Una pioggia di plasma

La sonda spaziale SDO, lanciata poco tempo fa dalla NASA, ha iniziato ad analizzare il Sole come mai nessun altro osservatorio spaziale. Ecco i nuovi filmati che hanno lasciato a bocca aperta astronomi e non addetti ai lavori

Non più tardi di una settimana fa, gli scienziati della NASA che lavorano con la sonda SDO avevano rilasciato i filmati più entusiasmanti che mai si siano potuti vedere: ora si ripetono.

“La sonda SDO ha appena osservato un’eruzione massiva sul Sole, una delle più grandi da parecchi anni a questa parte” dice Lika Guhathakurta della NASA “il filmato non solo è drammatico, ma ci ha permesso di risolvere un annoso mistero della fisica solare.”

Karel Schrijver, della Lockheed Martin’s Solar and Astrophysics Lab, prosegue nell’analisi: “Possiamo vedere un miliardo di tonnellate di plasma magnetizzato mentre viene sparato nello spazio, con i detriti dell’esplosione che ricadono sulla superficie del Sole. Questi sono i nostri migliori dati finora.”

Sopra: un filamento magnetico che erutta il 19 aprile. Filmato SDO/AIA.

Sopra: pioggia coronale. Vediamo due getti di plasma, uno dei quali colpisce la superficie del sole ed un altro in arrivo dietro al primo. L’oggetto che si vede (una specie di capello) è un filo di polvere sulla camera CCD . Filmato SDO/AIA.

Il filmato copre quattro ore ed un’estensione spaziale di più di 100.000 km: “E’ enorme”, dice Schrijver ed infatti il nostro pianeta potrebbe benissimo trovare posto tra i due getti di plasma e ancora rimarrebbe spazio intorno.

Gli astronomi hanno già osservato esplosioni simili in precedenza, ma raramente così estese e mai con questa fluidità di dettagli. Come membro di un team di scienziati, Alan Title della Lockheed Martin ha puntualizzato che “nessun altro telescopio può raggiungere una risoluzione combinata spazio-temporale come quella della sonda SDO”.

Schrijver afferma che la parte che preferisce del filmato è quella della pioggia coronale e spiega che “Grumi di plasma stanno ricadendo sulla superficie del Sole e creano chiazze bianche laddove la colpiscono: è un fenomeno che sto studiando da anni” (nella foto a fianco due grumi sono indicati con due cerchi bianchi).

La pioggia coronale ha rappresentato per lungo tempo un mistero. Non è strano che il plasma possa ricadere sulla superficie del Sole, dato che in quella zona la gravità è veramente forte. La cosa strana però è la lentezza con cui sembra ricadere la pioggia coronale. E si domanda “L’attrazione gravitazionale del Sole dovrebbe attirare il materiale più velocemente di quando effettivamente accada: cos’é che rallenta la discesa?”. Per la prima volta la sonda SDO fornisce una risposta!

Schrijver dice che “la pioggia sembra essere mantenuta a galla da un “cuscino” di gas bollente. Osservazioni precedenti non l’avevano mostrato, ma effettivamente è lì presente”.

Una delle capacità aggiuntive della sonda SDO è la possibilità di misurare le temperature. Sfruttando una matrice di telescopi nell’ultravioletto chiamata AIA (Atmospheric Imaging Assembly), l’osservatorio può misurare remotamente la temperatura del gas nell’atmosfera solare. La pioggia coronale si rivela relativamente fredda, con appena 60.000°K (sono gradi Kelvin: per ottenere il valore in °C bisogna sottrarre 273, ma il risultato è praticamente identico). Quando cade, la pioggia viene sorretta in parte da un cuscino sottostante di materiale più caldo, avente temperatura tra 1 milione e 2.200.000 °K (vale la stessa considerazione precedente!)

Sopra: un filmato dell’eruzione con le temperature codificate con colori differenti. Zone rosse e arancioni sono “fredde” (da 60.000 a 80.000°K), zone blu e verdi invece sono “calde” ( da 1 milione a 2.200.000°K). Come detto già, è presente un baffo di polvere sulla camera CCD. Filmato SDO/AIA.

“Potete vedere questo gas caldo, nel filmato in cui la temperatura è codificata con colori differenti” afferma Schrijver “Il materiale freddo è rosso, mentre il materiale più bollente è blu-verde: ed è proprio il gas più caldo a rallentare la discesa della pioggia coronale.”

Dick Fisher, il responsabile per la NASA della Divisione di Eliofisica a Washington, lavora sulla fisica solare da circa 40 anni. “In tutti questi anni, afferma entusiasta, non ho mai visto nulla di simile”.

“E mi domando cosa ci porterà la prossima settimana!”

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Informazioni su Pierluigi Panunzi 456 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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14 Commenti

  1. Incredibile e bellissimo!
    Ma il Sole non sta attraversando un “lungo” periodo di minima attività? Queste tipologie di esplosioni dovrebbero essere direttamente legate alle macchie solari, essenzialmente poco evidenti negli ultimi mesi, se non erro….. Non oso pensare, allora, cosa accada nei periodi di massima attività!! 😯

  2. quanto è bello l’universo????
    pensare che tutta quella potenza è il fulcro della vita nel nostro pianeta.

    Pierluigi ti è partita una c al posto di una g “Potete vedere questo cas caldo”

  3. @Matteo
    grazie! corretto!
    @Bertu
    in effetti quando il sole non è proprio al minimo, eventi del genere si susseguono molto più frequentemente: tutto questo avviene però da sempre, non certo perché ci stamo avvicinando al 2012 o al 2071 o al 2132 (tanto per dire tre date casuali)… 😉

  4. Sono immagini favolose che sono riuscito a vedere con poca differita grazie al programmino “3d Sun” per iPhone che mi avete segnalato voi un mesetto fa..
    Due cose non mi sono chiare:
    – si tratta di un filmato accelerato o è in tempo reale?
    – Il programmino mi parla di sonde STEREO mentre l’articolo riporta il nome della sonda SDO… sono cose diverse? in cosa si differenziano?
    Grazie

  5. @U-olter
    come dico nell’articolo il filmato è accelerato e ricopre 4 ore.
    questi filmati sono realizzati dalla sonda SDO, singola, che punta sempre sul Sole: praticamente osserva costantemente la parte del Sole che vediamo noi dalla Terra. Un po’ come la sonda SOHO, ma con strumentazione nettamente più all’avanguardia.
    Le sonde STEREO invece sono due e si trovano in orbita differente intorno al Sole: puntano in zone differenti del Sole, variabili nel tempo.
    Ti suggerisco di leggere il mio articolo (in due parti) sulle sonde STEREO
    http://www.astronomia.com/2009/05/04/le-sonde-spaziali-stereoin-3d-parte-1/
    dove spiego nel dettaglio la situazione, abbastanza complicata! 😉

  6. e fantastico… semplicemente fantastico… e pensare che tutta quella potenza ke si vede e niente in confronto a potenze che si hanno in stelle molto piu grandi del sole …..l’universo e qualcosa di indescrivibile….

  7. ciao a tutti il sole in queste immagini e bellissimo ma cosa comporta a tutte queste esplosioni di plasma ma finiranno queste esplosioni? chissà 😀 😀

  8. ciao sono una ragazzina di 11 anni. sono appassionatissima di astronomia e quelle immagini sono strabilianti, non avevo mai visto il sole così!!! 😀 😀

  9. 😯 fantastico…….. senza parole………..l’universo è veramente.. immenso

  10. Veramente eccezionali questi video, ma che ne dite dell’enorme macchia solare che si vede in questi giorni? 😳 Speriamo che non sia preoccupante!!!!