Ogni tanto è necessario

Questo raccontino è veramente “stupido”, ma mi sono divertito moltissimo a scriverlo.


Si continuava comunque a scorrere il calendario lunare e a segnare le fasi come se niente fosse accaduto. Era una specie di bisogno interiore che legava un po’ tutti. Passarono i mesi ed un bel giorno d’autunno i calendari segnarono con noncuranza che si era in fase di Luna Nuova. Quelli erano forse i giorni migliori. Il fatto di non vedere la Luna sembrava una cosa ragionevole e ci si illudeva un poco che niente fosse in realtà accaduto. Nella fattoria di Paolo Magnini la situazione era critica come dovunque. Prima o poi doveva tentare di fare i lavori di campagna senza l’aiuto insostituibile del vecchio satellite. Non poteva continuare a vivere con i pochi fondi dello Stato. Il suo ultimo figlio, Giacomino, continuava invece a giocare senza problemi nella grande aia vuota. Probabilmente non si era accorto di niente o quantomeno la scomparsa della Luna non era stata per lui un fatto così importante. Tuttavia, fu proprio il bimbo che l’indomani indicò quasi con indifferenza il cielo ed esclamò :”guarda papà. La Luna è tornata!”. In effetti una sottilissima, ma ben evidente falce appariva nel cielo terso d’autunno.

In breve tutto il mondo se ne rese conto e ci furono feste dappertutto. Col passare dei giorni la falce si ingrandì sempre più e la gioia esplose incontenibile. Gli unici ancora tristi e sconsolati erano gli astronomi: non solo non erano stati capaci di dare una spiegazione per la scomparsa, ma adesso sarebbe stato ancora più difficile darne una per la ricomparsa! Ci stavano facendo veramente una figura pietosa. Ma questa volta il mondo non si accanì contro di loro: aveva voglia di assaporare in pieno un ritorno così gradito.

Che bella che era la Luna nuovamente al primo quarto. Anzi sembrava ancora più bella di prima. In realtà qualcuno cominciò a dire apertamente che era “sicuramente” meglio di una volta. E lo dissero anche gli scienziati. Il satellite ritrovato non aveva più crateri, era completamente liscio e splendeva di una luce uniforme. Ne ebbero la completa conferma quando raggiunse la fase di Luna Piena. Un disco argenteo praticamente immacolato. E questa volta fu proprio l’eccentrico astronomo coreano a dare la soluzione definitiva:” ma si! La Luna era scomparsa e ricomparsa proprio nella fase in cui era meno visibile. Una scelta molto azzeccata. Ed anche il nome della fase era quello giusto per l’avvenimento. Era infatti tornata al suo posto proprio quando era Nuova, anzi Nuova di zecca!!!”

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7 Commenti

  1. caro lollo, l’avevo detto che era proprio “stupida”…. In realtà “qualcuno” , che non ci interessa sapere chi sia o dove sia, ha deciso che era ora di darci una luna un po’ meno malconcia di quella che avevamo. E quindi ecco che ci viene regalata una luna “nuova” di zecca … C’è poco da capire…. è solo uno scherzo!

  2. 🙁 Sara’ pure una storia stupida,ma non e’ forse il tragico futuro che realmente
    attende il nostro satellite?

  3. Mi fa pensare al film di Fellini “La voce della luna”, solo che lì la luna precipita sulla terra, cosicché gli uomini si chiesero cosa fosse venuta a fare, sino a che qualcuno gli sparò. Mi sembra che entrambi i racconti siano simili: volendo trarne una conclusione (la cosidetta “morale” ma senza pretesa alcuna) direi che il racconto di Zappalà ci aiuti a riflettere sull’incapacità di certa modernità di cogliere la “bellezza” nella natura, (ed ammonisca sullo strapotere della tecnologia che se mal usata tende ad annientare ciò che sembra “superfluo” e – solo per un difetto di miopia – “brutto”) mentre il racconto felliniano, rappresenti il sentimento di arresa della natura nei confronti di un’umanità non più capace di contemplarla (quasi come un ideale continuazione del racconto di Zappalà)
    Grazie ad entrambi

  4. caro Ciccio,
    ti ringrazio doppiamente: prima per avere interpretato correttamente lo “sfondo” moraleggiante dello scherzo, secondo per avermi messo vicino a Fellini … Non merito certo questo onore! Comunque i commenti come i tuoi mi danno ancora lo stimolo per continuare in questa mia voglia di divertimento consapevole, in cui l’ironia (e spesso il sarcasmo) cercano di accompagnare una tristezza velata, ma reale del nostro mondo attuale.
    Attendo con piacere altri tuoi commenti (anche negativi) sugli altri raccontini…
    Ciao