Un film mitico: 2001 Odissea nello Spazio (terza parte)

Dopo tanti anni, ritorno per una terza volta a parlare del film “2001 Odissea nello Spazio” per segnalare ulteriori incongruenze ed errori che mi erano sfuggiti nelle prime due parti…


In viaggio verso Giove

In questo caso siamo dentro l’astronave Discovery di cui ho parlato nelle parti precedenti: in questo caso, al di là del tamburo rotante (centrifuga) dove gli astronauti vivono e camminano o corrono grazie ad una gravità artificiale, in tutto il resto dell’astronave c’è assenza di gravità e gli astronauti devono fluttuare nel vuoto (come nella famosa scena del “giro giro tondo”) oppure camminano ancorati al suolo grazie a scarponi appositi.

In questo filmato vediamo finalmente una camminata corretta da parte del comandante Bowman per salire a bordo di un pod  dal ponte di lancio sul davanti della sfera della Discovery.

Bowman incede stavolta in modo innaturale, ma corretto e quando si rivolge ad HAL per impartirgli i comandi, stranamente si gira verso il suo occhio rosso

Questo lo dico perché voi (io no, perché non la uso) sapete bene che per dare un comando vocale ad Alexa non è necessario voltarsi verso l’oggetto, ma basta impartire il comando con un tono di voce più alto del solito: così infatti faceva il mio amico Vincenzo per accendere le luci di sala, oops, del salone, non certo voltandosi verso il marchingegno…

Attività extraveicolare con stelle in movimento

Di questo errore non mi ero mai accorto perché il file del film non proveniva da un Blu-ray, e quindi particolari piccoli come le stelle in un cielo nero non si vedevano bene, anzi quasi per niente.

Ecco il frammento di filmato in cui a malapena si vedono le stelle

mentre cliccando qui possiamo vedere il filmato in definizione maggiore in un’altra pagina del browser: in particolare possiamo vedere che la ripresa è effettuata con una telecamera fissa e immobile rispetto all’astronave, ma nel sottofondo del cielo nero le stelle si muovono dal basso verso l’alto.

Questa cosa è davvero strana ed è ovviamente un errore: le stelle sono davvero lontanissime e specie muovendosi all’interno del Sistema Solare non si vedranno mai muovere, specie in riferimento alle sonde o navi spaziali. Questo fatto l’ho scritto parecchie volte sottolineando l’effetto in alcuni telefilm o film di fantascienza in cui le stelle lasciano addirittura una scia: vi ricordano niente le astronavi di Star Trek che si spostano a grande velocità con le stelle che lasciano la scia?

In questo caso le stelle si muoverebbero solo se fosse la cinepresa a muoversi rispetto all’astronave, ma così non è, dato che la Discovery è fissa e l’unica cosa che ruota è l’antenna.

Ora veniamo al bello, un’altra serie di errori concatenati!

Dal filmato in alta risoluzione ho estratto solo la parte relativa all’astronave in modo da vedere anche qui le stelle che si spostano, tant’è che ne ho individuato un gruppetto all’inizio del filmato, all’interno di un rettangolo bianco per poi mostrare di nuovo questo gruppetto alla fine del filmato per vedere come si è spostato.

Ad un certo punto nell’inquadratura entra Bowman e nel sottofondo si vede quel gruppetto di stelle.

Bene, passa un po’ di tempo e stavolta è Poole ad andare a riposizionare l’elemento dell’antenna, con un’altra attività extraveicolare: ora nel filmato

si vede l’astronave, Poole che si sta spostando nello spazio e a destra il Pod, che all’improvviso inizia a ruotare e minacciosamente poi si dirigerà verso l’astronauta per ucciderlo, comandato da HAL.

Ho estratto anche stavolta la parte sinistra con l’astronave per poter vedere come si muovono le stelle

Da non credere!! Hanno riutilizzato le stesse stelle di prima e lo stesso movimento dell’astronave rispetto allo sfondo, anche se tra le due situazioni sono passate parecchie ore: infatti dentro al rettangolo bianco c’è lo stesso gruppo di stelle visto prima!! Sono senza parole, basito (come dicono al Nord)…

Forse gli sceneggiatori e gli altrimenti bravissimi tecnici contavano sul fatto che mai nessuno se ne sarebbe accorto?! Ebbene anche dopo più di 50 anni il vostro pignolone se n’è accorto!

Davvero buffo… Ma non finisce qui.

Ho isolato pure la parte di destra per vedere meglio il Pod che ruota

Osservate bene i riflessi di luce sull’oblo di vetro: ad un certo punto si vedono due strisciate luminose, che non credo siano delle luci interne al Pod, che viceversa appare buio. Anche quando Bowman era uscito dal Pod, non si vedevano luci accese all’interno: il solerte HAL sicuramente provvedeva a spegnerle quando a bordo non c’era nessuno…

Alla fine del filmato invece si scorge il riflesso della Discovery che si sposta lentamente seguendo correttamente la rotazione del Pod: e allora cos’erano le due strisciate? Una luce esterna alle spalle della telecamera? O era un’astronave magari aliena che passava da quelle parti?

Non può essere nemmeno il Sole, visto che si trova lontano in alto a destra rispetto all’inquadratura proposta ed in realtà il Pod stesso dovrebbe essere completamente al buio nella parte non illuminata: altro errore… vabbè, caliamo un velo pietoso…

Visto che la seconda ipotesi di astronave soprattutto aliena è davvero poco probabile, propendo più ad una luce di scena rimasta visibile come strisciata e che anche in questo caso gli sceneggiatori non hanno corretto, tanto nessuno se ne sarebbe mai accorto…

Sono aperto a tutte le ipotesi!

Chiudiamo la lunga puntata con stelle correttamente ferme

In questo filmato vediamo un’altra scena iconica di cui ho ritagliato la parte centrale per vedere meglio le stelle di sfondo (ad esempio un gruppetto a sinistra in alto)

Stavolta c’è in primo piano Giove e più in alto, allineati, vari satelliti: questo è corretto perché parecchi satelliti di Giove hanno un’orbita equatoriale. In più tra questi satelliti appare un altro monòlito gigante, all’interno del quale poi Bowman entrerà con il suo volo pindarico: ebbene le stelle intorno sono correttamente ferme, visto che nessun oggetto (eccetto il monòlito) si sta muovendo e la scena ancora una volta si svolge all’interno del Sistema Solare.

Infine un’altra scena misteriosa, iconica e strana: quella in cui il “bambino delle stelle” si avvicina alla Terra

anche in questo caso le stelle di sfondo sono correttamente ferme, dato che è la cinepresa che si sposta dall’alto in basso e nel campo di ripresa Terra e Luna sono ferme, mentre appare da sinistra il bambino delle stelle.

HAL… passo e chiudo…

 

Informazioni su Pierluigi Panunzi 542 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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