E’ un’immagine gigantesca quella ottenuta da VISTA su una piccola, ma importantissima, zona di cielo attorno al centro della Via Lattea, il cosiddetto “bulge”, ossia il rigonfiamento che circonda il buco nero galattico. Questa zona limitata nello spazio racchiude stelle molto antiche che raccontano la storia degli istanti più antichi della nostra galassia.
Per coloro che amano i dettagli tecnici posso dire che l’immagine è di nove gigapixel. Da un punto di vista astronomico questa immagine contiene ben 84 milioni di stelle della parte centrale della galassia, dieci volte di più di quanto si era ottenuto finora.
la zona del “bulge”, come già detto, è fondamentale per capire non solo la storia della nostra Via Lattea, ma di tutte le galassie a spirale che presentano questo rigonfiamento centrale. Purtroppo, è anche una zona difficile da studiare a causa della polvere che oscura la visione diretta da una zona periferica come la nostra. A meno di non munirsi di occhiali speciali, proprio come quelli usati da VISTA. Il telescopio guarda in cinque lunghezze d’onda dell’infrarosso e poi può facilmente combinare e sovrapporre le diverse osservazioni.
Per ottenere l’immagine “maestosa” appena completata sono state necessarie 1929 ore di osservazione. L’immagine copre un campo di 315 gradi quadrati, ossia un po’ meno dell’1% dell’intero cielo. Sono stati usati tre filtri per misurare le magnitudini apparenti degli oggetti in essa contenuti. In totale sono stati “contati” 173 milioni di oggetti, di cui 84 sono sicuramente stelle, mentre quelli che rimangono o sono troppo deboli o disturbati dalla luce di stelle vicine o, in gran parte, oggetti estesi come galassie ben più lontane.
Qual è il fantastico regalo che questa immagine ha fatto al diagramma H-R? Facilissimo a dirsi: ha fornito un esempio di 84 milioni di stelle di cui si conosce la magnitudine (apparente) e alcuni indici di colore. In altre parole esse possono essere “plottate” tutte assieme in un diagramma magnitudine-colore. Come sanno bene coloro che hanno il nuovo libro sul gioco delle stelle, gli indici di colore sono indipendenti dalla distanza. Nel caso del “bulge” possiamo anche considerare le magnitudini apparenti come equivalenti alle magnitudini assolute, in quanto la distanza delle stelle è molto simile. Un po’ come osservare un ammasso globulare, ma con stelle di qualsiasi età oltre che di qualsiasi massa. Ovviamente, le mille e una capacità del diagramma H-R permetteranno di risalire alle temperature, alle masse, ai raggi e alle luminosità (le magnifiche “quattro” grandezze, come definite nel libro) e, di conseguenza, anche all’età di ogni singola stella.
Questo nuovo diagramma magnitudine-colore, relativo a una zona così ristretta e così importante per la vita di una galassia, è veramente un tesoro immenso, che farebbe ultra felici i geniali Russel e Hertzsprung. Sicuramente sono già stati avvertiti…
Inoltre, in quell’immenso “mucchio” di stelle, soprattutto molto vecchie, sono particolarmente numerose le nane rosse (la loro vita è molto lunga e quindi sono ancora in piena forma). Esse sono candidati magnifici per la scoperta di pianeti per mezzo del metodo dei transiti. Infatti, essendo relativamente piccole, mostrano più facilmente la caduta di luminosità causata da un esopianeta anche di esigue dimensioni.
Non vedo l’ora di vedere il primo diagramma H-R che verrà pubblicato…
Se volete scaricare la versione zoomabile (che brutta parola!) divertitevi pure (è abbastanza pesante, ovviamente)

grandissimo risultato di VISTA che ci regala veramente un'immagine che è uno scrigno di informazioni da approfondire.
) ed alla portata di tutti, ma non perchè siano semplici (ovviamente per chi fosse infarinato di questi concetti che devono essere alla base di un astrofilo è un ripasso più approfondito!) ma perchè le fai diventare veramente semplici, intuitivi e che rimangono in mente facilmente.
).
vorrei dire una cosa:
Complimenti davvero per il tuo ultimo libro (sono a poco più di metà), è un vero tesoro di notizie che sono divulgate con un semplicità da lasciare a bocca aperta (
poche equazioni matematiche, quelle veramente basilari (come il teorema del viriale che adoro) , che ci danno lo strumento per capire l'intero libro con pochi passaggi (a parte le integrazioni che gentilmente ci hai evitato!
approfitto di questo tuo articolo, per sottolineare come ho apprezzato il capitolo dove spieghi la relazione magnitudine-colore..... personalmente l'ho sempre dato per scontato ignorando il lato fisico/matematico che sta dietro.
complimenti a te... al tuo libro.... e se me lo permetti portando il dovuto rispetto, a quei geni immensi di H.R. che ci hanno regalato la chiave di volta per comprendere le stelle.
Antonio
Una cartolina dal centro della Galassia ! le meraviglie della Tecnologia !
Grazie Enzo, complimenti.
E ora via con gli approfondimenti e la ricerca di pianeti.
Tra gli oggetti ancora non ben definiti ci potranno essere anche altre stelle?
grazie a persone come te mi sto divertendo un mucchio a cercare di spiegare nel modo più semplice possibile la Natura che ci circonda. Con i miei limiti, ovviamente, ma con tanta passione.
In questo periodo sto faticando non poco a mantenere "nuovi" le news e gli articoli, dato che mi sono buttato a pesce nel libro sulla meccanica classica. E voglio riuscirci senza derivate e integrali... Chissà un giorno...può darsi che si affrontino anche quelli..
mamma mia che roba,84 milioni di stelle che si riescono a osservare singolarmente?
ma si riesce a stimare che distanza media c'è tra loro?
non può essere vero.....
ps: anche a me è appena arrivato il gioco delle stelle,mi ci butto