In questo articolo dell’anno scorso, ho descritto il viaggio che la sonda JUICE (JUpiter ICy moons Explorer) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) sta effettuando per raggiungere il pianeta Giove, dopo essere stata lanciata il 14 aprile del 2023.
Nel corso del suo lungo viaggio, che ha come obiettivo Giove e i suoi satelliti Europa, Ganimede e Callisto, la sonda effettuerà una serie di Gravity Assist (GA) per modificare la propria traiettoria di volo : la prima di queste manovre avviene proprio in questi giorni di un rovente agosto 2024.
Lo spunto per questo articolo l’ho tratto da quello apparso recentemente sul sito di UniverseToday, che come sempre in questi casi traduco senza il benché minimo aiuto da parte dell’IA, ma con una traduzione ragionata, integrando il tutto con ulteriori informazioni.
Nel corso dell’articolo appare anche la citazione di foto e filmati realizzati dal grande amico Gianluca Masi, astrofisico e direttore del progetto Virtual Telescope : fa davvero piacere vedere citata in articoli d’oltreoceano la grandiosa opera realizzata dal mitico Gianluca, con una postazione remota in provincia di Grosseto, presso Manciano, nella località più buia della nostra Italia peninsulare.
Assolute novità per l’ESA
Intanto la sonda JUICE è la prima missione non-NASA verso il Sistema Solare esterno ed in particolare la prima verso Giove : la missione segue le orme tracciate dalla sonda Juno della NASA, utilizzando pannelli solari enormi invece di un generatore nucleare di energia, vista la distanza da raggiungere, a più di 5 UA. I dieci pannelli solari (cinque per parte) contengono più di 23000 celle solari e costituiscono una struttura a doppia croce, la più grande mai realizzata finora.
Ma l’assoluta novità da parte della JUICE è il GA doppio della Luna e della Terra, mai provato in precedenza : è una manovra molto difficile, denominata LEGA (Lunar Earth Gravity Assist), come estensione della consueta EGA (Earth Gravity Assist).
Per arrivare con la giusta traiettoria al GA con la Luna, i motori della JUICE sono stati accesi per 43 minuti addirittura l’anno scorso, corretti poi da quattro ulteriori accensioni più recenti per pochi secondi.
Ma il test più complesso avverrà solamente nel 2031 quando la JUICE accenderà i motori principali per inserirsi in orbita attorno al pianeta Giove : la difficoltà in questo caso sarà quella di non provocare oscillazioni indesiderate nei grandi pannelli solari.
Questo GA doppio avviene fortuitamente come risultato della finestra di lancio della JUICE del 14 aprile 2023 : invece di effettuare un GA convenzionale (e unico) con la Terra, il primo GA con la Luna consentirà ai tecnici della missione di effettuare eventuali modifiche dell’ultimo momento.
Le riprese della JUICE durante il suo viaggio
All’inizio del mese, il sistema automatico che monitora i cieli alla ricerca di eventuali PHA (Potentially Hazardous Asteroids, e cioè asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra) aveva addirittura segnalato la JUICE come PHA, dato che si stava dirigendo verso la Terra : inutile dirlo, il tutto avverrà senza nessun pericolo per il sistema Terra-Luna!
Il GA doppio
L’avvicinamento massimo della JUICE con la Luna si avrà il 19 agosto alle 21:16 UT (tempo di Greenwich) ad appena 700 km dalla superficie lunare
Dopo circa 24 ore, il 20 agosto alle 21:57 UT ci sarà il massimo avvicinamento della JUICE con la Terra a 6807 km dalla superficie terrestre sulla verticale dell’Asia e del Pacifico.
Quest’ultimo incontro avverrà di giorno con le migliori possibilità di osservazione da parte di osservatori australiani e sudest asiatici, poco prima dell’alba.
Dall’ultimo diagramma ho ricavato questo ritaglio
in cui è possibile vedere (non certo in 3D!) la modifica della traiettoria della JUICE per effetto dei due GA: la sonda arriverà da sinistra, passerà accanto alla Luna per essere diretta verso la Terra, dalla quale infine otterrà una deviazione notevole della traiettoria d’arrivo.
Per l’Europa ed il Nord America le condizioni di osservabilità saranno peggiori : ad esempio a Parigi si potrà osservare la JUICE alle 23 UT quando la sonda si troverà a ben 354000 km di distanza, assai lontana.
Comunque l’ESOC (European Space Operations Centre) e la rete globale di tracciamento Estrack seguiranno la JUICE nel corso del suo flyby, permettendo ai tecnici di effettuare dei test di alcuni strumenti, che verranno accesi durante il passaggio.
Di particolare interesse è lo strumento RIME (Radar for Icy Moons Exploration) che sembra subire le interferenze da parte di altri strumenti a bordo : durante il sorvolo lunare verrà acceso da solo o con altri strumenti per tentare di risolvere questi problemi, visto che si tratta dello strumento cruciale per sondare l’interno delle lune ghiacciate di Giove.
Osservare la JUICE
La chiave per poter osservare la JUICE è conoscere esattamente la sua posizione (ndr: così come pensava Lapalisse, che però non sapeva nemmeno cosa fosse una sonda spaziale! ) , nel suo percorso ravvicinato all’interno dell’anello formato dai satelliti geostazionari : un raggio di Sole che colpisse uno dei due mega pannelli potrebbe rendere la JUICE visibile ad occhio nudo, generando un cosiddetto flare.
Ottenere la posizione della JUICE è difficile, dato che i programmi tipo planetario non tengono conto della deflessione della traiettoria da parte della Luna e della Terra: bisogna allora ricorrere alle effemeridi complete da parte del ben noto sito HORIZONS del JPL, continuamente aggiornato.
In questo modo, grazie alle coordinate fornite, la JUICE si mostrerà come un qualsiasi satellite, in movimento tra le stelle fisse di sottofondo.
Gianluca Masi, per mezzo del Virtual Telescope, è riuscito a riprendere la JUICE in una sessione del 9 agosto
quando la sonda si trovava alla distanza di più di 3 milioni di km.
Nei prossimi anni la JUICE effettuerà altri sorvoli ravvicinati per ottenere altrettanti GA, uno con Venere fra un anno (chiamato VGA) ed altri due EGA nel 2026 e nel 2029.
Conclusione
Concludo questo articolo, per pubblicarlo prima che avvenga il sorvolo ravvicinato con la Luna e successivamente con la Terra: nell’articolo ho infatti usato i verbi al futuro proprio perché si tratta di eventi che in questo momento devono ancora accadere.
Come detto nella News precedente, proverò ad utilizzare i dati del sistema HORIZONS per il mio programma di visualizzazione interattiva delle orbite : probabilmente mi ci vorrà un po’ di tempo perché la geometria della situazione è più complessa del solito, richiedendo delle modifiche al programma.
Rimanete sintonizzati per ulteriori notizie ed un’eventuale seconda parte!
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