Perchè pubblichiamo quasi soltanto articoli contro il GW
Non molti anni fa (1996) lo studio delle migrazioni dei salmoni in Alaska e della loro riproduzione, ha portato alla scoperta di un oscillazione a lunga durata (da 20-30 fino a 50-70 anni) nel clima del nord Pacifico, la cosiddetta anomalia PDO (Pacific Decadal Oscillation). Questa variazione si somma o si sottrae alle più note e corte oscillazioni climatiche dette El Nino e La Nina, contribuendo a notevoli cambiamenti nella temperatura del globo. Risalendo ai dati degli ultimi decenni si è visto che la correlazione tra PDO e anomalie della temperatura è molto forte. Infatti, pur considerando i diagrammi più “pessimistici” del celeberrimo riscaldamento globale ( ben sapendo ormai che sono stati spesso ritoccati per rendere più catastrofica la situazione …), si noterà molto bene questo stretto rapporto. La Figura 1 riporta la variazione dell’indice di PDO dal 1900 ad oggi. L’indice è strettamente legato alle temperature nelle varie zone dell’Oceano. Le parti arancioni contribuiscono ad un riscaldamento , quelle blu ad un raffreddamento.

Figura 1: Andamento dell’indice di PDO dal 1900 ad oggi.
Se andiamo a vedere l’andamento della temperatura nello stesso periodo (Figura 2), si vedrà molto bene che nel periodo di indice “caldo”(1900-1940) la temperatura cresce, mentre nel periodo di indice “freddo” (1940-1980) la temperatura decresce. Dal 1980 al 2005 l’indice cambia nuovamente segno e la temperatura aumenta di nuovo. Pur non negando un leggero andamento generale verso la crescita, se noi eliminassimo dalla Figura 2 la componente dovuta al PDO, il “trend” spaventoso verso l’alto si ridurrebbe di molto e rientrerebbe nelle normali variazioni a lungo periodo (pensiamo al grande caldo del medioevo e al grande freddo del 1600-1700).

Figura 2
Ma c’è di più. Se avessimo il coraggio di mostrare l’andamento della temperatura della bassa troposfera osservato dai satelliti artificiali a partire dal 1979, la situazione apparirebbe ben diversa da quanto ci è continuamente raccontato sui media. E tenete presente che questi dati provengono dalla NASA e non da un pinco pallino qualsiasi … Guardiamo la Fig. 3 e noteremo che il leggero aumento (circa 0.4 gradi) è stato attivo solo dal 1985 al 2005 (periodo “caldo” del PDO). Da quella data abbiamo già perso tutto quello che si era guadagnato in tanti anni. Siamo tornati ai valori del 1980, quando gli orsi bianchi stavano ancora bene…

Figura 3: Andamento della temperatura della bassa troposfera osservato dai satelliti artificiali.
Come mai? Eppure non abbiamo sospeso l’emissione di CO2, anzi … C’è qualcosa che non va, sicuramente. Forse bisognerebbe imparare qualcosa dai grandi scienziati dei secoli scorsi, soprattutto adesso che stiamo entrando nell’anno internazionale dell’astronomia. Dovremmo ricordare meglio il metodo scientifico insegnatoci da Galileo Galilei 400 anni fa e dimenticare gli scoop catastrofici che tanto piacciono ai media ed ai loro servitori. In altre parole, dovremmo valutare bene tutti i dati in nostro possesso e non solo quelli che ci fanno comodo. Tutte le cose riprenderebbero una loro logica scientifica, seria e controllabile.
La Figura 3 potrebbe diventare molto più importante tra qualche anno. Siamo infatti entrati in un periodo “freddo” del PDO e ci dovremo quindi aspettare qualche decennio di raffreddamento globale. Come si diceva fino a pochi decenni fa (ma nessuno sembra ricordarselo oggi) questa situazione sarebbe ben peggiore di quella attuale (basti pensare all’aumento di necessità dei derivati del petrolio per il riscaldamento degli ambienti …). Forse bisognerebbe cominciare a pensarci seriamente e finire di fare propaganda. Ma la volontà dei media non sembra cambiare e proprio in questi giorni ho sentito dire con fare imperioso che il 2008 è stato uno degli anni più caldi degli ultimi 200 anni. Ma ci prendono proprio per “fessi”? Penso proprio di si. Riguardate la Fig. 3 e proviamo a fare una scommessa. Tra 5-6 anni si parlerà nuovamente di raffreddamento globale, si sarà inventata qualche nuova colpa dell’uomo e ci aspetteremo gli orsi bianchi alle porte di Milano. E sapete chi dirà queste frasi con aria seriosa e accusatrice? Non certo i veri esperti, quelli normalmente non vengono fatti parlare, ma gli stessi falsi esperti che ci stanno martirizzando con il riscaldamento globale. Io di qualcuno sono sicurissimo !
cavolo! mi toccherà incrementare la produzione di sciarpettine di cachemire -consolatorie e “riparatorie”-! 🙄
gli orsi alle porte di milano potrebbero fare notizia solo se qualcuno ci guadagnasse su, altrimenti anche quelli passerebbero inosservati 🙁
sorrisopolare
daria
C’è un documentario di Al Gore molto bello a riguardo, si intitola “An inconvenient truth” (una scomoda verità), probabilmente molti di voi l’hanno già visto. E’ proprio grazie ad esso che Al Gore ha vinto il premio nobel per la pace nel 2007.
Nel documentario sono discussi in dettaglio tutti questi grafici mettendo in relazione l’aumento globale di CO2 con l’aumento globale di temperatura nel pianeta, e spiega come un aumeto globale di temperatura potrebbe provocare lo scioglimento dei ghiacci e, anche se sembrerebbe un paradosso, portare a delle nuove glaciazioni.
A me è piaciuto molto.
@Lampo,
mi spiace molto che tu sia stato attratto da Al Gore. Il suo famoso film è stato attaccato da tutte le parti ed è pieno di falsità e luoghi comuni. Il fatto che gli abbiano dato il premio Nobel è indice di quanto triste sia la situazione mondiale attuale. Anche un imbonitore riesce a guadagnare il massimo. Non posso e non voglio prendere una posizione troppo decisa, ma ti faccio presente che il Sig. Al Gore ha una villa che consuma tanta elettricità in un giorno come quella consumata da una cittadina di 3-4000 abitanti. E’ questa è una verità ben assodata e dimostrata. Ti do un consiglio: non sentire solo la campana dei media, ma vai a leggere anche quello che dicono gli scienziati “scettici”, come vengono chiamati dai media. Capirai senz’altro molto di più o quantomeno ti farai un’idea più generale e sfaccettata. La BBC ha fatto anche un film distruggendo il film di Al Gore. L’indirizzo è recuperabile proprio sulle pagine di questo web. Dagli un’occhiata. Mi chiederai perchè tutto ciò: basterebbe fare i conti di quanti soldi vengono spesi annulamente per finanziare le industrie che dicono di produrre energie alternative e che invece non producono un accidente … 😉
@enzo
è chiaro che ognuno tiri l’acqua al proprio mulino e non ne faccio nemmeno una questione personale; ovviamente se nel 2000 fosse stato il nostro amico Al Gore a salire al posto di Bush il documentario in questione non l’avrebbe mai fatto e al contrario magari sarebbe stato Bush stesso a farlo!
Nel documentario però vengono mostrati una serie di grafici e vengono dati una serie di valori (loro dicono da fonti scientifiche) che senza saper nè leggere nè scrivere mi danno un’idea di quello che sta succedendo. Ovviemente possono essere anche una presa per i fondelli, io non lavoro in quel settore e non potrò mai verificare di mano mia se i dati forniti siano veri o se siano solo una ricostruzione ad hoc per permettere di girare un documentario…però come possono essere opinabili le cose che dice lui possono esserlo anche quelle che dicono tutti coloro che gli danno contro.
Tutto può essere messo in discussione, ma per quanto mi riguarda una cosa è certa: i cambiamenti che ha prodotto l’uomo a questo pianeta nell’ultimo secolo son ben lontani dal seguire iil NORMALE corso delle cose. Definire poi i suddetti cambiamenti “positivi” o “negativi” esula dall’argomento in questione e diventa un discorso che…che non mi sembra il caso di discutere qui. 😉
@Lampo,
hai perfettamente ragione, anche se continuo a dire che bisognerebbe conoscere entrambe le campane e non una sola (io ho visto il film e leggo sempre le risoluzioni dell’IPCC). In ogni modo sai cosa manca veramente: la voglia o la possibilità di affrontare l’argomento in modo serio e scientifico. Quei pochi che lo fanno vengono facilmente messi a tacere o quantomeno non fanno notizia. Oggi siamo nel periodo degli eccessi e degli estremismi. Un’ultima cosa: guarda che il nostro pianeta sta benissimo, in piena salute, come sempre d’altra parte. Quando qualcosa va storto ci pensa da solo a regolare ogni cosa: non illudiamoci di poterlo manipolare. Al limite siamo noi che stiamo male, ma non certo la Terra.
Prof, la penso come lei e purtroppo questi discorsi non posso farli davanti a determinate persone perchè mi viene subito “tappata la bocca”! Meno male che almeno qui mi posso esprimere senza censure!!! Le stesse persone che mi contraddicono sono le stesse che consumano tanta corrente, acqua, prendono la macchina anche per tragitti brevi… diciamo che l’ecologia è un business, i veri ambientalisti sono altri! 😡
@Silvia
Su quello son più che d’accordo anch’io, purtroppo oggigiorno il mondo è governato dall’ INCOERENZA, è una delle cose che + in assoluto mi fa rabbia. Tutti parlano, predicano e spiegano e poi in realtà sono gli stessi che si comportano in modo da andar contro a ciò che hanno appena predicato e spiegato…
@enzo
Per quanto riguarda quello che diceva prima Lei Prof riguardo al mondo che sta benissimo…MMM…con tutto il rispetto e la stima che provo per lei…non riesce a convincermi…
carissimo enzo!
Nel titolo ti domandi “chi avrà il coraggio di dirlo per primo?” e la risposta è chiara: sei proprio tu! E lo stai facendo ora da queste pagine…
E di questo te ne sono veramente grato, perché quando tra un po’ di tempo ci sarà il “raffreddamento globale” (ne sono certo…) ecco che potrai sempre dire: “sono stato io a segnalare il fatto, in tempi non sospetti…” e noi ti spalleggeremo e confermeremo.
Come dice Silvia anche io vengo fatto tacere da certa gente che le opinioni proprie in merito le crea solo per “colore politico” e non perché ascolta gli scienziati veri.
Cambierò opinione se e solo se fra qualche anno non ci sarà il famoso raffreddamento: ma prima di allora continuerò ad avere piena fiducia nelle persone di scienza e non di politica.
grazie ancora per l’ennesimo contributo!
sorrisoscientifico 😉
E’ certissimo che l’uomo tende a manipolare le notizie ed è certissimo che lo fa’ per scopi di “colore politico”.
Anche io sono convinto che il Nostro Buon Pianeta sa’ come reagire e ha sempre reagito; non escluderei però del tutto il fatto che l’Essere Umano ha sempre più invaso ogni angolo ed ogni parte dell’atmosfera, ha sicuramente contribuito a rendere questo Pianeta un pochino meno abitabile e che bisogna cambiare direzione di marcia.
Non mi faccio convincere al catastrofismo e non mi faccio convincere all’ottimismo assoluto. Credo sia giunto il momento di voltare pagina e credere di più nella scienza e negli scienziati che non si fanno coinvolgere in quel “colore politico”, qualunque sia.
@tutti,
grazie a tutti per la partecipazione e a PierLuigi per le sue parole che mi commuovono veramente. No, non merito tanto, faccio solo il mio dovere di divulgatore, con le mie conoscenze e le mie limitatezze. Non voglio nemmeno convincere nessuno, vorrei solo sollevare la voglia di discutere , di pensare, di affrontare con serenità e competenza i vari temi attuali. Con i lettori di questo spledido sito ci sto riuscendo e questo è già una grande vittoria per tutti noi. Un’unica cosa vorrei aggiungere, con una certa sicurezza. Ho studiato attentamente il passato di tutti i pianeti e posso dirvi che non hanno mai sofferto! Quando ad esempio c’erano troppi erbivori, le foglie sono diventate velenose. la Natura ci sa fare e sa risolvere ogni problema, sempre che esistano realmente problemi per un pianeta. Nemmeno quando una cometa o un asteroide ha distrutto più di una volta parecchi satelliti di Saturno, possiamo dire che i satelliti sono stati male o abbiano avuto la febbre. Hanno solo seguito la loro evoluzione, ed a volte si sono anche ricostruiti. La Terra è un pianeta e sa benissimo come fronteggiare riscaldamenti spaventosi, glaciazioni, inondazioni globali, siccità, vulcanesimo parossistico, ecc., ecc. Volete che non sappia mettere in riga da sola questi piccoli intrusi che si credono i padroni dell’Universo. Ma allora non le volete proprio bene e la considerate ben poca cosa …. Pensiamo a non rovinare noi e gli animali attuali (la Natura ne creerebbe di altri resistenti all’uomo, state sicuri) e poi magari ci distruggerà con qualcosa di venefico (microbi, gas, terremoti, ?) senza tante storie. Non siamo così importanti, siamo ancora sugli alberi e già ci crediamo padreterni. Pensate ai dinosauri che hanno vissuto 180 milioni di anni prima di soccombere. Un abbraccio a tutti.
Salve a tutti.
Mi dispiace di essermi assentato ma sto passando un periodo complicato ma quando posso leggo volentieri!
Fra i tanti articoli questo è forse quello che più mi fa piacere leggere.
Il motivo è semplice: Enzo dice quello che dico io tutti i giorni alle persone che ho accanto…
Ma mica sono un mago, un genio o un indovino…
Si tratta solo di leggere (non i giornali, le ricerche scientifiche), capire e mettere il tutto insieme con quei bei neuroni che madre natura ci ha dato in dotazione.
Purtroppo queste informazioni si trovano solo in inglese, solo se si sa dove cercarle e come cercarle, sapendo riconoscere le informazioni serie da quelle finte.
Questo è un mio grande cruccio.
E proprio per questo riconosco a Enzo il grande merito di essersi preso la briga di mettere queste informazioni nero su bianco.
Poi vorrei fare una considerazione in generale sulla questione ecologia, pianeta terra, uomo.
Ormai il grido d’allarme sulla salute del pianeta terra è diventato così catastrofico che diventa un alibi….
Vi faccio il mio esempio…
Io e mia moglie abbiamo costruito una casetta dove vivere e crescere i nostri figli.
Ove possibile (soprattutto finanziariamente) abbiamo cercato di farla secondo una logica di rispetto dell’ambiente.
Isolamento termico, materiali scelti con cura, ottimizzazione dei consumi e produzione di energia.
Vuol dire pannelli foto-termici e foto-voltaici, riscaldamento a pavimento, infissi di qualità…etc.etc.
Un discreto investimento economico che cmq si ripaga da solo…
Più di una persona (gente che si definisce ecologista…) mi ha detto che per carità…è giusto…ma se non partecipo attivamente alle campagne “contro qui e contro lì” le nostre scelte sono inutili e alla fine servono solo per salvarci l’anima.
Io non ho mai avuto la pretesa di salvare il mondo con due pannellini di silicio (al massimo posso accendere una luce in casa senza pensare che sto bruciando del gasolio a Porto Tolle)….ma soprattutto non vedo un mondo da salvare…
Il problema qui è salvare l’uomo…perchè la terra (intesa come gaia, come insieme di sistemi) ci mette poco a trovare soluzioni alternative per aggirare l’elemento uomo.
L’ha già fatto in passato e se sarà il caso lo rifarà…
Siamo noi uomini che rischiamo l’estinzione.
Quando avveleniamo o modifichiamo l’ambiente, si…uccidiamo tanti animali e tante piante, ma soprattutto uccidiamo noi stessi…
Fra tutti gli essere viventi siamo fra i più delicati. Basti pensare che l’uso scriteriato degli antibiotici sta alzando i tassi di mortalità da infezione batterica proprio nei paesi più “sviluppati”.
Tutto questo gridare al lupo al lupo mi pare faccia il gioco solo di chi è bravo a gridare al lupo…
Invece delle crociate ecologiste (alcune delle quali hanno il merito di portare alla luce problemi ignorati, altre si basano su posizioni ideologiche spesso supportate da dati falsi o falsati) non sarebbe meglio educarci ed educare i nostri figli ad avere coscienza di se e del mondo che li circonda?
L’altro giorno al supermercato ho chiesto a mio figlio di posare una scatoletta di tonno e a prenderne una di un’altra marca. Mi ha chiesto come mai e gli ho spiegato che preferivo comprare un tonno che era stato pescato in modo da evitare di uccidere inutilmente delfini. Ha convenuto con me che era una decisione saggia ed è stato ben contento di cambiare scatoletta…
).
E’ una cavolata…però in quel momento si è ritrovato di fronte a una responsabilità da consumatore e ha capito che la scelta che si fa al supermercato può cambiare la vita di un delfino (non del tonno porello…
Voglio dire: non sarebbe meglio insegnare loro a dare un valore a ogni gesto che facciamo e alle sue implicazioni e conseguenze?
Una valorizzazione non monetaria ovviamente…(non come il genitore che insegna il figlio che deve essere parsimonioso con la luce elettrica perchè la bolletta è troppo alta…)
E’ come quando si educano i figli a non trasgredire il codice della strada perchè sennò ti fanno la multa e costa….
Ma che insegniamo a questi ragazzi?
Io ci sto provando a dare ai miei figli consapevolezza…ma mi pare spesso di essere una mosca bianca…
Invece sti qua continuano a strillare che il mondo sta finendo e che diventerà tutto un deserto, un forno…
Ovviamente diffondendo solo dati parziali, spesso ritoccati…
Non vedo nessun ecologista preoccuparsi di quelli che mi sembrano problemi concreti e reali.
P.s.: magari fra 10 anni grideranno alla glaciazione…ovviamente non accentandola come normale escursione del sistema terra…chissà che si inventeranno…
Ma non ha senso dire che un pianeta sta bene o sta male. I pianeti hanno i loro ecosistemi e costantemente cambiano. La terra non è mai stata uguale a se stessa, si è sempre evoluta (non nel senso di migliorare, termine che non ha senso per un pianeta). Se l’uomo ci fosse o non ci fosse stato, l’ecosistema della terra sarebbe cambiato ugualmente, la dimostrazione è che questo è successo prima che l’uomo fosse presente sulla terra. La terra può benissimo glaciarsi o desertificarsi da sola a prescindere dalla presenza o meno dell’uomo.
@Andrea,
ben tornato! Tanti auguri du un veloce rientro “completo”. Non commento niente: siamo perfettamente in sintonia!!
@Nicola,
perfetto. Esattamente quello che cerco di far intendere. Noi siamo del tutto superflui e contiamo ben poco (per la Terra, non per noi stessi).
Ok, rileggendo ora quello che tutti avete scritto mi rendo conto che avevo frainteso quello che volevate dire , sul fatto che noi uomini non possiamo aver di certo la presunzione di poter cambiare o distruggere questo mondo non ci sono dubbi, sono + che d’accordo.
Quello che volevo dire prima è che comunque l’uomo nell’ultimo secolo è riuscito a produrre dei notevoli cambiamenti che vanno ad impattare sull’uomo stesso, non credo sinceramente che arriveremo al punto di autodistruggerci e provocare la nostra stesaa autoestinzione, ma sicuramente ci sarà molto lavoro da fare in futuro se vorremo un mondo più consono ai nostri standard di vivibilità. Un esempio del cavolo? Durante i 5 anni trascorsi in università a Milano non vedevo l’ora di tornarmene i weekend a Varese a respirare un’aria che nonostante non fosse la buona aria di montagna sicuramente era apprezzabilemte più pulita…o per vedere un cielo che almeno fino a magnitudine 4-5 mi mostrasse le sue bellezze! Mentre a Milano a malapena la luna riuscivo a vedere…
Apprezzo per esempio i doppi vetri e i pannelli solari di Andrea, farò di sicuro lo stesso se un giorno riuscirò a comprarmi una casa…e se potessi costruirei centrali nucleari con le mie mani pur di abbattere quelle a carbone! So che è un discorso idealista e che ognuno nel proprio piccolo ben poco può fare…ma a volte mi piace pensare che seppur microscopico il mio contributo sia stato positivo anzichè negativo… 😉
@Lampo,
perfettamente d’accordo. Vedi che, come sempre, una discussione tranquilla e corretta porta a ottimi risultati. Ci si capisce e ci si viene incontro. Purtroppo siamo solo un’isola felice? Spero di no … non siamo certo l’isola dei famosi !!
Ahahah…vero, l’isola dei famosi e i programmi annessi sono davvero la spazzatura della televisione…e come dice J-Ax in una delle sue canzoni “però però quella tv…conosco sempre più gente che la spegne!!!”, sacrosanta verità!
Fortunatamente la tecnologia ci mette a disposizione anche un internet grazie al quale potersi istruire, IMPARARE e discutere pacificamente in splendidi siti come questo…
Grazie Prof 😀
@andrea. bentornato. 🙂 e bravo per ciò che cerchi di trasmettere ai tuoi bambini.
la terra non ha bisogno di noi, siamo noi ad aver bisogno di lei
sorrisoleopardiano
daria
@daria:
“Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? Ora sappi che nelle fatture, negli ordini e nelle operazioni mie, trattone pochissime, sempre ebbi ed ho l’intenzione a tutt’altro che alla felicità degli uomini o all’infelicità. Quando io vi offendo in qualunque modo e con qual si sia mezzo, io non me n’avveggo, se non rarissime volte: come, ordinariamente, se io vi diletto o vi benefico, io non lo so; e non ho fatto, come credete voi, quelle tali cose, o non fo quelle tali azioni, per dilettarvi o giovarvi. E finalmente, se anche mi avvenisse di estinguere tutta la vostra specie, io non me ne avvedrei.”
mi pareva doverosa la citazione…
@ andrea
sorrisoislandese
daria
forse qualcuno di voi li avrà già letti, ma sul sito disinformazione.it c’è una lunga serie di articoli sulla ormai famosa “bufala” del riscaldamento globale.
Interessante, molto interessante e naturalmente grazie al vs sito: anch’io sono passata dalla difficoltà di comprensione, che la vita della ns Terra non è dipendente dalla ns volontà o meglio dalla supponenza di onnipotenza nonchè ignoranza umana.
Della serie chi la fa l’aspetti!! 😉
ciao a tutti!
…volevo solo aggiungere che oggi ho informato un mio amico-collega di questo articolo e immagino che magari fra un po’ lo leggerà. Quando gliel’ho detto, la sua risposta è stata positiva ed interessata (stranamente!): “ah sì, davvero?” (o qualcosa del genere, non ricordo esattamente), ma il fatto è che una volta tanto qualcuno mi ha ascoltato! E questo fatto è proprio veramente positivo: basta solo iniziare a buttare lì la notizia, l’informazione…
Chi vuole intendere intenda.
E gli altri?! Peggio per loro!
sorrisoscientifico 😉
Certi finti ecologisti dovrebbero ben tenere a mente la frase di Socrate: “Chi vuol muoverer il mondo prima muova se stesso”. A me sembra che muovano solamente la bocca per far fuoriuscire le solite cavolate, e poi fanno tutto il contrario! 😡
«cosa manca veramente: la voglia o la possibilità di affrontare l’argomento in modo serio e scientifico. Quei pochi che lo fanno vengono facilmente messi a tacere o quantomeno non fanno notizia. Oggi siamo nel periodo degli eccessi e degli estremismi.».
Concordo pienamente: questo è esattamente quello che penso anche io. Se poi penso che ci sono anche gli “ecoterroristi”… ma anche dall’estremo opposto, c’è chi pensa che siccome quelle di questi sedicenti ambientalisti sono TUTTE panzane, allora possiamo fregarcene delle nostre emissioni (e respirare quindi allegramente benzene, polveri, diossido d’azoto… altro che CO2! Per non parlare di quello che ingeriamo mangiando), della preservazione del “patrimonio biologico” e di specie minacciate dall’attività umana o viceversa (i conigli australiani e la zanzara tigre ringraziano, piccioni migratori un po’ meno per il contributo umano alla loro estinzione), uccidere rinoceronti e tigri per fare… afrodisiaci! (L’intelligenza umana…) O uccidere i delfini col falcetto come fanno dei pescatori in Giappone, che tanto, in questa visione antropocentrica, sono solo “bestie” prive di cervello (per la gioia dei neuroetologi) e così via… da un’estremo all’altro.
E purtroppo questo modo estremista, bianco o nero, e chiaramente fallace di affrontare gli argomenti non avviene solo per la questione “riscaldamento globale” o l’ambientalismo. E’ raro (e invece dovrebbe essere la norma) vedere ragionare sulle cose in modo razionale ed equilibrato, considerando inoltre ogni aspetto, senza ignorare selettivamente dei dati e capire solo ciò che fa comodo capire.
@n.b.,
non posso che essere d’accordo con te … Tuttavia, oltre che pensare di salvare gli animali (giustissimo) io penserei prima a salvare le persone che muiono per colpa dei nostri sprechi e della nostra indifferenza (fare l’elomosina ogni tanto non serve! Bisogna dargli lavoro, guadagno e dignità). Come diceva il grande Fabrizio De Andrè :” anche se voi vi sentite assolti, siete lo stesso coinvolti!!”. Quanto è giusto ancora. I falcetti non hanno solo fatto strage di delfini, ma anche di bimbi nel centro Africa. E poi diamo il Nobel (per la pace!!) ad una persona che ha praticamente detto che i poveri (troppi) non devono rovinare la Terra e quindi niente energia per loro! NOI ormai ce l’abbiamo, pazienza … Ma loro devono stare attenti a non rovinarci! E poi la grande chicca:” l’ideale sarebbe decimare la popolazione” (ovviamente prendendo a caso in certe ben precise aree del globo). Ero restio a pubblicare un raccontino che può sembrare cattivo a molti…ma, vista la razionalità che dimostrate, mi sento di farlo. Già premetto che io amo gli animali, ma amo anche le persone vere…
….i primi a dirlo saranno gli stessi (e ne avranno il coraggio) che parlano, conducono e guidano l’umanità in questa folle corsa alle inutili e futili necessità. Gli stessi che ci riempiono la vita… e ci incartapecoriscono il cervello con il consumismo facendolo diventare, anch’esso, … “ecologia”. Avete ragione tutti ragazzi! ma sopratutto complimenti a chi, senza ombra di dubbio, induce noi tutti a queste giuste riflessioni. Del resto se è vero che “Groellandia” significa “terra verde”, qualcuno non l’avrebbe battezzata così se non fosse stata libera dai ghiacci !?…?
Ho apprezzato molto il lungo post di Andrea del 7 Ottobre 2008 alle 00:31, e anche gli interventi dei ‘professori’ del sito.
Mi tornano alla mente alcune teorie sulla Terra, Gea, come un unico organismo vivente che ‘respira’ attraverso la fotosintesi delle piante, regola la sua temperatura attraverso i mari eccetera.
L’uomo ha la ventura di essere -per quel che ne sappiamo oggi- l’unico essere senziente sul pianeta, quando l’ecologismo smetterà di essere -non del tutto, inteso, ma a quanto pare in buona parte- una moda, se non un business, forse riscopriremo la necessità di sentirci parte integrante di questo unico organismo pressoché perfetto (anche se destinato a finire), semplicemente perché è così che è, e perché è una cosa bella.
Ecco, il senso del bello, nel significato più ampio possibile: andrebbe recuperato, valorizzato, nella bellezza ci sono tutte le risposte sul senso della vita.
Riflettevo leggendo sia questa pagina, sia la notizia -una tra le tante- dell’ennesima devastazione che stanno compiento in Alto Adige, buttando giù ettari di foresta (un pezzettino dei ‘polmoni’ di Gea?) per fare l’ennesimo impianto di risalita, come se ne mancassero, da quelle parti. Non sappiamo più guardare alla bellezza come valore più che utile a noi stessi, forse come dite voi la Terra sa difendersi dall’uomo da sola, ma certo prima che inizi davvero a ‘difendersi’ da noi subirà delle discrete ferite.
Lunga vita ai delfini, ai tonni e alle foreste di conifere!
@alex,
dici cose giustissime e condivisibili. Tuttavia, stiamo attenti a certe notizie “tragiche” rispetto alla devastazione di ogni ben di Dio. Tanti anni fa si diceva continuamente in televisione che l’uomo stava distruggendo la foresta amazzonica. Era la notizia del giorno e veniva propinata ogni ora. Vi era un detto famoso:”quest’anno abbiamo distrutto un’estensione pari all’Austria”. negli anni successivi però se ne è parlato sempre meno (l’Austria era molto dispiaciuta ad essere lunica ad essere stata distrutta!). Oggi sappiamo che malgrado gli scempi dell’uomo, la foresta amazzonica si sta estendendo. ma nessuno ne parla: non fa gioco…
Un altro esempio. Anni fa c’è stato un incendio terribile nel Parco dello Yellowstone (USA). Foreste immense sono andate distrutte. I giornali e la TV ne hanno parlato come di una tragedia irreparabile e via dicendo. Mi sono trovato in treno (da Torino a Roma) con un “ranger” del parco di Yellowstone. Che fortuna! E ho subito chiesto, con fare un po’ triste, dei danni subiti. Ma lui mi rispose: quali danni? La foresta ha bisogno di prendere fuoco di tanto in tanto, per rinvigorirsi. Oggi l’uomo fa di tutto per evitarlo, ma quando non c’era erano fenomeni ricorrenti.
Infine. Che fine ha fatto il buco d’Ozono, di cui tanto si era parlato anni fa? Come mai non se ne parla più? Solo e soltanto perchè è un fenomeno ricorrente ed indipendente dall’uomo. Ma chi ne parla? Di nuovo, si sfruttano solo le catastrofi ipotetiche, ma non le smentite.
Ultimissima considerazione: Io ho girato le dolomiti in lungo ed in largo a piedi. Ti assicuro che è difficile notare la distruzione dell’uomo. Vi sono ancora distese infinite di prati, boschi, dove saltano camosci, pascolano Stambecchi e sta tornando l’orso. Certo che vicino alle strade si vedono delle ferite. Non le voglio certo sostenere. E’ un peccato. ma basta alzarsi dalla macchina e camminare, faticando, e la natura esplode tale e quale a prima. Forse qualche giornalista dovrebbe camminare un po’ prima di sparare a zero. Faccio la parte del giaguaro non perchè voglio distruggere la Terra, ma solo perchè non posso sopportare le menzogne e le esagerazioni…
Bisognerebbe intendersi sul significato del termine “esagerazioni”.
Comunque, alla fine esprimevo solo il mio punto di vista. Anch’io ho girato (un pò) le Dolomiti; ha presente il lago di Carezza? Ha mai preso il sentiero (scusi ma non mi ricordo il numero) che porta su fino alla base di quei meravigliosi guglioni di calcare che sono il Latemar? Ha visto che bel posto? Adesso, in tutta franchezza, lei butterebbe giù centinaia, forse migliaia di conifere per farci l’ennesima funivia, come se non ce ne fossero altre là intorno? Oltretutto “visto (sto citando) che un simile investimento deve rientrare economicamente si dovranno avere una media di 4 – 6000 sciatori al giorno, aumenterà il traffico in tutta l’area, si costruiranno nuovi enormi parcheggi a Nova, a Carezza e al passo di Costalunga, sarà costruito il campeggio di 12.000 mq al maso Angerle.” (legga qui)
Ma perché invece non promuovere l’area per quello che è, per quello che già ha (sentieri, rifugi, alberghi…) perché non cogliere la bellezza di quella natura x quello che è? Non sto parlando di militanza ecologista, non mi interessano i catastrofismi di cui mi parla, sto parlando di una cosa ‘piccola’ e di quello che mi viene fuori da cuore.
Vabbè, è solo -ripeto- il mio punto di vista.
@Alex,
scusami, non volevo far la parte del distruggi-natura. Cercavo di vedere le cose con meno estremismo possibile. Conosco bene il lago di carezza e certo mi spiace che si rovini la bellissima abetaia. Però sono soldi più certi di quelli dei passeggiatori (che di solito mangiano al sacco e dormono in tenda) e forse serviranno anche a rimettere in sesto molti più sentieri lontani dagli sciatori. Io ho passeggiato sulle guglie del Latemar, lungo la ferrata. Vedessi che vallone c’è dietro e che silenzio. Quello non riusciranno certo a rovinarlo nè lo vorranno mai. Qualcosa biosgna pur concedere se si vuole che quelle zone non si spopolino come è successo nelle valli cuneesi. basterebbe usare una giusta bilancia, senza eccessi. Ma, come detto, sono molto vicino a te col cuore e ti capisco perfettamente. Anche a me spiace vedere piste da sci d’estate con l’erba “diversa” da quella vera. Ma basta salire un po’ di più o girare l’angolo e si riconquista la natura. Però non si può dire che “distruggono” le dolomiti, ma solo una piccolissima parte di quella che di solito è frequentata da coloro che guardano raramente le bellezze che li circondano. le dolomiti con la macchina o con le scarpe da passeggio valgono ben poco.
Ti assicuro comunque che amo la montagna, la natura, gli animali e tutto ciò che ci circonda…ma mi irrita sentirlo dire a chi non può vivere senza telefonino, televisione, e tutte le diavolerie moderne (non sei certamente tu, sono sicuro), ma moltri altri si…
@enzo e Alex:
mi intrometto…prima di tutto perchè conosco la questione e poi perchè sono nato a bolzano, sono cresciuto fra quelle montagne e le sento parte di me…sono cosa mia…
Credo di aver capito abbastanza bene la risposta di enzo per poter sostenere il mio disaccordo.
La linea morbida (il voler capire le ragioni degli estremi) spesso è corretta…ma a volte bisogna anche avere il coraggio di essere estremi.
Ci sono dei confini che non possono essere cancellati per amor di pace, vanno difesi a ogni costo….
Ci sono dei limiti oltre ai quali è concesso passare “alle armi”.
Nel caso specifico quello che si sta facendo è uno scempio inutile e assurdo, dettato solo dai soldi…soldi che non mancano in quella valle…
Fra l’altro enzo cita il cuneese…io ci sono stato e sinceramente un motivo c’è se le dolomiti sono considerate dall’unesco patrimonio dell’intera umanità e il cuneese no…con tutto il rispetto…
Gli impianti di risalita ci sono già e non da ieri (io ho messo i primi sci proprio al passo di costalunga…avevo 3 anni ed erano gli anni settanta…) e questi nuovi non solo deturpano un paesaggio già ferito ma porteranno molte più persone e molto più in alto…
Entro pochi anni se si continuerà così, dove andrà enzo per trovare la natura incontaminata? Quando non ci saranno più angoli da girare che faremo?
Ormai gran parte delle dolomiti sono state deturpate…e anche su questo enzo si sbaglia…
Io più volte ho trovato lattine e piattini di plastica oltre i 3mila metri, così come quasi sempre devo rinunciare al silenzio della montagna, rotto da urla e schiamazzi dei soliti e maledetti turisti…
Spesso è colpa delle strade ferrate (io le leverei…), altre volte è colpa delle seggiovie o dalle strade che si arrampicano sempre più in alto…
Io faccio roccia eppure sulle dolomiti, pur essendo libero di andare ovunque, non vincolato da sentieri e ferrate, faccio fatica a trovare luoghi incontaminati…spesso devo fare molti chilometri e andare in quelle zone meno belle e meno turistiche…e in questo mi sento violentato…come sento violentata la mia montagna…
E’ già stato “concesso” anche troppo…ora basta…
@Andrea,
e no…questa volta non sono proprio d’accordo. Stai usando frasi fatte, concetti stereotipati ed anche un po’ di arroganza…
Dunque, intanto le dolomiti non sono tue, ma di tutti. E il cuneese non potrà competere con loro, ma ha paesaggi, laghi, animali, parimenti stupendi e non merita di essere abbandonato solo perchè è più brutto… Poi le tue lattine a tremila metri le conosco molto bene. Ma sono lasciate proprio da quelli che scalano e che vogliono snobbare i “soliti” turisti. Ne ho visti tanti (e da quando avevo sei anni che vado ogni anno sulle dolomiti e ne conosco tutti i sentieri e le valli). Chi prende le funivie, non si muove di lì e le lattine non le va a lasciare in cima alle vette (la croce del Sasshonger è tenuta su SOLO da lattine…). Poi non è assolutamente vero che presto non troverò più spazi incontaminati. Temo che sia tu a non conoscerle o forse a guardarle in modo diverso… Qualche piccolo esempio. Che ne dici dell’Alpe di Fanes? Del vallone che porta a La Varella? E che dici delle Odle e della sua traversata? E le Pale di san martino ed il suo altopiano? E l’altopiano del Puez? E il vallone della Croda Rossa d’Ampezzo o la strada degli alpini nel Popera? E la Vallaccia (tre persone incontrate in pieno luglio) o tutta la cresta del Costabella? E il vallone dal passo giau alla Croda da Lago? sai che spesso abbiamo dovuto battere le mani per allontanare gli stambecchi dal sentiero? E potrei raccontarti mille cose che sono rimaste sempre le stesse da quei lontani anni. Si hanno fatto nuove seggiovie per sciare. Ma chi le vede quando va nei posti che ti ho detto. E dove sono le funivie? Certo che se ti fermi sempre nei soliti, ben noti posti ti do ragione. ma io di angloli immensi ne trovo ancora tantissimi. Non possiamo parlare di scempi e poi andare a sciare(ma tu lo facevi a tre anni … ora spero di no). Io lo faccio e ,conoscendo veramente le dolomiti ed i suoi segreti inviolati ed inviolabili, non me ne preoccupo più di tanto. E, a volte, ben vengano anche le seggiovie d’estate. Senza quella di Obereggen come faresti a fare in un giorno la ferrata del latemar? E senza la Rosetta come potresti arrivare in cima a La Vezzana (uno dei posti più belli mai visti)? Ed i lagorai?. Certo che non adrò mai a camminare sulla cima del sasso pordoi o sulla Tofana ( ma su quella di Roces si!). E la Valle Travennazes (e dove sono le funivie lì?). No, caro Andrea, tu hai ragione finchè si discute lealmente, ma non puoi usare le solite frasi fatte sugli scempi o sulle distruzione con me. Le dolomiti saranno tue , ma anche mie! E non le vedo così malate. Quando si vuole esagerare si sbaglia sempre. Limitiamo gli scempi ( e certe zone sono ormai protette), ma non cadiamo nella retorica e nell’estremismo. Non diventiamo tutti Messner, che ama le momtagne da aristocratico. Non tutti possono scalare gli 8000 e poi lui con le montagne si è fatto una montagna di soldi. Io non ho faticato come lui, ma non mi sono mai fatto una lira con loro. e sopporto anche qualche skilift in più, quando il resto mi entusiasma ancora. Quando fai roccia, ogni tanto fermati e guarda anche cosa c’é intorno. Forse ti accorgerai che gli spazi sono ancora tanti e i turisti chiassosi e pigri molto, molto lontano…
@enzo:
non credo di conoscerle meno di te e conosco ogni luogo da te citato.
E’ proprio in difesa di quei luoghi che penso che si debba dire basta adesso e non aspettare di ritrovarsi la seggiovia o la strada pure lì….
Io da ragazzino sciavo a discreti livelli, ho ancora a casa le mie vecchie medaglie, ma quando ho capito che per far sciare noi venivano rasi al suolo interi boschi ho deciso di smettere e non ho più sciato.
E quando dico che le dolomiti sono mie sto parlando di un legame intimo che mi lega a loro….non prendiamo fischi per fiaschi.
Te dici che le lattine le lascia chi fa roccia…io dico che ne trovo sempre di più intorno alle ferrate e non le trovo quasi mai dove per arrivarci si deve scalare davvero…
Io sto discutendo lealmente e non c’è retorica… Le più belle valli delle dolomiti sono state devastatate: val di fassa, val di fiemme, val badia tanto per citarne tre…
Io non ho detto che non ci sono angoli incontaminati ( e qui sei scorretto te…) ho detto che se non diciamo basta oggi domani ci ritroveremo sempre meno angoli incontaminati finchè non ci sarà più niente da difendere….
Proprio perchè non sono messner vorrei che le dolomiti incontaminate non fossero relegate alle valli secondarie o alle alpi ad alta quota…
Il problema è che oggi si salvano solo quelle montagne che sono ancora inaccessibili. Ma perchè dobbiamo rinunciare a montagne come il sella o la marmolada?
Se vuoi enzo ti cito tutti i posti devastati dalla presenza umana…mi sa che la mia lista è più lunga della tua…
Tu dici che è giusto piegare le montagne ai bisogni dell’uomo, io credo che invece la montagna debba essere lasciata incontaminata.
Te continua a percorrere le ferrate, io continuerò ad evitarle ove possibile…
Te hai piacere nel traversare il latemar in un giorno grazie a funivie e ferrate, io ci metto 3 giorni e dormo sulla montagna…e il cielo che vedo io te non lo vedi…tiè…
P.s: i lagorai non sono dolomiti…
…ah…dimenticavo…te citi il sassongher…è vero che è pieno di lattine…e infatti la vetta è raggiungibile per mezzo di una strada ferrata…questo non fa altro che dimostrare quello che dico da una vita, ovvero che le ferrate sono un grande male per le dolomiti…
Io capisco che la copsa ti tocca nel vivo perchè te giri per ferrate…e sinceramente sono convinto che tu sei il genere di persone per cui vale la pena di fare le ferrate…ma purtroppo le ferrate sono frequentate anche da gente che dice di amare la montagna ma non la sa amare e rispettare…
Io sul sassopiatto ci stavo per lasciare le penne per soccorrere tre ragazzetti che si erano arrampicati sulla ferrata con le scarpe da ginnastica…
Sono stati sorpresi da un temporale e la fortuna ha voluto che poco distante c’eravamo noi…sennò a quest’ora erano ancora attaccati alla ferrata…belli abbrustoliti dai fulmini…
E alla fine capisco che non è colpa loro ma dei loro genitori e del mondo in cui crescono…
In un mondo in cui esiste solo il consumo anche la montagna diventa bene da consumare…
Per favore non litigate, sennò mi fate sentire in colpa… 🙁
Professore, quello che dice Andrea è giusto, bisognerebbe osservare anche la tendenza, non solo lo status quo. Nell’esempio che ho citato bisognerà vedere se a lungo termine ci sarà stata la convenienza, a costruire il nuovo impianto, e a tutt’oggi sembra una scommessa. Quindi: se la cosa funzionerà nulla vieta di pensare che l’iniziativa sarebbe presa ad esempio da altre comunità, e quindi altri disboscamenti (anche negli angoli intatti di cui -giustamente- parla) eccetera, se invece non funzionerà avremo un altro cimitero di ferraglia abbandonata e inutile lasciato là come una orribile ferita per non parlare dello spreco di denaro. Ma quanti sono, in concreto, quelli che puntano ad un turismo ‘sostenibile’, cioé quella gente (che secondo me non è poca) che cerca di fare vacanze dove il paesaggio sia intatto e non un gigantesco parco giochi in quota? E si parla solo di montagna, figuriamoci altri ecosistemi come il mare!
Questo sulla Terra. Magari un domani staremo a discutere se sia il caso o no di costruire enormi ascensori di vetro e acciaio per fare su e giù per i canyons marziani, o una cremagliera a 3000 posti per arrivare in cima all’Olympus! Non è bello anche visto dal basso, non è più avventuroso e gratificante salire a piedi in una settimana (che tanto la gravità è bassa)? 🙄
@andrea,
io ho visto anche una grassoccia signora tedesca che VOLEVA fare la cima piccola delle lavaredo ed è stata tirata su a braccia lerreralmente da una guida … Eh, caro mio…non tutti possono fare certe cose, e allora dobbiamo negargli le montagne? Le lasciamo solo per i puri come te? Mi sembri un po’ troppo pretenzioso. La guida doveva rifiutarsi, ma invece ha accettato per i soldi. come per i soldi anche il grande Messner fa la pubblicità dell’acqua minerale. e lui dice le tue stesse cose. No, mi spiace. cerchiamo di preservare pure la montagna al meglio. leviamo pure le ferrate (le uso solo per arrivare dove non c’è altro modo e non certo per dimostare qualcosa). ma dobbiamo anche levare la possibilità di camminare ai turisti per lasciare spazio solo a te? Mi sa che ti senti troppo importante… anchi chi la montagna la cammina può essere un amante della natura. E poi tu mi stai dicendo di gente che sporca, di gente che arriva dove vorresti essere solo tu ad arrivare e cose del genere. ma cosa c’entra tutto questo con le sciovie, le funivie e cose del genere? Mettete le multe, fate girare i guardiaparco, pulite i sentieri. oppure chiudete tutto e non guadagnerete più soldi con il turismo e ve ne andrete via come i cuneesi con le loro brutte montagne. Bisogna sapere bilanciare le cose, educare con fermezza, permettere a tutti di poter fare qualcosa anche se piccolo piccolo. Non si può andare avanti a divieti. e poi a me piace sciare e non credo che qualche seggiovia in più rovini le mie” dolomiti (forse le “tue” si). Io continuo a trovarle meravigliose e riesco a stare intere giornate fuori dal caos e dai rumori, senza bisogno di scalare. E non credo proprio che costruiranno in tutti i parchi che sono stati creati ultimamente (Puez, Fanes, Odle e via dicendo). Comunque il bello è che ognbuno esprime le sue opinioni e poi è libero di tenersele. Per adesso siamo ancora in democrazia. Ma ora basta, torniamo all’astronomia. Questo non è un sito di dicussioni personali 😉
@alex: no, non stiamo litigando…ci confrontiamo…a volte duramente…ma è solo perchè entrambi crediamo in quello che sosteniamo…non sono le zuffe da tv…siamo fra persone perbene….
@enzo: no…mi sa proprio che non hai capito quello che voglio dire…
Mi sa che Alex ha centrato in pieno il problema…turismo sostenibile.
Un posto bellissimo va preservato il più intatto possibile affinchè tutti possano godere della sua bellezza.
La ferrata e la seggiovia fatta bene non deturpano la montagna di per se…ma se poi non si educa, non si controlla, si finisce solo per sfruttare commercialmente la montagna fregandosene del suo destino.
La montagna va rispettata e temuta…e se per andare sulla cima del cervino bisogna essere scalatori ci andranno solo gli scalatori e non mike buongiorno con l’elicottero…
Se per salire al contrin tocca fare 2 ore a piedi si fanno e chi non ce la fa non ci va…non si fa la strada per chi non può…
E smettila di citarmi messner che se c’è uno che non lo sopporta sono io…
Ho finito…
p.s.: enzo…una volta ce lo facciamo un giretto sulle dolomiti insieme?
Mi sa che alla fine non è che la pensiamo tanto diversamente…solo che non ci capiamo…
@Alex,
non ti preoccupare. la discussione aperta e leale è un grande sfogo e aiuta a capirsi. Lungi da me litigare con l’ottimo Andrea. Ho capito benissimo che la pensa quasi come me. E’ proprio per questo che a volte uno prende posizioni un po’ estreme. Se fosse all’opposto non perderei tempo a discutere…
@Andrea,
hai perfettamente ragione. Vale quello che ho detto ad Alex: a volte esaspero quando vedo che le due visioni sono molto vicine. Anche a costo di passare per blasfemo… Spero proprio di incontrati e fare una bella gita, anche senza roccia e ferrate…. Un abbraccio
Enzo, grazie delle interessanti notizie che pubblichi e di tutto il tempo che dedichi per divulgarle. A volte mi sembra di vivere situazioni del romanzo di Orwell “1984” . Il grande fratello. La televisione non più come informazione ma come controllo e rimbambimento delle masse.
Gentile Prof.
Il suo articolo sul coraggio mi ha impressionato e convinto.
La maggioranza della stampa “produce” articoli e più ne fa e più guadagna. Quindi la maggior parte dei giornalisti non possono essere presi in considerazione perchè non sono obiettivi.
A proposito delle variazioni del clima e cioè la notizia che nel medioevo la temperatura media era più alta di quella ttuale mi ha fatto venire in mente una considerazione storica. Nella Valli di Champoluc e Gressoney vive una minoranza linguistica i Walser di provenkienza germanica. Pare che queste popolazioni siano arrivate in Valle d’Aosta dalla vicina Svizzera a t t r a v e r s a n do (naturalmente a piedi) gli odierni ghiaccia del Monte Rosa e le leggende dicono che allora sui colli non c’era neve ! Non è facile dimlostrare questo ma le sue allusioni ad un periodo caldo nel Medioevo potrebbero avvalorare le leggende. Cosa ne d 😆 ice ?
@ferdinando:
è ormai universalmente accertato che nel medioevo ci fu un periodo molto caldo. Lo confermano studi sui ghiacciai (che in quel periodo si ritirarono fino quasi a scomparire dalle alpi), le fonti storiche (non sono leggende…) e gli studi sulle piante secolari.
I Walser (vallesi) attraversarono le alpi e si stabilirono in alcune valli di Piemonte e Val d’Aosta proprio grazie al caldo straordinario che rese accessibili i valichi alpini, non è leggenda…è storia.
Io credo che il problema non sia se c’è o meno un riscaldamento globale.
Negli ultimi 30 anni sicuramente le temperature si sono alzate e i ghiacciai alpini si sono ritirati…
Il problema è voler attribuire tutto ciò all’uomo senza basi scientifiche…anzi…pur di supportare questa “teoria” negli ultimi anni si è arrivati a ridicolizzare il parere di chi studia questi fenomeni da decenni (mettendone in dubbio anche la buonafede) e a negare o manipolare i dati scientifici quando non coincidono con la “teoria”.
Quello che dovrebbe essere affrontato come problema oggetto di ricerca scientifica diventa “politica” nel senso peggiore del termine: propaganda e potere.
Il problema è che quando ci si radicalizza ideologicamente poi non si lascia spazio per chi ha un ‘idea diversa anche se non contraria ai propri principi.
Io di sicuro sono favorevole allo sviluppo delle energie compatibili e ancor più favorevole a una politica del risparmio energetico e tutela ambientale.
Ma tutto ciò non deve passare per la menzogna del riscaldamento globale generato dall’uomo e fuori controllo…
Si ritorna al vecchio problema di sempre…il fine non giustifica i mezzi…
P.s: preferisco le dolomiti alla Val d’Aosta (sarà per motivi campanilistici) però devo dire che la valle di Gressoney è veramente bella, forse la più bella di tutte le alpi occidentali…
Merita una vacanzina…
Gentilissimo Prof. sono daccordo con Lei quando dice che non si deve credere subito a tutto quello che ci dicono, senza sentire tutte la campane, solo per senzazionalismo od altri fini non ben chiari. Penso anche io che il nostro bellissimo Pianeta Terra non ha assolutamente bisogno di noi per restare bellissimo; comunque sono anche convinto che la nostra “bestiale manina cosiddetta umana” ha sicuramente creato problemi ai quali non sappiamo la reazione del nostro Pianeta; solo che bisogna affidarsi alla scienza non manipolata da nessuno, con le sue accurate ricerche, per sapere cosa è accaduto, cosa non lo è e cosa potrà accadere.
E’ certo che l’energia pulita, il risparmio energetico, l’attenzione per il riciclaggio (quello vero) dei rifiuti, il mantenere pulito ogni ambiente, il rispetto del paesaggio,l’ammirazione per un pianeta pulito e per i suoi vari ambienti, il rispetto per i vari ecosistemi e microecosistemi, tutto questo nonpotrà che portare vantaggi, anche economici, se vogliamo andare sul trito, e ci riconcilierà comunque con il Pianeta Terra.
Dopo aver letto l’articolo e molti dei commenti vorrei sottoporvi alcune questioni.
Osservando l’andamento della concentrazione di CO2 nell’atmosfera pare che questa ,nel corso degli ultimi 800 mila anni abbia oscillato tra le 180 e le 300 ppm.Dal 1850 la concentrazione sembra essere aumentata a 380 ppm.Il fatto che l’anidride carbonica sia l’origine dell’effetto serra(insieme ad altri gas come il metano e il vapore acqueo) credo non possa essere messo in discussione.Certo pure è il fatto che senza effetto serra noi non saremmo qui a parlarne.L’incremento dei gas serra introdotto con l’industrializzazione ha sicuramente contribuito all’innalzamento delle temperature globali;si può discutere su “quanto” abbia inciso rispetto ad altri fattori naturali, ma non evitare di considerarlo.
In altre parole il contributo dell’uomo sui cambiamenti climatici c’è e non può non esserci,va solo quantificato.
E’ normale che le temperature possano variare e quindi anche diminuire durante un arco temporale limitato, perciò non si può escludere che tra qualche anno il trend sia in discesa.
Il motivo risiede nel fatto che il clima è un sistema complesso e possono esistere fenomeni che per un certo periodo mascherano l’effetto serra.Questo però non vuol dire che non ci sia.
Gli esperti dell’ Ipcc (scienziati veri non ecologisti fanatici) ritengono con una probabilità compresa tra il 90 e il 95 per cento che il riscaldamento climatico sia dovuto alle emissioni di gas serra determinate dalle attività umane. L’impatto di questi effetti durerà per gli esperti almeno un millennio.Come molti hanno scritto la Terra ha grande capacità di rigenerazione, ma non è detto che questa debba essere sempre compatibile con la vita.
Ma allora?? 😈 😯 🙄
Un consiglio: andate nel sito meteo.it, scegliete il menu “CLIMA” e poi “CAMBIAMENTI”. Nell’archivio articoli leggete quello dell’11.06.2008 intitolato “Global Warming: una battuta d’arresto?” a firma del ben noto Mario Giuliacci.
Ecco alcune parti dell’articolo…
Cala la febbre del pianeta. I dati raccolti a scala mondiale dal GHCN (Global Historical Climatology Network), la rete di stazioni per il monitoraggio del clima, ha infatti rilevato che nel periodo gennaio-maggio del 2008 il surriscaldamento del pianeta è stato, rispetto al periodo 1951-1980, appena di + 0,445 °C, il valore più basso degli ultimi 15 anni, dopo quello del 1996. Anzi, i dati termometrici rilevati dai satelliti meteorologici indicano che nel maggio 2008 la medio-bassa troposfera (1-8 km) si è addirittura raffreddata di 0,2-0,3 °C.
e poi
Ma ormai la Niña è cessata e pertanto, qualora la frenata nel Global Warming dovesse persistere anche nei prossimi mesi, allora diviene credibile l’ipotesi recentemente formulata dalla NOAA (National Oceanic Atmospheric Admninistration) di un imminente incipiente raffreddamento delle acque del Nord Atlantico (…) Il fenomeno, scoperto nel 1999 e noto come AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation) sembra essere, infatti, il principale fattore regolatore del clima a livello europeo. In particolare il probabile ritorno, negli anni a seguire, a una fase “negativa” nella AMO (acque del Nord Atlantico più fredde del normale), simile alla fase negativa iniziata alla fine degli anni ’50 e durata fino agli anni ’80, riporterebbe stagioni simili a quelle avute 20-50 anni fa.
Ribadisco: ma allora?? è questa la prova che ci stanno prendendo in giro con la storia del surriscaldamento globale?
mi sa proprio di si… 😕
Questo è cio che penso.
NOn so se abbia riscontro scientifico ma a me pare che il calore del sole sulla terra si senta di piu.
Visto che l’11° ciclo solare non è ancora attivo e dunque questo fa presupporre che il magnetismo solare non sia al massimo della sua attività si potrebbe supporre che il sole scaldi di più per l’affievolirsi del campo magnetico terrestre (sarebbe prossima una sua inversione e dunque saremmo in una fase di rallentamento prima dello STOP e della ripartita).
Ovvero meno filtro delle radiazioni solari con conseguente effetto di maggior riscaldamento del nostro pianeta.
Tutto ciò potrebbe bilanciare in qualche maniera il raffreddamento dovuto al rallentamento dei cicli solari.
MA…quello che prevedo è una sempre maggiore differenza tra temperatura al sole e all’ombra.
Ovvero il pianeta sarebbe effettivamente più freddo e tenderebbe a essere più freddo ma dove il sole colpisce direttamente la temperatura è sempre molto più alta.
Tutto ciò spiegherebbe proprio l’aumento dei disastri climatici che sono proprio provocati dall’aumento della differenza tra zone d’ombra e zone assolate.
grazie
Sono un pentito del riscaldamento globale e vi spiego perchè:
Ho creduto in buona fede a quello che raccontavanoin quanto effettivamanet negli anni dal 1985 al 2003 si è assistito ad un aumento delle temperature e ad inverno in genere piuttosto miti; mi sono chiesto anche io come mai, ho 41 anni e mi ricordavi gli inverni di quando ero bambino che erano piuttosto freddini; la spiegazione è arrivata sotto forma di riscaldamento globale e personalmente l’ho accettata e creduta, oltre ad averla propagandata.
A partire dalla primavera del 2008 mi sono accorto, proprio fisicamente che il sole era piú freddo.Mi sono detto che era un’impressione momentanea, che forse dipendeva dalla temperatura dell’aria ma poi mi sono accorto che non solo il sole era piú freddo ma la sua luce aveva anche un colore meno intenso, piú pallido.
Poi in estate ed autunno sempre del 2008 le mie personali e non scientifiche rivelazioni di pelle sono continuate e mi sono accorto che il sole effettivamente è piú freddo!Poi ho letto su alcuni siti scientifici che è un bel pó che non ci sono macchie solari e ho conluso che tutta la mia costruzione pseudo scientifica era fallace.
Infatti fuori dalla nostra atmosfera la temperatura è di cica 0 gradi Kelvin, 273 gradi centigradi sotto zero, freddino direi, se il sole, che è la nostra stufa non viene piú caricato di legna e continua a trasmettere calore per inerzia, si fa per dire ma credo di rendere l’idea, non vi è effetto serra che tenga, la temperatura del globo scenderà.
Se vogliamo avere ancora un pó di caldo è il caso di pregare per chi è credente, che le macchie solari ricompaiano in fretta e non si arrivi ad una mini o maxi glaciazione.
Raimondo
A proposito del raffreddamento terrestre in corso, i miei ricordi, da brava secchiona curiosa di antica data, vanno ad una lezione di geografia politica di scienze politiche alla Sapienza, del lontano 1972, in cui il docente ci spiegava dell’ultima propaggine della miniglaziazione in corso e dei probabili futuri cambiamenti che ne sarebbero derivati, primi tra tutti una certa, ovvia, instabilità climatica. Seguivano argomentazioni di variazioni climatiche degli ultimi centinaia di anni. L’atttenzione critica e informata è ciò di cui dobbiamo avvalerci, altrimenti il gossip, gli interessi monetari, etc., etc., ci lesseranno il cervello e le tasche.
Complimenti per gli articoli, onesti e lucidi. Peraltro, da un signore competente non può che essere così. Cordialmente Carmela Sergi
Interessantissimo ! 🙂
grazie 1000 per le info, ricordando i maya, nel codice di dreda si parlava di acqua ed innondazioni, forse, si rififerivano a nevicate e acquazzoni, e non allo sciolgimento dei ghiacciai
faccinasarcastica:grin:
Dall’ultima glaciazione di migliaia di anni fa, stiamo nella fase di riscaldamento, non sappiamo per quali ragioni. È probabile che questa accelerazione derivi dalle superfici riflettenti delle calotte e dei territori a lungo innevamento, che si stanno riducendo, indipendentemente dalla presenza di CO2 nell’atmosfera. Stando alle serie storiche , da un certo momento in poi ci sarebbe da aspettarsi una nuova fase di riscaldamento, chissà fra quanto. La nostra sensibilità è aumentata, perché la stragrande maggioranza della popolazione non vive nei deserti, ma in prossimità di quella fascia climatica che risente delle stagioni. Il riscaldamento che impedisce l’accumulo della neve in montagna e nelle pianure del nord, preoccupa proprio per le conseguenze che ci si attendono da questi cambiamenti del clima. E per avvertire quelle variazioni, bastano pochi gradi, specie d’inverno, quando si passi dalla fase della neve e del ghiaccio a quello della pioggia. Senza accumuli nevosi invernali, può cambiare anche il sistema delle riserve idriche per la vita umana e per l’agricoltura. E se non si è preparati a conservare l’acqua per la stagione secca, si rischia di non poter abitare quello stesso territorio. Ciò che richiede importanti investimenti preventivi, che in questa fase potrebbero essere utilizzati per la messa in sicurezza dei fiumi e nel futuro per costituire la rete di approvvigionamento idrico. Per la colonizzazione dei deserti, se manca ancora la tecnologia, vi è comunque la base scientifica necessaria, poiché a differenza di Marte e della Luna, disponiamo di ingenti giacimenti d’acqua marina. E il sole può essere sfruttato come sorgente primaria rinnovabile, con impianti capaci di creare sorgenti di scambio ad alta temperatura. Insomma, la natura cambia con i suoi cicli imperscrutabili, sta a noi essere pronti a coglierne ogni nuova opportunità. Sempre che ci interessi sopravvivere.
mai letti tanti orrori in un solo articolo ( e meno male che l’autore ha 250 pubblicazioni all’attivo), un polinomio per interpolare le temperature globali?sigh…che nel frattempo anzichè calare sono invece salite:
http://www.drroyspencer.com/wp-content/uploads/UAH_LT_1979_thru_Aug_101.gif
Come se non bastasse la totale assenza di comprensione dei meccanismi che regolano la variabilità del pacifico, 15 anni di studi come se non esistessero, spazzati via da qualcosa spulciato qui e là sul web…la pdo non si somma o sottrae all’enso, ne è in larga parte conseguenza:
http://shadow.eas.gatech.edu/~kcobb/seminar/schneider&cornuelle05.pdf
Non ci prendono per fessi, semplicemente loro studiano e conoscono anche i meccanismi dietro a queste oscillazioni a differenza vostra.
@ marco f.
E gurada che i dati riportati non li ho certo inventati io… 😉
chi sarebbe i “loro”? quelli dell’IPCC? beh…allora le ultime rivelazioni e la richiesta di cambiarlo drasticamente risponderebbe da solo alle tue un po’ ineducate asserzioni…