Ecco un motivo per cui vale la pena alzarsi presto al mattino. Il 5 novembre, chiunque sarà disposto ad uscire prima dell’alba potrà godere di una splendida configurazione di stelle e pianeti e, con molta probabilità, del passaggio di due veicoli spaziali.
I pianeti: Venere, Saturno e Marte
Iniziamo da Venere, la stravagante e luminosa “stella” del mattino che brilla verso Est. Impossibile non vederla, specialmente perchè la falce di Luna crescente è proprio nei pressi. La coppia di astri è quanto di più bello si può ammirare nei cieli ad occhio nudo.
Se riuscite a distogliere lo sguardo da Venere e Luna, appena sopra c’è Saturno, che con il suo chiaro e delicato colore giallo reclama a gran voce l’attenzione del vostro telescopio. Basta uno strumento di piccole dimensioni per mozzare il fiato alla vista degli anelli.
E più in alto di Saturno, quasi sopra le nostre teste, brilla Marte. E’ luminoso, chiaramente rosso/arancio, e per qualche ragione che la scienza non può spiegare del tutto, ipnotizza i nostri sguardi.
Le stelle: troppe per nominarle una ad una!
In un’occasione come questa non vorrete certo limitarvi ai soli pianeti. Il cacciatore Orione è proprio lì davanti, con le sue brillanti stelle di prima e seconda magnitudine. Al fianco di Orione brillano Castore, Polluce, Regolo, Aldebaran e la più luminosa di tutte, Sirio, la stella blu-bianca del Cane Maggiore. [Mappa del cielo] Questo insieme di stelle e pianeti garantiscono uno spettacolo incantevole, finchè non potrebbe entrare in scena qualcosa di inaspettato.
Potrebbe trattarsi delle astronavi: lo Space Shuttle Discovery e la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). I due oggetti orbitanti passeranno sopra le nostre teste proprio lunedì mattina. Salvo imprevisti, il Discovery si sgancerà dalla ISS alle 5.32 EST (ndr: In Italia non è visibile poichè siamo 6 ore avanti ma si può tentare il giorno 6 prima dell’alba, quando la ISS passerà quasi allo zenit alle ore 6.10), il che significa che i due veicoli appariranno come due punti ben distinti che attraverseranno lentamente Marte, Sirio, Orione, Venere e Luna.
Ciò che segue metterà a dura prova la credulità di alcuni lettori, ma è la verità. Oltre a stelle, pianeti, veicoli spaziali e congiunzioni spettacolari, c’è anche una cometa in outburst:

Sopra: la cometa Holmes fotografata il 2 Novembre da Tom Davis di Salisbury, Carolina del Nord, usando un rifrattore da 11cm
La cometa 17/P Holmes (ndr: leggi i dettagli) si è “accesa” dalla scorsa settimana quando qualcosa all’interno del suo nucleo – un collasso, una frattura, o chissà cos’altro? Nessuno può dirlo! – ha causato un aumento di luminosità di milioni di volte. Attualmente è visibile a occhio nudo come una stella sfocata nella costellazione del Perseo (ndr: come trovare la $cometa$). Per raggiungere la zona di cielo di Perseo, basta individuare frontalmente Marte e ruotare di 180°. Un ottimo target per binocoli e telescopi amatoriali.
Convinti ad alzarvi presto la mattina del 5 novembre?
Fonte: http://science.nasa.gov/headlines/y2007/02nov_nov5.htm
Non basta solo tradurre dal sito NASA …
Infatti, riprendo da sopra:
“Se riuscite a distogliere lo sguardo da Venere e Luna, appena sopra c’è Saturno, che…”
Significa che 7 ore prima … la Luna da noi è spostata sensibilmente rispetto a quella che sarà visibile negli USA e
pertanto anche la distanza angolare da Venere.
O no?
Hai detto bene Francesco, “sensibilmente”. L’osservazione ad occhio nudo non sarà di certo vanificata da 6 ore di fuso 😉