Primo aggiornamento sull’oggetto interstellare appena scoperto

Si ha la conferma : l’oggetto interstellare è una cometa proveniente dagli spazi siderali e passerà parecchio tempo nei prossimi mesi all’interno del Sistema Solare


Solo ieri avevo pubblicato questa NEWS riguardante la scoperta di un nuovo oggetto, proveniente dai lontanissimi spazi siderali, che è entrato all’interno del Sistema Solare.

I dubbi sull’effettiva natura interstellare e cometaria dell’oggetto sono stati risolti osservando segni di attività cometaria: il Minor Planet Center (M.P.C.) condotte le necessarie verifiche sui dati forniti da vari osservatori (con la “o” stretta) ha diramato il bollettino ufficiale dove l’oggetto interstellare da A11pl3Z è diventato 3I/ATLAS (come terzo oggetto interstellare dopo Oumuamua e la cometa Borisov) e successivamente C/2025 N1 (ATLAS), con una sigla che l’accomuna a tutti gli oggetti cometari fin qui scoperti.

Il bollettino del M.P.C. cita tra l’altro che l’oggetto è stato scoperto dal sistema ATLAS in Cile da immagini dell’1 luglio, seguito da ricerche di osservazioni antecedenti alla scoperta, in giugno, da parte degli astronomi Q.-Z. Ye e S. Deen, i quali hanno pure identificato le attività cometarie dell’oggetto, che presenta una piccola coda.

Inoltre l’M.P.C. invita gli scienziati professionisti ed amatoriali ad effettuare successive osservazioni che migliorino l’orbita dell’oggetto e la sua natura: tutte le osservazioni inviate all’M.P.C., come di consueto, saranno pubblicate ufficialmente per essere rese subito disponibili a tutti gli interessati in tutto il mondo (a differenza da quanto di solito si vede nei film di fantascienza dove le scoperte sono viceversa tenute segrete oppure, se presentate, vengono accolte con scetticismo, se non addirittura ignorate).

Tra i dati pubblicati ci sono ovviamente anche i parametri orbitali che hanno permesso al sito HORIZONS del JPL/NASA di calcolare e fornire la possibilità di calcolo delle effemeridi della cometa nel futuro, per proseguire nelle osservazioni e nel passato, per verificare se ci sono state altre situazioni di osservazioni precedenti la data di scoperta.

Nel caso del sottoscritto, con i dati del sito HORIZONS ho potuto subito creare il mio consueto programma di visualizzazione 3D interattiva dell’orbita della cometa interstellare, così come ho già fatto per decine di sonde spaziali e altri oggetti del nostro Sistema Solare.

Il programma di visualizzazione dell’orbita

Come di consueto, cliccando l’immagine seguente

si apre una seconda pagina del browser (meglio se in un tablet o sul PC) con tracciato il percorso della cometa C/2025 N1 (ATLAS) nella parte interna del Sistema Solare: le posizioni dei pianeti interessati (la TerraMarte e Giove) e della cometa sono tra il 1 gennaio del 2025 fino all’1 gennaio 2027 e consentono di visualizzare la posizione giorno dopo giorno dei vari oggetti presenti, cliccando il tasto step.

Le orbite dei vari oggetti sono tracciate in colori differenti, verde per la cometa, rosso per Marte, azzurro per la Terra e grigio per il gigante Giove: i puntini che rappresentano gli oggetti ed il punto centrale arancione (il Sole) ovviamente non sono in scala, ma permettono di vedere la posizione degli oggetti giorno dopo giorno.

Invece premendo il tasto play si ha la visualizzazione automatica del percorso della cometa, fino agli eventi più importanti dei prossimi mesi.

In qualsiasi momento si può (con il mouse sul PC o le consuete mosse con le dita sui dispositivi mobili) ingrandire o diminuire la zona visualizzata e soprattutto spostarsi come sempre in tutte le direzioni, per verificare la tridimensionalità della situazione.

Lanciando la visualizzazione automatica col tasto play, l’automazione si interrompe in queste situazioni:

  • la data della scoperta della cometa, avvenuta come detto il 1 luglio
  • incontro ravvicinato con Marte ad una distanza di 0.19 UA, il 3 ottobre
  • passaggio al perielio il 29 ottobre ad una distanza di 1.4 UA
  • incontro ravvicinato con la Terra il giorno successivo, il 30 ottobre, però alla distanza notevole di 2.29 UA, con il nostro pianeta dall’altro lato rispetto al Sole, come dicevo la scorsa puntata
  • incontro ravvicinato con Giove il 17 marzo 2026 alla piccola distanza di 0.35 UA

In tutti questi casi citati l’animazione riprende ogni volta premendo il tasto play e si può fermare come sempre con il tasto pause, mentre comunque si può procedere passo passo, un giorno alla volta con il tasto step.

Un doveroso omaggio al carissimo amico…

Gianluca Masi, che ha ripreso la cometa in questa immagine

la cometa è quel piccolo puntino al centro dell’immagine, indicato da una freccia

grazie al telescopio VT (Virtual Telescope) situato a Manciano, nella zona più buia di tutta l’Italia, nella Maremma Toscana, per mezzo di un potente telescopio C14 + SBIG ST-10XME, il tutto controllato remotamente da casa sua, come consuetudine.

A risentirci nei prossimi giorni per ulteriori aggiornamenti sul viaggio di questa cometa interstellare.

 

Informazioni su Pierluigi Panunzi 567 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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