Il più grande errore di Einstein meriterebbe un Nobel?

Questo articolo vuole solo essere l’avvio per una discussione su uno degli argomenti più caldi della cosmologia odierna: l’energia oscura. La sua esistenza sembra rappresentare l’unica spiegazione per l’espansione accelerata dell’Universo, la cui scoperta è stata premiata con il Nobel. Tuttavia, pur convinto di aver sbagliato, Einstein aveva già intuito più di quanto non pensasse egli stesso. Una teoria che supera perfino il suo ideatore. Varrebbe la penna discuterne un po’ sopra… Siamo o non siamo nel sito più bello dell’Universo?


Albert Einstein

Albert Einstein

Einstein, dopo la stesura della teoria della relatività, si era accorto che qualcosa non andava nel verso giusto. La sua personale visione dell’Universo era di tipo “statico”, ossia prevedeva un Cosmo in perfetto equilibrio. La domanda che si fece fu abbastanza semplice: “Le mie equazioni non riescono a spiegare perché l’Universo non collassi su se stesso per effetto della mutua attrazione gravitazionale della materia. Se voglio mantenere una staticità dell’Universo, ossia mantenerlo in equilibrio, cosa posso fare?”

La risposta gli sembrò ovvia: aggiungere una costante cosmologica nelle sue equazioni che in qualche modo si opponesse al collasso dello Spazio-Tempo. Per poter mantenere gonfio il celebre “palloncino” bisognava continuare a soffiare a ritmo costante. Questo soffio era proprio la costante.

Le osservazioni successive mostrarono che l’Universo era ben lungi dall’essere statico, ma si espandeva in modo continuo. Accidenti, che errore aveva fatto! La sua visione personale era del tutto errata e la costante completamente inutile. Aveva solo cercato di rabberciare qualcosa che non poteva funzionare per principio.

Eppure, la teoria della relatività funzionava, eccome. Non solo. Faceva molto di più: era proprio lei ad implicare l’espansione dell’Universo e portare inesorabilmente verso l’ipotesi del Big Bang. Insomma, la teoria di Einstein andava oltre le attese del suo stesso creatore. Eccesso di modestia? Chissà! Sicuramente non è facile spiegare come si possa formulare una teoria che risulti essere un passo in avanti rispetto a quanto compreso dal suo stesso ideatore. E’ un po’ come dire che l’inventore del primo aeroplano ad elica avesse -a sua insaputa- già scoperto e applicato il motore a reazione.

Io non credo alla fortuna casuale nella Scienza. La vera motivazione è -forse- che la solida genialità della teoria di Einstein e la sua rigorosa completezza, DOVEVA portare alla verità, a tal punto da verificare anche ciò che il suo ideatore non aveva pensato come plausibile.

Fin qui tutto bene. Ma quell’errore di voler aggiungere una costante “inutile”? Anche quello non era un errore! Sì, è vero, non serviva a mantenere statico qualcosa che era dinamico, ma serve perfettamente a spiegare perché l’Universo oggi sta accelerando rispetto ad un’espansione costante.

Insomma, un’aggiunta perfettamente logica alla luce delle osservazioni fatte solo molti anni dopo e che hanno meritato il Nobel. Ma, allora, pensandoci bene… quello sbaglio di Einstein, quel suo cercare di aggiustare un qualcosa che riteneva imperfetto, non varrebbe da solo un Nobel postumo? Non credete?

Resta comunque il problema di capire cosa sia esattamente l’energia oscura o -se preferite- la costante cosmologica di Einstein. Qualcuno preferisce chiamarla: “la dimostrazione del fatto che non si conosce ancora esattamente la forza di gravità”. Forse, oggi, ci vorrebbe un altro cervello come quello di Einstein capace di produrre soluzioni superiori a lui stesso. Potrebbe bastare un foglio di carta e una matita e molto intelletto per cambiare -magari semplicemente- qualche piccola equazione e far tornare i conti? Probabilmente sì, ma ben pochi ormai lo fanno…

Una mia conclusione del tutto personale: il mondo della tecnologia sfrenata è bellissimo, entusiasmante e ci riempie di sorprese ogni giorno che passa. L’Universo svela nuovi misteri e conferma ipotesi. Tuttavia, dovrebbe sempre essere affiancato da cervelli in grado di gestirlo e di comprendere la mole incredibile di nuovi dati. E’ forse questo il limite della Scienza odierna? In fondo, il “boom” delle missioni interplanetarie ha sì portato la tecnologia a limiti impensabili, ma ha anche annullato le scuole di teorici che avrebbero saputo interpretare meglio i nuovi dati.

Che ne dite di far partire una bella discussione a riguardo? Forse faremo solo “filosofia”… ma è sempre bello dare libertà al proprio pensiero…

I commenti di questo post sono in sola lettura poichè precedenti al restyling del 2012. Iscriviti al Forum di Astronomia.com ed entra a far parte della nostra community. Ti aspettiamo! : )

41 Commenti

  1. Caro Enzo,
    l’argomento intimorisce un pò.
    Faccio io il kamikaze :mrgreen:
    Ci sono tanti gruppi di fisici che stanno sviluppando le equazioni di Einstein a mio avviso per strade che divaricano… e tutti pare attendano conferme da LHC per le loro teorie. Arriveranno queste conferme? E se la mente umana non ce la facesse a sintetizzare tutte le conoscenze attuali e avremo sempre più compartimenti chiusi che difficilmente parlano tra loro, con conseguente difficoltà di progresso a livello generale mentre i vari rami progrediscono. Paradossalmente questo potrebbe indurre a pensare che il progresso è già nelle cose ma manca L’Einstein che lo veda 😉

  2. Non sono assolutamente all’altezza di proporre soluzioni per le formule di Einsten, ma, in Slovenia, dove vivo e` molto popolare un detto che in originale suona “okoli riti u zep” tradotto in “attorno al sedere in tasca”. Si usa per definire attivita` che cercano complicazioni dove non ce ne sono. Per questo penso che anche questi scienziati che cercano la materia oscura, non riescono a credere che l’hanno li davanti al naso. Basterebbe cambiare un po la logica di come si osserva il fatto.

  3. Io vorrei proporre un filone di discussione fuori dalle solite nuove teorie.
    Tempo fa ragionavo sul significato del rapporto v^2/c^2 che c’è un po’ ovunque nella teoria della relatività. Tutti concordano che il significato di questo rapporto è che quando la velocità di un oggetto si avvicina alla velocità della luce si verificano fenomeni fuori dalla nostra esperienza (la lunghezza che diminuisce, la massa che aumenta, il tempo che rallenta).
    Io pensavo che gli stessi fenomeni si possono verificare quando la velocità della luce si avvicina alla velocità dell’oggetto. ❗
    Cosa intendo dire??? Supponiamo che l’universo non sia uniforme. Cioè, supponiamo che la velocità della luce non sia costante in tutto l’universo, per esempio sia minore man mano che ci si allontana dalla terra.
    Allora noi vedremmo oggetti lontani che si comportano come se andassero a velocità maggiori proprio perché si verificano in essi gli effetti relativistici legati a velocità prossime alla luce non perché viaggiano prossimi a 300000 Km/s, ma a velocità minori ma più prossime alla velocità che la ha luce nella zona di universo dove stanno questi oggetti.

    Io adesso mi fermo qui anche se potrei continuare…

  4. Anche io naturalmente non sono in grado di disquisire sulle teorie e di dare soluzioni. Sono solo un appassionato che legge, si informa, osserva e ascolta, uno che cerca di capire ed a volte ci riesce totalmente o parzialmente ed a volte non ci riesce.
    Ciò che mi viene spontaneo di dire è che sono dacordo con Gaetano sul “manca l’Einstein che lo veda”, così come penso ci debba essere meno settarismo e meno compartimenti chiusi nella ricerca, più scambio e più fantasia coinvolgente che aumenta ed affina, direi, l’intuito.
    Poi ci aiuteranno sempre di più le macchine nei calcoli, ma credo comunque che tutti , da noi poveri e minuti appassionati fino, e soprattutto, ai grandi scienziati non bisogna mai dimenticare anche carta e penna, gesso e lavagna,cervello e occhi, udito e tatto. Insomma la tecnologia dovrà aiutare tanto ma alla fine il nuovo Einstein scriverà su una pagina bianca una nuova formula, una nuova scoperta per l’umanità.

  5. sono ovviamente d’accordo con quanto dicono sia Gaetano che Mario. Anche io penso che manchi un qualcosa in più alla società osierna per fare il salto qualitativo anche nella Scienza. Nascono così, forse, troppi compartimenti diversi che sembrano incomunicabili. Materia ed energia oscura sembrano un poco artifici per cercare di unire fatti diversi che mancano di correlazione. Sì, bisognerebbe tornare alla carta e matita. Anzi, saper leggere meglio ciò che la tecnologia ci offre in quantità incredibile, forse, superiore alla nostra attuale capacità. Che sia questo il vero problema? Dice bene anche SandroS (tra parentesi che bello avere lettori anche in Slovenia!!!) anche se forse la faccenda è un po’ più complicata.

    Ciò che dice Silvio è anche interessante. Tuttavia, non sono d’accordo quando considera la Terra al centro: perchè proprio lei? Tuttavia, resta il fatto che la non isotropia dell’Universo può causare molte cose non ancora spiegabili. Dal mio punto di vista, però, il punto chiave rimane la gravità. Entrambe (materia e energia oscura) combattono contro di essa. Sembra un po’ strano, a meno che non sia proprio lei, la gravità, a dover lottare contro se stessa e quindi cambiare…

    Comunque, grazie ragazzi di questo sfogo del pensiero… Anche se non servirà a risolvere i miisteri dell’Universo, permette di alzare un po’ lo sguardo dalle troppe miserie terrestri…
    😐

  6. articolo molto interessante, direi… grazie Gaetano. Comunque sia, giustamente se i gravitoni partissero dal Sole in S, prima di raggiunmgere Giove lui si sarebbe già spostato… Tuttavia, ragionando in termini di deformazione spazio-temporale attorno al Sole, Giove risentirebbe solo della deformazione nel suo moto e le cose sarebbero meno strane… Mammai quante cose vi sono in Cielo e in Terra!

  7. Salve a tutti,
    sono Stefano è già qualche anno che frequento questo sito con cadenza giornaliera ma non ho mai commentato niente.Oggi scavalco questo muro, Ci sono anch’Io!!! Sono appassionato di astronomia da molti anni e di astrofisica (x quanto nè possa capire 😕 ) da un pò meno…
    Quello che voglio dire è che da quando ho cominciato con l’astrofisica con mia grande delusione mi sono accorto che tutto è appeso a un filo: certo, abbiamo esperimenti su esperimenti straconfermati però tutti completamente appoggiati a calcolatori, rilevatori, computer e quant’altro però tutti questi meccanismi fanno riferimento a qualcosa che è venuto fuori da un unica mente con l’ausilio di carta e penna… ❗
    Quando rifletto su questo la domanda che mi pongo è: Ma forse si sta sbagliando strada? Forse come dite anche voi sopra tutta questa tecnologia ci sta un pò danneggiando, continuiamo a scoprire cose nuove, o almeno cosi ci dicono le macchine, mentre ancora dobbiamo finire di capire quelle già scoperte… probabilmente manca la pazienza di soffermarsi e vedere dove siamo invece di continuare a guardare avanti!

    P.s
    siete forti! questo sito è uno dei miei preferiti, chiarezza di linguaggio e sempre qualche nuova notizia per non parlare delle vostra conoscenza della materia! continuate così!!!

  8. … è vero! Con la meccanica classica è un vero paradosso, mentre con la R.G. potrebbe avere una spiegazione nella deformazione dello spazio tempo. Sicuramente di difficile visualizzazione, ma potrebbe addirittura essere un’altra prova che Einstein ha ragione. Sono io che ringrazio te 🙂

  9. Buona notte. Un presupposto. Se fossi Einstein, questo è quello che penserei: sono uno scienziato che sta contribuendo a spiegare “il luogo in cui la materia diventa senziente”. Luogo che condivido con tutti i miei simili. Tutto questo come risultato di calcoli ed intuizioni. Scopro nuove leggi di natura, spingendo ai limiti quelle poche già apprese in millenni.

    Millenni, Universo… Il nobel mi pare, al confronto qualcosa di completamente insignificante 😛

    Il mio avviso è che questo tipo di intuizioni sia da attribuire al passato. Credo che sia stato scoperto tutto ciò che è stato possibile scoprire usando i nostri “cinque sensi” e le loro limitazioni. Oggi, le macchine ci mostrano immediatamente l’invisibile, il lavoro di gruppo funziona meglio che da soli, ciascun membro tarato sul 100% nei binari di un progetto distribuito troppo grande per una persona sola.
    Il processo formativo invece è (con i dovuti aggiornamenti) dello stesso stampo di quello dei tempi di Einstein. Veniamo educati fin da subito a stare tra la gente, abbiamo un cosmo vasto e complesso da assimilare prima di poter contribuire a svelarne i misteri…
    Credo però che in questa epoca vi sia un numero maggiore di menti che si spremono per ritrovare questa “speciale connessione”, che ragionano usando il Metodo. Un numero maggiore di quanti ne siano esistiti nel passato della nostra specie.
    Inutile dire che aiuterebbe molto poterlo esplorare, l’Universo, verificare i calcoli nell’atto di mappare tutto per bene… io mi sento abbastanza fiducioso. La nostra specie diventerà presto interplanetaria. L permettendo (rif. Equazione di Drake) :mrgreen:

  10. La gravità questa misteriosa entità che si percepisce ma non si sà, in realtà, cosa sia; gravitoni , altre particelle ? E il Bosone di Higgs, lo sfuggente bosone che potrebbe risolvere tutto (ma siamo sicuri o…poi ci sarà ben altro) ?
    Tempo indietro se non sbaglio si parlava di un punto nel cosmo, Il Grande Attrattore, che fine a fatto? Bisognerà puntare lì i nostri strumenti? E’ lì che si cela la soluzione?…o almeno una prima soluzione?
    Il fascino di queste cose supera ogni limite immaginabile.
    A proposito un benvenuto tra noi a L’Uomo Nero.

  11. caro Mario,
    condivido gli auguari all’uomo nero (mi raccomando non fare spaventare i bambini!).
    Il grande attrattore esiste comunque, a causa del movimento del nostro super ammasso. Probabilmente, è un super ammasso più grande e ancora non osservato. Ma hai ragione a dire che le cose ancora ignote sono molte, forse troppe. Ma, in fondo, è proprio questa la meraviglia della Natura…

  12. buongiorno!

    non mi sento in grado di discutere su cose che non conosco, pero’ Vi leggo con tanta ammirazione..

  13. grazie em!!!
    Tuttavia, non aver paura. Ciascuno può dire la sua. Di fronte ai misteri dell’Universo, nessuno deve sentirsi “incapace”. Siamo tutti molto IGNORANTI!!!
    😛

  14. bene, bene, Gaetano… l’importante è che si parli di astrofisica (correttamente, però…) 😉

  15. Buon giorno a tutti,
    Sono in accordo con Gaetano :manca l’Eisten della situazione,o forse meglio dire ci siamo persi….non sappiamo più dove siamo e cosa stiamo facendo ma avanziamo.Siamo in una giungla meravigliosa ma non sappiamo dove andare.
    Qualcuno ha una bussola?Non dico che mi illustri la via ma almeno che sia in grado di dirmi a che punto siamo!
    😀

  16. Buon giorno a tutti!
    Novizio attratto dal ghiottissimo argomento; spero perdonerete l’intrusione così improvvisa.
    Vero, il genio di Einstein ha rivoluzionato la fisica e la cosmologia, anticipando inconsciamente la particolarità che aveva forzatamente dovuto mettere da parte quando si era “scoperta” (meglio: teorizzata sulla base di una specifica interpretazione di dati osservativi) l’espansione dell’Universo.

    Vero anche che questa scoperta degli anni recenti, quella che si chiama “energia oscura”, è al momento un segnaposto per qualcosa che nessuno finora ha potuto identificare, e neppure immaginarne la natura, sebbene rappresenti oltre il 70% della composizione dell’Universo.
    Aggiungendo che un altro 22-23% è rappresentato da “materia oscura”, altro nome rivelatore di un altro segnaposto di qualcosa che ignoriamo, dobbiamo accontentarci di essere in grado di conoscere com’è, come osserviamo, come analizziamo, soltanto più o meno il 4% dell’Universo.
    Non è che la tecnologia ci abbia portato tanto lontano, a questo punto.

    Ma non è neppure che la tecnologia costituisca di per sé il limite della Scienza moderna. Semmai, ha messo e continuamente mette in luce le insufficienti conoscenze che abbiamo del cosmo, e di conseguenza le insufficienti basi sulle quali è fondato il modello che, forse prematuramente, viene definito “standard”.

    Nel campo della cosmologia forse avremmo bisogno proprio di nuove menti che sappiano affrontare la questione, come Einstein a suo tempo, immaginando soluzioni completamente nuove: quel “cambio di paradigma” che qualcuno, in passato con voce flebile via via venuta a spegnersi in questi anni, aveva tentato di sollecitare e che potrebbe superare l’impasse in cui oggi si trova avviluppato il “pensiero unico cosmologico”.

    Molti mi giudicheranno eretico e forse provocatore, ma il mio è solo un auspicio e non una rivendicazione.

  17. Un benvenuto a Bancor!
    Che dire, ragazzi… vedo che le nostre idee si assomigliano parecchio. Chissà se abbiamo veramente ragione? Resta, comunque, l’incredibile bellezza del Cosmo…

  18. grazie Staff Enzo!

    condivido sulla bellezza del cosmo!
    guardo spesso il cielo stellato e mi perdo… sognando, immaginando .

    vi saluto!

  19. Grazie, Enzo, per il benvenuto.
    Che dire…, non so se anch’io possa essere annoverato fra quelli le cui idee assomigliano parecchio a tanti altri che qui sono intervenuti, e alla tue.
    Avrai notati alcuni incisi e parentesi in cui ho cercato di insinuare qualche dubbio, perché in campo cosmologico (non ho fatto studi di fisica, e forse proprio per questo!) io sono un cultore del dubbio, e non mi disdegnano letture di ipotesi alternative, basta che non siano alla Velikovsky o -scendendo di parecchi gradini rispetto a quest’ultimo- alla Kolosimo degli anni ’60.

    Non sono quindi un fan della teoria standard, e neppure di altre teorie rivali, ma mi pare che alcuni aspetti, se la ricerca li potesse coordinare nella condivisione delle conoscenze (e se l’establishment scientifico perdesse un po’ della sua rigidità), non potrebbero che giovare.

    Quindi, se riuscirò a intervenire in futuro, queste saranno le linee su cui muoveranno i miei post; spero che costituiscano una provocazione positiva.

    Cordialità a tutti.

  20. Inizio anche io dicendo che non sono in grado di discutere sulle teorie!:)

    Personalmente penso che personalità geniali come quella di Einstein, difficilmente ne rivedremo…parlo di personalità geniale in quanto , secondo me, la grandezza di certi personaggi del passato risiede molto nella passione e nella forza che li ha spinti a inventare teorie, dipinti,musiche e tutto ciò che è umanità! La nostra società ha , in gran parte, perso la forza e la voglia di sognare…al giorno d’oggi siamo rimasti intrappolati nella società che ci siamo costruiti e che , purtroppo , lascia poco spazio ai sogni e all’immaginazione…

    Mi fa piacere notare come l’argomento abbia spinto nuove persone ad avvicinarsi al sito 😀 sicuramente con l’arrivo del forum sarà ancora meglio!

  21. Caro Enzo, la così detta “materia oscura” prima che un enigma comologico è una aberrazione concettuale, oltre che fisica. Infatti da una attenta analisi del come e del perchè sia nato l’aggettivo “oscuro” si capisce che detta ipotetica materia o energia è completamente estranea alla realtà fisica e cosmologica. L’ipotesi della così detta materia oscura o energia oscura non è che l’ultima, in ordine cronologico, di una serie di ipotesi che sono state spacciate per teorie, che scaturiscono da un “modello cosmologico standard” che ha la pretesa di creare a livello cosmologico un connubio tra la teoria della relatività e la teoria quantistica. Dai risultati ottenuti, materia oscura ed energia oscura, è evidente che detto connubio ha dato risultati oscuri. Chiunque conosce un poco di storia della fisica sa bene che ad oggi le teorie della relatività e la teoria quantistica sono due teorie che viaggiano su binari paralleli perchè i fisici ad oggi non sono mai riusciti a riunirle in una teoria omogenea in grado di soddisfare le leggi fondamentali della natura ( vedi teoria delle stringhe che ad oggi rimane un’ammirevole chimera ). Caro Enzo è sempre un piacevole arricchimento leggere i tuoi articoli che oltre il contenuto si correda del tuo coinvolgente e fanciullesco entusiasmo per la Scienza. Pertanto come ammirato lettore della tua ben riposta intelligenza intendo esprimere il mio pensiero in piena libertà e nel religioso rispetto del pensiero altrui, sperando di non essere frainteso nel mio pensiero. La così detta materia oscura è diventata oggetto di mirate ipotesi fino dal 1930. Ad oggi, dopo tante e svariate ipotesi, compreso l’ipotesi del Big Bang e relativa espansione dell’Universo, non si intravede alcuna spiegazione sul perchè la gravità a livello galattico sembra comportarsi con leggi diverse da quelle ormai da tempo sperimentate e collaudate a livello del nostro sistema solare. Purtroppo ad oggi anzichè pervenire ad una comprensione di queste ” anomalie ” se ne sono aggiunte altre, nel mentre la Natura attraverso le così dette “singolarità” ( il Big Bang è una di queste ) ci segnala che il percorso che la Scienza ha imboccato da una certa data in poi è diventato un buio “vicolo cieco” . Pertanto ritengo che più che di geni, al momento, la comunità scientifica ha bisogno di personalità che abbiano il coraggio di ripercorrere a ritroso il percorso del progresso scientifico e analizzare le cause che hanno determinato l’attuale vicolo cieco, tenuto conto che nessuna ” costante cosmologica ” può sostituirsi alle leggi fisiche naturali, come nessuno sotterfugio matematico può sostituirsi alla reale natura dei fenomeni fisici, astronomici e cosmologici. In Natura prima o poi tutti i nodi vengono al pettine ; pertanto sbagliare è umano, perseverare nell’errore è deleterio. Non intendo offendere nessuno affermando che attualmente un grande maggioranza di addetti ai lavori in fisica e cosmologia, con religiosa obbedienza al così detto ” modello standard ” , cercano con evidenti ipotesi ad hoc di rendere scientificamente accettabile un modello cosmologico che si propone l’interessato e ambizioso obbiettivo di rendere compatibile la Teoria della Relatività e la Teoria Quantistica. Questo tentativo ha dato vita a presunte teorie come Big Bang e presunte espansioni spaziotemporali ; ed infine ad ipotetiche nuove forme di gravità determinate da ipotetiche e sconosciute “nuove particelle” denominate “gravitoni” che sembra siano state previste dalla teoria generale della gravità. Ma guarda caso è stata proprio la mancata conoscenza della natura fisica della gravità e della luce, e del modo come esse si manifestano lungo lo spazio, che ha indotto il mondo della Scienza dell’epoca a svoltare in direzione dell’abbandono delle interazioni istantanee. Se i fisici si concentrassero e focalizzassero i propri sforzi sul perchè relatività e quantistica non riescano ad integrarsi in una teoria unificata, come sarebbe naturale che fosse, si accorgerebbero che la causa di tale difficoltà va ricercata andando a ritroso fino all’abbandono delle interazioni istantanee, che i fenomeni EPR ad oggi continuano a rivendicare. Einstein affermava di avere formulato le sue teorie della relatività stando sulle spalle di Newton. Nella realtà egli modificò profondamente la teoria gravitazionale di Newton con l’introduzione del così detto “localismo relativistico” che in seguito, dopo essere stato smentito fisicamente dalle esperienze relative ai fenomeni così detti EPR, è stato smentito matematicamente da Bell nel 1964 e successivamente da Alain Aspect con prove di laboratorio nei laboratori di Parigi, e da altri laboratori in altre parti del mondo. Infatti il “localismo relativistico” con i suoi convenzionalismi circolari ha formulato, complice la velocità finita della luce, un erroneo e convenzionale principio fisico di “smultaneità”, falsando nei fatti la nostra concezione otticogravitazionale degli eventi a livello astronomico e cosmologico. Non è certo un caso se detta teoria, ancora oggi, è impegnata nella vana e infruttuosa ricerca della ipotizzata e mai misurata velocità dell’onda gravitazionale, che pur non essendo mai stata misurata, viene ritenuta per pura convenzione uguale a circa 300.000 Km/s. Da un esame oggettivo dei motivi sopra menzionati si capisce più facilmente il come ed il perchè la comunità scientifica ha dovuto dare vita ad un fantasma di nome “materia oscura”, e che quando si sono resi conto che poteva essere assimilata ad un fantasma si sono affrettati a chiamarla “energia oscura”, pur sapendo che sempre oscura rimaneva !
    In definitiva sento di potere affermare che :
    i ) La così detta materia oscura non esiste in quanto i cosmologi l’hanno inventata per cercare di dare giustificazione al divario di valore fra i dati astrotemporali, oggettivamente riscontrati in seguito a realistiche osservazioni astronomiche e astrometriche, rispetto ai dati che i cosmologi avrebbero dovuto riscontrare in relazione ai calcoli eseguiti attraverso i parametri gravitazionali contemplati nel così detto “modello cosmologico standard”.
    Delle due l’una: o il modello cosmologico standard è errato e quindi sono da rivedere tutte le teorie costruite in relazione a tale modello ( compreso Big Bang e relativa espansione astrotemporale ), e quindi la materia oscura non esiste, oppure qualcuno si dovrebbe assumere la responsabilità di affermare che la teoria della gravitazione universale di Newton, ampiamente verificata e sperimentata nel nostro amato Sistema Solare, è falsa.
    ii ) Qualsiasi amante della Natura si rende conto che alzando lo sguardo al cielo può constatare che l’Universo è in realtà un TUTTUNO a cui appartengono le miriadi di galassie che spostandosi in moto armonico e simbiotico confermano la validità universale delle leggi che governano il TUTTUNO, attraverso leggi fisiche eterne ed EPR, frutto dell’armonica convivenza fra gravità, luce, moto. Infatti è proprio a causa di questo eterno connubio dinamico che l’Universo non rimane vittima della gravità, così come aveva egregiamente intuito Galilei attraverso le sue leggi dinamiche. Poichè l’armonia EPR, ossia istantaneamente localizzata, è costantemente sotto i nostri occhi sulla Terra e nel Cosmo, gravità e luce non possono che trasmettersi istantaneamente, così come ipotizzato da Newton ed altri suoi predecessori e successori.
    Caro Enzo ti ringrazio per l’opportunità che tu offri anche ai non addetti ai lavori di esprimere il proprio pensiero in merito a problematiche scientifiche così intriganti. L’occasione era ghiotta e anche se in maniera prolissa non me la sono fatta scappare. Ogni spazio di democrazia è un passo avanti della civiltà, specie se attraverso la Scienza. Mi auguro che per il futuro la Comunità scientifica diventi sempre più democratica e aperta ai contributi di tutti. La vera genialità consiste anche nell’ampliare il numero di coloro che pensano con il proprio cervello. Quel grande pensatore che è stato Schopenhauer, tanto stimato da Einstein, in merito al ruolo del ricercatore affermava : .
    Mi scuso per essere stato prolisso e invio a tutti codiali Auguri di Buona Pasqua da Angelo Gentile. E-mail : agentile.lecce@libero.it

  22. @Angelo,
    sicuramente materia ed energia oscura creano diverse perplessità, anche i gravitoni ad oggi hanno un rilievo esclusimente matematico e non sperimentale, ma la velocità della luce è una certezza e il B.B. ha fior di conferme indirette. Non si fa il bene della fisica (secondo me :mrgreen: ) dicendo è tutto sbagliato come fanno i personaggi citati.

  23. Secondo il mio modesto parere, non sarei così sicuro di dire che la velocità della luce sia una certezza. E’ vero che abbiamo fatto tantissimi esperimenti che la confermano ma solo nei nostri laboratori, secondo lo spazio-tempo terrestre. Ma possiamo fare gli stessi esperimenti in altri punti dello spazio galattico e intergalatiico? Per ora no…. purtroppo.

  24. caro sandro,
    gli esperimenti di laboratorio sono una cosa, ma l’osservazione dell’Universo è un’altra… Le osservazioni confermano che niente supera la velocità della luce e non SOLO nello spazio-tempo terrestre. Lo spazio-tempo non è nostro, ma siamo noi che facciamo parte di lui… Ovunque si guardi, le cose non cambiano….

  25. Caro Gaetano,
    non è mia intenzione fare affermazioni che possano creare danno al progresso della Scienza. Anzi il mio modesto intervento è finalizzato a rendere più chiaro il cammino della Scienza, senza per questo assoggettarsi al pensiero unico che è fonte di stagnazione in qualsiasi settore dello scibile umano, specie nella Scienza. Come afferma un noto storico della Scienza per conoscere la Scienza e quindi le teorie che da esse sono derivate bisogna conoscere come queste teorie si sono sedimentate storicamente. Vorrei dire all’amico Enzo che non è certo colpa degli autori della teoria Quantistica se il teorema del “localismo relativistico” è stato smentito matematicamente e con mirate prove di laboratorio. Caro Enzo ho notato che hai ripreso Sandro non degnando di una parola il mio commento, a cui Sandro si riferiva. Non si può essere democratico a corrente alternata. Mi devi scusare se scrivo ciò che penso, pur nel rispetto del pensiero altrui. Purtroppo riesco ad essere sportivo e non mi riesce di essere “tifoso” perchè nella Scienza, come nelle altre attività della vita, l’appartenenza a tifoserie offusca la mente e fa perdere l’obbiettività di giudizio. Tu parli dello spaziotempo come fossi in adorazione di un dogma religioso, ma Newton pur non inventando lo spaziotempo ci ha dato la possibilità di relazionarci nel nostro sistema solare e anche molto aldilà attraverso le interazioni istantanee otticogravitazionali. Cordiali saluti a tutti.

  26. Angelo, non intendo entrare nel merito delle teorie cosmologiche, non ne sono in grado, vorrei solo ricordarti che la scienza non è democratica, per fortuna, e guai se lo diventasse. In democrazia infatti è vero ciò che la maggioranza pensa che sia tale, nella scienza è vero ciò che è vero, anche se a sostenere la verità è uno solo contro tutto il mondo, e la storia è piena di esempi. Sarà il tempo, che è sempre galantuomo, a decidere chi aveva ragione e chi no. Tanto meno la scienza è come la politica o la religione, dove tutti hanno ragione perchè parlano di opinioni e non di fatti. Nella scienza chi banfa a vanvera prima o poi viene scoperto ed eliminato, sarà per quello che è invisa a politici e religiosi?

  27. Caro Mario mi vuoi dire, per favore, chi decide ciò che è “vero” ? . Sono fermamente convinto che il tempo è realmente galantuomo perchè tutti i nodi porta al pettine, come la storia della Scienza insegna. Infatti già la teoria quantistica ha messo a nudo precedenti e intoccabili “credo” . E’ molto istruttivo constatare come le attuali teorie cosmologiche sanno tutto di Big Bang, Buchi neri, Espansioni spaziotemporali, Materia Oscura ed Energia Oscura, mentre si parla quasi niente del perchè a distanza di un secolo la teoria della relatività e la teoria quantistica viaggiano ognuna per proprio conto e non si riesca a dare vita ad una teoria Unificata, che Einstein ha cercato di realizzare fino agli ultimi giorni della sua vita. Il tentativo a livello cosmologico ha dato vita al così detto modello cosmologico standard, frutto del connubio fra relatività e quantistica, che stando ai risultati delle teorie sopra citate e per ultimo quella della così detta materia oscura, sembra dimostrare che non siamo affatto sulla retta via. Caro Mario hai ragione nel dire che per fortuna la Scienza non è una religione in cui il dogma diventa “legge” . Saluti cari da un Angelo, sia pure un poco anarchico.

  28. Angelo, ti ho già risposto: il tempo o, se preferisci, il metodo scientifico che col tempo vaglia le idee e scarta quelle errate perchè in conflitto coi dati sperimentali. A volte è un processo lento perchè ci sono molte resistenze: economiche, filosofiche, religiose, ecc. ma alla fine come dici tu i nodi vengono al pettine. Riguardo alle critiche sulle teorie cosmologiche che esponi mi ripeto: non sono in grado di discuterle, in questo sito ci sono sicuramente persone ben più preparate di me che potranno farlo. Ricambio i saluti.

  29. caro Angelo,
    innazitutto, potresti anche capire che non posso certo rispondere a tutti e subito. Oltretutto sto passando un periodo non facile…
    Ma, ancora più importante, tu non hai inserito domande o dubbi, ma CERTEZZE. Non solo, ma quando sollevi dubbi su materia e energia oscura, sei abbastanza vicino alla mia idea (se hai seguito, tanti altri miei articoli erano anch’essi molto critici a rigurado). La Teoria della relatività è nata sulla “carta”, ma le conferme pratiche continuano ad arrivare e questo è proprio il metodo scientifico per avvalorare un’idea. E’ anche vero che la gravità non “funziona” e quindi ecco la grande stima verso Einstein che con la sua costante aveva capito che sarebbe nato il problema. Magari per motivi diversi, ma un po’ di foruna ci vuole…
    Distruggere il Big Bang e tutta la teoria SOLO perchè ci sono apparenze di materia ed energia sconosciute, mi sembra prematuro. Prima sarebbe necessario identificare meglio la loro origine e composizione. Troppe cose funzionano. L’accordo con la meccanica quantistica su molti livelli per me avvalora entrambe: due metodi esplicativi che si complementano. Basterebbe saperle unificare, come voleva Einstein, e non distruggerne una per un’altra che non è sufficiente a spiegare tutto da sola. Torneremmo al punto che tanto ti turba…

  30. Scusate, non per essere pignolo, ma Einstein vinse il premio nobel per la scoperta della legge dell’effetto fotoelettrico, non per la scoperta dell'”espansione accelerata dell’universo”, o per la teoria della relatività come in molti pensano erroneamente.
    Un saluto

  31. scusa Francesco…
    ma chi è che ha detto che Eisntein ha preso il Nobel per l’espansione accelerata? Nell’articolo si dice che forse la sua costante se la meriterebbe. Null’altro. Il Nobel per una motivazione simile è stata data a tre fisici pochi anni fa…
    Sicuramente mi sono spiegato male… quando ho detto che, visto il Nobel assegnato su quell’argomento, se lo sarebbe meritato (postumo) anche Einstein che aveva previsto la costante cosmologica… 😉

  32. Aaah ok ok. Allora scusatemi, dato che ho interpretato male io 🙂 comunque è sempre bene ricordare alle tante persone, che se chiedi loro per cosa abbia vinto il nobel einsten, rispondono con sicurezza: “per la teoria della relatività!”

  33. Caro Enzo ti ringrazio per avermi risposto, nonostante i tuoi pressanti impegni. Mi rendo conto che la mia indole mi porta ad esprimere giudizi alquanto critici nei riguardi di alcune teorie fisiche. Non vi è in me la volontà di presunzione perche il mio intento primario è stimolare in me ed in coloro che mi leggono la dovuta attenzione a valutare le menzionate teorie da altre angolazioni diverse da quelle ufficialmente professate, in modo da dare alla discussione anche il valore di ricerca, oltre che di informazione. Infatti il mio pensiero, sia pure un poco anarchico, pur sembrando aprioristicamente prevenuto nei confronti di determinate teorie, si propone l’obbiettivo di suscitare proficue discussioni in merito a teorie verso le quali in genere la scienza è incline a mettere in evidenza le così dette “conferme”, mentre cerca di calare un velo pitoso sulle smentite, a volte anche di notevole rilievo, che avrebbero dovuto indurre gli addetti ai lavori a rizzare le antenne…, eventualmente informando anche i non addetti ai lavori. Dico questo perchè dalle modeste informazioni in mio possesso – quale dilettante non addetto ai lavori – devo dedurre che tra teoria della Relatività e teoria Quantistica esistono discordanze al momento insanabili che hanno evidenziato tutte le loro assurde contraddizioni quando si è cercato di dare vita ad un modello cosmologico standard, derivato dal tentativo di fondere la teoria della Relatività con la teoria Quantistica, dando quindi vita a teorie molto lontane dalla realtà fisica, tanto che farebbero bene a definirle solo delle ipotesi. Einstein dedicò la maggior parte della sua esistenza nel tentativo di formulare una teoria fisica unificata. Egli rinunciò al tentativo di utilizzare la così detta ” costante cosmologica ” affermando che nessun artificio matematico può sostituirsi alla reale natura fisica dei fenomeni. Insomma caro Enzo siccome sono un affezionato frequentatore di Astronomia.com e del suo blog ti chiedo di volere tollerare qualche mio eccesso di anarchismo, quando si arriva ad una certa età diventa difficile modificare il proprio carattere, sempre nel rispetto del pensiero altrui che non vuol dire supina accettazione del pensiero altrui. Penso che una salutare discussione critica delle teorie scientifiche non debba ritenersi un attentato o un sabotaggio del progresso della Scienza. I fisici e i cosmologi sanno bene in quale punto della “scarpa” i sassolini feriscono il piede, pertanto caro Enzo un Astrofisico sa bene che in cosmologia i dubbi e le perplessità non riguardano solo la materia oscura, ma…..sarebbe bello approfondirlo in seguito. Un caro saluto a te e a tutti gli amici del favoloso blog, da un Angelo sia pure “eretico” .

  34. caro Angelo,
    ben venga la critica, quando è costruttiva. Il Modello standard ha molti problemi, lo sappiamo bene, ma è al momento il migliore approccio verso la visione globale dell’Universo. Le osservazioni servono proprio a rifinirlo, correggerlo e -magari- cambiarlo in qualche sua parte. Quando keplero enunciò le sue tre leggi, ci si accorse presto che non potevano funzionare nella realtà dei fatti. ma non sono state annullate dalla critica. bensì sono servite a Newton per stabilire la sua legge universale. Stessa cosa è successa per Newton con Einstein. la Scienza non ha mai nascosto le cose scomode. Almeno… la vera Scienza. Le conferme servono e come, vedi perielio di mercurio, l’effetto lente, le pulsar, i buchi neri. nati puramente dalla teoria sono stati confermati a posteriori. Il Modello Standard DEVE quindi ricevere fiducia nella sua struttura di base. Ovviamente dovrà essere modificata e compresa meglio. Spesso si usa rapidamente la materia oscura e l’energia oscura. ma sono più che altro i media che ingigantiscono e travisano i risultati. I veri scienziati conoscono i limiti e i problemi di certe nuove teorie…
    Il nobel a Einstein per la costante cosmologica era una provocazione in tal senso. In una visione globale estremamente complessa e così vicina alla realtà, una semplice costante sarebbe stata sufficiente a spiegare molti risultati odierni. Resta, ovviamente, il problema di spiegare la costante. Ed è quello che si spera la Scienza sappia fare, senza rivoluzionare quanto raggiunto finora…
    In questo senso siamo d’accordo, ma senza rigettare tutto per iniziare da capo… la scienza non funziona così…

  35. Caro Enzo,
    la critica è sempre costruttiva quando è finalizzata al raggiungimento del bene comune : il progresso della Scienza e quindi dell’Umanità. Infatti è storicamente dimostrato che l’Umanità ha sempre tratto grande giovamento dal progresso in generale e da quello della Scienza in particolare.
    La Conoscenza è come l’acqua : quanto più è naturale e quanto più se ne beve meglio l’Umanità vive. Caro Enzo ipotizziamo che nel tempo le teorie scientifiche vengano depositate e sedimentate in un unico contenitore. E’ naturale che quando gli scienziati di una determinata epoca si rendono conto, con idonee verifiche, che per rendere compatibile la realtà fisica, astrofisica e cosmologica con le nuove scoperte scientifiche devono cambiare alcuni elementi di principio che si trovano depositati e sedimentati sotto altri elementi tuttora validi, sono costretti a rivedere l’ordine di tutto quanto si era stratificato sopra l’elemento che si intende rimuovere, correggendo od eliminando, se necessario, gli elementi erronei. Ciò fu costretta a fare la Comunità Scientifica del 1600, che avendo constatato che le leggi gravitazionali della Natura erano più conformi al pensiero di Copernico, con l’ausilio determinante di Keplero, Galilei, e di altri scienziati dell’epoca, deposero nel museo della Scienza la precedente teoria geocentrica Tolemaica, dando vita, con l’ausilio fondamentale del progresso tecnologico, alla Nuova Astronomia. La grande genialità di Newton e di tanti altri grandi pensatori ha dato vita, a partire da Seicento, alla nuova Astronomia. Quindi caro Enzo, senza sminuire la grandezza di quei pensatori che nel passato hanno contribuito al progresso della Scienza, bisogna avere il coraggio di modificare ciò che si è constatato essere una erronea sedimentazione del passato e procedere con nuova linfa e nuova lena lungo la via del progresso scientifico, senza per questo distruggere quanto di buono la Scienza ha costruito e sedimentato nel tempo. In merito alla così detta “costante cosmologica”, è sotto gli occhi di tutti la costanza della luce e della gravità che in simbiosi con il moto ci rendono testimoni dell’armonica bellezza che alimenta la Natura dall’immensamente piccolo all’infinitamente grande. Il migliore modo di onorare il lavoro di questi Grandi è quello di guardare sempre avanti, alzando lo sguardo al cielo, stando saldamente sulle loro solide spalle. La Natura le sue costante ce le mostra costantemente attraverso i fenomeni naturali, pertanto caro Enzo ritengo che sarebbe un grande errore volere introdurre una una ulteriore presunta costante attraverso un puro artificio matematico. Einstein, con il grande intuito che lo contraddistingueva, lo aveva già capito. Saluto con affetto te e tutti gli amici del blog.

  36. caro Angelo,
    tu dici praticamente quello che penso e dico io. Lungi da me accettare una costante senza sapere cos’è. Una vera prova dell’energia oscura? Un miglioramento della legge di gravità? Quello che volevo dire nell’articolo è solo che l’introduzione di quella costante aveva già “simulato” una delle maggiori scoperte odierne. Forse ci siamo capiti male… L’importante è però avere unità di pensiero.

  37. Caro Enzo,
    ti ringrazio per la tua cordiale precisazione che meriterebbe di essere meglio approfondita durante altre possibilità che il bog ci offrirà per il futuro.
    Cortesemente vorrei chiederti se ti è possibile rispondere ad un quesito che ti ho inviato il 9 Aprle 2012 nel bog intitolato : La costellazione del Cane Maggiore. Ti ringrazio anticipatamente e ti saluto. Angelo

  38. L’ESPANSIONE DELL’UNIVERSO

    Dopo certe riflessioni sulle più attuali teorie cosmologiche, universo in espansione perenne o universo in contrazione, big crunch, e del fatto che l’universo si stia espandendo in maniera accelerata, mi sembra che non ci sia motivo di pensare che questo sia il caso. L’accelerazione delle galassie per me è un fatto puramente illusorio. Sembra che stiano accelerando ma potrebbero benissimo viaggiare a velocità uniforme e, il motivo che sembrano allontanarsi da noi in maniera accelerata, sia dovuto al fatto che si allontanano radialmente dal punto di big bang e, così facendo si allontanano anche da noi.
    Le galassie che si trovano in un arco di 120°, dal centro di espansione, si stanno allontanando da noi in maniera crescente ma, essendo una direzione diversa dalla nostra, in realtà la loro velocità sembra maggiore.
    Le galassie che si trovano nel restante settore di 240°, non le vediamo ne le vedremo mai, poiché non si troveranno mai nel limite dell’universo visibile, cioè nel nostro settore di 120°. Il motivo per cui noi vediamo le galassie tutto intorno a noi, si deve al fatto che la massa incurva lo spazio secondo la teoria generale di Einstein. Questo significa che non c’è nessuna “energia negativa” e che la “materia oscura” centra ben poco con il fenomeno di apparente espansione accelerata. Praticamente noi ci troviamo in una sfera quadridimensionale, abitata da galassie solo sulla sua superficie. All’interno dovrebbe esserci solo radiazione residua, poiché tutta la materia ha lasciato il suo intero nell’arco dei 14 miliardi di anni.
    Armando Lodolo. 21.04.2012