Independence Day – Rigenerazione

Uscito recentemente nelle sale cinematografiche, non potevo perderlo… Ma qualcosa non quadra: ne parlo ampiamente in questa mia particolare recensione

È opinione comune che i sequel di film (specie se realizzati molti anni dopo) non abbiano molto successo. Aspettando che il tempo e gli incassi smentiscano o meno questa regola non scritta, mi accingo ad analizzare anche questo film, non certo dal punto di vista della storia, delle interpretazioni degli attori, dei dialoghi, degli effetti speciali (anche se verso la fine dirò la mia), ma dal punto di vista Astronomico, così come avevo fatto con altri film di fantascienza.

L’avevo già detto e mi ripeto volentieri, riguardo questo genere di film, che da sempre mi appassiona: oltre a guardare un certo film, cerco pure di osservarlo, analizzandolo alla ricerca di spunti astronomici di cui parlare con amici oppure di cui scrivere in questa sede. Anche in questo caso non farò alcun tipo di spoiler, se non postando alcune immagini tratte dal film stesso: se avete presenti i trailer di un qualunque film, difficilmente si riesce a capire qualcosa della trama ed analogamente non penso che vedere fotogrammi del film possa rovinare le attese di chi invece volesse recarsi al cinema.

Si tratta del sequel di Indipendence Day dove la Terra era stata invasa da temibilissimi alieni, che solo alla fine venivano allontanati dal pianeta: il film era ambientato nel 1996 e la seconda parte invece si svolge 20 anni dopo, praticamente ai giorni nostri. Non si tratta dunque di fantascienza retroattiva (come succedeva per 2001 Odissea nello Spazio ed il suo seguito 2010 L’anno del contatto), ma di fantascienza contemporanea.

L’analisi astronomica del film

Ho trovato parecchi spunti! Iniziamo con la Space Defense Station, costruita sul suolo della “Earth’s Moon” e cioè la Luna della Terra (gli americani sono davvero buffi…)

la Space Defence Station sul suolo lunare

Nel film non si sa dove sia allocata (o almeno mi è sfuggito), ma la foto suggerisce che si trovi nella faccia visibile della Luna, visto che anche in altre sequenze la nostra Terra appare nello sfondo. Come già avevo ampiamente descritto nella recensione di 2001, il fatto che la Terra venga mostrata bassa sull’orizzonte lunare indica (al di là della suggestione che provoca) che la base lunare si trova a latitudini fortemente meridionali, in un luogo da cui comunque la Terra rimane sempre nello stesso punto del cielo. Sappiamo che la Terra cambia di ora in ora l’aspetto mostrato di continenti e degli oceani (deve essere uno spettacolo davvero grandioso!) ma anche di giorno in giorno, mostrando una fase mutevole, praticamente complementare rispetto a quella della Luna vista dalla Terra: vi suggerisco ancora la rilettura dell’articolo su 2001 dato che lì avevo approfondito l’argomento con foto e diagrammi. Leggendo viceversa qua e là in internet qualcuno dice che questa base si trova nel Mare della Tranquillità, ma alla luce delle mie analisi ciò non è possibile, dal momento che da quel sito lunare la Terra si trova sempre molto vicina allo zenit, fissa nel cielo.

In quest’altra immagine invece troviamo subito un errore, il primo (di una lunga serie…)

altra immagine della Space Defence Station sul suolo lunare

Infatti vediamo la Terra con una fase differente rispetto alla foto precedente: la vicenda si svolge nel lasso di pochi giorni (2-3 al massimo) mentre per passare dalla fase della Terra della prima foto a quella della seconda ci vogliono almeno una ventina di giorni e comunque in tutte e due le foto l’asse della fase lunare non può mai essere così inclinato in vicinanza all’orizzonte. Grazie a Stellarium potremmo vedere che dal Mare della Tranquillità la Terra può presentare un aspetto a barchetta della falce, ma lontanissimo dall’orizzonte! Perciò siamo già a due errori: la fase troppo inclinata e soprattutto differente nel giro di poco tempo. Tiratina d’orecchie per gli altrimenti bravi tecnici degli effetti speciali…

Interpellare qualcuno pratico di Astronomia non avrebbe inciso granché sul bilancio! Io avrei fatto consulenza anche gratuitamente, a patto però di apparire nei titoli di coda in grassetto e font opportunamente grande!

la Terra vista dall’interno della Base lunare

Non ci siamo! Errare humanum est, perseverare diabolicum: in un’altra immagine che si svolge sempre nello stesso giorno (o al massimo il giorno dopo) la Terra appare addirittura con un’altra fase ed un’inclinazione dell’asse di fase ancora differente: e siamo a tre errori… Il font del mio nome nei titoli di coda sta salendo…

Immagini e filmati spettacolari

Senza svelare alcunché dato che è difficile capire il nesso ed il significato tra le foto che vado a mostrare,

i dintorni di Saturno

in uno schermo della stazione di controllo si vede la foto dell’Hubble Space Telescope di Saturno e dintorni, laddove il satellite Rea (leggo su Wikipedia dalla trama del film, visto che non mi sembra venga detto nel film stesso) è stato appena distrutto: anche in questo caso si tratterebbe di un errore visto che le migliori foto di Saturno da parte dell’HST non arrivano a questa fantastica risoluzione. Avrebbero fatto meglio a citare la sonda Cassini, che è notoriamente in orbita intorno al pianeta degli anelli, ma per lo spettacolo si fa questo ed altro.

Questa immagine invece è un fotogramma di una sequenza davvero bella e spettacolare

l’arrivo sulla Luna di un’astronave aliena

nella quale un’astronave aliena sferica esce da un vortice spaziale in prossimità del suolo lunare e vicino alla Base che già conosciamo e che vediamo piccola in basso a destra.

Informazioni su Pierluigi Panunzi 456 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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4 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Wow! Veramente una recensione (beh...diciamola così) coi fiocchi e i controfiocchi!

    Qualche volta anche io provo a cercare gli errori ma non sarò mai nemmeno lontanamente bravo quanto te! Mi faccio prendere troppo dalla storia

  2. grazie!!

    in effetti dopo aver visto il film la prima volta, se penso di scrivere una recensione, cerco e scarico il film da internet: stavolta l'ho trovato addirittura in italiano, ma con i sottotitoli in una non meglio identificata lingua orientale... pazienza...

    poi scatta una difficile e ricca opera di "ricerca" dei fotogrammi e delle situazioni...
    la foto di Saturno e dintorni mi ha fatto disperare: sapevo di averla vista, ma non riuscivo a trovarla!
    (lo stesso mi era accaduto per Phobos e la Terra nel film The Martian...)
    ed allora vado giù di moviola del potentissimo VirtualDub!!

    alla fine dell'articolo, il film l'avrò visto 3-4 volte, fino alla nausea!!

    cosa non si fa per l'Astronomia!!

  3. Bravo Pierluigi!
    A volte però mi chiedo se certi errori siano fatti apposta, proprio per permettere ai più appassionati di andarli a trovare. Risulta difficile credere che dopo aver speso ingenti somme di denaro in effetti speciali vengano tralasciati dei particolari così stupidi.
    In effetti Christopher Nolan con il suo Interstellar ha decisamente fatto qualcosa in più rispetto a tutti gli altri film di fantascienza, curando l'aspetto scientifico e il realismo.

  4. Citazione Originariamente Scritto da Enrico Corsaro Visualizza Messaggio
    In effetti Christopher Nolan con il suo Interstellar ha decisamente fatto qualcosa in più rispetto a tutti gli altri film di fantascienza, curando l'aspetto scientifico e il realismo.
    Concordo pienamente! Un ottimo film, sia dal punto di vista della trama, che dal punto di vista puramente scientifico.