
NGC 6357
La classifica dei pesi massimi stellari non esiste, ma se qualcuno l’avesse istituita dovrebbe in questi giorni metterla sottosopra. Fino a qualche tempo fa, infatti, ai primissimi posti avrebbe fatto mostra di sè Pismis 24-1, una stella piuttosto brillante appena formatasi nell’ammasso stellare aperto Pismis 24. Questo ammasso stellare si trova nel bel mezzo di NGC 6357 – una nube di gas distante circa 8000 anni luce nella costellazione del Sagittario – e con la sua radiazione ultravioletta contribuisce ad alimentarne la luminosità.
Finora si pensava che Pismis 24-1 fosse una stella davvero gigantesca, con una massa stimata tra 200 e 300 masse solari, un valore che forse la rendeva la stella più pesante dell’intera galassia. Recenti osservazioni effettuate con il telescopio spaziale Hubble dal team coordinato da Jesus Maiz Apellaniz (Istituto de astrofisica de Andalucìa – Spagna) e rese pubbliche nella conferenza che si sta tenendo in questi giorni a Carillò (Argentina) hanno permesso di separare Pismis 24-1 in due componenti distinte.
Non siamo dunque di fronte a un unico astro, ma a un sistema binario e dunque la massa delle stelle che lo compongono si riduce a “solo” 100 masse solari o giù di lì. Nella classifica dei pesi massimi stellari, dunque, dovrebbe essere retrocessa di parecchie posizioni. E non è ancora detta l’ultima parola. Gli astronomi, infatti, sospettano che pismis 24-1 possa essere addirittura un sistema triplo e dunque le masse delle componenti sarebbero in media di una settantina di masse solari.
Una drastica cura dimagrante rispetto al valore stimato finora, ma che non impedirebbe alla stella di figurare comunque tra le prime 25 stelle della nostra Galassia. Il team si è anche dato da fare per determinare la massa di un’altra stella appartenente all’ammasso e precisamente quella di Pismis 24-17.
Il valore ottenuto è di circa 100 masse solari e questo significa che sono almeno tre le stelle supermassicce di Pismis 24, un autentico record difficilmente uguagliabile.
Fonte: http://www.coelum.com