La tarma della cera, allo stato larvale, è una micidiale nemica degli alveari. Non si può nemmeno dire che sia una bellissima farfalla, con il suo colore grigiastro. Come quasi tutti gli esseri viventi, però, anch’essa ha i suoi nemici e sono proprio i predatori più abili nell’uso delle onde acustiche ad alta frequenza: i pipistrelli. L’orecchio umano non riesce assolutamente a sentire i messaggi e le strategie operative che si scambiano i simpatici animali notturni. Se l’uomo riesce a sentire vibrazioni acustiche non superiori ai 20 kHz , il pipistrello lo surclassa raggiungendo i 180-200 kHz, alla stregua dei celebri delfini e dei loro canti acutissimi e misteriosi.
La povera tarma della cera ha un solo modo per fronteggiare questa straordinaria capacità comunicativa e cercare di sopravvivere ai micidiali “batman” della notte: riuscire a batterli sullo stesso terreno. La falena si è, allora, specializzata diventando il leader indiscusso nel campo delle comunicazioni ad alta frequenza in campo acustico. Essa riesce a emettere e a sentire frequenze fino a 300 kHz.

Immaginate che battaglia terribile si svolge di notte mentre per noi il silenzio regna sovrano. I pipistrelli si mandano i loro messaggi e sentono qualsiasi vibrazione, sicuri di colpire senza pietà e senza rischio. E, invece, le tarme li anticipano avvertendosi del periodo su una frequenza vietata ai loro nemici. Una guerra di ultrasuoni e noi lì ad ammirare il cielo e a non immaginarci nemmeno il dramma e le strategie che si stanno attuando. Quanto dobbiamo ancora imparare dalla Natura? Noi siamo sicuramente i primi e i migliori nell’arroganza e nell’egoismo. Solo in questo campo non ci batte nessuno.
Quando tra non molto costruiremo nano-microfoni e li utilizzeremo gongolando della nostra eccezionale abilità tecnologica, quanti sapranno che tutto ciò è stato possibile studiando una grigia e terrorizzata falena notturna che riesce a combattere e a superare quei perfetti aerei da combattimento che sono i pipistrelli?
// //
Quello espresso nel tuo bell'articolo é uno dei concetti che mi ha sempre affascinato di piu'.
Quanto universo riusciamo a percepire in realtà? Questo é uno dei casi in cui ci si dimostra che ci sono mondi e vite e fenomeni che ancora non riusciamo a percepire, e che spero che prima o poi, grazie al progresso tecnologico e delle nostre menti(senza questo anche quello tecnologico diventa inutiule, a mio parere) riusciremo finalmente a "vedere" e a comprendere, per dare finalmente una piccola sbirciatina all'incredibile affresco in cui ci siamo avventurati.
Grazie per l'articolo e per gli spunti di riflessione.