
Una rappresentazione artistica
della Nana Bruna o Rossa, attorno
a cui rivolve il pianeta grande
tre volte la Terra
Un gruppo internazionale di ricerca, guidato dal francese David Bennett dell’Università di Notre Dame, ha scoperto un pianeta, delle dimensioni pari a circa 3 volte quelle della Terra, intorno ad una stellina che sembrerebbe essere una Nana Bruna. La stella (MOA-2007-BLG-192L) si trova a circa 3000 anni luce di distanza e sembra avere una massa di circa il 6 % di quella solare. Il che vorrebbe dire che non sarebbe in grado di sostenere le reazioni nucleari, proprio come il nostro “brutto anatroccolo”. Tuttavia, l’incertezza delle misure, potrebbe portare la massa fino all’8-9 %, che la trasformerebbe in una nana rossa, già in grado di bruciare l’idrogeno. Una stella proprio al limite insomma.
Il pianeta rivolve ad una distanza simile a quella di Venere. I primi calcoli teorici darebbero una superficie piuttosto fredda, ma forse in grado di ospitare una densa atmosfera e quindi (ipoteticamente) forme di vita simili alle nostre. Questa scoperta (un pianeta terrestre intorno ad una stella molto piccola) apre nuove possibilità per la ricerca di vita nell’Universo ed amplia di molto il numero di stelle da studiare. Forse non bisognerà andare nemmeno troppo distante per trovare dei “compagni”, dato che nane Brune e Rosse si possono trovare relativamente vicino a noi. La scoperta del nuovo pianeta è stata fatta con la tecnica del “microlensing” già spiegata in questo sito in un precedente articolo. Il leader del gruppo di ricerca è convinto che il primo pianeta di massa terrestre si troverà sicuramente con questo metodo estremamente efficace.
Intanto noi possiamo anche immaginare che, come nel breve racconto, il passaggio dal 6 all’8-9 % di masse solari sia dovuto all’arrivo di un pianeta vagabondo in cerca di casa … E’ bello ogni tanto sognare!
@tutti,
volevo assicurare tutti che la notizia è VERA e non è stata “costruita” per fare pubblicità ai racconti … E’ stata pubblicata su una delle più importanti riviste internazionali di Astrofisica (Astrophysical Journal). Non vorrei fare la figura di quei giornalisti che inventano le notizie con i quali me la prendo tanto … 😉
Il racconto de “il brutto anatroccolo” che ha postato qualche tempo fa è uno tra i miei preferiti nel sito. La notizia è estremamente interessante! Mi chiedo se ci siano prospettive di trovare forme di vita o quantomeno un altro pianeta vivibile… di sicuro si allarga enormemente la ricerca. Chissà quante nane brune sono state “snobbate” fino ad ora(?).
@maurizio,
direi di si. le nane rosse hanno una loro fascia di abitabilità, ovviamente più vicina alla stella. Di sicuro il campo di ricerca si allarga e si avvicina.
Ma quanto ristretto sarebbe la fascia d’abitabilità d’una nana bruna? O, forse, la domanda sarebbe: ma è realistico pensare che esista una fascia d’abitabilità attorno ad una nana bruna?
Grazie.
Ps: Mille grazie per la puntualità delle risposte, la loro chiarezza e la cortesia di voi tutti!!
@alessandro,
scusa ma non avevo letto la tua domanda … Per quanto riguarda una nana bruna, direi che NON può ospitare pianeti abitabili (non riesce a mantenere il bruciamento dell’H). Invece lo può una nana rossa, che è stella a tutti gli effetti ma con temperature superficiali più basse, ci si può probabilmente spingere fino ad orbite venusiane e anche più vicine.