leggi il commento che ha ispirato la serie di articoli
Un paio di ipotesi preventive: lo spazio non si espande e la Terra e il pianeta alieno non si muovono uno rispetto all’altro (Fig. 1). Ipotesi selettive? Mica tanto… potremmo sempre tenere in conto lo spostamento relativo e complicare un po’ il marchingegno tecnologico (Fig. 2)
Noi (T) e gli alieni (A), distanti 600 anni luce, ci mettiamo d’accordo e costruiamo due specchi che si aprono e si chiudono con rigoroso tempismo, ognuno dopo 1200 anni esatti (o in modo più complicato per la Fig. 2). Uso gli specchi perché possono essere programmati una volta per sempre senza intervento umano. Ovviamente, per far contento Pierluigi, utilizziamo un raggio concentratissimo che non disperde potenza e, in accordo con Luca, specchi che permettono una risoluzione al limite del millimetro. Sciocchezze tecnologiche e nulla più…
Al tempo t0=oggi, noi inviamo una nostra immagine (il presidente del consiglio, un attore, un calciatore, o una velina, scegliete voi…). Al tempo t1=600 anni da adesso (tra 600 anni, insomma) quell’immagine arriverà nel mondo alieno A, nel punto voluto (tecnologia ultra-laser o quello che preferite). Si aprirà lo specchio al momento giusto e l’immagine tornerà indietro con la stessa identica direzione dell’andata. Nessuna interferenza esterna per come abbiamo impostato gli specchi e la loro capacità di inviare solo e soltanto l’immagine voluta e in modo precisissimo.
All’istante t2=t1+600=t0+1200 lo specchio in T si aprirà per una frazione di secondo e invierà indietro l’immagine verso lo specchio alieno. In t3 la nostra vecchia immagine tornerà in A e lo specchio sarà bravissimo ad aprirsi e chiudersi. Da noi arriverà in t4=t0+2400 anni. Possiamo andare all’infinito o quasi.
La conclusione è, però, che i nostri discendenti, se mettessero l’occhio davanti al nostro specchio nel momento giusto, vedrebbero sempre l’antichissimo presidente o calciatore o velina. Ossia vedrebbero un’immagine di un passato sempre più antico… Un libro di storia che mantiene la sua informazione tra gli spazi interstellari.
Anzi si può fare di più! Se a distanza di un millisecondo una dall’altra mandassimo varie fasi della nostra storia presente, le manterremmo vive per sempre. Un libro di storia spaziale per il futuro! Un libro che ha uno spazio utile di immagini pari a 600 anni (tempo in cui possiamo “scaricare” immagini, senza creare sovrapposizioni con quelle di ritorno).
E non ditemi che si potrebbe ottenere lo stesso risultato, inserendo tutte le informazioni in un dischetto o roba del genere. Tra migliaia e migliaia di anni nessuno saprà più leggerlo (oggi non riusciamo quasi più a sentire un disco di vinile e quando cambiamo videocamera perdiamo i vecchi filmati perché le cassette non si leggono più…). Gli occhi invece (speriamo) saranno sempre capaci di mettersi davanti a uno specchio…

Figura 1. Il tempo scorre orizzontalmente. I bordi dei coni di luce sono le rette rosse, dato che non vi è espansione dell’Universo. Le distanze si mantengono e quindi non vi sono da fare correzioni.

Figura 2. le cose si complicano un poco. L’Universo si espande (ma sappiamo benissimo come…). I coni di luce diventano quelli che conosciamo molto bene. Basta calcolare i vari intervalli “dt” tra la partenza da T (o da A) e l’arrivo in A (o in T). Essi diventeranno sempre più grandi rispetto ai 600 anni iniziali, ma il libro si mantiene.
Riflessioni finali:
Tutto ciò se la luce fosse lenta com’è adesso… Se fosse velocissima, avremmo sempre la stessa scena davanti allo specchio, per l’eternità e in ogni momento. Una pagina sola però, perché non ci sarebbe tempo per inserire la seconda.
Ovviamente se fosse ancora più lenta, il nostro libro rimarrebbe a galleggiare per sempre nello spazio…
Mamma mia, stiamo diventando matti??!! Dal prossimo anno questo sito sarà ancora “astronomia.com” oppure “fantastronomia.com”?
OK, OK, divertiamoci ancora un po’ visto che sta finendo l’anno e poi torneremo seri (anche perché il 2012 incombe). E speriamo che Stefano non si arrabbi troppo….
Attendo ansioso le vostre reazioni….
Guarda, concordo alla grandissima!!
Questo articolo è un perfetto complementare di quello relativo “E se la luce andasse più veloce o più piano?”
per me…solo applausi!!
Il fatto che, per mettersi d’accordo con gli aleni per la posizione degli specchi, ci sarebbero i politici di ambedue i pianeti, direi che il periodo minimo doverebbe essere di 120.000 (centoventimila) anni…
hai ragione SandroS…. 🙄
😆
penso anch’io che si perderebbe tantissimo tempo all’inizio per stabilire tutto il protocollo di scambio, ma una volta superato questo piccolo scoglio allora potremmo finalmente supporre di avere a disposizione i nostri 2 specchi ultra potenti e sensibili, insieme ad un super laser che trasmetta le nostre informazioni…
ora ci penso un po’ e poi aggiungo qualche altro pensiero…
accidenti come è stimolante per i nostri poveri neuroni!!! 😯
ma…
come ho iniziato a leggere mi sono detto “altri coni di luce? nooo” poi però ho capito tutto…
PS enzo, tutti questi articoli e commenti vari sono belli, stimolanti, fantascientifici, però purtroppo sono molto difficili per chi :
– non mangia libri di cibernetica e insalata di matematica 😯
– a giocar su Marte non va… 😯
– non respira nell’aria cosmica 😯
– non è un miracolo di elettronica 😯
– ma soltanto un cuore umano ha… 😯
so per certo che ci siamo persi almeno una gentil donzella, che anche tu conosci bene… 😥
Pier….
pensi a quella che io penso che tu pensi che io pensi che tu pensi che io penso, ecc., ecc….?
sì proprio lei!!! l’ho sentita ieri sera e speranzoso le ho chiesto se aveva letto i meravigliosi articoli e tutti i commenti…
la risposta (non ricordo le esatte parole) è che ci aveva provato, ma era troppo difficile… 😥
ma arriviamo alla “velina degli specchi“: ho pensato e ripensato ed ecco il risultato delle mie elucubrations…
Anche stavolta dobbiamo tirare in ballo i vagoni… e anche stavolta mi tocca fare la parte del bastian contrario… 😳
non voglio essere rompiscatole o troppo scienziato: ti assicuro che anche a me piace rimbalzare qua è là per l’universo con la fantasia (se leggi i miei articoli sulle costellazioni ne hai sempre la conferma!) al di là di distanze ed effetti PLP!
Il fatto è che purtroppo neanche questo metodo può funzionare… e la colpa adesso non è nella tecnologia, che ora è perfetta! 😯
Ma partiamo dall’inizio…
Abbiamo ipotizzato di utilizzare un super-laser, modulandolo con le informazioni che vogliamo spedire ed hai aggiunto che se spedissimo ogni millisecondo altre informazioni avremmo un libro di storia ecc ecc…
Sì, tutto molto bello, ma… c’è un grosso “ma” ! ora ci arriviamo…
Facciamo un’ipotesi molto semplice, per cominciare, considerando ancora una volta la foto della velina: all’istante t0 la spediamo con il nostro laserissimo super-collimato in direzione dello specchio ipergalattico…
Il nostro unico vagone durerà temporalmente ad esempio un secondo e subito dopo (visto che non spediamo niente altro) avremo solo la luce intonsa del laserone… giusto?!
Questo vagoncino percorre la sua brava traiettoria rettilinea con la sua folle velocità (quella della luce) e anno dopo anno (senza attenuazioni, siamo diventati bravi oramai!) arriverà dopo sei secoli a toccare lo specchio che i nostri amici alieni (i famosi keplerventiduebiani) avevano costruito secondo i patti…
Perciò, arrancando per i freddi spazi siderali, il nostro vagoncino arriva finalmente a destinazione, rimbalza sullo specchione e torna indietro in direzione della nostra Terra. Bene?! sei e siete d’accordo?
Ora abbiamo una conseguenza drammatica di tutto ciò… se il nostro amico alienino non ha l’occhio pronto a ricevere la luce modulata dalla foto della velina, proprio in quell’istante precisissimo in cui rimbalza, cosa succede???? che la perde!!!! e dovrà aspettare altri 1200 anni per poterla rivedere. 😯 😡 🙁
Capisci qual è il dramma? chi riceve il messaggio luminoso ha un appuntamento imprescindibile da mantenere: se sgarra anche di un secondo NON VEDRA’ NULLA della velina…
Altro che libro di storia… la cosa non funziona, purtroppo…
Estendiamo il discorso, aggiungendo alla foto della velina altre informazioni, diciamo, di un anno di storia: in questo caso il nostro vagone sarà un po’ più lungo, ma il concetto rimane esattamente lo stesso: per poter vedere questo anno di storia il nostro alienino deve essere lì pronto con l’occhio e con la mente…
mettersi tanto tempo prima ad osservare non serve nulla, si stancherebbe, ma basta ritardare di pochissimo che tutto quello che è già rimbalzato è totalmente, assolutamente, imprescindibilmente perso… e allora bisogna aspettare altri 1200 anni: che strazio!
uffa… non se n’esce… 👿
come si dice a Roma, “dà retta a zio” (traduco: “lascia fare a chi se ne intende un po’ di più”, almeno in questo campo…) meglio le memorie digitali: durano di più e non si perdono… come lacrime nella pioggia…
per l’ennesima volta, sorry… (sic)
non ve la prendete con me!!! 😳
😉
caro ill.mo Pierluigi,

ma chi se ne frega dell’alieno? Il libro di storia è per noi!!!! Comunque se leggi bene l’articolo vedrai che ho scritto: “Si aprirà lo specchio al momento giusto e l’immagine tornerà indietro con la stessa identica direzione dell’andata”. Il libro è per noi e potremo iniziare a leggerlo (tra 1200, 2400, ecc, anni) al momento giusto. Basterà avere un bel segnale luminoso che indica l’inizio lettura!!!
Ovviamente anche lo specchio alieno si aprirà al momento giusto… La tecnologia non manca
sì, ok! ma alieno o noi è la stessa cosa!!! il concetto non cambia!
da noi solo dopo 1200 anni i nostri posteri potranno vedere il segnale che qualcuno aveva inviato 1200 anni prima e quello stesso segnale (foto, filmato che sia…) si ripresenterà solo dopo altri 1200 anni… non mi sembra molto pratico!
non c’è rewind, pause, fast forward… niente! 😯
lo specchio si apre solo quando serve, d’accordo, in sincronismo perfetto, quindi non c’è il pericolo che qualcuno si distragga… ma una volta aperto e poi richiuso, cosa rimane delle informazioni ?
Dobbiamo comunque registrarle in qualche modo!!! ad esempio con un sistema di videoregistrazione… 🙄
a questo punto non vedo la novità!
l’unica consolazione è che abbiamo gratuitamente un hard disc ottico a superlaser che mantiene le informazioni all’infinito, ma le ripresenta solo ogni 1200 anni! un po’ poco … e non è certo economico!
prova ancora a convincermi! 😉
che ne pensi a questo punto di posizionare lo specchio ad un minuto luce di distanza? il ritardo allora sarà di due minuti… 😉
ma due minuti è anche il tempo che hai a disposizione per le informazioni…
non ci avevi pensato? 😉
è la solita coperta corta… 😯
il fatto è che tra 1200 anni ci saranno tecnologie per conservare le informazioni… perchè non ci sarà più l’uomo stupido di oggi che ogni due anni cambia sistema e perde quello vecchio … Oh no??!!! 😈
hai proprio ragione, enzo!
comunque stiamo mettendo su un sistema niente male!
costosetto, però simpatico! 😉
Ma chi li avvisa gli alieni di costruire lo specchio? L’Enterprise? 🙂 Perchè senza, comunicando solo alla velocità della luce, anche senza politici tra i piedi, quanti millenni ci vorranno per mettersi d’accordo e costruire ‘sta roba che tra l’altro è pure inutile perchè comunque, nonostante tutti i disastri accaduti da 1200 anni a questa parte sulla Terra, noi sappiamo cosa succedeva 1200 anni fa e pure prima, abbiamo anche i volti di persone di allora e senza super tecnologia: è bastata un po’ di pietra e due mani sapienti e i volti di re ma anche di persone comuni si sono conservati per millenni.
caro Mario,

ci riporti con i piedi per terra… ma è stato bello volare per un po’…