Il carbonio di tredici miliardi di anni fa

Serbatoio di gas e polvere scoperto da IRAM attorno al più antico buco nero conosciuto. La luce che ci ha raggiunto oggi è partita solo 740 milioni di anni dopo il Big Bang, quando l’Universo era ancora, in parte, immerso nella fase oscura.

L’IRAM è un radio telescopio millimetrico composto da sei antenne di 15 metri che si trova nelle Alpi francesi a 2550 metri d’$altezza$. Ciò che è veramente sorprendente nella scoperta è la quantità di carbonio presente nella nube attorno al buco nero.

Sappiamo bene che per ottenere carbonio è necessario che siano già “morte” stelle che l’abbiano prodotto. Bisogna, allora, accorciare l’infanzia dell’Universo. Molte stelle giganti dovevano già essersi trasformate in supernove durante i primi 750 milioni di anni di vita dell’Universo.

Gli astronomi sono eccitati in modo speciale, dato che l’oggetto è visibile anche dall’emisfero sud e si potrà quindi sfruttare l’eccezionale ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) che si sta completando in Cile. Con questa strumentazione si potranno vedere i movimenti del gas nella nuvola attorno al buco nero.

L’osservazione di IRAM è stato un ghiotto antipasto che ci fa capire che pranzo sarà capace di servirci ALMA. I misteri sulla nascita delle prime galassie sembrano avere le ore contate.

L’immagine mostra l’emissione di gas e carbonio dalla nube di materia che circonda il più antico buco nero conosciut

L’immagine mostra l’emissione di gas e carbonio dalla nube di materia che circonda il più antico buco nero conosciuto. La sua età è di soli 740 milioni di anni. La linea del carbonio alla lunghezza d’onda dell’infrarosso (invisibile da terra) è spostata dal redshift, dovuto all’espansione dell’Universo, nelle lunghezze d’onda millimetriche che possono essere osservate da strumenti come IRAM e ALMA. La fortuna aiuta gli audaci…