
Il primo ad accorgersi che stava accadendo qualcosa di nuovo fu il piccolo Thomas Jackson. Non che a lui la cosa sembrasse davvero strana, solo particolarmente divertente. Aveva appena compiuto quattro anni e la sua visione della vita era ancora tutta da formare. Quello scoiattolo dalla lunga coda che si era sporto dal ramo più basso dell’enorme quercia era un’eccitante esperienza. E lo era ancora di più il fatto che l’animaletto si era rivolto a lui con queste nitide parole: “ciao, come stai? Vuoi giocare con me?” Thomas era molto sveglio per la sua età ed il suo stupore fu abbastanza relativo. Non trovò strano rispondere immediatamente: “la mamma non vuole che salga sugli alberi. Sono troppo piccolo”. Lo scoiattolo fece un segno affermativo con la testa e scese al suolo. Fu una mattinata meravigliosa e si divertirono un mondo a nascondersi l’un l’altro, anche se la rapidità dell’animaletto aveva sempre la meglio. Venne l’ora di pranzo e Thomas fu obbligato a rientrare a casa con suo grande rincrescimento. Tuttavia, insieme al suo nuovo amico, si dettero appuntamento dopo il sonnellino pomeridiano. Anzi lo scoiattolo promise di portare con lui altri compagni di gioco.
Il piccolo parlò a lungo della sua esperienza con la mamma, che sorrise compiaciuta e divertita. La fantasia di Thomas era sempre molto elevata e questo faceva estremo piacere alla signora Jackson. Non fu facile mandarlo a riposare ed in effetti il figlio finse solo di dormire, perché già pregustava l’incontro pomeridiano. Gli amici dello scoiattolo erano proprio simpatici: una cinciallegra che non finiva mai di parlare, un topolino grigio un po’ balbuziente ed un picchio verde che rideva sempre e intonava bellissime musiche battendo il becco sulla quercia. Si raccontarono tante storie e Thomas scoprì come il mondo degli animali fosse molto complicato e spesso pericoloso.
Alla sera il signor Jackson tornò a casa stanco come sempre, ma non interruppe certo il torrente di parole che il figlio riversava senza interruzione. Era molto eccitato e la sua fantasia galoppava come non mai. Chiese alla moglie la ragione di tutto ciò e lei alzò le spalle con un sorriso. Finita la cena, la famiglia si trasferì in salotto mentre la signora Jackson finiva di rassettare la cucina. Il cagnolino, un delizioso barboncino di nome Fox, si accoccolò ai piedi di Thomas. Questi non ebbe esitazione a chiedere: “perché non sei venuto fuori con noi oggi pomeriggio?” Che il figlio parlasse con il cagnolino non era certo una novità in casa Jackson, ma la risposta immediata e chiarissima di Fox molto meno: “ero andato a trovare Dolly a casa dei vicini, ma domani non mancherò certamente”. La pipa cadde di bocca al papà e la mamma rovesciò tutti i piatti per terra. Si guardarono con gli occhi stralunati e senza riuscire a proferire parola, mentre Thomas continuava il suo colloquio con estrema tranquillità. I signori Jackson pensarono di essere improvvisamente impazziti, ma poi preferirono credere che al cane fosse comparsa una strana anomalia. Questa risicata convinzione fu però impietosamente annullata dal gatto di casa che entrando dalla cucina esclamò con forza: “lo mandate a cuccia quel maledetto Fox, se no comincia a corrermi dietro e non riesco a digerire in pace?”
ho votato per il bellissimo sindaco leopardo di mezza età! 😎
Beh… anche a Montecitorio si fa fatica a distinguere gli uomini dagli animali… 😉
@Tiziano,
sei pregato di non offendere… gli animali!!!
Anzi, sono spesso più sensibili, amorevoli e autentici……degli “onorevoli colleghi”!!
Se l’energia è un boomerang….prima o poi chissa?!!
Ivonne
Giuro che non era mia intenzione! 😉
Questi racconti sono sempre illuminanti.
Complimenti!
@ enzo orwell
così la storia finisce lì dove era iniziata, in africa!
p.s. il mio gatto ha sempre parlato! 😳 . pensavo fosse normale!
sorriso
daria
Finiremo un pò come ne “Il pianeta delle scimmie”? Beh, ci starà bene!
@daria,
in realtà anche il mio … ma ho sempre fatto finta di niente …
😉
😯 sempre “Graffiante”, mai banale…Swift sarebbe d’accordo con te..
@danilo,
sei “quel” Danilo di Genova o qualche altro Danilo? Se è vera la seconda, sappi che ho un amico fraterno che si chiama così …. In ogni modo ti ringrazio per l’accostamento!!