queste particelle vengono chiamate “virtuali”: insomma, ci sono ma non ci sono….
In effetti, se ci pensiamo bene, il vuoto può essere pensato come un passaggio da uno stadio iniziale ad uno finale, entrambi contraddistinti dall’assenza di particelle.
Aiutiamoci un po’ con un diagramma di Feynman:
Nel caso specifico, potreste veder nascere dal nulla una coppia elettrone – positrone, che si annichilano quasi immediatamente. Nulla prima e nulla dopo, quindi il principio di conservazione dell’energia è salvo. Nel mezzo, però, si creano due particelle che “rubano” l’energia necessaria ad esistere da una fluttuazione del vuoto, come consentito dal principio di indeterminazione. Volete sapere quanto dura questo “in mezzo”? In questo caso, al massimo 33* 10-23 secondi……
Visto così, potreste pensare che tutto ciò sia una pura speculazione matematica, ma che non ha corrispondenza con nulla di reale. Ma vi sbagliereste. L’esistenza “reale” delle particelle “virtuali” è stata riscontrata in diversi modi. I più curiosi vadano a cercare cos’è “l’effetto Casimir” o la “polarizzazione del vuoto”….
Ora, qualcuno potrebbe chiedere: “Ma è mai possibile che delle particelle che vivono così poco e cosi insignificanti possano distruggere un $buco nero$?”. Ebbene la risposta è si, almeno se si hanno le opportune condizioni e abbastanza tempo. Vediamo come.
Muori, mostro, muori!
Andiamo quindi a considerare cosa succede al vuoto in prossimità di un $buco nero$.
Per non renderci la vita troppo complicata, immaginiamo che non ci sia nulla che cade nel $buco nero$ e valutiamo cosa può capitare nel caso in cui il $buco nero$ non ruota e non ha carica ($buco nero$ di Schwarzschild).
Naturalmente, il vuoto si comporta come al solito, e quindi si generano coppie di particelle e antiparticelle che si annichilano nel giro di brevi attimi. Cosa accade però nelle immediate vicinanze dell’orizzonte degli eventi? In questo caso la gravità è talmente intensa che, a volte, separa per sempre le due particelle.
Ovviamente, per non violare il principio di conservazione dell’energia, l’energia totale delle particelle deve essere uguale a zero; quindi se una delle particelle ha energia positiva, l’altra per forza deve avere un’eguale energia negativa. La particella con energia negativa, chiaramente, ha anche una energia potenziale più bassa della sua controparte positiva, e quindi precipita all’interno del $buco nero$. L’altra particella, invece, si allontana dal $buco nero$.
A questo punto, occorre chiarire una cosa: alle particelle con energia negativa non è consentito esistere nell’ universo ordinario. In effetti, esse violano il principio di conservazione dell’energia ed il principio di causalità. Ma l’universo oltre l’orizzonte degli eventi non è per niente ordinario: come ben sapete, in quella zona dello spazio il tempo si ferma e lo spazio scorre.
In questa regione particolare del cosmo la particella può diventare reale e portare fino al $buco nero$ la sua energia negativa, diminuendone la massa.
In definitiva, però, cosa potremmo vedere osservando il $buco nero$? Vedremmo che esso “emette” una radiazione con una potenza che è inversamente proporzionale al quadrato della sua massa; quindi più grosso è il $buco nero$, minore è la sua emissione energetica.
Questo significa che, man mano che la sua massa diminuisce, il $buco nero$ perde sempre più energia: inizialmente si tratta solo di fotoni con lunghezze d’onda molto ampie (onde radio), che via via diventano sempre più piccole. Avvicinandosi alla sua fine, emetterà fotoni sempre più energetici e poi particelle sempre più massive, fino ad esplodere in un lampo di particelle e raggi gamma.
Ovviamente, sembra soltanto che sia il $buco nero$ ad emettere questa radiazione: per definizione, nulla può tornare una volta oltrepassato l’$orizzonte degli eventi$. In realtà, la radiazione è emessa dalla zona di spazio immediatamente antistante all’$orizzonte degli eventi$.
Una particolarità di questa radiazione è che essa corrisponde esattamente alla radiazione che emette un corpo nero (cos’è il $corpo nero$?) ad una temperatura ben definita, ed è inversamente proporzionale alla massa del $buco nero$ che la “emette”. Un “normale” $corpo nero$ (come una stella) emette una radiazione che corrisponde solo mediamente a quella di un $corpo nero$.
Per concludere e dare un’idea di cosa sia la radiazione di Hawking, supponiamo di trovarci di fronte ad un $buco nero$ con massa pari a quella del Sole: esso emetterebbe un’energia di 9 × 10-29 watt (corrispondente a una temperatura di 6 × 10-8 K) e, visto che il tempo di evaporazione è proporzionale al cubo della massa, impiegherebbe 2 x 1067 anni per scomparire in un fuoco d’artificio. Un tempo molto maggiore dell’età del nostro universo….
Tra l’altro, la temperatura media dell’universo è di 2,7 K: il nostro $buco nero$ assorbirebbe l’energia dello spazio circostante, perché più freddo….
caro red Human grande articolo e verissimo il buco nero e il più potente mostro dell’universo ma il decadimento del falso vuoto che desintegra addirittura gli atomi non e più potente?
Ciao e ditemi la vostra!
Quindi tutti i buchi neri prima o poi saranno destinati a sparire?
Perchè per un discorso probabilistico è più facile che “ricevano” particelle a carica negativa che fanno diminuire la loro “radiazione”..
🙄
Tutta questa storia è una figata, peccato che ho capito poco e niente 😯
Visualizzando questa coppia di particelle che compaiono e scompaiono nel vuoto mi fa immaginare una coppia di delfini che “saltano” nelle acque dell’oceano, quando sono sott’acqua non li vediamo, poi dopo un breve salto si immergono nuovamente… quello che c’è in questo oceano cosmico ancora non lo vediamo, forse non siamo dotati di alcun strumento per rivelarlo, forse non fa parte dei nostri sensi.
Grazie!!! Fantastico articolo!!! ❗ ❗ ❗
Bellissimo articolo, complimenti all’autore.
Purtroppo io sono un po’ dura a comprendere certe cose, quindi mi sorge una domanda, magari stupida, in caso chiedo perdono in anticipo: se le particelle virtuali si formano dalle fluttuazioni quantistiche del vuoto, e le fluttuazioni quantistiche non sono altro che mutamenti nello stato di energia del vuoto (definizione trovata su wikipedia, è esatta?) allora significa che nel vuoto è presente dell’energia. E se massa ed energia sono la stessa cosa, allora il vuoto così “vuoto” non è. In pratica conterebbe già della massa virtuale (o meglio, potenziale). O no? 😕
Grazie a tutti per i complimenti (immeritati)! 😳
Prima delle risposte, una comunicazione di servizio a Stefano: alle definizioni delle formule del principio di indeterminazione, potresti per favore aggiungere il simbolo “h tagliato” prima di “la costante di Planck”? Nel file che ti ho mandato c’era, ma come immagine…. 🙂
@Raffaele: Condivido la tua considerazione filosofica. Quante se ne possono fare, in astronomia e nelle scienze in generale…
@Marcello: In effetti, le cose stanno come dici. Però, la particella a energia negativa cade sul buco nero non per probabilità ma perché, per forza di cose, ha una energia potenziale più bassa della sorella a energia positiva. In effetti, a energia negativa corrisponde una massa negativa….
@Voiager: Chiedi e ti sarà…. spiegato!
(per quanto possibile….)
@Max71: La tua osservazione è quantomai azzeccata! 😉 In effetti, le particelle emergono dal cosiddetto “mare di Dirac”. Questo mare, però, lo abbiamo già rilevato tramite esperimenti… Vedi effetto Casimir ecc….
@Michela: Bellissima osservazione! 🙂 In effetti, le particelle emergono dal cosiddetto “mare di Dirac”. Dirac, fondendo la meccanica quantistica con la relatività speciale, formulò l’ipotesi (poi verificata) che quello che noi chiamiamo “vuoto” era in realtà pieno di particelle con energia negativa sulle quali “galleggiano” le particelle con energia positiva che noi conosciamo. Le fluttuazioni di questo mare fanno a volte emergere delle particelle, anche se solo per brevissimi attimi. Ne consegue che il vuoto possiede una sua energia, che noi possiamo riconoscere nella cosiddetta “costante cosmologica”…
Condivido assolutamente l’osservazione di Michela e, ancor più, la “correzione” di “virtuale” in “potenziale”!
@Red,
complimenti e… grazie! Finalmente mi è chiaro perchè la radiazione di Hawking è a spese del Buco Nero. Non ho capito però perchè la particella a energia negativa ha un potenziale più basso e questo la fa precipitare nel Buco Nero. Ho sempre pensato che le probabilità sarebbero le stesse rendendo di fatto nulla l’emissione 😳
Ecco il passaggio che mi sfuggiva! Avevo letto dell’energia oscura su un libro di cosmologia, ma qualche passaggio mi rimaneva un po’…oscuro 😆
Grazie davvero, che mi state chiarendo tante cose che, pur leggendo libri di tipo divulgativo, mi rimangono un po’ ostiche!
Spettabile marcello hai ragione prima o poi tutti i buchi neri anche quelli più grandi e freddi energeticamente parlando sono destinati a perire in base alla cosidetta radiazione di Hawking ma questo accadrà tra triliardi di triliardi di anni sopratutto x far evaporare un buco nero supergalattico (buchi neri galattici che in futuro lontanissimo si fonderanno) ci vorranno 10 elevato alla potenza 1500 anni e un numero impronunciabile e per scriverlo ci vorrebbe un intera incliclopedia.
Ciao a tutti!
Grazie mille, Raffaele!!
veramente chiaro il concetto e la “quantità”!
così non rischiamo di poter dire che l’universo NON ricadrà sicuramente in buco nero 🙁
Anche io non so perchè la particella negativa ha un potenziale minore rispetto alla positiva,potresti spiegarlo? grazie,complimenti per l’articolo,maria teresa
Grande Red!
Era un pò che aspettavo sto articolo…davvero interessante anche se c’è da mettersi le mani nei capelli a cercare di capire (o forse “accettare”) fino in fondo queste cose…anche l’energia negativa è davvero dura da digerire!
Una cosa è certa comunque, il tutto è davvero affascinante! So che hai una marea di cose da fare ma mi auguro davvero tu riesca a scriverne altri e altri ancora di articoli del genere!
Unico appunto, perdonatemi se faccio il precisino, ma il simbolo ° sui gradi Kelvin proprio nun se pò vedè! Son stato cazziato io all’università e ora mi sento in dovere di tramandare l’insegnamento!
Complimenti ancora Red!
@Gaetano M. e Maria Teresa: Per capire perché la particella con energia negativa ha un’energia potenziale (gravitazionale) minore dalla sua controparte positiva semplifichiamo il calcolo e partiamo da un livello base che consideriamo a potenziale zero. Relativizziamola, insomma,
considerando l’orizzonte degli eventi come livello zero.
Ora calcoliamo per le due particelle, formatesi nelle sue vicinanze, l’energia potenziale.
La formula da usare è familiare e cioè Ep= m x g x h dove m è la massa, g la forza di gravità all’orizzonte degli eventi e h è l’altezza calcolata rispetto ad esso. Per la particella “positiva” il calcolo è semplice ed il risultato è, ovviamente, positivo. Ma, per la particella “negativa”, visto che ha energia negativa, anche la massa è negativa; ne consegue che l’energia potenziale è anch’essa negativa! 😯 Ma questo, che significa? Significa che, di fatto, la particella è già al di là dell’orizzonte degli eventi 😯 ….
Ora, questa sopra è una notevole semplificazione. Di fatto, il calcolo dovrebbe essere fatto tramite le equazioni della meccanica quantistica, che sono, vi assicuro, mooolto complicate (e, confesso, oltre le mie capacità). Il risultato, però, non cambia…. 😉
Lascio ad Enzo il compito di correggermi… 😳
Caro Lampo,
grazie per i complimenti ASSOLUTAMENTE immeritati! 😳
Ti dirò che non è stato facile scrivere questo articolo. E’ proprio al limite delle mie forze. Di certo, tu lo avresti scritto molto meglio, con le conoscenze che hai.
Il simbolo di grado per i Kelvin? 😳 Hai proprio ragione!! Mannaggia alla forza dell’abitudine…. Peggio di un buco nero!!
Piccola correzione al post sopra 😳 : ovviamente, g NON è la FORZA di gravità, ma l’accelerazione di gravità all’orizzonte degli eventi….. Accidenti al sonno….
Caro Red,
Il saldo accrescimento dovrebbe continuare ad essere positivo, non capisco come, anche se in un lasso di rempo così gigantesco possa esaurirsi.
sto “somatizzando la risposta… Mi rimane un dubbio: queste manifestazioni si verificano sulla sfera dell’orizzonte degli eventi(?), il B. N. però continua ad ingoiare finchè ce n’è
Grazie
Mi pare che Raffaele abbia messo il dito sulla piaga: i tempi di evaporazione sono quanto di più vicino c’è all’eternità. Se assumiamo per eccesso che l’età dell’universo sia 2 X 10 alla 10 anni un buco nero di massa solare impiegherebbe 10 alla 57 volte l’età dell’universo per evaporare. E’ un numero spaventoso, 1 con 57 zeri, provate a scriverlo per esteso. Forse Davide non batterà mai Golia perchè nel frattempo l’universo stesso non esisterà più.
Ora dovremmo esserci! 😀
Grazie delle segnalazioni!
Buongiorno,
ho letto una volta un saggio di Asimov che parlava proprio dei vari sviluppi possibili dell’universo. Big crunch, morte termica e infine questo. Secondo questa, secondo me, fantastica ipotesi, come avete già spiegato voi:
0) il 90% (se non ricordo male) delle stelle sono già state create, arriverà il punto in cui in questo universo tutto ciò che c’era da crearsi si è creato.
1) i buchi neri “mangeranno” tutto quello che possono
2) i buchi neri più grandi “mangeranno” quelli più piccoli, finchè gli unici buchi neri “enormi” rimasti, causa l’espansione dell’uiverso, non saranno troppo lontani (e sempre più lontani) per interagire.
3) ecco che non potendo “mangiare” più nulla, i buchi neri inizieranno ad “emettere” più di quello che “assorbono” (Asimov parlava di tempi esorbitanti, ovvio): come spiegato da voi, finiranno per “esplodere”; la radiazione è inv.prop. alla massa: a massa infinitesimale corrisponderà una sorta di… big bang?
4) Asimov quindi ipotizzava che dal nostro universo pieno di enormi buchi neri lontanissimi, si sarebbero formati nuove bolle-universo all’interno di un universo morto, in una sorta di ciclo infinito.
Cosa ve ne pare? Io consiglierei a tutti di leggere il saggio in questione, come tutti quelli di Asimov del resto. Purtroppo non ricordo ne la raccolta, ne il titolo del saggio, ma in una qualsiasi raccolta di saggi di astronomia di Asimov lo troverete, con altri interessantissimi.
@Gaetano M.: Caro Gaetano, capisco bene il tuo “somatizzare”….
Anch’io ho faticato a digerire la cosa.
Ricorda che, di fatto, la mia è una semplificazione “ardita”.
In realtà, la spiegazione è legata alle equazioni della meccanica quantistica e al cosiddetto “effetto tunnel”. Meglio qualcosa di più semplice…
Per il resto, tieni conto che la simulazione del calcolo è stata fatta per una situazione semplice e ideale.
Nel reale è come tu e Mario Bioletti dite: il B.N. continua ad ingoiare materia, e il saldo è positivo (quindi, continua ad accrescersi). Questo, però, finché all’esterno la materia c’è. Ma chissà cosa accadrebbe se tutto l’universo fosse accumulato nel B.N. …..
@Stefano Simoni: Grazie, boss!!!
@Red Hanuman
Complimenti! Bellissimo! Finalmente inizio a capire qualcosa sull’evaporazione dei buchi neri! 🙂
Gente, che ne direste di uno scritto relativo alle onde gravitazionali?…..
Se interessa, lo posso preparare in settimana….. A voi l’ardua sentenza…
Salve,sono un giovane di 24 anni e anche se non ho titoli di studio volevo sapere da persone più esperte un parere su di una teoria (o una semplice fantasia) che ho immaginato dopo aver visto un documentario sui buchi neri.La teoria io la chiamerei del “Sovratempo”.Siccome alcun titolo di studio sull’astrofisica mi piacerebbe sapere se il mio intuito mi ha portato a pensare una cosa sensata.La mia idea è stata che se lo spazio-tempo è una rete che regge un piano che è l’universo(e tutti i suoi pianeti),quando una stella diventa così pesante da diventare un enorme nucleo (ma mlt più piccolo delle dimensioni precedenti della stella)di neutroni così pesante da non poter essere più sorretto dalla rete dello spazio-tempo ed inizia a deformarla per poi caderci dentro verso il basso formando un cosiddetto BUCO NERO,tra un numero (enorme) di anni,quando molte stelle faranno questa fine allora la rete dello spazio-tempo non solo potrebbe creare tra un buco nero ed un altro dei portali per viaggiare nel tempo ma si potrebbe arrivare ad un livello critico in cui tutti questi nuclei di neutroni formatisi da ex stelle che diciamo cadono all’interno del piano della rete dello spazio-tempo possano essendo di peso incredibile attrarsi per la leggi di attrazione dei corpi della fisica finendo per deformare e introflettere l’intero piano dello spazio-tempo.Adesso arrivati ad una condizione del genere non sò cosa potrebbe succedere all’universo che conosciamo,ma una delle ipotesi che ho ideato è che la rete dello spazio-tempo possa tentare di rimettersi in un piano ordinato per tornare al suo stato originario (cosa che però potrebbe essere improbabile dato che i cosiddetti buchi neri non risalgono da dentro l’invaginazione che creano dentro la rete spazio-tempo) e provocare una sorta di big bang.Non ho ancora però spiegato cosa sarebbe il “Sovratempo” nelle mie fantasie.Quindi,avendo ipotizzato uno scenario del genere tra uno spropositato numero di anni (molti miliardi di anni),in cui quasi tutte le stelle che potevano diventare buchi neri lo sono diventati,e in cui la rete dello spazio tempo avendo tutte queste invaginazioni conteneti nuclei di neutroni formatisi da ex stelle che si attraggono formando una specie di unico centro o nucleo di buchi neri che introflettono e deformano la rete spazio tempo così tanto da farla “ridistendere” per la tensione troppo forte generatasi da tutta la materia pesante che c’è caduta dentro trasciandola con sè,farebbe venire da pensare che il tempo dentro l’universo sia percepito (visto che la rete è deformatissima e ingarbugliata data la caduta di tutta quella materia al suo interno)in maniera inesatta.Quindi il (finalmente ci siamo) “Sovratempo” altro non sarebbe che il tempo “reale”(magari osservato da un altro universo o da un’altra dimensione) che la rete dello spazio-tempo del nostro universo impiega per ridistendersi e tornare ad essere un piano senza deformazioni.Sò che non c’è niente di matematico e che potrebbe essere una rarissima possibilità dato che si dovrebbe postulare una natura resistente della rete spazio-tempo che non permetta che essa si strappi e insieme una tendenza a tornare allo stato originario di un piano senza deformazioni,ma data la mia pazzia nel fantasticare su questi argomenti a me estranei (se non per quello che posso aver studiato al liceo) vorrei sapere se come penso (mi autogiudico perdente) tutto questo non abbia alcun fondamento.Ho finito,grazie per la pazienza,aspetto qualche risposta
@Red,
Daccordo per le onde gravitazionali.
magari ci spiegassi in maniera semplice le onde gravitazionali,grazie in anticipo.
Red vai alla grande con le affascinantissime onde gravitazionali! 😎
@Luca De Stefanis: Caro Luca, se ho capito bene quello che descrivi, per te è possibile che tutti i buchi neri di un universo finiscano per fondersi in un’unico enorme oggetto, il quale spingerebbe lo spazio-tempo dell’universo talmente al limite da “riaprirsi” come un fiore. Il tempo della “riapertura” visto dea un’altro universo o un’altra dimensione lo chiami “sovratempo”.
Beh, il tuo scritto mi ha ricordato le posizioni di Nikodem Popławski (QUI e QUI), il quale sostiene che noi potremmo vivere all’interno di un BN rotante (buco nero di Kerr o di Kerr-Newman) che si è “espanso” a causa di una proprietà dello spazio-tempo chiamata “torsione”, la quale impedirebbe il collasso in una singolarità e creerebbe condizioni simili a un “big bang”.
Ti rimando alle sue posizioni per un confronto con le tue idee.
Direi che non sempre le fantasticherie sono prive di fondamento. 😉
Non smettere mai di sognare! Senza esagerare, ovvio…
PARLANDO DEL MARE DI DIRAC NON SI PUO’ NON CITARE IL CONCETTO TREMENDAMENTE AFFASCINANTE DELLA SCHIUMA QUANTISTICA (QUANTUM FOAM: http://en.wikipedia.org/wiki/Quantum_foam).
COMPLIMENTI PER LA VOSTRA ATTIVITA’ DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA!!!
CONTINUATE COSI’!!!!
Ho letto l’articolo solo oggi; molto chiaro. Se posso permettermi suggerisco a tutti, sull’argomento, il tomo di L. Susskind “Il paesaggio cosmico” 2006 Adelphi.
E’ un saggio scritto da un allievo di Hawking che approfondisce l’argomento senza esasperati tecnicismi. 😀
Scusate se lo posto qui, ma non so dove altro segnalarlo.
Sembra che i neutrini non sono più veloci della luce. C’era un’anomalia negli strumenti di rilevazione…. 😥
maddai ❗
Caro Red,
restando in tema a proposito dell’energia negativa… in questi casi non si dovrebbe parlare di valore assoluto
Per i neutrini, invece, penso che sia meglio così. Non riesco a immaginare cosa avrebbe comportato una particella dotata di massa che superi la velocità della luce 😈 Forse varrebbe la pena una teoria d’appoggio…Comunque questi neutrini sono sfuggenti come le onde gravitazionali 🙂
Caro Gaetano M.,
in effetti bisognerebbe parlare più di funzione d’onda che di altro….
Comunque, va bene così, non ti pare: alla fine ci si capisce…
Per i neutrini, invece, ti sbagli: le onde gravitazionali sono molto più sfuggenti….
stupendo articolo !
Grazie mille a Red per l’ottimo articolo! Anch’io mi interesso di B.N. da una decina d’anni (forse è meglio chiamarla “ossessione”… 😯 ), e in part. della possibilità di applicare la teoria dell’evaporazione che hai esposto all’Universo.
Mi spiego: per me l’Universo osservabile, cioè quello racchiuso all’interno del nostro orizzonte di osservazione, funziona come una specie di buco nero rovesciato, con la radiazione cd. di Hawking che proviene dalle profondità cosmiche e riempie la sfera di spaziotempo che noi possiamo osservare.
Ho messo su anche un piccolo sito per esporre questa mia idea (l’URL è questo), ma poiché non sono laureato in Fisica non sono sicuro che i miei calcoli siano esatti.
Non potresti indicare delle formule matematiche esplicite per la temperatura di evaporazione dei B.N., così che possa confrontarle con le mie?
Se ti interessa puoi anche dare un’occhiata alla mia bozza e dirmi cosa ne pensi.
Grazie per l’aiuto e continua così