Nella prima parte ho parlato di tre tipi di allineamenti planetari: quello visuale, quello prospettico ed infine ho accennato a casi particolari di quello prospettico.
A quest’ultima categoria appartengono eventi molto rari che solo in parte riguardano la Terra in prima persona… Si tratta di curiosità astronomiche, che ritengo molto interessanti.
Lasciando un po’ di suspence, vediamo prima come ho trovato questi allineamenti e poi analizzeremo quello che succede durante questi eventi astronomici.
Mi ero armato del fido Stellarium, l’ottimo e preciso programma “planetario” che permette di calcolare la posizione di pianeti in un qualsiasi istante del passato o del futuro.
Tra le sue possibilità, oltre che mostrare l’aspetto della volta celeste, permette di posizionarsi su di un qualsiasi corpo del sistema solare e di vedere il cielo da quella posizione: con molta pazienza, tenacia e parecchio tempo a disposizione, sono andato a caccia di eventi astronomici assolutamente nuovi e affascinanti!
Et voilà: ho trovato in questo modo quattro allineamenti tra pianeti, il primo proprio nel 2022 e poi nel 2046, nel 2064 e nel 2079, ognuno dei quali prevede una serie inimmaginabile di eventi.
Più recentemente ho navigato nel sito del bravo Pierpaolo Ricci e tra la mole impressionante di dati astronomici che fornisce (al 99% in forma tabellare) ho trovato una paginetta dove parlava proprio di eventi di questo tipo: oltre ai quattro allineamenti che avevo trovato a mano, ne sono riportati molti altri, alcuni dei quali meritano di essere aggiunti. In definitiva agli anni indicati va aggiunto il 2032.
La geometria degli eventi
Facciamo riferimento alla figura, che ricalca molto i diagrammi di Celestia che ho presentato nella prima parte, dove ho disegnato tre pianeti con le loro orbite, assolutamente non in scala ed in un momento quasiasi, ma particolare: può succedere che i tre pianeti, nel corso della loro rivoluzione intorno al Sole, in un certo istante si vengano a trovare perfettamente allineati…
Supponendo di stare sul pianeta A, allora guardando nella direzione di B, lo vedremo vicinissimo (prospetticamente) al pianeta C, così vicino che potremmo assistere in casi eccezionali all’occultazione del pianeta C da parte di B. Se ricordate ne avevo parlato nella prima puntata.
Ma la geometria della situazione è ovviamente tale che, se ci pensate un attimo, stando stavolta su C e guardando verso B, prospetticamente vedremo B vicinissimo ad A, a tal punto che B stavolta potrà occultare il pianeta A. Sembra un difficilissimo gioco di parole enigmistico ed enigmatico, ma se rileggete il tutto osservando bene la figura, dovrebbe essere più chiaro…
In definitiva nello stesso istante, stando sul pianeta A, oppure sul pianeta C, il pianeta che sta nel mezzo (B) occulterà l’altro pianeta, in una sorta di complicato gioco delle parti cosmico.
Primo allineamento nel 2022
Vediamo quello che succederà il 29 novembre di quest’anno: ma prima dobbiamo capire in questa situazione chi sono i pianeti A, B e C di cui parlavo nel diagramma precedente.
Nella figura realizzata con Celestia
ho riportato la situazione per il giorno 29 novembre 2022: in questa foto Mercurio, la Terra e Marte si trovano perfettamente allineati.
Ma la cosa particolare è che stavolta la Terra si trova nel mezzo del segmento che congiunge Mercurio con Marte: riuscite ad immaginare cosa succede e soprattutto cosa non succede?
Dalla Terra non si vedrà assolutamente niente di particolare, proprio perché si trova in mezzo ai due pianeti: Marte in quel periodo sarà visibile nella costellazione del Toro, ad una certa distanza dalla sua stella α, Aldebaran, in pieno moto retrogrado (perchè vicino all’opposizione), che lo porterà ad avvicinarsi alle Pleiadi.
Invece Mercurio sarà posizionato nella sfera celeste molto vicino a Venere, entrambi difficilmente visibili al tramonto tra le costellazioni dello Scorpione e del Sagittario.
Che cosa succederà allora?
Facciamo perciò un viaggio tra i pianeti grazie a Stellarium, cambiando la prospettiva terrestre a cui siamo abituati e trasferiamoci su Mercurio: ammercuriamo sul pianeta più vicino al Sole e guardiamo verso la Terra. In questo filmato vediamo uno splendido pianeta azzurro occultare il pianeta rosso e i suoi satelliti.
Infatti possiamo notare due punti bianchi vicino a Marte: sono i due satelliti Deimos (quello più lontano) e Phobos (più vicino al pianeta).
I più attenti avranno notato che ad un certo punto dell’occultazione, si ricomincia a vedere Phobos e il pianeta Marte, ma all’improvviso il satellitino scompare! In quel momento sta entrando nell’ombra del pianeta rosso, rimanendone eclissato.
In tutto questo, dal sito di Mercurio su cui ci troviamo, la Luna non occulterà Marte ma si verificherà una strettissima congiunzione qualche ora dopo: forse da qualche altra parte della superficie di Mercurio si potrà avere l’occultazione generata della Luna oppure meglio da entrambe la Terra e la Luna.
Non è detto che ciò però avvenga e bisogna fare alcuni tentativi spostando di volta in volta la nostra location sul pianeta roccioso: diciamo che ci vuole molta pazienza… E fortuna!
Trasferiamoci ora su Marte…
… ammartando sulla sua superficie sempre nello stesso istante : avremo la situazione opposta, della Terra che occulta Mercurio ! Qui la Terra è in fase quasi Nuova con una falce appena appena percettibile, in pratica è un disco nero intuibile solo perchè indicato dal maker tipico di Stellarium…
Simpatico no?
In questi due filmati si possono notare bene le differenti proporzioni tra i pianeti coinvolti nel fenomeno: ricordo che sto parlando dell’aspetto apparente dei pianeti che nulla ha a che vedere con la loro grandezza reale, effettiva. In questo caso la Terra appare comunque più grande sia di Mercurio che di Marte, mentre vi anticipo che avremo situazioni apparentemente strane…
Ho verificato questa coppia di eventi con SkySafari ottenendo questa splendida immagine dell’occultazione di Marte da parte della Terra vista da Mercurio
In quest’altra immagine invece vediamo l’allineamento dall’altro lato del Sistema Solare, posizionandoci sulla superficie di Marte
da qui la Terra si vede meglio, in quanto viene mostrato il lato notturno, ahimé illuminato dalle nostre luci.
Conclusioni
Termino questa carrellata di eventi spettacolari e remoti con alcune considerazioni: state certi che gli eventi di cui ho parlato si verificheranno, non essendo un’invenzione, un abile frutto di fotomontaggi o peggio ancora causati da errori da parte di programmi viceversa affidabili e applicazioni per mobile.
L’unica incertezza ovvia è data dal fatto che effettivamente possano essere osservati e verificati da occhi umani o digitali.
Con un discorso al limite del fantascientifico, nessuno ci vieta di pensare che in almeno una di quelle date future una navicella spaziale si trovi proprio dalle parti di uno dei pianeti coinvolti negli allineamenti e perciò sia in grado di osservare il fenomeno.
Questo non possiamo certo saperlo ora…
Rimanete sintonizzati!
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