L’unica sicurezza delle due osservazioni di Chandra sembrerebbe il fatto che il grande buco nero si è tranquillizzato durante gli ultimi dieci anni. Sicuramente un bel colpo di fortuna aver potuto seguire la fine del pasto di un oggetto che ha unna massa pari a circa 5 milioni di volte quella del Sole. La rapidità di questo cambiamento di attività fa ben sperare di poter assistere in diretta anche al risveglio del “mostro”. Chandra e NuSTAR tengono le orecchie bene aperte.
Tuttavia, c’è qualcosa che non torna. Una galassia con un buco nero addormentato dovrebbe ridurre di molto la sua attività di nascita stellare. E invece quella dello Scultore mostra ancora un’attività frenetica. Da ciò che si sa, guardando in giro per l’Universo, la nascita stellare e l’attività del buco nero centrale vanno di pari passo. In particolare, i buchi neri “ingrassano” proprio durante una nascita stellare parossistica (o viceversa). Quando le radiazioni del buco nero diventano troppo violente la nascita stellare diminuisce sensibilmente fino a ridursi a poche nuove stelle per anno. In altre parole, un buco nero dormiente non dovrebbe poter dormire in mezzo al chiasso di tanti nuovi bambini irrispettosi e troppo vivaci. Quale può essere la spiegazione di questo piccolo mistero? Purtroppo le osservazioni non possono dirci se la nascita stellare sta diminuendo o sta aumentando: dieci anni sono troppo pochi per stabilire un realistico tasso di formazione.
Vi sarebbe anche un’altra spiegazione. La sorgente osservata nel 2003 da Chandra non era il buco nero centrale della galassia, ma un’altra intensissima sorgente di raggi X, vicina al gigante centrale. In realtà un buco nero stellare non dovrebbe poter essere scambiato per quello galattico, ma vi sono casi in cui questo può succedere. Ancora una volta bisogna considerare un sistema doppio, dove la stella che “succhia” materia dalla compagna, che ha riempito il proprio lobo di Roche, sia proprio un buco nero. La materia che cade su di lui aumenta l’intensità delle radiazioni e fa apparire l’oggetto ben più potente di quanto non sia in realtà.
In realtà, vicino al centro della galassia è stata osservata una sorgente molto luminosa nell’X, una ULX. Che fosse lei a mostrarsi così violenta dieci anni fa? Oltre tutto, i buchi neri stellari di questo tipo sono, ovviamente, più numerosi proprio nelle zone di alta formazione stellare. Non resta che aspettare il risveglio del gigante e vedere se riesce a sopravvivere nel caos stellare o farà valere la sua legge. Chandra e NuSTAR non si faranno scappare il momento fatidico.

Questo studio umanizza i buchi neri, mai immaginato che potessero modificarsi in tempi umani
Se ho ben capito l'articolo sui Quasar come modulatori di formazione stellare il Buco Nero Galattico svolge nel suo piccolo una funzione analoga: più è attivo lui, più il gas galattico è eccitato più ioni H+ meno formazione stellare, viceversa se Buco Nero Centrale quiescente, più atomi neutri più formazione stellare. Ma questo sul lungo periodo, penso occorra migliaia di anni (milioni?) perchè più formazione stellare più novae e supernovae che lasciano residui e inevitabilmente dopo milioni di anni cadranno nel buco nero. Non so se il ragionamento fila ma si dovrebbe vedere notevoli fluttuazioni dell'attività del buco nero centrale nell'arco di milioni di anni...
L'universo è ancora troppo giovane..
ma come è intrigante questo universo che continua a cambiarci le carte in tavola
, sembra che si diverta ad aprirci continui misteri. Butto lì una stupidaggine: non è che in dieci anni sono stati fatti a chandra delle manutenzioni, aggiornamenti ecc per cui sono cambiate le sue prestazioni ? del tipo oggi vede più " distintamente" di 10 anni fa e quindi 10 anni fa aveva visto come buco nero galattico quello che era uno stellare?
penso occorra migliaia di anni (milioni?) perchè più formazione stellare più novae e supernovae che lasciano residui e inevitabilmente dopo milioni di anni cadranno nel buco nero. Non so se il ragionamento fila ma si dovrebbe vedere notevoli fluttuazioni dell'attività del buco nero centrale nell'arco di milioni di anni...
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Il ragionamento, comunque,non fila. Non è detto che quanto si forma in una galassia finisca inevitabilmente nel suo BN centrale. Può tranquillamente mantenersi in orbita.
L'attività del BN galattico dipende da cosa lo circonda nelle immediate vicinanze, in special modo dalle nubi di gas che si trovano ad attraversare il suo cammino....