La puoi congelare, decongelare, inserire nel vuoto o esporla alle radiazioni più letali, ma la vita continua a sopravvivere. Questo è il risultato a cui si è giunti dopo esperimenti eseguiti all’esterno della Stazione Spaziale.
Nel 2008 gli scienziati hanno mandato uno speciale involucro nello Spazio contenente composti organici e organismi viventi per testare le loro reazioni allo Spazio esterno.
Quando gli astronauti si avventurano al di fuori delle navicelle spaziali si attrezzano con tute altamente sofisticate per proteggersi da mille insidie. Per i batteri, i licheni, le alghe, i semi dell’esperimento si è fatto proprio il contrario: nessuna protezione.
Sappiamo bene che la vita sopravvive con le unghie e con i denti alle condizioni più estreme della nostra Terra. Ma ha pur sempre un’atmosfera che la protegge dalle terribili radiazioni UV e che mantiene la temperatura abbastanza stabile. Nello spazio, tutto ciò non esiste e il Sole e le altre stelle si scatenano con tutte le loro radiazioni, mentre le temperature saltellano da -12°C a +40°C almeno 200 volte durante l’orbita della Stazione Spaziale attorno alla Terra.
Quando l’involucro è stato aperto si è visto che i licheni non solo avevano resistito benissimo, ma erano in grado di continuare a riprodursi tranquillamente. Essi non avevano fatto altro che cadere in una specie di letargo in attesa che le condizioni esterne diventassero più accettabili.
Questo esperimento dona nuovo vigore alla celebre idea della “panspermia”, ossia il trasporto della vita da un pianeta a un altro o in giro per il Sistema Solare. Essa potrebbe utilizzare l’autostop per farsi trasportare dagli asteroidi, i migliori mezzi di spostamento del Sistema Solare: puntuali, precisi, veloci.

E' davvero una notizia fantastica! La vita resiste a tutto (certo anche al GW)
Non nego l'importanza di questi esperimenti eppure la teoria della panspermia non mi convince del tutto! Come si sarebe formata la vita nello spazio? Il vuoto e le temperature vicine allo zero assoluto dovrebbero impedire la formazione di molecole biologiche complesse.E' possibile che un lichene e forse qualche batterio possano sopravvivere al vuoto ma non dimentichiamoci che quel lichene o quel batterio sono cresciuti e si sono evoluti sulla Terra non nello spazio!
Questi esperimenti credo che siano molto importanti, mi interesserebbe sapere anche se a gravità zero, o quasi, nella stazione spaziale le piante germogliano, e crescono, se è stata fatta qualche sperimentazione.
Se in futuro l'uomo farà lunghe permanenze nello spazio, sulla Luna, o su Marte, dovrà in qualche maniera anche produrre qualcosa per la sua sussistenza.
Nel Medio Evo, in Cina sotto la dinastia dei Ming, avevano costruito grandi flotte di navi, e con queste dominavano i mari fino all'Africa, per le lunghe permanenze in mare, avevano anche delle navi fattoria, sulle quali coltivavano germogli di soia, che servivano per aggiungere all'alimentazione dei marinai. Nelle lunghe navigazioni, i germogli di soia davano un apporto di vitamine che serviva per combattere lo scorbuto. Chissà se anche nello spazio si possono coltivare germogli di soia?
Questo articolo spiega come,in teoria, si sarebbe formata la vita nello spazio, o meglio si sarebbero formate le molecole organiche, che sono i mattoni fondamentali per le proteine, il DNA e il RNA, e le membrane cellulari
qui c'è il link alla pagina: http://www.astronomia.com/2012/04/12...a-sciocchezza/
Voglio farle una domanda Sig. Vincenzo
anche se i batteri, i licheni e le alghe, resistono senza protezioni nello spazio , ammettendo che la teoria della "panspermia" sia esatta, come fanno a sopravvivere questi organismi durante l'impatto dell'asteroide sul pianeta
Certo che è interessante notare (ma forse anche scontato...) come le forme di vita più complesse siano anche le più fragili. Sembra che tutte le forme di vita più "semplici" siano ben più robuste di noi. Sicuramente non si può escludere la panspermia, visto che teoricamente è possibile addirittura che la vita stessa viaggi nello spazio senza tuta spaziale...
Certo, non si può escludere che la stessa vita venga dallo spazio, ma io tendo a credere che si sia sviluppata sulla Terra (dopo che i composti organici e amminoacidi hanno viaggiato sugli asteroidi), per una mera questione probabilistica.
Però, se devo essere sincero, questo dibattito non mi appassiona molto, in quanto tutti gli elementi presenti nella nebulosa da cui si è formato il Sole si trovavano mescolati e i materiali che si sono aggregati durante la formazione della Terra non sono diversi e probabilmente non hanno origine diversa da altri materiali presenti nel disco proto-planetario...diciamo che vedo tutto il sistema solare come nostro "sangue del nostro sangue"...
A livello scientifico invece trovo molto interessante capire fino a che punto la vita possa resistere a condizioni estreme, perchè credo che questo fattore possa giocare un ruolo fondamentale (se non addirittura determinante) nella formulazione della probabilità di esistenza di forme di vita in esopianeti.
Lo stesso Enzo nell'articolo specifica: "A parte la successiva trasformazione in “vita” biologica (e non si dice poco…)[...]".
Spero di non aver detto sciocchezze...
non sono un fan della panspermia
e co) nell'elencare i requisiti e gli eventuali eventi che sono stati alla base dello svilupo della vita sulla Terra.
si sposta solo il problema. Anche se interi esseri viventi si dimostrano in grado di sopravvivere in condizioni cosi estreme, questo non significa necessariamente che essi si siano originati nello spazio. Lo ritengo un pò impossibile dato che le condizioni per l'origine della vita indichino che abbiamo bisogno di un luogo con condizioni adatte e la Terra dei primordi lo è stata.
Data questa considerazione mi sembra una soluzione di comodo e poi è più romantico sapere di essere nati sul nostro pianeta piuttosto che fuori per un senso di appartenenza.
D'altronde ci siamo sgolati nel reparto di esobiologia (vero Danilo
Sono d'accordo, invece, sul fatto che i composti organici si possano originare fuori e poi piombare sul pianeta arricchendolo di ingredienti necessari alla nascita della vita.
Anch'io credo che la vita si sia originata sulla terra..insomma secondo il mio punto di vista sarebbe piu' naturale in questo modo..ma forse sono solo un campanilista..