Proseguiamo nell’analisi di situazioni che possono verificarsi, sia sulla carta che poi nella realtà.
In questo diagramma

vediamo un’altra possibilità: siamo in una situazione tale che ancora una volta il $satellite$ A eclissa il $satellite$ B nel punto B2 (sarebbe più giusto però dire che è il $satellite$ B a fare una sorta di harakiri entrando nell’ombra dell’altro $satellite$ per poi uscirne poco dopo), dato che si trova in un’orbita più vicina a Giove rispetto ad A, orbita che B percorre più velocemente rispetto ad A. Anche qui le Leggi dei Keplero sono pienamente verificate.
Ma se analizziamo meglio il diagramma, possiamo vedere che, osservando il tutto dalla Terra, stavolta A si trova addirittura dall’altro lato di Giove! Pensate: un $satellite$ che ne eclissa un altro, uno da una parte ed uno dall’altra rispetto al pianeta gigante!
Ma non è tutto. Ingrandendo l’immagine di sinistra, possiamo verificare quello che era successo al $satellite$ B prima ancora di essere eclissato da A: bisogna solamente ricordare che anche Giove proietta un enorme cono d’ombra dal lato opposto rispetto al Sole.
Come una specie di conto alla rovescia, analizziamo ora la sequenza di eventi, favorita da una configurazione geometrica propizia e a rigore non proprio possibile in quanto l’angolo tra le direzioni della Terra e del Sole è maggiore di quanto riscontrabile nella realtà. Concedetemi questa licenza poetica di variare opportunamente le quantità in gioco: desidero solo spiegare concetti difficilmente comprensibili senza l’ausilio di diagrammi

Seguiamo perciò il $satellite$ B lungo la sua orbita:
- nel punto -5 si trova dallo stesso lato di Giove in cui si trova A, se osservato da Terra
- tra il punto -4 e -3 viene occultato da Giove
- nel punto -2 si vede vicino al bordo di Giove, appena uscito dall’occultazione
- Passa del tempo e nel punto -1 il $satellite$ B entra nell’ombra di Giove, venendone completamente eclissato (si spegne quasi per magia!) fino ad arrivare al punto 0 in cui si riaccende per un altro sortilegio!
- Poi nel punto 1 è di nuovo in vista…
- per poi essere eclissato da A quando si trova nel punto 2. Come abbiamo già notato prima, il $satellite$ A si trova addirittura dall’altro lato di Giove.
Ricapitoliamo questa situazione, tutto sommato teorica, ma che potrebbe forse verificarsi (lo scopriremo insieme nel prosieguo delle puntate) seppure in forma ridotta : il $Satellite$ B nel giro di poche ore viene occultato da Giove, eclissato dal pianeta ed infine eclissato da un altro $satellite$.
Assolutamente fantastico!
L’appetito vien mangiando
Passiamo adesso ad una situazione che potrebbe verificarsi (anche questo lo controlleremo in seguito) : nel prossimo diagramma ho ipotizzato una sequenza di eventi che avvengono in vicinanza dell’opposizione di Giove, allorché le due frecce, gialla e rossa, sono quasi parallele.

In questo caso ho rappresentato solamente la vista dal Polo Nord di Giove, lasciando a voi immaginare quanto si possa vedere dalla Terra: il diagramma è già complicato così…
Qui vediamo i due satelliti A e B in transito sul disco di Giove (B si trova nel punto 1, mentre A lo consideriamo molto lento, quasi fermo), insieme alle rispettive ombre: già sappiamo che in vicinanza dell’opposizione la presenza contemporanea di un $satellite$ e della sua ombra sul disco di Giove è abbastanza frequente, mentre fenomeni doppi (come quello indicato) sono molto più rari.
In corrispondenza dell’istante 2 potrebbe verificarsi un vero fuoco d’artificio: il $satellite$ A eclissa B, togliendo la sua ombra da Giove per proiettarla su B ed alla fine ancora su Giove: riuscite ad immaginare questa situazione? Riuscite ad vedere anche l’altra possibilità, che A occulti B contemporaneamente?
Lo so, ho un pochetto esagerato: la realtà potrebbe essere leggermente differente, ma chi può dirlo? Se proprio non si verificheranno certe sequenze di eventi, magari possiamo aspettare altri 6 anni per la prossima sequenza di PHEMU!
Rimanete sintonizzati!
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