Come sanno bene gli appassionati di questa splendida Scienza che è l’Astronomia, i pianeti Giove e Saturno, due giganti del Sistema Solare, danno sempre spettacolo e non a caso sono quasi sempre i primi oggetti (a parte la Luna) che si scoprono quando si avvicina l’occhio al primo cannocchiale e si compiono i primi passi in questa Scienza.
Giove e Saturno possiedono una corte sterminata di satelliti, dei quali i più luminosi sono ben noti e seguiti fin dall’antichità: in più Saturno mostra una caratteristica unica, una serie fantastica di anelli tant’è che di solito viene citato come Il signore degli anelli.
Ho scritto “mostra” e non “possiede“, dal momento che nei tempi recenti anche intorno a Giove, Urano e Nettuno sono stati scoperti anelli molto deboli, come pure (a tutt’oggi) intorno all’asteroide 10199 Chariklo e probabilmente (ma si attendono conferme) intorno a Rea, che incontreremo a breve.
Gli anelli di Saturno sono un esempio classico del tipo di meraviglie che la Natura può offrire agli appassionati e dopo anni di esperienza maturata con osservazioni e soprattutto studio, si impara che l’aspetto degli anelli muta con il tempo. Proprio in questi mesi gli anelli si mostrano quasi di taglio al punto che il pianeta gassoso rischia di sembrare un pianeta qualunque, ma con un sacco di satelliti da un lato all’altro e non intorno come succede in genere.
In questa situazione, che si verifica per pochi mesi ogni 14-15 anni, a farla da padrone sono i suoi satelliti principali che possiamo osservare in modo molto diverso dal solito.
Eventi normali dei satelliti di Saturno
Quello che succede solamente in questo periodo è che i satelliti si comportano quasi come i satelliti galileiani di Giove, spostandosi da un lato all’altro del pianeta praticamente seguendo un percorso rettilineo, passando davanti al disco del pianeta (transito), proiettando la loro ombra sul pianeta (transito dell’ombra), passando dietro a Saturno (occultazione) e dentro la sua ombra (eclissi).
Il paragone con i 4 satelliti di Giove ovviamente non regge: i satelliti di Giove sono molto luminosi (intorno a magnitudine 4), si vedono anche con un binocolo, mentre con telescopi più potenti si possono anche vedere i loro dischetti. Le loro ombre appaiono nettamente (anche più di una contemporaneamente) sul disco del pianeta ed in una nottata si possono seguire più di uno dei singoli eventi indicati.
Nel caso di Saturno invece il satellite più grande e luminoso è Titano ed è di magnitudine 8, mentre solo per osservare gli altri ci vogliono telescopi più potenti e condizioni più favorevoli: comunque oltre a Titano ci sono Teti, Dione e Rea che possono essere seguiti meglio degli altri.
Per quanto riguarda Titano, eventi che lo riguardano avverranno solo da settembre, fino a fine anno e ne parlerò ampiamente in appositi articoli, almeno un paio, visto l’interesse per questo tipo di rari eventi.
Poco tempo fa invece avevo pubblicato questo articolo su Saturno e sui transiti del satellite Titano e della sua ombra, eventi che purtroppo sono risultati invisibili dall’Italia.
Proviamo ad osservare altri eventi particolari
Si tratta di eventi che si verificano sempre e solo in questo periodo in cui gli anelli si dispongono di taglio ai nostri occhi, ma per osservarli sono necessari telescopi abbastanza potenti, come quelli a disposizione di tanti amici che ci seguono nel Forum.
Nella tabella che riporto nella pagina seguente vediamo tutti gli eventi (sono circa 500!!) relativi ai satelliti più importanti di Saturno (Teti, Dione, Rea e Titano), nel corso delle loro orbite intorno al pianeta: dato che in generale le loro orbite sono più o meno complanari a quella degli anelli, subiscono le stesse vicissitudini degli anelli.
In pratica, parallelamente alla presentazione quasi di taglio degli anelli, le orbite di satelliti principali mutano il loro aspetto: mentre per tanti anni si vedono questi satelliti ruotare intorno al pianeta, in questo periodo particolare le loro orbite si schiacciano sempre di più fino al punto in cui invece di ruotare intorno, viaggeranno da sinistra a destra passando davanti al pianeta e da destra a sinistra passando di dietro.
La carica dei 500
Si tratta di eventi osservabili dall’Italia fino a dicembre: in particolare da agosto si possono seguire i satelliti più deboli intorno alla mezzanotte. Col passare dei mesi farà buio sempre più presto permettendo di osservare il pianeta e i suoi satelliti subito dopo il tramonto.
Dando una rapida occhiata alla tabellona (che occupa da sola tutta la seconda pagina) si vede che ci sono eventi di transito di satelliti e/o delle loro ombre sul disco di Saturno e di passaggio dei satelliti (occultazioni) dietro al disco del pianeta, mentre in alcuni casi vengono eclissati dall’ombra del pianeta stesso.
Capite bene che analizzare in dettaglio 500 eventi è un compito davvero improbo e quello che suggerisco (perché potrebbe dare parecchie soddisfazioni a chi si accinge ad immortalarli col proprio telescopio) è di controllare giorno per giorno la tabella cercando quegli eventi che ci intrigano di più, stavolta utilizzando per conto proprio Stellarium (se non WinJUPOS, ma è più complicato da utilizzare) per vedere che situazione ci aspetta.
Ecco un esempio, tanto per invogliarvi alle osservazioni: il 4 agosto si verifica il transito dell’ombra di Rea sul disco di Saturno
da questa immagine, realizzata con WinJUPOS, per le 4:49 UT, vediamo il satellite già in transito sul disco, accompagnato dalla sua ombra al centro, poco più a Nord degli anelli. Decisamente challenging!
Clicchiamo dunque sul tastino “2” e avremo a disposizione un lungo elenco di eventi suddivisi per mese. In alternativa potete scaricare un file di testo per avere sempre a disposizione questa tabella.
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