L’origine del proiettile K/T

Stando a recenti simulazioni dinamiche, il cratere lunare Tycho e l’evento K/T potrebbero essere ricondotti a frammenti dispersi dallo stesso impatto cosmico.


Rappresentazione di un impatto

Le superfici craterizzate di tutti i corpi del Sistema solare ci raccontano di un passato in cui gli impatti cosmici erano assai frequenti e incredibilmente energetici. Per nostra fortuna, però, questo scenario così violento si è andato rapidamente mitigando e da 3 miliardi di anni la situazione è rimasta pressoché la stessa. Analisi dettagliate delle età dei crateri mostrano comunque che nel corso degli ultimi 100 milioni di anni il flusso di proiettili è raddoppiato rispetto alla media.

In uno studio pubblicato a inizio settembre su Nature, William Bottke, David Nesvorny (entrambi ricercatori presso il Southwest Research Institute) e David Vokrouhlicky (Charles University – Praga) hanno provato a indagare sulle possibili origini di questo incremento.

La loro tesi è che circa 160 milioni di anni fa un grosso asteroide (circa 170 chilometri di diametro) orbitante nella regione più interna della Fascia asteroidale sia andato in frantumi a causa di un impatto con un proiettile di una sessantina di chilometri. Lo scontro avrebbe ovviamente disperso tutt’intorno un gran numero di frammenti anche di notevoli dimensioni. Parte di questi frammenti sono ancora oggi – più o meno – al loro posto originario e compongono la cosiddetta famiglia dinamica di Battistina. Un gran numero di essi – nello studio si parla di circa il 20% – ha però dovuto fare i conti con pesanti influenze dinamiche (risonanze orbitali con Giove e con Marte) ed è stato dirottato su orbite che incrociano pericolosamente quella del nostro Pianeta.

Dunque sarebbe proprio la disavventura capitata all’asteroide progenitore di Battistina l’evento responsabile dell’aumento del flusso di proiettili verso la Terra. Grazie ad apposite simulazioni numeriche, i tre ricercatori hanno potuto osservare che circa un quinto dell’attuale popolazione dei cosiddetti NEAs potrebbe essere ricondotto proprio a quell’impatto.

Nello studio, però, si fa un ulteriore passo in avanti. Poichè la composizione dell’asteroide che ha originato il cratere di Chicxulub – la voragine di 180 km di diametro che si trova nello Yukatan e che viene associata all’evento K/T – è compatibile con la composizione di Battistina, Bottke e collaboratori hanno provato a valutare se vi potesse essere anche un legame dinamico. E dalle simulazioni è venuta la conferma che vi è il 90% di probabilità che il proiettile cosmico caduto in Messico 65 milioni di anni fa e che ha contribuito a far piazza pulita dei dinosauri possa essere un profugo della famiglia dinamica di Battistina.

Non solo. Analoghe simulazioni hanno suggerito che anche il cratere lunare Tycho (la voragine di 85 chilometri la cui raggiera luminosa spicca sulla superficie del nostro satellite) sarebbe da ricondurre a un progenitore della stessa natura. In questo caso le probabilità sono minori (intorno al 70%), ma unicamente perchè non si sa nulla a proposito della natura dell’impattore che ha scavato Tycho.

Una ragione di più, quando rimiriamo la Luna, per riflettere sul destino che accomuna la Terra al suo satellite.

Fonte: Coelum

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Di professione informatico, è nato e vive a Roma dove lavora come system engineer presso una grande azienda nel settore IT. E' l'ideatore e sviluppatore di Astronomia.com, portale nato dal connubio tra due delle sue più grandi passioni: "bit" e stelle. Da anni coltiva l’interesse per la progettazione e lo sviluppo di siti web aderenti agli standard e per il posizionamento sui motori di ricerca.