Dal sito SpaceWeather
Un nuovo oggetto sta entrando nel Sistema Solare dallo spazio interstellare: denominato provvisoriamente come A11pl3Z è di circa 20km di diametro e sta correntemente viaggiando a 66 km/s.
Le prime misurazioni della sua orbita suggeriscono un’eccentricità enorme, pari a 6.0 che, se confermata, indicherebbe la sua provenienza dallo spazio interstellare.
Stamattina un team di Astronomi italiani, con a capo Ernesto Guido, ha fotografato A11pl3Z utilizzando un telescopio controllato remotamente in Australia.
L’oggetto A11pl3Z era stato fotografato dal sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) della NASA già il 14 giugno, ma solo adesso gli astronomi stanno iniziando a conoscerne l’importanza.
A11pl3Z, se confermato, è appena il terzo oggetto interstellare a passare attraverso il Sistema Solare, dopo il famosissimo oggetto a forma di sigaro Oumuamua scoperto nel 2017 e la cometa Borisov del 2019: è così diventato un oggetto di studio ad alta priorità per gli Astronomi.
Questo nuovo visitatore spenderà mesi per il suo passaggio e sarà possibile osservarlo con i telescopi professionali ma anche con quelli backyard (ndr: mitici ma tanto americani), cioè quelli del giardino di casa (ndr: e non certo dal decimo piano di un grattacielo delle città nostrane…).
In base ad un’orbita preliminare da parte del Catalina Sky Survey
A11pl3Z passerà tra le orbite di Marte e della Terra, con un incontro ravvicinato con il pianeta rosso ad ottobre prossimo, dopodiché proseguirà il suo viaggio verso le stelle.
Prossimamente questo oggetto verrà studiato e la sua orbita consolidata: dopodiché riceverà un nome ufficiale (ndr: l’articolista pensa che sarà un nome pronunciabile, ma sappiamo che i nomi hawaiani o in lingue locali sono ancora più impronunciabili: staremo a vedere) e saranno disponibili online i dati certi della sua orbita e le effemeridi per poterlo osservare (ndr: e per vedere la sua orbita 3D interattivamente con il mio programma…)
Altra immagine
… è quella di Filipp Romanov, che conferma la scoperta di A11pl3Z come terzo candidato ad oggetto interstellare,
Ha utilizzato il telescopio remoto iTelescope.net T72 (riflettore da 0.51-m f/6.8+ CCD) in Cile, partendo da 5 immagini da 20 secondi, ricavando una magnitudine di 17.5 .
Da UniverseToday invece…
… leggiamo che si è iniziato a calcolare un’orbita preliminare ed è così che le cose si fanno interessanti: la sua eccentricità è stimata a circa 6.0, la più alta mai registrata finora. Un valore pari ad 1 o minore indica un’orbita chiusa, ed allora siamo in presenza di un asteroide o di una cometa che viaggiano in un’orbita ellittica nel nostro Sistema Solare. Invece questo nuovo oggetto proviene dallo spazio interstellare su di un’orbita fortemente inclinata (di 175°) rispetto al piano dell’eclittica.
L’oggetto in questione è di magnitudine 18 e si muove lentamente tra le costellazioni Serpens Cauda (Coda del Serpente) e Sagittario, in prossimità del piano galattico.
Questa immagine invece proviene dal Deep Random Survey in Cile

Per adesso A11pl3Z non sta presentando segni di attività cometaria e se ne stimano le dimensioni a circa 20 km di diametro.
Comunque A11pl3Z, a differenza di Oumuamua e della cometa Borisov, appare differente, dal momento che sta addentrandosi nel Sistema Solare, attualmente dalle parti di Giove: l’oggetto raggiungerà il perielio il 29 ottobre 2025 a circa 1.35 UA dal Sole, all’esterno dell’orbita di Marte.
È intrigante il fatto che passerà ad appena 0.2 UA da Marte il 3 ottobre e sonde spaziali tipo il Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) potranno volgere lo sguardo a questo oggetto presumibilmente di magnitudine 11.
Sfortunatamente, invece, la Terra in quell’occasione si troverà dall’altro lato del Sole (ndr: non permettendo l’osservazione dai telescopi nel giardino di casa…) e la distanza minima con la Terra di 1.35 UA si avrà il 30 ottobre 2025. Spostandosi a 61 miglia/sec (ndr: il sito è americano…) verso l’esterno, A11pl3Z si muoverà troppo velocemente perché una sonda spaziale possa raggiungerlo.
Ma ora abbiamo il JWST (James Webb Space Telescope) e l’Osservatorio Vera C. Rubin a portata di mano per poter osservare l’oggetto.
In definitiva asteroidi e comete interstellari sono più comuni di quanto si potesse pensare prima: ne stavamo semplicemente perdendo la maggior parte, quando sfrecciano nel Sistema Solare.
Rimaniamo sintonizzati!
Il Virtual Telescope
Il caro amico Gianluca Masi, direttore responsabile dell’Osservatorio VT con sede a Manciano, nella Maremma Toscana, effettuerà la ripresa in diretta dell’oggetto il 3 luglio alle 22 UTC, cioè a mezzanotte tra il 3 ed il 4 luglio: a questo link ci si potrà collegare per seguire la diretta e per vedere altre immagini dell’oggetto interstellare A11pl3Z.
Cieli sereni!
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