Esiste, finalmente, una chiara evidenza che l’oceano di Europa non sia un “sistema” isolato, ma continui a scambiare informazioni e composti chimici con la superficie esterna. In altre parole, non vi sarebbe nemmeno bisogno di perforare la crosta per studiare ciò che sta sotto, basterebbe raschiarla e analizzare la sua composizione. Si è aperta una porta tra una superficie ghiacciata e inospitale e un luogo dove la vita non sarebbe per niente impossibile. Scusate lo sfogo: altro che i robot marziani!
La scoperta è avvenuta tramite osservazioni da terra e non attraverso i dati della missione Galileo. Gli spettroscopi di ultima generazione (applicati, inoltre, al Keck del Mauna Kea) stanno facendo veramente miracoli. In particolare, è stato trovato un sale ben conosciuto: l’epsomite, un sale solfato del magnesio.
Si pensa che l’oceano di Europa sia profondo circa 100 km e copra l’intero satellite. Lo zolfo è sicuramente trasportato sul satellite attraverso il campo magnetico di Giove che lo ruba ai vulcani di Io e lo deposita sulla superficie della seconda grande luna gioviana. Ma da dove proviene il magnesio? In particolare, quale minerale può combinarsi con lo zolfo per produrre il solfato di magnesio. Alla fine si è scoperto: il cloruro di magnesio, proveniente dall’oceano tramite fessure o cunicoli o qualche altra via di comunicazione.
Diventano allora molto importanti le osservazioni di una quindicina di anni fa che indicavano una tenue atmosfera di sodio e potassio attorno a Europa, provenienti molto probabilmente dalla superficie del satellite. Anche se il cloruro di potassio e il cloruro di sodio non possono essere rivelati attraverso misure spettroscopiche da terra, l’esistenza di cloruro di magnesio sembra far pensare a una loro presenza in superficie.
In altre parole, questi tre composti, portati in superficie attraverso passaggi “segreti”, sono esattamente quelli che caratterizzano gli oceani terrestri. Tuttavia, così come vi è un passaggio dal basso verso l’alto, può benissimo esserci un passaggio di composti chimici dalla superficie all’oceano: carbonati e altre molecole complesse… Insomma, Europa nasconde un luogo meraviglioso per ospitare la vita. Un passo ulteriore rispetto all’articolo precedente (QUI).
Cosa aspettiamo ad andare a pescare qualche branzino alieno?

Spero che si prepareranno le missioni giuste. Giove ha veramente un suo "sistema solare" autonomo all'interno del Sistema Solare, ed Europa è un po' la sua Terra.
E poi quando si dice...il "sale della vita"...
Bisogna stare attenti a non portare noi i pesci su Europa e poi ripescarli dicendo che sono del posto.
L'analogia potrebbe essere molto calzante, magari proprio quando il Sole comincerà ad ... allargarsi!
Le condizioni di Marte ed Europa sono un paradiso in confronto a certi ambienti che abbiamo sulla Terra, la vita per svilupparsi ha bisogno di determinate condizioni poi quando si è sviluppata può andare ovunque.
Mah, speriamo bene perchè ciò che finora è stato sfiorato dall'uomo talvolta ha visto finire la vita e non nascere. Comunque voglio essere ottimista. Ma se vogliamo scoprire vita autoctona è meglio sterilizzare.