
Poter vedere una nova a raggi X è un evento molto raro e probabilmente sarà l’unico che tutta la missione Swift riuscirà a localizzare. Tuttavia, mai dire mai… In ogni caso, fortuna o no, l’occasione è veramente ghiotta.
Una nova a raggi X è una sorgente X di breve durata che appare all’improvviso, raggiunge un picco di emissione in pochi giorni e poi si affievolisce fino a scomparire nel giro di qualche mese. Il lampo X si origina quando un flusso di materiale caldissimo cade su uno degli oggetti più compatti dell’Universo, una stella di neutroni o un buco nero.
Il nome della nuova sorgente è J1745-26 ed essa si trova a pochi gradi dal centro della galassia. Non si sa la distanza da noi, ma dovrebbe aggirarsi tra i 20000 e i 30000 anni luce. Le osservazioni da terra hanno anche individuato emissioni radio e infrarosse, ma le spesse nubi di polvere scura hanno finora negato la visione nel visibile.
La nova ha il suo picco nei raggi X “duri” (energie sopra i 10000 electron volt, o -se preferite- molte migliaia di volte quella della luce visibile) e l’intensità dell’emissione è comparabile con quella della famosa nebulosa del Granchio, un resto di supernova che serve come punto di paragone per ogni sorgente X, dato che è considerata una tra le più violente, a queste energie.
Le caratteristiche dell’emissione sono quelle tipiche di un buco nero. Quando la luminosità inizierà a decrescere si cercherà di calcolare la massa dell’oggetto celeste. Il buco nero dovrebbe far parte di un sistema binario in cui la compagna potrebbe essere una stella come il Sole (che ne direste di trasferirci lassù?) che continua a regalare massa al suo piccolo ma vorace vicino di casa. Il gas che si trasferisce verso il buco nero forma un disco di accrescimento e spiraleggia mentre cade verso la stella supermassiccia. Esso si riscalda ed emette un flusso stabile e debole di raggi X. Tuttavia, sotto certe condizioni, il flusso aumenta la sua massa e il buco nero non riesce a mantenere una “deglutizione” costante. A volte perché aumenta il cibo, a volte perché si blocca all’esterno e poi precipita tutto assieme. In ogni caso, avvenuto il lampo la zona vicina al buco nero si “pulisce” e per un po’ (decine di anni) il flusso torna debole e costante fino a che non vi sia un nuovo accumulo di gas e un nuovo lampo X.
Una vita di coppia alquanto complicata e movimentata. Non credo che i pianeti della stella simile al Sole saranno tanto contenti del vicino di casa…
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