Le stelle molto massicce producono venti stellari molto intensi che influenzano profondamente la materia circostante. Ad esempio, essi possono innescare il collasso gravitazionale nelle nubi vicine e formare nuove stelle. Oppure, devono letteralmente “scavarsi” un tunnel attraverso il gas che circonda la stella prima di lanciarsi verso lo spazio. Mai avevano, però, mostrato così bene la loro capacità di unire i propri sforzi.
Ciò è stato dimostrato dal sistema binario Cyg OB2#9, nella zona di formazione stellare del Cigno, composto da due stelle giganti. L’oggetto era ben conosciuto, ma non si riusciva a capire perché la radiazione X che emetteva (compatibile con un vento stellare molto caldo) avesse di tanto in tanto un improvviso aumento di intensità. Probabilmente era legato alla duplicità del sistema, ma in che modo?
Finalmente, XMM-Nerwton e Swift hanno risolto l’enigma. Hanno seguito l’orbita delle due stelle (il periodo è di soli 2.4 anni), aspettando che arrivassero al loro periastro. A quel punto ecco il magnifico gioco: il vento solare della prima si è scontrato con quello della seconda a velocità dell’ordine dei milioni di chilometri all’ora. Si è generato un plasma caldissimo (milioni di gradi) che ha prodotto un lampo luminosissimo, quattro volte superiore a quello normalmente ricevuto. Insomma, due sono molto meglio di uno!
Questa è la prima volta che si vede un processo del genere dare luogo a un evento pienamente comprensibile. Altre volte si era assistito a fasi molto più turbolente e caotiche, dove il vento di una stella si scontrava con quello dell’altra causando una perdita d’intensità. Tentativi riusciti male? Forse sì. Cyg OB2 #9 esegue, invece, perfettamente l’esercizio di abilità: i due getti non si annullano a vicenda o si disturbano, come le altre volte, ma si aiutano l’un l’altro per produrre il lampo. Un tempismo perfetto, non c’è che dire!
La riuscita del gioco d’abilità fa di questo sistema doppio una vera “pietra di Rosetta” per la comprensione delle caratteristiche dei venti stellari di stelle massicce. Qualsiasi modello teorico dovrà tenere conto di un così limpido risultato.

umile riflessione: il lampo è dovuto allo scontro tra i venti stellari che interagendo tra loro producono il fuoco d'artificio o piuttosto l'apporto energetico della stella più piccola aumenta la combustione nucleare della sorella maggiore come "benzina sul fuoco" ? se fosse solo vento solare non dovrebbe essere localizzato sulle due facce delle stelle che si guardano o comunque non dovrebbe essere così simmetricamente distribuito ?
quindi gli studi dimostrano che non è la stella ad INCENDIARSI aumentando "l'intensità del processo nucleare" ma il lampo è da ricondurre al solo prodotto dei venti generati dagli astri ?
ricevuto !
il tutto ovviamente dipende dalle energie in gioco e non è un fenomeno universale??
altrimenti il povero pianeta scoperto da poco in orbita attorno ad un sistema binario sarebbe oggetto di fenomeni del genere e a meno di non avere un campo magnetico possente ed una atmosfera adeguata, sarebbe in balia di queste mostruose scariche di energia... una palla di roccia arida... ( un campo magnetico magari cel'ha.. ma l'atmosfera in quelle condizioni la vedo dura a formarsi... )....