Acqua dal Sole e lo “scoop” a tutti i costi.

Una nuova ricerca effettuata sul vento solare darebbe un’ipotesi alternativa all’origine dell’acqua sui suoli planetari (compresa la Luna). Tuttavia, io non vedo niente di nuovo in questa “scoperta”.


In realtà, a me la scoperta non sembra così innovativa… Cerco di spiegarmi. In essa si dice che il vento solare trasporta ioni di idrogeno, cosa risaputa, dato che sono protoni (vero Francesca?!). Questa pioggia investe le superfici planetarie, come quella lunare, e si combina con l’ossigeno presente al suolo. Anche su questo non vi sono forti dubbi a riguardo. Non si riesce a formare acqua ma solo OH e questo viene catturato all’interno delle rocce. L’OH potrebbe poi dare anche luogo ad acqua vera e propria seguendo altre reazioni chimiche.

Beh? Dov’è la novità? Se ben ricordo questo processo era già ben conosciuto fin dagli anni ’70. Non potrebbe comunque formare gli oceani terrestri, per i quali sono necessari meccanismi diversi, come quelli endogeni (teoria vecchissima e sempre valida) e quelli esogeni (caduta di comete e rilascio di acqua già bella pronta).

Direi che l’ossigeno il Sole ce lo ha regalato fin dall’inizio (anche se recuperato dalla nebulosa che l’ha formato) e l’idrogeno continua a mandarcelo quotidianamente. L’unica “scoperta” sta nel fatto che si è riusciti a comprendere con maggiore dettagli il procedimento fisico e chimico. Tutto qua.

A volte, certe pseudo-scoperte, enfatizzate dai media e spiegate anche in modo un po’ approssimativo (leggi qui), andrebbero valutate bene prima di essere date in pasto all’opinione pubblica, per non rischiare una confusione già imperante nel web, nella stampa e in TV.

Astronomia.com cerca proprio di fare questo, anche se è molto difficile seguire tutto ciò che si divulga a destra e a sinistra. In altre parole, si dovrebbero, al più, trascrivere, senza personalizzazioni troppo libere, le notizie che escono dagli Istituti professionali…

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4 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Enzo, hai perfettamente ragione. Invece di cercare a tutti i costi di trovare scoop, dovrebbero limitarsi a spiegare in modo chiaro e comprensibile - come hai fatto tu in questo bellissimo articolo - come funzionano le cose. Sicuramente la maggior parte dei non astrofili non conosce questo fenomeno, che è di per se interessante e accattivante, senza il bisogno di enfatizzarlo o adornarlo di fronzoli. Se i media dedicassero un po' di sforzo alla divulgazione vera, senza inserire sciocchezze che rovinano tutto, le notizie risulterebbero forse ancora più attraenti, perché credibili e vere, e il pubblico guadagnerebbe in verità.
    E comunque, detto fra noi, Teo c'è sempre di mezzo! :-)

  2. Per fare un esempio di tutt'altro genere, ieri sul sito di Tiscali (in cui entro almeno quotidianamente avendovi un account di posta) era postato un filmato, fra le notizie varie, in cui si vedeva un velocissimo aeromodello radiocomandato che compiva altrettanto velocissime evoluzioni... mosso da un motore a reazione.
    Notizia davvero che colpisce, se non fosse che i primi motori di quel tipo venivano sperimentati da aeromodellisti danarosi e maniacali già quando facevo le scuole medie... e che nei raduni attuali per appassionati un buon quindici per cento delle "repliche" di caccia o di aerei di linea sono a reazione.
    Ossia la cosa è vera, un aeromodello RC a turbina a kerosene certo non è mai banale e resta molto costoso e complesso da realizzare, ma la notizia... è una non notizia.

    Spesso tocca accontentarsi del fatto che non si tratti di una balla. Già è tanto.