La NASA e gli asteroidi a forma di noccioline

La Natura non smette mai di sorprenderci : due asteroidi passati in vicinanza della Terra sono praticamente identici

Dal sito UniverseToday riassumo un articolo un cui si parla delle osservazioni da parte della NASA di due asteroidi che recentemente hanno effettuato un passaggio ravvicinato alla nostra Terra.

Le immagini sono state realizzate con radiotelescopi e non con telescopi ottici, per cui presentano un naturale effetto di granulosità.

Lascio perciò la parola alla simpatica Nancy Atkinson, che abbiamo già incontrata parecchie volte.

La NASA osserva un asteroide a forma di nocciolina alla deriva vicino alla Terra

Recentemente la Terra è stata visitata da due asteroidi dalla forma strana (ndr: ma c’è di peggio come abbiamo visto con altri asteroidi! ) : il più recente è passato il 16 settembre ed è denominato 2024 ON, arrivato a 1 milione di km dalla Terra e a 2.6 volte la distanza della Luna (ndr: inutile dire che come sempre le misure vengono pure indicate in miglia, caramelle, semafori o quant’altro, sennò i poveri americani non capiscono… ) .

Lasciando da parte i commenti gioiosi dell’annuncio della scoperta su X, qui possiamo vedere una piccola animazione ottenuta da un certo numero di singole immagini

l’animazione in cui si vede la rotazione dell’asteroide sul suo asse – credit: NASA/JPL

mentre questa è una composizione che mostra le immagini originali

La forma di nocciolina rilevata dal radar è dovuta al fatto che si tratta di un asteroide formato da due oggetti (lobi) più piccoli che si toccano, interconnessi da un neck (ndr: tradurlo con “collo” non mi piace. Forse sarebbe meglio “istmo”, che almeno è già usato in geografia ) : di questi due lobi, uno è il 50% più grande dell’altro.

L’asteroide 2024 ON misura in lunghezza circa 350 metri (ndr: quanto la Torre Eiffel, e te pareva…) ed il radar è stato in grado di risolvere caratteristiche superficiali  di circa 3.75 metri (ndr: a questo punto mi aspettavo una misura intera di “qualcosi”, in unità americane, invece corrispondono a 12.3 “piedi”… ), tra cui massi più luminosi : la NASA afferma inoltre che il 14% degli asteroidi di questa misura sono tutti asteroidi binari a contatto.

Proprio il mese scorso…

… nella notte tra il 18 ed il 19 agosto era passato vicino alla Terra l’asteroide 2024 JV33, praticamente identico sia nelle dimensioni (ndr : 1 Torre Eiffel di lunghezza, non si scappa…) e nella forma, costituita anche qui da due lobi : il passaggio stavolta è avvenuto ad una distanza maggiore dal nostro pianeta, 4.6 milioni di km, 12 volte la distanza Terra-Luna.

In questo caso l’animazione ottenuta dalle immagini radar è la seguente

animazione in cui si vede la rotazione dell’asteroide sul suo asse – credit: NASA/JPL

mentre il pannello contenente tutte le immagini è questo

Informazioni aggiuntive

Le immagini radar sono state catturate dal Deep Space Network (DSN) per mezzo del Goldstone Solar System Radar, a Barstow in California : questo radar viene utilizzato sempre nel caso di asteroidi (lo chiamano radar planetario) , come alternativa ai telescopi ottici, analizzando la eco che forniscono ai segnali che vengono inviati verso l’oggetto.

(ndr: è un po’ quello che succede con i radar “primari” degli aeroporti, che sparano impulsi verso velivoli sconosciuti, perlopiù militari, e ne ricevono varie eco che vengono elaborate.

Invece i velivoli normali, civili soprattutto, inviano automaticamente le proprie informazioni di identificazione, che vengono raccolte da altri tipi di radar, detti “secondari” ).

L’asteroide 2024 ON era stato scoperto il 27 luglio da Mauna Loa, nelle Hawaii, per mezzo dell’Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (ATLAS), mentre il 2024 JV33 era stato scoperto il 4 maggio dal Catalina Sky Survey (CSS, della NASA) a Tucson in Arizona.

Informazioni su Pierluigi Panunzi 490 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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  1. I'm just wondering if you'd considered how the formation of these objects factors into models of early solar system formation ? I know this is probably not your bag but I'm just curious of people use this data like that. Check out geometry dash breeze to know more information.