Uno spuntino della Via Lattea

Un gruppo di ricercatori tedeschi ha scoperto un insieme di stelle (“stream”), nella costellazione dell’Acquario, che sono vere e proprie intruse per la nostra galassia e provengono dall’incontro che la nostra galassia ha avuto in passato con un’altra piccola compagna.


Circa 700 milioni di anni fa, la Via Lattea deve aver fatto uno “spuntino”, ingoiando una piccola galassia che le si era avvicinata troppo. La scoperta è il risultato delle misure di velocità di circa 250000 stelle, effettuate con la ricerca RAVE (Radial Velocity Experiment) al telescopio Schmidt di Siding Spring in Australia.

Uno degli scienziati del gruppo ha esclamato una simpatica frase che ne ricorda una ben più famosa: “I have a stream!”. Ho una… corrente! (stream ricorda il celebre dream). In realtà non è stato facile individuare il gruppo di stelle “aliene”, dato che, al contrario di altri gruppi simili, questo “stream” si trova proprio dentro al disco, dove la concentrazione di stelle è elevatissima.

Ci sono volute ben 12000 misure di stelle in quella zona per evidenziarne 15 che si muovono, tutte assieme, in modo completamente anomalo rispetto alle altre, a una velocità di circa 15000 km/h. Le simulazioni confermano che esse devono essere state strappate a una piccola galassia che circa 700 milioni di anni fa ha concluso la sua vita, probabilmente dispersa dalla gravità della nostra. Lo “stream” è l’unico segno che rimane di lei. Questo gruppo è molto importante perché è decisamente il più giovane scoperto e perché si trova proprio al centro del disco e non in periferia come gli altri.

I ricercatori sono convinti che ricerche come la RAVE possono trovare altri gruppi nel giro di pochi anni. Questi dati spiegheranno la storia passata della nostra galassia e permetteranno di valutare la frequenza futura di questi incontri ravvicinati. Ciò che è ormai certo è che tra circa tre miliardi di anni vi sarà il prossimo grande scontro con Andromeda, sempre che nessuna delle galassie nane che sono state scoperte recentemente non arrivi prima.

immagine ricavata durante la simulazione al computer della cattura dello

Un’immagine ricavata durante la simulazione al computer della cattura dello “stream”. (Fonte: Arman Khalatyan, AIP)

I commenti di questo post sono in sola lettura poichè precedenti al restyling del 2012. Iscriviti al Forum di Astronomia.com ed entra a far parte della nostra community. Ti aspettiamo! : )

11 Commenti

  1. Caro Enzo, a quanto pare di questi “stream” ce ne debbono essere parecchi. Ne avevi parlato già a proposito del pianeta “alieno” di HIP 13044, che appartiene alla Helmi stream.
    Ma quante se ne sono scoperte, fin’ora, di queste “correnti”? E, per distinguerle dalle altre, ci si basa solo sulle velocità relative o si cercano differenze anche tra le composizioni chimiche? O che altro?
    Lo so, lo so…. Ti sto annoiando con le mie domande, vero? 😀

  2. ma non sarà un vero e proprio scontro…io ho letto che andromeda e la via lattea si assimileranno tra di loro..

  3. Caro Enzo solo Andromeda, ma le più vicine Nubi di Magellano resteranno lì, stabili ed immutate ?

  4. OT

    Trovo curioso che sul sito ASTRONOMIA.COM non esista neanche una riga su la cometa Elenin.

  5. scusate ragazzi, ma sono fuori casa…

    @Red,
    si scoprono solo per le anomalie dinamiche e perchè vi sono vari oggetti che si muovo concordemente. Ve ne sono parecchi di stream, ma questo dell’articolo ha la prerogativa di essere avvistato in una zona difficile da scrutare come il centro della galassia.
    @peppe,
    so parla di “scontro”, ma in realtà sono compenetrazioni che portano facilmente all’unione. Scontri tra singole stelle sono impossibili, ma modifiche sostanziali della struttura galatticha e impulsi per nuove nascite stellari, sicuramente sì.
    @Mario Fiori,
    le nubi di Magellano sono vere e proprie galassie satelliti della nostra e quindi ci seguono nel nostro moto
    @Giovanni,
    la cometa di cui parli è una tra le tante comete che provengono dalla nube di Oort. Come tali è difficile stabilire un’orbita accurata, anche perchè subiscono le perturbazioni dei pianeti giganti durante il loro tragitto. Dovrebbe passare a circa 0.23 UA dalla Terra e raggiungere una nagnitudine di 4-5, al limte di una visione ad occhio nudo. In ogni modo, non certo un argomento di importanza particolare. Sempre che tu non voglia credere ai suoi influssi sul terremoto e altre cose del genere… Ma queste fandonie non fanno parte della nostra filosofia di divulgazione. Se poi i media esagererannp con le “bufale” potremo anche intevenire. Speriamo però che la finiscano in fretta… 😉

  6. La Via Lattea non la ho mai vista, però quest’autunno osservando, o meglio provando a osservare la Cometa 103/p Hartley 2, sono riuscito a vedere la gslassia di Andromeda, è stata molto bella, e quest’estate voglio provare a osservare la Via Lattea, con il nuovo telescopio che ho acquistato pochi giorni fa, ma non ho osservato neancora niente perche è stato semprre movoloso, e voglio provare a osservare Mercurio, che il giorno 23, sarà molto, alto a Ovest. 😉

  7. caro Marco,
    la via lattea si vede benissimo a occhio nudo (basta andare in montagna o in un luogo molto buio) senza alcun bisogno di telescopio. Attraversa tutto il cielo e sembra proprio una larga scia biancastra.

  8. Ma io abito vicino a Venezia e ci sono molte luci, pensare che Sirio lo vedo poco poco.