Un film mitico: 2001 Odissea nello Spazio (terza parte)

Dopo tanti anni, ritorno per una terza volta a parlare del film “2001 Odissea nello Spazio” per segnalare ulteriori incongruenze ed errori che mi erano sfuggiti nelle prime due parti…


Le prime scene del film

L’impatto con il film è assolutamente atipico, spiazzante e non certo convenzionale: un’immagine nera  accompagnata da suoni inquietanti e subito dopo (si fa per dire, perché passano quasi tre minuti), appare l’immagine della MGM accompagnata dalle prime note (un suono cupo e continuo, un do della chiave di basso, suonato con un timpano, bass drum) che sono l’introduzione del famosissimo poema sinfonico “Così Parlò Zarathustra” di Richard Strauss. Successivamente viene mostrata per un po’ di secondi un’immagine ancora una volta nera, ma che stavolta ha una sua evoluzione.

Con la calma e la lentezza che contraddistinguono questo film, si intravede piano piano un corpo celeste scurissimo (che si intuisce essere la Luna) dal quale appare poi una falce di Terra, seguita poi da un Sole accecante e trionfalmente appaiono i titoli di testa. Vale la pena seguire questa sequenza nella sua interezza, magari a volume sufficientemente alto…

La scena è davvero molto bella, magistrale, epica ma, pensandoci bene, assolutamente sbagliata dal punto di vista astronomico: la Luna è correttamente nera perché ci mostra il lato non illuminato, mentre chissà perché poi della Terra viene mostrata una falce, dato che anche lei dovrebbe mostrare il suo lato non illuminato. Ovviamente se l’avessero mostrata corretta dal punto di vista astronomico, la sequenza avrebbe perso completamente il suo fascino, la sua bellezza e l’iconicità.

In volo verso la Luna

Dopo tutte le vicende degli scimmioni che raggiungono un livello nuovo di consapevolezza e intelligenza a seguito dell’incontro con il monòlito nero, siamo balzati nel 1999, dove l’intelligenza maturata dai nostri antenati ha portato alla creazione di micidiali satelliti  contenenti testate nucleari e pronti ad essere lanciati. Il tutto apparentemente stemperato  ed addolcito dalle note del famosissimo Danubio Blu…

In mezzo a questi ordigni all’apparenza innocui, orbita anche la stazione spaziale rotante Station V, fiore all’occhiello delle nuove tecnologie: guardando l’orologio ci accorgiamo che sono passati più di 25 minuti dall’inizio del film e solo adesso si sentono i primi dialoghi. Dovrebbe essere un record, se ben ricordo…

Il Dr. Floyd è stato convocato in tutta segretezza sulla base lunare di Clavius, per scoprire la verità sulla situazione verificatasi nei pressi del vicino cratere Tycho riguardo un’anomalia magnetica riscontrata sotto la superficie lunare.

Dalla stazione orbitante intorno alla Terra, lo scienziato viene imbarcato in un’apposita navicella quasi sferica che lo porta sulla Luna e qui si hanno un po’ di errori…

Il primo è mostrato in questa immagine

dove si vede una falce di Terra e la navicella, illuminate da un Sole lontano, sì, ma decisamente troppo grande: in questo caso l’iconicità di questa immagine scontra con le effettive dimensioni della nostra stella, che se fosse così gigantesca ci avrebbe arrostiti a puntino.

E sempre durante il viaggio, la Luna stessa subisce una trasformazione diabolicamente errata a seconda dell’inquadratura proposta, durante l’avvicinamento della navicella.

Dapprima la Luna è mostrata in fase gibbosa crescente

e prendendo per corretta questa fase, lo scienziato troverebbe sia la base di Clavius che il cratere di Tycho illuminati dal Sole. E su quest’ultimo fatto (il cratere Tycho illuminato dal Sole) ci si scontra poi con quanto scritto nella prima parte…

In un’altra inquadratura, con la navicella più vicina, francamente non riesco a capire quale zona della Luna venga visualizzata

e comunque pochi secondi dopo si riconosce benissimo un’altra fase lunare completamente differente

in cui stavolta la Luna è praticamente all’ultimo quarto : proseguendo lungo il terminatore sia Clavius che Tycho starebbero assistendo al tramonto del Sole, possibile solamente un paio di settimane dopo la situazione iniziale. Non credo che lo scienziato sia stato imbarcato un una lumaca spaziale che ci mette così tanto tempo…

Successivamente si vedono altre immagini in cui appare la Terra, vista dal suolo lunare,  ma la sua fase gioca una sorta di pingpong spaziale: ecco sei situazioni in cui la fase della Terra viene mostrata ora in un modo ora in un altro

la prima immaginetta mostra la navicella che si sta avvicinando alla base Clavius, che vediamo nella seconda immagine, dall’alto di una cresta montuosa: a pochi minuti di distanza la Terra da Gibbosa crescente diventa Gibbosa calante per poi essere mostrata alternativamente (terza e quarta immagine) quando lo scienziato viene trasportato da Clavius a Tycho. Infine vediamo due immagini in cui ancora una volta la Terra passa dalla prima alla seconda fase nel volgere di pochi minuti.

Inutile dire che tutto questo è ovviamente un errore madornale, dato che la fase terrestre deve rimanere sempre la stessa se passa pochissimo tempo da un’immagine all’altra! Davvero strano che in fase di montaggio del film nessuno se ne fosse accorto…

Ma oltre a questo c’è un errore ancora più grave e dovuto al fatto che in tutte le situazioni la Terra è mostrata a pochi gradi di altezza sull’orizzonte, cosa che succede solamente in prossimità del Polo Sud Lunare e non alle latitudini dei crateri Clavius e Tycho: anche in questo caso viene mostrata la nostra amata Terra come se fosse sempre presente lì, a vigilare quanto succede sopra e sotto la superficie lunare, mentre la Terra in realtà si trova alta in cielo.

All’interno della navicella…

… si vede una delle hostess effettuare una giravolta famosissima e favorita dall’assenza di gravità

che in tempi più moderni la nostra astronauta Samantha Cristoforetti ha voluto simpaticamente replicare all’interno della ISS, come tributo personale all’Odissea nello Spazio:

vediamo qui l’altrettanto celebre filmato tratto da YouTube in cui la neo hostess non ha difficoltà a effettuare la manovra, non avendo nemmeno bisogno delle apposite scarpe indicate nel film.

Nella base di Clavius…

… si tiene una riunione segretissima in cui i personaggi che si muovono lo fanno come se la scena fosse girata sulla Terra!! Ma guarda un po’…

Osservate bene come camminano normalmente il nostro scienziato ed un suo collega per andare da una parte all’altra del tavolone da conferenze: la sala si dovrebbe trovare all’interno di una centrifuga che crei la gravità terrestre, cosa ovviamente e materialmente impossibile e i personaggi non indossano ovviamente scarponi magnetici o simili.

Quindi è un errore bello e buono. Non ci sono scusanti.

Altra scena molto nota e suggestiva…

… è quella in cui una dozzina di scienziati scendono nel luogo dove è stato appena ritrovato il monòlito seppellito deliberatamente milioni di anni fa:

Ovviamente gli astronauti procedono non certo a balzelloni come richiesto dalla bassa gravità lunare, ma procedono faticosamente con un incedere tipico di persone che scendono a valle dopo un’arrampicata in montagna: stessa cosa succede nel prosieguo della vicenda quando si avvicinano al manufatto alieno e iniziano a toccarlo come avevano fatto nella preistoria gli scimmioni. Errare humanum est, perseverare diabolicum.

Non si scappa: sulla Luna la gravità è un sesto di quella terrestre e permette e richiede un’andatura a balzelloni, piuttosto che quella a cui siamo abituati.

E ora passiamo alla terza pagina per seguire il resto delle vicende con ancora errori e stranezze: premiamo dunque il tastino “3”

Informazioni su Pierluigi Panunzi 542 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

Ti ricordiamo che per commentare devi essere registrato. Iscriviti al Forum di Astronomia.com ed entra a far parte della nostra community. Ti aspettiamo! : )

Commenta per primo!

Aggiungi un Commento