ALMA ha scoperto ciò che si attendeva, ma non era ancora stato visto: le galassie più massiccie e primitive dell’Universo in grado di produrre stelle a ritmo forsennato. Un passo in più per capire le prime fasi evolutive dei giganti dell’Universo. Si pensava che le galassie primitive fossero una fabbrica stellare mostruosamente efficace, ma ancora non si era arrivati a scorgere le più attive tra loro. La ricerca è partita dal telescopio del polo Sud, dove le condizioni sono molto simili a quelle di zone quasi al di fuori dell’atmosfera. ALMA ha poi puntato i suoi occhi capaci di leggere benissimo nelle lunghezze d’onda millimetriche e i risultati sono arrivati. Sono bastate 16 delle 66 antenne di ALMA per determinare esattamente la distanza di 18 galassie. Finora regnava un po’ d’imbarazzo, dato che oggetti altrettanto vecchi erano già stati localizzati, ma nessuno con le caratteristiche esplosive di quelli osservati da ALMA. Adesso, si è molto più … contenti. La teoria è giusta! Le galassie studiate hanno un’età che va da uno a tre miliardi di anni. Inoltre, nelle due più vecchie (rispetto a noi) è stata anche individuate la presenza di acqua. Possiamo ben dire di aver trovato l’acqua più antica dell’Universo… Chissà se è ancora potabile?
Oltre alla grande capacità “visiva”, ALMA ha dalla sua una velocità di analisi spaventosa. Le bastano pochi minuti per galassia, cento volte meno di quanto abbisognassero i suoi predecessori. L’attività è veramente frenetica: mille stelle all’anno contro l’unica che la Via Lattea riesce a mettere insieme oggi.
Tuttavia, ALMA è stata aiutata dall’effetto lente. Le galassie studiate sono state “avvicinate” e intensificate dalla presenza di una galassia più vicina interposta tra il lontanissimo oggetto e il telescopio cileno. Oggi si sa benissimo come risoctruire le immagini distorte dalla gravità delle galassie più vicine e i risultati sono più che affidabili. I telescopi cosmici sono in grado di amplificare la luce di un fattore 22: niente male eh?
Questo è solo un antipasto delo banchetto che ALMA sarà in grado di offrire quando lavorerà a tempo pieno e con tutte le sue antenne. Il prossimo passo è, infatti, quello di studiare i meccanismi di formazione stellare come se si trovasseto nelle nostre vicinanze.
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bellissimo articolo!
abbiamo messo gli occhi (o le antenne) su una vera fabbrica in pieno orario di lavoro!
ripeto ciò che ho detto in un altra discussione..... tutte queste conferme osservative sul MS ci indicano che la strada intrapresa dagli scienziati è quella giusta!
non oso immaginare nel prossimo futuro le nuove tecnologie e i metodi di "osservazione" cosa possano farci scoprire e .... sopratutto capire!
Caro Enzo belissimo articolo e poi bellissimo anche l'uso intensivo di queste...speciali lenti di ingrandimento...che abbiamo imparato da tempo adf usare quando se ne presenta l'occasione; chiissà cosa ci daranno quando Alma funzionerà a pieno ritmo.
Vedo che già in quei tempi l'acqua era presente, acqua ed ancora acqua, sarà un segno?
Vorrei dirti, anche se non riguarda proprio l'argomento, che mio cognato, ingegnere per un'azienda energetica nazionale, è stato sul posto per lavoro (altro lavoro) ed ha potuto comunque vedere le antenne di Alma e i lavori intorno, mi ha detto che comunque è stato emozionante e che già così è grandioso. Si sbrigheranno a portare avanti i lavori§? Perchè ci aspettano sicuramente cose attualmente inimmaginabili.
Queste fabbriche comunque lavorano davvero a tempo pieno, solo per il piacere di farlo, senza problemi terreni di contratti , precarietà, scontri generazionali, pensioni, "dio" denaro insomma, e questo non è poco.
Io spero che nel prossimo futuro, si trovi un modo per andare a guardarle di presenza queste meraviglie dell'universo.., immagina che spettacolo sarebbe, poter osservare da vicino una nebulosa o una ipergigante blu... sarebbe stupendo ..