Alla ricerca degli asteroidi invisibili, e non solo!

La NASA sta per lanciare WISE, un nuovo telescopio ad infrarossi progettato per scovare oggetti invisibili dello spazio profondo e subdoli asteroidi che potrebbero minacciare la Terra.


Tutti abbiamo sentito parlare dei Ninja, i famosi guerrieri-spia giapponesi del periodo feudale. Sinuosi come serpenti, restavano nascosti nell’ombra fino al momento dell’attacco, facendo dell’invisibilità la loro caratteristica principale.

Tuttavia, nei moderni conflitti, i Ninja sarebbero facili bersagli. Il loro abito scuro potrebbe essere difficile da scovare ad occhio nudo nel buio della notte, ma il calore dei loro corpi sarebbe facilmente rilevabile da un soldato munito di occhiali a raggi infrarossi.

WISE

Rappresentazione di WISE

Per andare a caccia dei “ninja del cosmo” – deboli oggetti che si nascondono nello spazio profondo tra stelle e pianeti – gli scienziati stanno costruendo il più grande paio di “occhiali ad infrarosso” a largo $campo$ mai realizzato, ovvero il telescopio spaziale Widefield Infrared Survey Explorer. WISE, questo l’acronimo, scansionerà il cielo alla lughezza d’onda dell’infrarosso, contribuendo a creare il più vasto catalogo di oggetti deboli e scuri del cosmo: nubi di polvere, nane brune, asteroidi – anche quelli più grossi che potrebbero rappresentare una minaccia per la Terra.

Il rilevamento dei NEA basato su telescopi ottici potrebbe essere incompleto e formato solo dagli asteroidi con le superfici più riflettenti. “Se vi sono popolazioni di asteroidi nelle vicinance che sono molto scuri, essi non saranno scovati dai rilievi ottici”, dice Edward Wright, funzionario principale di WISE e fisico alla University of California di Los Angeles.

La mappa completa ad infrarosso prodotta da WISE rivelerà questi subdoli oggetti, mappando coordinate e grandezza di circa 200.000 asteroidi e dando agli scienziati un’idea più chiara di quanti oggetti grandi e potenzialmente dannosi vi sono nelle vicinanze. WISE ci aiuterà anche a rispondere a questioni inerenti la formazione delle stelle e l’evoluzione strutturale delle galassie, Via Lattea inclusa.

Le stelle emettono luce visibile a causa della loro estrema temperatura. Ma anche oggetti più freddi come asteroidi emettono luce nella lunghezza d’onda infrarossa, che è invisibile all’occhio umano. Infatti, qualunque oggetto più caldo dello zero assoluto (circa -273°C) emetterà una (seppur debole) luce infrarossa.

Sfortunatamente, questo fatto rende molto difficoltosa la costruzione di un telescopio a infrarossi. Senza un refrigerante, lo stesso telescopio emetterebbe luce infrarossa come fanno tutti gli altri corpi.

Il contenitore di idrogeno solido

Il box di idrogeno solido sembra

R2D2 di StarWars

Per risolvere questo problema, WISE raffredderà le sue componenti fino a circa 15°C sopra lo zero assoluto (-258°C) per mezzo di un blocco di idrogeno solido. I progettisti hanno scelto l’idrogeno solido in favore dell’elio liquido – che è spesso usato nella ricerca per il raffreddamento di materiali prossimi allo zero assoluto – poichè il volume di idrogeno solido necessario alle operazioni è più ridotto rispetto all’elio. “La potenza di raffreddamento è molto più alta per l’idrogeno che per l’elio,” spiega Wright. Quando si lancia un telescopio nello spazio, essere più piccoli e più leggeri è meno dispendioso.

I precedenti telescopi spaziali come IRAS hanno mappato il cielo nella banda ad infrarosso, ma WISE sarà centinaia di volte più sensibile. Mentre le altre missioni potevano limitarsi ad osservare sorgenti diffuse di luce infrarossa come vaste nubi di polvere, WISE sarà capace di rilevare asteroidi ed altre sorgenti puntiformi.

Dopo il suo lancio in orbita, che avverrà nei primi giorni del mese di dicembre, WISE impiegherà 6 mesi per mappare il cielo, e durante questo periodo invierà i suoi dati a terra 4 volte al giorno. L’analisi dei dati dovrebbe aiutare gli scienziati comprendere meglio il cosmo.

Ad esempio, una teoria sostiene che la maggior parte delle stelle dell’Universo si formarono nei pressi di galassie in collisione. Quando le galassie collidono, nubi interstellari di gas e polveri si urtano con forza, comprimendo le nubi e innescando un ciclo perpetuo di collassi gravitazionali. Il risultato è la nascita incontrollata di stelle. Di solito le nuove stelle sono celate nell’inviluppo di polvere interstellare in cui sono nate e la luce ordinaria non può fuoriuscire, ma quella infrarossa filtra e può essere rilevata dagli strumenti adatti.

Galassie a spirale NGC 2207 e IC 2163 in collisione

Sopra: collisione tra le galassie a spirale NGC 2207 e IC 2163. Image credit: Hubble Space Telescope.

WISE sarà capace di rilevare emissioni infrarosse dalle regioni di formazione stellare più attive. Questo aiuterà gli scienziati a capire la rapidità con cui si formano le stelle durante le collisioni galattiche, che potrebbe portare ad indicare quante delle stelle presenti nell’Universo si siano formate attraverso questo processo.

WISE rileverà anche le nane brune, “stelle mancate” di gran lunga più numerose di quelle ordinarie. La mappatura delle nane brune nella Via Lattea può svelarci parecchie informazioni circa la struttura e l’evoluzione della nostra galassia.

E questa è solo una parte delle scoperte che gli scienziati faranno non appena WISE punterà i suoi riflettori sugli abitanti invisibili dello spazio profondo.

Articolo in lingua originale

Informazioni su Stefano Simoni 644 Articoli
Di professione informatico, è nato e vive a Roma dove lavora come system engineer presso una grande azienda nel settore IT. E' l'ideatore e sviluppatore di Astronomia.com, portale nato dal connubio tra due delle sue più grandi passioni: "bit" e stelle. Da anni coltiva l’interesse per la progettazione e lo sviluppo di siti web aderenti agli standard e per il posizionamento sui motori di ricerca.

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52 Commenti

  1. Buongiorno a tutti,
    sono un appassionato di astronomia, ma purtroppo non ho mai avuto gli strumenti cognitivi adatti per dirmi un esperto, quindi esprimo agli scienziati che leggeranno questo commento le mie perplessità riguardo ad una cosa che ultimamente mi ha turbato… ma sempre col beneficio del dubbio.
    A proposito di telescopi ad infrarossi negli ultimi tempi ho sentito sempre più spesso parlare del pianeta Nibiru che sarebbe, secondo persone che io fatico a definire scienziati, un pianeta del nostro sistema solare che transiterebbe vicino al nostro Sole ogni 3.600 anni circa. Un periodo così lungo viene giustificato dal fatto che la sua orbita sarebbe un’ellisse molto allungata rispetto a quelle degli altri nove (meglio sarebbe dire otto) pianeti del nostro sistema. Inoltre si afferma che Nibiru (il suo nome sarebbe dovuto all’antico popolo dei Sumeri) stia per riavvicinare di nuovo il Sole, e che addirittura sia stato avvistato nel 1983 e da qualche anno monitorato dal Telescopio IRAS.
    Ora, siccome io non sono nè un visionario nè un megalomane, ho cercato di interessarmi al fenomeno, dato che ci sono moltissime persone che dicono di aver avvistato qualcosa di strano nei cieli sia della notte che del giorno, e cercando un po’ sul web ho visto che addirittura sarebbe stata individuata la sua attuale posizione approssimativa. Riguardo a ciò, però, ci sono pareri discordanti: la NASA, con l’aiuto dell’IRAS, dice di aver individuato il pianeta in direzione della costellazione di Orione, mentre molte altre persone dicono di averlo visto in quella del Leone… secondo me c’è una bella differenza!
    Premettendo che io ho difficoltà a credere a tutta questa storia (ma credere o meno è una cosa troppo intima) chiedo aiuto alla scienza per capire effettivamente quello che ho visto cosa sia. Con Google Sky ho provato a guardare verso le due costellazioni che ho poc’anzi citato, ma, mentre nel caso di Orione ho avuto molte difficoltà a vedere qualcosa di utile o distinguibile, nel caso di Leone mi è sembrato di aver visto qualcosa (Tweety direbbe: “…un gatto”, suo lontano parente).
    Infatti usando il filtro del telescopio IRAS mi sono reso conto che coi raggi infrarossi davanti alla prima “zampa” anteriore del leone si vede una cosa che non riesco a capire cosa sia. La posizione di questa cosa ignota è molto vicina alla galassia NGC3020 e non è molto difficile da trovare dato che una volta usato il filtro ad infrarossi viene fuori da sola ed è anche abbastanza grande.
    Quello che io chiedo a coloro che ne sanno sicuramente più di me sull’argomento è: a cosa potrebbe essere dovuta quell’emissione luminosa apparentemente gratuita? Perchè nessuno si preoccupa di scrivere un articolo su questo “mito” in modo da dare agli appassionati un parere degli studiosi e contemporaneamente contrastare eventuali ciarlatani?
    Io penso che questo sia uno dei doveri della scienza: studiare, carpire la verità e trasmetterla agli ignoranti come me, perchè solo la verità ci può liberare da speculazioni inutili e nocive.
    Se poi si verificherà che tutte queste storie sono la verità, allora sarò contento lo stesso, perchè a me interessa solo la verità.
    Grazie di tutto e in attesa di un articolo sull’argomento faccio allo staff di astronomia.com i miei complimenti e i miei migliori auguri di buon lavoro.
    Un ammiraTore.

  2. @Totore
    cio’ che hai scritto mi ha incurisito e ho cercato anch’io di capire qualcosa…(piu’ o meno essendo non un’esperta ma una curiosa) e ho trovato delle notizie che mi hanno lasciato un po’ di amaro in bocca.Ho letto che la NASA e’ a conoscenza dell’esistenza di Nibiru dal 1982 ed e’ stato piu’ volte osservato.Queste notizie l’ho prese da un sito che si occupa di astronomia (o almeno si definisce tale)Adesso pero’ non so che pensare……

  3. @Silvia
    grazie per il link ma lo avevo gia’ letto.Io mi riferivo ad una scoperta fatta da uno scienziato della NASA un certo Brady che vide per la prima volta questo Pianeta x ,ed e’ da allora che si tiene sotto osservazione questo pianeta ma nessuno ne parla.

  4. A volte penso a tutte quelle scoperte che mi perderò quando non ci sarò più…che disdetta. C’è da ritenersi comunque fortunati a vivere in in periodo in cui comunque le scoperte e la ricerca fanno passi da gigante…tanto tutto proprio tutto non lo sapremo mai!
    sorrisogodiamociilpresente 😯 🙂

  5. Verissimo Elisabetta, è proprio una cosa che mi turba giornalmente! Infatti un mio sogno sarebbe vivere anche solo una giornata nel futuro, ma intendo un futuro del tipo tra un milione di anni!! Se mai ci sarà ancora la razza umana, che faccia avrà questa terra?? Cosa sarà diventata?? Sarà irriconoscibile… Un milione di anni è una scala temporale da noi nemmeno concepibile! Se pensiamo a quanto è cambiata in 1000 anni chissà in un milione…WoooooW!

    Però hai anche ragione, godiamoci il presente e le nostre piccole/grandi scoperte…

  6. @aurelia79
    Hai letto che la NASA è a conoscenza di Nibiru, ma il sito da cui hai preso l’informazione era attendibile? Sul sito della NASA hanno allestito “chili di pagine” dove è scritto chiaro e tondo che si tratta di un HOAX (uno scherzo!).

    http://astrobiology.nasa.gov/ask-an-astrobiologist/question/?id=2759
    tanto per citarne una

    Scusami se intervengo ma hai postato circa 40 commenti tutti praticamente inerenti lo stesso argomento. La risposta che ti è stata data è sempre più o meno sulla stessa linea. Sembra come se stessi cercando per forza qualcuno che confermi una catastrofe!

  7. Mi dispiace se l’impressione che vi ho dato e’ quella,cerchero’ di non disturbare piu’ grazie

  8. @aurelia
    non disturbi assolutamente, ci mancherebbe! Vorremmo solo che ogni articolo non innescasse discussioni sulle bufale che circolano, sulle quali ti è stata già fornita più di una risposta 😉

  9. questo articolo mi riporta alla mente una discussione di qualche tempo fa, tra i commenti di un articolo che ahimè non ricordo quale fosse, riguardante la possibilità di identificare gli asteroidi che popolano lo spazio a noi limitrofo, anche in funzione preventiva. Beh, mi pare che le prospettive aperte da WISE vadano giustappunto nella direzione da tutti auspicata!
    Ed ancora sono veramente ansiosa di conoscere i contributi che questo diverso modo di guardare lo spazio offrirà alla nostra conoscenza del cosmo…….

    sorrisononvedoloradisapernedipiù

  10. Edit from Stefano Simoni – parte del commento rimossa

    Beh, a dire il vero non mi sarei mai aspettato di ricevere una risposta tanto offensiva da una persona di scienza. Non mi sento offeso perché dalla risposta è più che evidente che il mio messaggio non è stato letto tutto o abbastanza attentamente. Sinceramente penso che sia stata trattata con altrettanta arroganza anche Aurelia, ma purtroppo non sono il suo avvocato. Non sono un visionario, non sono una specie di Cassandra dei poveri e non vedo la televisione, ergo non so cosa sia voyager con la v minuscola. Sono una persona che studia tutte le scienze come se fossero un’unica materia e, credetemi, non sono così cretino da pensare che quelle foto del Sole siano la prova dell’esistenza di questo fantomatico Pianeta X; infatti non mi riferivo alle foto.
    Tutto ciò che ho fatto è stato descrivere ciò che avevo appreso dalle mie ricerche (prego tutti di rileggere attentamente e dalla prima all’ultima parola il mio primo intervento, nel quale è anche espresso il dubbio sulla competenza dei signori che hanno avanzato questa folle teoria) e chiedere la cortesia a persone qualificate di spiegarmi che cosa si vede nelle immagini di Google Sky. Non mi serviva una ramanzina, come si fa con i ragazzini che credono che masturbarsi faccia diventare ciechi, ma semplicemente l’opinione o la teoria di qualche scienziato. Se coloro che hanno cercato di offendermi lo hanno fatto perché non si sono presi la briga di seguire tutte le istruzioni che ho dato nell’intervento per far vedere agli altri quello che ho visto su Google Sky, allora costoro hanno solo peccato di presunzione, trattando il mio intervento con sufficienza; se invece non sanno nemmeno loro cosa sia, allora abbiano il coraggio di ammetterlo, altrimenti l’onestà intellettuale della scienza se ne va a farsi un giro.
    E poi che significa che si scrive solo su ciò che esiste? Io sono ateo e per me Dio non esiste: in base a questo principio mi sarebbe addirittura vietato di scrivere un libro che smentisse l’esistenza di un dio. Per la scienza mi sembra un po’ mortificante, sinceramente. Anzi, proprio perché ci sono persone che credono a queste frottole penso che ci sia bisogno che un sito rispettabile ed attendibile si prenda la briga di rispondere educatamente a coloro che pongono determinati quesiti (anche se evidentemente assurdi) e poi confermare le proprie posizioni “prove alla mano” (mi ricorda qualcosa…).
    Allora, premesso che Nibiru è solo un’invenzione, premesso che non ci saranno catastrofi e la Terra vivrà altri 5 miliardi di anni (e spero anche la nostra specie, data la gestione che stiamo praticando delle nostre risorse), premesso che tutto ciò si può evincere leggendo con un po’ più di attenzione il mio primo intervento, esiste qualcuno in grado di spiegarmi a cosa sia dovuta quell’emissione di raggi X che si vede su Google Sky davanti alla zampa del Leone? Sinceramente non credo che sia Nibiru perché non credo che questo pianeta esista. È semplicemente questo il quesito che ho posto: non so spiegare da solo che cosa sia quella specie di macchia e spero che qualcuno (con un po’ di umiltà, che può anche fare bene) si faccia onere di andarsela a guardare e, avendo conoscenze sicuramente più approfondite delle mie, anche di approntare una spiegazione, seppure approssimativa, del fenomeno. Non mi sembra di chiedere troppo alla scienza, vi pare o sono vittima di un’allucinazione?
    Dato che sono stato alquanto prolisso faccio le mie scuse a tutti coloro che frequentano il sito per aver involontariamente dato vita ad una discussione che si poteva anche risolvere con un totale di 5 interventi di 10 parole l’uno. Ci tengo a chiarire che per me la questione è chiusa e non nutro rancore per alcuno… sono un pacifista praticante 🙂
    In attesa di una risposta conclusiva ribadisco i miei complimenti alla redazione del sito e auguro a tutti un buon lavoro.
    Un economista (forse così va un po’ meglio).

  11. @Totore
    Sono stato io a rimuoverli, evidentemente perchè li ho ritenuti non consoni alla nostra condotta generale.

    Comprenderai se li tolgo di nuovo, ma nel frattempo ritengo opportuno farvi le nostre SCUSE. Ok?

  12. @Totore

    ciao,io e’ un po’ che frequento questo sito e svariate volte sono intervenuta a riguarda di aragomenti poco scientifici, tipo “Nibiru e Maya”… ho sempre avuto risposte rassicuranti ed esaurienti…da un paio di giorni non riesco capire cosa succeda a qst bellissimo sito… qualcuno e’ troppo 👿 … non abbandonare la lettura di qst sito, apparte qualche commento O.T. e’ tutto interessante…

    @ staff

    raga’ con commenti offensivi, si fa brutta pubblicita’ al sito…
    buone stelle… 😉

  13. Per alleggerire gli animi perchè non mettete le unità di misura delle temperature (tipo – 273°C)?
    Grazie

  14. Riguardo alle scuse ribadisco che non ce ne sarebbe stato bisogno, capisco che a volte qualcuno può esagerare, magari con una giusta motivazione. Infatti ci ho tenuto a sottolineare che per me la questione è più che risolta, ma comunque ringrazio il Dott. Simoni per la sensibilità che manifesta.
    Capisco anche che determinati interventi è meglio che non siano pubblicati e non me la sento di biasimarla per questo. Forse ho sbagliato a riportarli e per questo sono io a chiedere scusa a tutti.

    Riguardo all’abbandono della consultazione di questo sito è un’idea che non mi ha sfiorato nemmeno per un attimo. Ringrazio Enza comunque per avermi rassicurato sulla condotta dei redattori, anche se alla conclusione che in alcuni momenti si può sbagliare ci ero arrivato da solo, in fondo è umano, no?

    Rimane però una enorme curiosità sulla provenienza di quei raggi X, ma voi li avete visti?

    Buon lavoro

  15. @ staff
    di niente 😉
    ora tocca a Voi, chiariteci le idee… ora sono curiosa di avere il notizie sul quesito di Totore… ❗ 😛

  16. @ Totore
    scusa la mia ignoranza, ma google sky è un programma di simulazione come può esserlo stellarium? sono andata a leggere le sue caratteristiche sul sito e mi è parso sia così…. e allora mi è venuto un dubbio: questi programmi di simulazione che livello di attendibilità hanno? un programma mostra quello che il programmatore ha inserito sottoforma di dati e comandi… e se ci fosse inserito un dato sbagliato??? forse ho scritto una gran cavolata…. o forse no… boh? chiedo cortesemente qualche info in più….

    sorrisomoltitantithankyou! 😀

  17. @ paola
    in effetti su questo punto devo ammettere anch’io la mia ignoranza senza mezzi termini. Che io immagini (e dato che sto immaginando potrei sbagliare) se nella colonna di sinistra di Google Sky ci sta la possibilità di sovrapporre la vista ad infrarossi del telescopio di IRAS ad un’immagine costruita col computer, allora i dati sovrapposti dovrebbero essere effettivamente quelli rilevati dal satellite… questo se vogliamo rispettare un minimo le regole del buon senso, altrimenti se si tratta di un gioco la NASA dovrebbe togliere a Google la concessione ad usare la scritta IRAS, per quanto ne pensi io.
    A conclusione credo che si tratti degli effettivi rilevamenti del telescopio, è per questo che ponevo il mio quesito, perchè c’è una strana incongruenza tra quello che si vede con un normale telescopio e quello che viene fuori con la visione ad infrarossi. Potrebbe essere del tutto normale, oppure un errore di elaborazione dei dati… fatto sta che a me quella fonte di raggi infrarossi (chiedo scusa per l’errore, non sono raggi X) immersa in un buco nero non sembra una cosa trascurabile.
    Tra l’altro ho rilevato anche la posizione approssimativa del fenomeno:
    RA: 9h 48m – Dic: 13° 17′.
    Se qualcuno vuole andare a dare un’occhiata e farci sapere di cosa si tratta (errore, fenomeno naturale, le ronde cittadine che picchiano un extracomunitario, la strega Amelia sulla scopa volante, ecc.) saremmo tutti più felici di chiudere finalmente questa discussione, purchè qualcuno abbia la compiacenza di guardare un attimo in quella direzione, anche tra una settimana, non c’è fretta, anche se ci vuole giusto un minuto.
    Mi dispiace Paola, ma non ho informazioni più dettagliate delle tue riguardo a Google Sky, penso solo che se scrivono IRAS allora ci devono mettere le immagini rilevate dal satellite, sennò è una beffa.
    Paola, grazie dell’attenzione che hai rivolto al quesito e anche dei tuoi dubbi… il dubbio è il motore della nostra conoscenza 😉

  18. @ totore
    grazie per le info… si penso anche io che dovrebbero utilizzare dei dati attendibili se citano il nome della sonda…. ma… bisogna vedere se li prendono tal quali dalla NASA o li rielaborano loro boh?? chi ci capisce niente??? comunque di una cosa sono certa, che prima o poi qualcuno sul sito ci darà una risposta… da quando lo frequento non mi è mai succeso di restare “a bocca asciutta” su qualsiasi domanda…. magari anche solo dicendomi che non c’era una risposta … ma sicuro questo non è un sito dove si viene snobbati! io lo so bene… quando ho cominciato a commentare su questo sito ero assolutamente a zero.. e molto l’ho imparato proprio grazie alle risposte ricevute… quindi ci vuole solo un po’ di pazienza… vedrai che ci risponderanno!!! Ritengo che, come spesso accade, l’attività sul sito sia solo un corollario rispetto all’attività principale di coloro che qui scrivono e quindi, a maggior ragione, ci sarà solo da aspettare… Io nel frattempo andrò girellando a caccia di info su google sky e sul resto!

    sorrisoinpazienteattesa 😀

  19. @ paola
    hehe non ho dubbi sul fatto che avremo una risposta. Certamente, come dici tu, passerà un po’ di tempo, ma non ho fretta e non ne darei a nessuno 🙂 .
    So pazientare e ho voglia di farlo… nel frattempo cercherò di trovare qualcosa anch’io… speriamo che non faccia un buco nell’acqua, questa sì che sarebbe una grossa scoperta scientifica :mrgreen:
    A presto e buon fine settimana 😉

  20. buonasera!
    Provo a dire la mia sulla questione!
    Ho cercato tramite google sky questa presunta anomalia sulle frequenze dell’infrarosso.
    La prima cosa che mi è venuta in mente è che proprio in quel punto segnalato da Totore si sia trovato ad essere inquadrato il sole, e che per questo, sia stato oscurato almeno parzialmente per non farlo interferire col resto delle rilevazioni. Ho eseguito una simulazione con stellarium, e seguendo il sole lungo l’eclittica ho notato che nel mezzo di agosto proprio il sole si accosta alle coordinate dell’ oggetto “non identificato”.
    anche nella vergine si nota la rimozione di un rettangolino di sfondo, e trovandosi anch’esso lungo l’eclittica deduco che anche in quel caso si sia presentato il medesimo problema!
    Poi chissà, sbaglierò, ma a me come discorso torna!
    un saluto

  21. @ vito
    Per quello che conta il mio parere penso che questa sia un’ottima osservazione. Anche se non dovesse essere così è sempre un’ipotesi alla quale non avevo dedicato nemmeno un pensiero. I miei complimenti e grazie dell’aiuto.

    Adesso dovremmo solo cercare di confermare i fondati sospetti di Vito.

    A presto.

  22. è vero! l’idea dell’inteferenza del sole calza a pennello! 😀 se questa ipotesi è vera, non si trattava di un errore ma di un’opportuna manipolazione dei dati per evitare che la luce del sole interferisse con le altre rilevazioni: semplice e logica! Grazie Vito!
    naturalmente si attendono conferme o smentite da chi più sa! 😉

  23. @Totore @paola @vito @tutti
    devo confessare che conosco poco Google Sky (e conseguentemente Google Moon e Mars): l’avevo visto qualche tempo fa e non mi aveva entusiasmato più di tanto, forse perché era la versione preliminare…
    Caspita, hanno fatto un grosso salto qualitativo! E’ molto bello, soprattutto l’idea dei layer (infrarosso, microonde e storico) con tanto di cursore…
    Tra l’altro ho scoperto che senza scaricare niente, basta andare in
    http://www.google.com/intl/it/sky/
    e si apre una finestra sul cielo! Non so se manca qualcosa in questa modalità rispetto al programma, ma è comunque molto bella!
    Veniamo intanto al discorso di simulazione – non simulazione: programmi come Celestia, Stellarium e Google Sky simulano la visualizzazione del cielo nel senso che nessuno dei tre è ovviamente una specie di webcam puntata sullo spazio. Per ricostruire la visualizzazione del cielo utilizzano tre approcci differenti, per precisa scelta dei programmatori. Senza scendere troppo nei dettagli, Celestia e Stellarium ricostruiscono il cielo partendo da grosse tabelle di numeri e formule, contenenti dati relativi a stelle, nebulose, pianeti, asteroidi e quant’altro, proiettandoli sullo schermo per un istante a nostra scelta. Google Sky invece fa meno calcoli, privilegiando invece l’aspetto reale del cielo, proiettando soprattutto immagini provenienti da varie fonti veramente autorevoli: il satellite IRAS per l’infrarosso, il WMAP per le microonde, l’Hubble Space Telescope, il Chandra, il GALEX ecc.
    Inoltre mostra ad esempio la posizione del sole e dei pianeti, compreso Plutone (anche se da tempo è stato classificato come pianeta nano, al pari di Cerere, Haumea, Makemake ed Eris, che viceversa vengono quasi sempre dimenticati, pur essendo proprio Eris addirittura più grande di Plutone)
    Anche Celestia e Stellarium aggiungono alla loro rappresentazione del cielo altri oggetti, ma bisogna dire che ognuno dei tre programmi ha un proprio scopo differente dagli altri due.
    Notevolissima in Google Sky la presenza dei layer: in quello infrarosso si vede effettivamente un qualcosa di anomalo nella costellazione del Leone e della Vergine. Come dice giustamente Vito e grazie a stellarium l’oggetto è ben identificabile con il Sole, che anche in quel campo di frequenze satura completamente l’immagine.
    A questo punto non capisco perché non hanno sfruttato la foto dell’IRAS di un’altra data e manipolato (sì, ma a fin di bene!) l’immagine: in effetti se spostate lo zoom alla terza tacca partendo dal basso, vedrete tutto il cielo nell’infrarosso! Non si può non notare la Via Lattea e qualche altro strano oggetto che emette particolarmente in quella banda di frequenze ed inoltre si nota una fascia ondulata (una sinusoide) rossiccia che rappresenta l’eclittica e cioè il percorso del sole e dei pianeti.
    Più che manipolata, questa immagine è composta da più immagini: è quella che si chiama un fotomosaico. Probabilmente questa è una versione base, che poi mano a mano viene corretta con foto migliori come pure completata, in quelle zone completamente nere, che non aspettano altro che di essere fotografate!

  24. Bentornato Pier!
    grazie per la spiegazione, completa ed esauriente, e per il link! vado subito a dare un’occhiata!

    sorrisosonomoltocontenta 😀

  25. veniamo ora alla questione di Nibiru: se anche esistesse, cercarlo in immagini di Google Sky sarebbe come “cercare un ago in un pagliaio che si muove”: le varie foto sono state realizzate in tempi molto differenti tra loro e sperare che all’interno di una di queste ci possa essere un oggetto non noto lo vedo un po’ improbabile. Questo perché esistono fior fiore di sistemi computerizzati di sorveglianza del cielo sparsi in tutto il mondo ed è molto irrealistico pensare che un oggetto possa essere trovato da una di queste stazioni di monitoraggio e poi venga subdolamente nascosto, non si sa poi per quale motivo…
    A maggior ragione la presenza di un oggetto massiccio quale vorrebbero fosse Nibiru non potrebbe essere nascosta o ignorata per più di tanto tempo: tra l’altro queste affermazioni sul presunto pianeta sono un bel po’ datate ed appartengono ad epoche in cui la tecnologia non era ai livelli odierni. Penso sia molto improbabile che un oggetto celeste possa nascondersi per tanto tempo, apparire così all’improvviso, creare sconquassi qua e là e poi ritornarsene indietro…
    Penso che da questo punto di vista il satellite WISE sarà capace di dare veramente un notevolissimo contributo alla Scienza e ritengo che quando scoprirà qualcosa di nuovo (cosa che farà senz’altro, anche quotidianamente!) non sarà possibile tenerlo nascosto…

  26. Mi associo con entusiasmo all’applauso per Pierluigi: un intervento dettagliato e chiaro. Per quanto possa valere il mio giudizio, complimenti. E grazie delle informazioni preziose che ci ha dato. Ho visto il link (non ero a conoscenza della sua esistenza) e devo dire che effettivamente è un gran bel lavoro, parla da solo.
    Per quanto riguarda il mio quesito mi sento più che soddisfatto e devo dire che quando ho pensato di rivolgerlo allo staff di questo sito l’ho fatto con la certezza di ottenere presto una risposta esatta e scientificamente corretta. In effetti, da ignorante ed anche un po’ superficialmente, non avevo nemmeno minimamente considerato l’eventualità che quella macchia potesse essere dovuta al passaggio del Sole; ma dato che la stessa macchia si trova esattamente sull’eclittica penso che non ci siano più dubbi al riguardo.
    Ovviamente ribadisco che il quesito aveva come oggetto quella macchia nella mappa ad infrarossi e non il fantomatico Nibiru, che per quanto mi riguarda è semplicemente una parola senza senso e potrebbe anche essere cancellata dalle coscienze.
    Ringrazio tutti per aver dedicato attenzione e tempo alle mie perplessità e rinnovo i miei complimenti a tutti coloro che lavorano alla redazione del sito o che semplicemente lo frequentano per passione.
    Spero che presto potremo avere informazioni su nuove scoperte da parte di WISE… facci sognare! :mrgreen:
    Viva la scienza, viva la verità.
    A tutti buon lavoro e a sentirci presto.

  27. La discussione giunge al termine….e tutti vissero felici e contenti…. 😀
    Al prossimo interessantissimo articolo 😉 …. A presto

  28. @tutti
    secondo le ultimissime pianificazioni della NASA di qualche ora fa, la sonda é schedulata per la partenza il 7 dicembre e verrà posta in un’orbita polare sincrona a 525 Km dalla superficie terrestre, quindi molto più in altro della ISS, che viaggia a circa 350Km di quota. Si prevede una durata di 7 mesi per la missione… 😎
    Tornando a Google Sky: avete notato quanto è differente quello che si vede nello spazio con i nostri occhi (nel “visibile”) rispetto a quello che si vedrebbe nell’infrarosso e nel range delle microonde? 😯

  29. è vero! ho passato un pò di tempo davanti a google sky ieri sera, e mi sono divertito a togliere di mezzo tutti gli indicatori di stelle e galassie, per lasciare soltanto in evidenza le forme delle costellazioni in rilievo (per orientarmi) rispetto allo sfondo all’infrarosso…
    un cielo irriconoscibile, anche se con un certo fascino!
    devo dire che sotto l’infrarosso l’evidenza di essere “dentro” qualcosa di enorme come una galassia diventa schiacciante!
    un saluto!

  30. @vito
    hai perfettamente ragione… però in effetti anche nel “visibile” abbiamo la stessa sensazione, sfortunatamente sempre più rara!
    Infatti se si ha la fortuna di compiere osservazioni in zone molto buie, dove la Via Lattea appare in tutta la sua magnificenza con i suoi miliardi di stelle visibili solo come una lieve luminosità, ecco che anche in quella occasione si ha la nettissima sensazione di essere schiacciati dentro qualcosa di enorme, come dici tu!!
    In città, con le sue luci, i rumori, il caos, l’unica cosa che ci schiaccia in questo caso è la cappa di smog. La poesia che riesco a trovare in un’osservazione ben riuscita è viceversa decisamente scomparsa e bisogna reinventarsela sul PC… Magra consolazione!!

  31. @pierluigi
    ..a chi lo dici, aspetto l’estate e le ferie di natale soprattutto per perdermi da qualche parte lontano da questa città (da tutte le città) e rilassarmi binocolo alla mano magari sulla terrazza dei miei in campagna, steso su una sdraio, a contar le stelle!
    E vi avverto che per natale se tutto va bene ho deciso di regalarmi un bel telescopio, quindi preparatevi ad esser importunati dal sottoscritto…avrò bisogno delle vostre dritte per un buon acquisto!
    saluti!

  32. @ vito
    da parte mia ho solo un consiglio da darti, per quanto concerne l’acquisto del telescopio: compralo nuovo, oltre alla garanzia NON corri il rischio che te lo facciano pagare molto più del suo valore effettivo! 😉
    oggi c’è una scelta infinita e per tutte le tasche!

  33. Buongiorno a tutti!!!
    @Sig Simoni
    le scuse per quanto mi riguarda non erano necessarie..anzi ho sicuramente esagerato io con le mie paure 😳
    Comunque visto che ormai mi appassiono sempre di piu’ all’Astronomia,ho installato Stellarium sul mio pc e osservando il sole ho notato delle macchioline nere su di esso.Domanda (ma non ridete!!)potrebbero essere le macchie solari? 😆 ??
    Ho anche installato Google Earth ma li’ queste macchioline non sono visibili.

  34. @aurelia79
    sì, sono macchie solari … però fittizie, insomma sempre le stesse, inventate…
    In realtà quelle vere le trovi in basso a destra nella home page, sempre che il sito che le invia non sia bloccato…
    Per la cronaca in questo periodo ci sono due gruppi di macchie dopo lungo periodo senza macchie o con qualcuna che è durata pochissimo.

  35. @tutti,
    scusate se mi intrometto solo adesso, ma i ben noti problemi di computer mi hanno “bloccato” per due mesi 🙁
    Voglio approfittare di questo articolo e della missione NASA per un piccolo sfogo. Questo telescopio è il secondo caso che mi è capitato nella mia vita scientifica. Il primo era stata la missione NEAR. Vi spiego. Nei lontani anni ’80 insieme a colleghi italiani sparsi in varie università avevamo proposto all’agenzia spaziale italiana una missione preticamente identica a NEAR (soltanto molti anni prima). Ci avevano dato un po’ di fondi per uno studio preliminare e poi era stata cancellata in quanto non abbastanza … interessante. E pensare che sarebbe costata ben poco e un singolo paese come l’Italia poteva permettersela, spendendo molto meno della quota che diamo annualmente all’ESA. Dopo NEAR, molti dell’ASI hanno detto parole di grande ammirazione. Non vi riferisco nemmeno cosa ho risposto a certi signori…
    Oggi ci siamo di nuovo. Alla fine degli anni ’90 volevamo mandare un telescopio infrarosso (anzi addirittura nel “termico”, dove gli asteroidi sono ancora più luminosi) in uno dei punti lagrangiani Terra-Sole. In poco tempo avrebbe mappato tutti gli asteroidi pericolosi e non solo. Avevamo anche la giusta tecnologia a disposizione. Indovinate? Ancora un po’ di soldi dall’ESA e poi niente. Sono state preferite altre missioni straniere. Oggi cosa risponderebbero quei signori? Mah…e poi dicono che in Italia si fa poca ricerca…
    Scusate lo sfogo, ma mi ci voleva! 😈 😈

  36. @enzo
    caspita! Hai perfettamente ragione di sfogarti…
    Pare quasi che vi abbiano soffiato l’idea… 😐 🙁

  37. Anche se non conosco proprio tutti i particolari della storia mi rendo conto che deve essere mortificante. L’unica cosa che mi viene da pensare è che capisco benissimo il meccanismo che dà energia alla “fuga di cervelli”. Alcuni amici miei e una mia cugina sono dovuti scappare all’estero pe avere la possibilità di fare la Ricerca con la R maiuscola.
    Finchè continueremo ad essere il paese delle cattedrali nel deserto (in primis l’inutile ponte di Messina) che assorbono enormi quote della spesa pubblica per mettere nelle tasche di qualcuno denaro in cambio di voti, allora questa resterà la nostra tristissima realtà.
    La mia più sincera solidarietà va a lei, Dottore, ai suoi colleghi onesti e a tutti coloro che sentono, come me, sempre più schiacciante questo Medio Evo tutto italiano.
    Spero di potermi ricredere un giorno.
    Un saluto a tutti e a presto.

  38. @enzo
    da italiana non posso che essere vivamente risentita per quel che hai raccontato , anche se purtroppo non è una novità 🙁
    da essere umano non posso che gioire del fatto che almeno qualcuno abbia realizzato questo progetto! anche se mi è parso di capire che quello di cui parlavi era ancora più specifico…

    per tutti 🙂

  39. Purtroppo quello che dice Enzo è la riprova (l’ennesima purtroppo) di uno dei problemi maggiori che dovremo affrontare nei prossimi anni…
    Nella ricerca scientifica negli ultimi 40 anni in particolare c’è stato un grosso cambiamento: i finanziamenti delle ricerche.
    Purtroppo oggi, nel 2009, dobbiamo constatare che la scelta delle ricerche da finanziare non ha niente a che vedere con l’interesse scientifico o con l’interesse collettivo ma piuttosto sono dettate da interessi economici o politici.
    Non voglio entrare nello specifico perchè non mi sembra questo il luogo.
    A soffrire non è tanto l’amor di patria (e già quello basterebbe…) ma piuttosto l’animo scientifico che è in me.
    Per me il fascino della scienza è l’idea di una ricerca con un solo fine: la verità. Ho sempre pensato che la ricerca debba essere ingenua e candida, distaccata dallo squallore quotidiano…
    Un qualcosa che supera la meschinità individuale e eleva l’uomo oltre i propri limiti…
    L’uomo che supera se stesso.
    E a parlar così mi sento un po’ il Candido di Voltarie…

  40. @ andrea
    quello che tu asserisci circa lo spirito che dovrebbe animare la ricerca è sacrosanto, ma ahimè, oggi … ma forse anche ieri? si rispecchia poco nella realtà…, cionondimeno tra le maglie di ricerche finalizzate a scopi ben più meschini di quelli da te agognati, pure la conoscenza progredisce, talvolta con andamento un po’ contorto… ma ahimè questo è l’essere umano!
    Anche a me pare un assurdo piegare la ricerca a fini di lucro o simili… e mi piacerebbe vedere nella figura dello scienziato colui che si eleva dalla meschinità del quotidiano… ma penso che tale elevazione possa avvenire soltanto se la scienza non viene vissuta come “mestiere” e soprattutto se fare ricerca stimola anche una riflessione più ampia, cioè se colui che ricerca e scopre usa le proprie scoperte come fonte di riflessione e di crescita per l’intero essere e non solo nel proprio campo di ricerca… questo atteggiamento, qualora fosse generalizzato, ritengo produrrebbe qualche effetto anche tra i finanziatori. Perchè non esiste alcun fenomeno che possa verificarsi e rimanere isolato senza produrre effetto alcuno nel contesto in cui avviene…

  41. Come ti capisco Enzo…e pensa che io ho rinunciato a fare il dottorato proprio per questo motivo! E ora lavoro nel settore spaziale (tu sa dove) e l’unica possibilità che ho per fare un minimo di carriera è lasciare il Bel Paese e trasferirmi all’estero…che tristezza!

    Buona notte a tutti!

  42. cari amici,
    vi ringrazio per la partecipazione al mio sfogo. Quello che fa più rabbia è che allora i fondi c’erano, ma preferivano spartirseli tra pochi intimi per missioni che non sono mai partite. In realtà la NEAR è stata realmente copiata, in quanto avevamo inserito nel gruppo di studio anche colleghi americani che poi alla fine sono riusciti a convincere la NASA. Noi invece…. La missione si chiamava PIAZZI e forse Lampo può recuperare qualcosa in Alenia o come si chiama adesso. Il telescopio per vedere nel termico gli asterodi era IMPACT e sarebbe riuscito a calcolare anche il diametro degli oggetti che vedeva proprio perchè poteva avere immagini sia a quelle lunghezze d’onda che nel visibile. Avevamo qualche buona carta da giocare nell’ESA ed infatti sono stati finanziati ben due studi preliminari. Poi doveva intervenire l’Italia, ma la solita “mafia” spaziale ha ovviamente affossato tutto. Che dire? Allora i fondi c’erano, ma erano spesso mal spesi o buttati al vento. Oggi sono spariti anche quelli. Mi ricordo che negli anni ’90 un noto politico ancora in auge disse chiaramente ad un nostro collaboratore: “l’Italia è un paese che deve pensare al LAVORO e non si può permettere la ricerca pura”. Con queste premesse cosa si può pretendere. Interessa solo (o almeno si dice, ma non si fa) la ricerca applicata. ma questi signori non riescono a capire (per questioni di materia grigia oltre che di interessi personali) che senza ricerca di base, non si può fare la ricerca applicata. Eppure (Lampo lo sa di sicuro) le richieste all’ASI e anche più generali sono impostate nello stesso modo di una commessa industriale: che prodotto si offre, quali ritorni economici, e via dicendo…. Abbiamo provato a chiedere a Saturno, a Cerere, ai kuiper belt quale sarebbe stato il loro ritorno economico, ma -accidenti- non capivano nemmeno cosa volevamo dire… Ed oggi ovviamente non ci sono più posti di lavoro per dei ricercatori puri scansafatiche, che preferiscono perdersi dietro modelli teorici, interpretazioni di immagini, risoluzione di problemi fondamentali e non pensano a come sfruttare il regolite di un asteroide o il potassio della Luna!!
    Come diceva Battiato” povera Italia (anzi italia)” 😡

  43. Enzo, concordo pienamente… Ci sarebbero un milione di cose da dire si questo argomento ma non mi sembra il luogo + adatto.. Ne riparleremo davanti ad un bel bicchier di buon vino nel prossimo raduno di astronomia.com!

  44. Perdonatemi se mi infilo nella questione del bicchiere di buon vino, ma mi farebbe enorme piacere poter partecipare al prossimo raduno, anche se bevo solo rum agricoli… spero non la prendiate a male. Impegni permettendo farò di tutto per esserci 😉
    Tornando al discorso di cui sopra ho trovato un esempio di quanto il campo della ricerca in Italia sia stretto in una morsa fatale. Se può interessarvi lo trovate a questo link:
    http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2361615&yy=2009&mm=10&dd=21&title=ricerca_in_italia_50_milioni_d
    Buona giornata a tutti.

  45. Dimenticavo: alla fine dell’articolo c’è un indirizzo al quale si possono comunicare le proprie esperienze spiacevoli sull’argomento. Se qualcuno sente di dover denunciare qualcosa può farlo. Penso sia molto importante.
    Grazie 🙂