Proprio come il vino in un bicchiere, così una galassia lontana (la maggiore dell’ammasso Abell 2052) sta “sballottando” il suo gas caldissimo (30 milioni di gradi) da un lato e dall’altro di un “contenitore”, delimitato dal suo $campo$ gravitazionale. La luce dell’ammasso ha impiegato 480 milioni di anni per giungere a noi e ci ha lasciato a bocca aperta… Ancora una volta dobbiamo dire grazie alla visione nei raggi X del telescopio spaziale Chandra, aiutato nell’ottico dal VLT.
L’immagine combinata X-ottico mostra una struttura a spirale che si allarga per circa un milione di anni luce (un enorme bicchiere) attorno a una gigantesca galassia ellittica. La strana configurazione è dovuta a un’altra $galassia$ (o addirittura a un piccolo ammasso) che si è avvicinato troppo al suo gigantesco compagno e che prima di venire assorbito da lui ha ballato avanti e indietro guidato dalla gravità che cercava di catturarlo. Alla fine, ha dovuto cedere, ma ha lasciato un segno ben visibile.
Mentre il piccolo ammasso si avvicinava, attirava a sé il gas dell’enorme galassia, imprimendogli anche una rotazione avendo una direzione fuori asse. La sua velocità intrinseca gli ha permesso di superare il centro dell’immenso compagno e di percorrere un certo tratto prima di essere fermato e costretto a tornare verso il centro di Abell 2052. Questa specie di tira e molla è durato molto a lungo e ha completamente rimescolato il gas della galassia più grande. Proprio come se la piccola galassia avesse dato il via alla rotazione di un bicchiere, mentre la gravità della più grande si fosse comportata come le pareti del bicchiere, costringendo il gas ad andare da un lato all’altro, oltre che a ruotare.
Chissà se ha anche cominciato a bere il suo “vino”. Si pensa di sì, in quanto una visione ravvicinata mostra strane strutture curvilinee che rappresenterebbero i movimenti del gas interagente con il buco nero centrale. Insomma, dopo il pasto, una bella bevuta!
Parlando seriamente, questo tipo di sballottamento ha importantissime ripercussioni sulla vita della grande galassia: sposta gas caldissimo verso l’esterno, regolando la nascita stellare, e insemina tutta la galassia di elementi pesanti formatisi nelle stelle vicine al centro.
Lasciamo parlare le immagini. La prima mostra molto bene la struttura complessiva a spirale. La seconda le strane configurazioni vicine al centro, dove il “mostro” sta forse bevendo un po’ del vino così sapientemente agitato, sicuramente per degustarlo meglio.

Fig. 1

Fig. 2
CIN CIN Abell 2052
Scusa Enzo ma stavolta, forse complici i brindisi di fine anno,
non sei stato chiaro. Cos’è che sta interagendo? Galassie o ammassi? E il piccolo/a ammasso/galassia che fine ha fatto?
In pratica Enzo questa bella “bevuta” alla salute del cosmo intero rinnova completamente o quasi una gaslassia già datata. Questa inseminazione verso la periferia della Galassia la rende più giovane e prolifica di prima. Quando si dice che un buon bicchiere fa’ buon sangue… Mi associo al Cin Cin.
caro Mario B.,
a parte che mi sono contenuto molto a Capodanno ( 🙂 ), ribadisco che il vino agitato è una gigantesca galassia al centro di un ammasso, mentre l’agitatore è una piccola galassia (o forse affirittura un piccolo ammasso di galassie) che è stato attirato da lei e ha eseguito la danza. Ovviamente, alla fine è stato/a assorbito dalla enorme galassia.
caro Mario F.,
hai compreso perfettamente il risultato… Per dare una spinta in più al profumo è bene scuotere il vino. Così per ridare vita a una galassia è bene rimescolarla violentemente…
Che fervida fantasia, caro Enzo! Associata al solito rigore scientifico.
Penso proprio che ci regalerai un bel libro di originale divulgazione astronomica!
Buon anno 😉 😉 😉