A differenza dell’evento dello scorso mese che richiedeva strumenti molto potenti per essere osservato (ed anche bel tempo…) stavolta l’evento è alla portata di strumenti medio-grandi.
Anche in questo caso però la possibilità di vedere un satellite che passa davanti all’altro è destinata a telescopi decisamente potenti (oppure ai simulatori, come vedremo fra poco): noi possiamo accontentarci di vedere due puntini staccati che pian pianino si avvicinano per fondersi in un unico punto di luce e successivamente si allontanano per essere nuovamente distinguibili e dunque risolti.
Ricordo inoltre che l’evento occultazione è un evento “visivo”, dipendente solo dal fatto che in quel momento i due satelliti e la Terra sono perfettamente allineati. Non ci sono dunque in ballo giochi di luci (da parte del Sole) ed ombre (da parte di un satellite), ma solo il passaggio di un oggetto davanti ad un altro. C’è da aggiungere che, data la distanza enorme che ci separa da Saturno ed il suo corteo di satelliti, l’evento risulterà visibile in tutti i punti della Terra, indipendente dalla posizione geografica, con l’unica condizione che il pianeta sia al di sopra dell’orizzonte del luogo e, fondamentale, che il sole sia tramontato, magari da qualche ora. Altra ovvia condizione è la presenza di un cielo scuro e sgombro di nubi, fatto quest’ultimo che ha fatto molto disperare gli appassionati in questi ultimi tempi.
Vediamo dunque le caratteristiche dell’evento: questa occultazione di Dione da parte di Teti avverrà il 5 giugno 2010 a partire dalle 23.29, con fase massima alle 23.31 e termine alle 23.34, tutti tempi espressi in TU (tempo universale, di Greenwich), corrispondenti alle 01.29, 01.31 e 01.34 del 6 giugno secondo l’ora legale dei nostri orologi.
Anche in questo caso l’evento dura poco: per la precisione 351 secondi, meno di sei minuti ed a seconda del potere risolutivo del telescopio utilizzato, la fusione tra i due puntini dei satelliti durerà decisamente più a lungo.
Ricordo a tal proposito che il potere risolutivo di uno strumento è la capacità di distinguere, separare, risolvere, due punti vicini sulla sfera celeste e dipende fondamentalmente dal diametro dello strumento oltreché dalle condizioni meteo e di visibilità del cielo (seeing). Come esempio pratico sappiamo che le stelle doppie, a seconda della distanza tra le due componenti, si possono risolvere solo con alcuni strumenti piuttosto che con altri.
Per l’occhio umano (con un potere risolutivo molto basso!) ci si deve accontentare di vedere ad esempio due stelle dell’Orsa Maggiore (Mizar e Alcor), molto distanti tra loro: anticamente riuscire a vedere separate queste due stelle era infatti preso come indice dell’acuità visiva della persona e per esperienza personale posso affermare che non tutti sono in grado di vederle separate e distinte.
Ricapitolando: con un telescopio di media potenza l’evento durerà più a lungo (e cioè i puntini si confonderanno, sovrapposti) mentre con un telescopio potente si riuscirà a separarli e cioè vederli staccati un po’ prima.
Aggiungo anche il particolare che tutti e due i satelliti avranno un magnitudine molto bassa, vicina ad 11, fatto che richiede cieli oscuri.
I diagrammi dell’evento
Come nelle altre due occasioni dei mesi scorsi, ecco quello che ci mostra il programma “Planet Viewers”, che potrete trovare in rete a questo indirizzo.
Cliccando su Saturn si apre una pagina da riempire con opportuni dati ed alla fine si ottiene la figura a fianco, dove vediamo sulla destra due satelliti sovrapposti al punto che i loro nomi sono illeggibili!
Con il tool “Moon Trackers”, sempre nella stessa pagina web, ho generato questo diagramma, ottenuto da un’altra pagina abbastanza complessa da riempire di dati. Per la spiegazione del significato di questo diagramma con percorsi sinusoidali, vi rimando alla prima puntata: nel caso di questo evento, si vedono due sinusoidi che si incrociano in un punto.
Sia nella parte alta che nella parte bassa del diagramma vediamo che ci sono altre intersezioni tra sinusoidi, ma negli altri casi non si verifica alcun evento, perchè i satelliti sono distanti tra loro pur essendo in congiunzione. L’eccezionalità ell’evento è data proprio dal fatto che viceversa i satelliti si incrociano del tutto nel loro movimento intorno al pianeta Saturno, fatto molto difficile a verificarsi per le complicate condizioni geometriche e matematiche necessarie. Se qualcuno fosse interessato, ovviamente posso entrare nei dettagli.
Infine con il programma WinJUPOS possiamo invece ricreare sul PC l’evento, con vari gradi di ingrandimento. Come ho detto nelle altre due puntate, il programma è un po’ difficile da usare, ma una volta fatti vari tentativi, sfruttando l’help, è possibile visualizzare la situazione dei satelliti di Saturno per qualsiasi data, fare ingrandimenti ed animazioni!

Ecco la prima animazione in cui si vede l’avvicinamento ed il successivo allontanamento tra i due satelliti, tenendo fisso il punto di vista poco a destra di Saturno.

Nella seconda animazione vediamo un forte ingrandimento con il punto di vista fissato sul satellite Teti
Come sempre, per mezzo di Stellarium ho realizzato invece due foto relative ad un’ora prima dell’evento ed all’istante dell’occultazione (stellarium-007.png): in questo caso Stellarium è adattissimo a vedere il quadro d’insieme della situazione. Interessante sarà pure seguire i due satelliti Rea e Mimas, nelle vicinanze degli anelli.
Buone osservazioni!
Mando il tuo articolo a chi può vedere l’evento. Gli ho detto del sito ma non so se lo frequenta. Io mi accontenterò del simulatore.Ciao ciao