Riassumendo: tra circa Quattro miliardi di anni la galassia di Andromeda e la Via Lattea si scontreranno frontalmente. Molto probabilmente il Sole si muoverà rispetto alla posizione attuale senza però causare nessun dramma al Sistema Solare. Tuttavia, bisognerà lasciare comunque la stella a noi tanto cara, dato che in quel momento il Sole entrerà nella sua fase di gigante rossa. Questo è quanto hanno stabilito alla NASA attraverso anni e anni di misure di Hubble sulla velocità delle stelle periferiche della galassia di Andromeda.

Essa si trova oggi a 2.5 milioni di anni luce, ma il suo movimento la sta portando senza alcun dubbio verso la nostra casa cosmica, a causa della reciproca attrazione gravitazionale. La velocità non è trascurabile: circa 400 000 chilometri all’ora, più che sufficienti per raggiungere la Luna in poco meno di 60 minuti. Sappiamo benissimo che l’Universo sembra accelerare nella sua espansione, ma , non potrà evitare questa collisione: ormai le due galassie sono troppo vicine.
Una volta che ci avrà raggiunto ci vorranno altri due miliardi di anni di “danza” cosmica prima che le due enormi strutture si trasformino in una sola gigantesca galassia ellittica.
Come già ampiamente previsto, nessuna stella sarà direttamente coinvolta nello scontro. Tuttavia, saranno costrette a lasciare la loro posizione e vagare nello Spazio fino a sistemarsi in una posizione completamente diversa a prima. Il Sole, o quello che resterà di lui, si piazzerà molto più lontano di oggi rispetto al nuovo nucleo galattico centrale.

Nella danza cosmica giocherà un piccolo ruolo anche una galassia satellite di Andromeda, M33, detta galassia Triangolo. Probabilmente essa si immergerà nella nuova immensa galassia più tardi, ma vi è qualche possibilità che sia invece la prima a incontrarci.
Le misure che hanno confermato questo straordinario evento si sono basate sull’effetto Doppler della luce delle stelle di Andromeda. Finora, la scarsa conoscenza della componente radiale del loro moto orbitale sollevava ancora dubbi sulla conclusione dell’avvicinamento. Poteva anche avvenire solo un passaggio ravvicinato. La precisione di Hubble ha annullato ogni dubbio: l’urto ci sarà e sarà frontale.
Le varie fasi del’avvicinamento e dell’unione sono state simulate al computer e allora divertiamoci a vedere le immagini più indicative.








non ho capito bene..
non ci saranno scontri fisici tra le stelle? è solo un'assimilazione di una galassia con l'altra?
le galassie sono fatte essenzialmente di spazio vuoto o quasi. le nubi di gas si urtano e formano le stelle, ma le stelle sono piccolissime capocchie di spillo e per farle collidere tra loro ci vorrebbe una fortuna (o sfortuna) eccezionale... Se ne è già parlato altre volte, se ricordi....
Ben diverso è il discorso negli ammassi globulari... ma ci sarebbe da parlare per ore...
Enzo, davvero spettacolare! Però, preferisco il cielo oggi: è molto meno confuso...
E la teoria che le Galassie si allontanano a velocità crescente fra di loro che fine ha fatto?
Grazie, Enzo! Davvero un ottimo articolo con immagini davvero spettacolari... peccato non essere lì a vedere
Il nucleo galattico sembra avere una magnitudine davvero straordinaria! Forse bisognerà iniziare a dire buon appetito ai buchi neri (o meglio, al buco nero) centrale, o sbaglio?
Simulazione molto suggestiva !
Sarebbe bello vedere come sarà il nostro cielo tra 3.75 miliardi di anni, quando Andromeda lo coprirà quasi tutto.
Chissà se Pierluigi, con le sue simulazioni, riesce a rappresentarci questo favoloso spettacolo, visto che non potremo vederlo dal vivo?