“For all Mankind” (8) – Stazione orbitante nuova e cabine telefoniche vecchie

Nella serie “For All Mankind” è stata costruita una bella stazione spaziale orbitante, ma le telefonate intercontinentali avvengono ancora con i telefoni a gettone. Si inizia a parlare di Marte


Quello che è ben noto come JWST (James Webb Space Telescope, il telescopio spaziale della NASA, ESA e CSA) nella finzione della serie è stato ribattezzato “Telescopio Spaziale Thomas Paine”, dal nome del responsabile della NASA morto insieme a tanti tecnici nell’esplosione dell’Apollo 23 sulla rampa di lancio, che abbiamo visto nella parte 4.

Il JWST nella realtà era stato progettato poco prima del terzo millennio e successivamente costruito e messo in orbita solo nel 2021.

Con un intreccio tipo telenovela, il multimiliardario che aveva sposato Tracy Stevens (diventata eroina americana insieme all’ex marito, per la loro mission impossible sulla Luna e che prima di morire si erano confessati il loro rinnovato amore), insieme a Karen l’ex moglie dell’astronauta Baldwin, hanno realizzato una stazione civile (l’Hotel Polaris) in orbita intorno alla Terra. Vediamo insieme le novità

Che strano, tutte le stazioni orbitanti circolari si assomigliano…

I passeggeri provenienti dalla Terra arrivano a bordo di una navetta

e dopo un trasbordo tramite un ascensore, arrivano infine all’anello vero e proprio, dove grazie alla rotazione le persone subiscono un’attrazione gravitazionale identica a quella sulla Terra.

I più attenti di voi avranno notato delle non tanto lontane analogie con un altro film di fantascienza: nei casi in cui si copiano certe situazioni si arriva a parlare di un tributo al film originale…

Nulla toglie che siano…

… tre déjà-vu di un film-capolavoro

Sto parlando di 2001 Odissea nello Spazio , dove si vede una stazione spaziale orbitante intorno alla Terra

con un servizio di navetta per il trasporto degli ospiti

i quali alla fine arrivano all’anello, dove si ha una gravità pari a quella sulla Terra, per effetto della rotazione della stazione orbitante.

Direi che siamo a livello copia-incolla : magari nella serie FAM potevano almeno, che so io,  dipingere le pareti in modo differente, ma almeno le poltroncine sono blu e con i braccioli…

Tecnologia avanzata… o quasi…

Col passare degli anni lo studio di Margo, la telefonista delle cabine telefoniche a gettone,  ha un sostanziale cambiamento: ora del PC si vede solo il monitor LCD

un monitor PC moderno teletrasportato nel 1992

mentre per ora i cellulari non sono ancora trasparenti come in altre serie TV (ad esempio “The Expanse“) e piuttosto assomigliano ad un noto lettore di pdf

Sono passati più di dieci anni dall’ultima volta, ma Margo, per chiamare di nascosto l’amico russo utilizza ancora una volta una cabina telefonica, stavolta un po’ più moderna, ma inserisce sempre qualche monetina, poche come al solito

mentre dall’altro capo del filo, Sergei utilizza quanto di meglio offerto dalla tecnologia russa

cioè un telefono a gettone con una tastiera scrausa a pulsanti rotondi.

Il centro di controllo di Houston si è oramai aggiornato alla nuova esigenza della NASA, la conquista di Marte, ancora in fase progettuale: siamo nel 1992 ed è pronosticato un lancio solo nel 1996, durante un’apposita finestra di lancio

ma ancora non è stato deciso l’equipaggio.

Anche sulla stazione orbitante le TV sono oramai di tipo modernissimo e di una marca nota…

… forse uno sponsor della serie TV

Arrivederci alla prossima puntata!

Informazioni su Pierluigi Panunzi 573 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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