La macchia solare 4079 in tutto il suo splendore

Da pochissimi giorni è apparsa sul disco solare una macchia gigantesca che gli Astronomi di tutto il mondo stanno seguendo: vediamo gli aggiornamenti


Da qualche giorno (l’avevo segnalato in questo post del Forum) si è affacciata sul disco solare una macchia solare che veniva preannunciata come gigantesca: si tratta della sunspot 4070, che nel sito SpaceWeather viene chiamata sempre “sunspot” e non “AR” (Active Region).

Da questo sito principe per quello che riguarda le informazioni sul Sole e le sue possibili interazioni qui sulla Terra, vado a tradurre una piccola NEWS densa di notizie, come sempre grazie alla mia Intelligenza Personale e non certo Artificiale.

Un anello gigante di Bombe di Ellerman

Gli Astronomi di tutto il mondo (ndr: anche noi!!) stanno monitorando una macchia solare veramente grande che si sta volgendo verso la Terra, grazie e a causa della rotazione del Sole sul proprio asse.

La 4079 si estende per più di 140mila km da un estremo all’altro e presenta due nuclei oscuri così grandi da poter ingoiare ognuno la Terra : come se non bastasse, è circondata da un anello di Bombe di Ellerman.

Philippe Tosi ha ripreso questa immagine dal suo osservatorio da giardino (ndr: che invidia… sempre in un bel giardino magari con vista a 360°… mai nessuno che abiti in un palazzo di 10 piani e tenti di fotografare il cielo dal proprio terrazzino!) a Nîmes, in Francia ed ha inserito l’immagine della Terra in scala, commentando con “è davvero una macchia solare impressionante”.

Nell’immagine osservate bene i vari puntini di luce bianca che circondano i due nuclei oscuri!

Si tratta delle Bombe di Ellerman, esplosioni magnetiche ognuna di potenza pari ad un milionesimo della potenza di un Flare solare: alcune di queste sono indicate da un cerchietto bianco che le evidenzia.

Sono state battezzate dal nome dello scienziato Ferdinand Ellerman, che le ha studiate all’inizio del 20° secolo: una singola Bomba rilascia circa 1026 erg di energia, pari a circa 100mila bombe atomiche della seconda Guerra Mondiale.

Queste bombe sono un segno della complessità magnetica di una macchia solare: se di polarità opposta si possono scontrare, per poi ricombinarsi e… booom.

A questo punto un flare a pieno titolo non dovrebbe essere lontano.

Aggiornamento del 3 maggio 2025

Qualcos’altro sta succedendo in questa macchia solare: i due nuclei principali scuri stanno ruotando lentamente come se fossero in orbita intorno al centro della macchia.

In questa animazione registrata in 3 giorni dalla sonda SDO (Solar Dynamics Observatory) della NASA possiamo vedere bene cosa sta succedendo

Ancora non sappiamo se concluderanno un ciclo di rotazione, ma questi movimenti stanno sconvolgendo le fondamenta della macchia solare rendendo ancora più probabili i flare.

La 4079 per adesso ricopre un’area pari al 50% della macchia di Carrington, la più grande mai registrata, osservata nel 1859.

Questa immagine

è stata ripresa da Eduardo Schaberger Poupeau di Rafaela, Argentina il 2 maggio: i due nuclei scuri sono ricchi di fibrille lunghe almeno 20km.

Le fibrille sono essenzialmente dei condotti magnetici che guidano il plasma bollente all’interno e all’esterno della macchia: quando iniziano ad ondeggiare avanti e indietro allora la macchia solare diventa instabile e sta per eruttare.

In questa animazione realizzata da Yvan Trembley a Versailles, Francia

vediamo l’attività all’interno delle strutture della macchia solare.

Tra le immagini realizzate da Astronomi dilettanti in giro per il mondo infine segnalo questa, per la ricchezza di dettagli

È stata realizzata da Stuart Green di Preston nel Lancashire, Inghilterra.

Rimaniamo sintonizzati per i prossimi aggiornamenti!

Link utili

In questa pagina di Wikipedia si trovano notizie sulle Bombe di Ellerman, mentre a questo indirizzo si può trovare un complicato articolo che tratta della riconnessione magnetica : non per deboli di cuore!

Infine questa pagina è la sterminata galleria di immagini del sito SpaceWeather: il naufragar m’è dolce in questo mare

 

Informazioni su Pierluigi Panunzi 539 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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