La Costellazione della Fornace

In questa puntata parliamo di una costellazione che probabilmente è poco nota anche se è visibile alle nostre latitudini. Andiamo a conoscere le sue caratteristiche.


Questa serie di articoli fa uso del Simulatore di costellazioni in 3D, descritto in questo articolo. Se si dovessero riscontrare problemi nel caricamento delle pagine, scaricare manualmente l’ultima versione di JRE (Java Runtime Environment) all’indirizzo:
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La Fornace

la Costellazione della Fornace
la Costellazione della Fornace

Si tratta di una costellazione abbastanza estesa, ma con poche stelle brillanti. La più luminosa è infatti di 4a magnitudine, fatto questo che la rende invisibile nei cieli luminosi delle città, mentre è ben visibile in montagna, dove il cielo è senz’altro più scuro. Nella mappa stellare realizzata come sempre con Stellarium, vediamo che la Fornace si trova sull’altra sponda del fiume Eridano rispetto al magnifico Orione: questo fatto da solo dovrebbe consentire un’agevole localizzazione della costellazione incuneata tra i meandri del fiume.

Vedremo fra breve che la Fornace (il fornello chimico da laboratorio) è notevolissima a causa del numero molto alto di deep sky object presenti entro i suoi confini.

l'applet 3D della costellazione
l’applet 3D della costellazione

Per mezzo dell’applet 3D possiamo vedere le poche stelle che compongono la costellazione e che si distaccano da foglio virtuale, come iniziamo a girarlo (grazie alle frecce destra e sinistra), mentre cliccando “f” non succede niente, dato che è difficile visualizzare uno strumento di laboratorio con una manciata di stelline quasi invisibili.

La Fornace è una costellazione giovane e perciò non appare nè nell’opera di Hevelius né nell’Uranometria, ma solamente nel fido Stellarium

la Costellazione della Fornace secondo Stellarium
la Costellazione della Fornace secondo Stellarium

Le stelle vicine della Fornace

Come detto, stavolta non ci sono stelle grandi, nemmeno una di classe K da paragonare ad Aldebaran…

Viceversa ci sono tre stelle vicine (sempre su scala cosmica), delle quali una vicinissima: si tratta di una stella di classe M9, identificata dalla sigla LP 944-20, che è posta alla distanza di 16 al dal nostro Sole.

La seconda stella per distanza è posta a 41 al ed è la HIP 10798, una stellina di classe G8 che si potrebbe addirittura vedere ad occhio nudo, avendo una $magnitudine$ pari a 6.8 . Anche la terza stella, nientemeno che la α For, (che vi anticipo chiamarsi Dalim, ma solo da pochissime persone)  di classe F8, è poco più distante, 46 al.

I miei amici di quella zona di cielo, i famosi Ellepi, sono un po’ all’antica, anni ’70, tanto che i giovani d’oggi non li conoscono nemmeno, a tutto vantaggio degli Aipad, una tribu modernissima di abitanti di un pianeta vicino: la foto che mi hanno mandato mostra il Sole circondato da stelle dell’emisfero boreale, com’è ocvvio che sia data la collocazione della Fornace.

Gli altri miei amici Dalimalimalatimalimitati hanno come caratteristica una lingua che si attorciglia e si scioglie non appena parlano, ma ciò non ha impedito loro l’invio della foto di rito, dove si vede il nostro Sole in mezzo a stelle notissime quali Vega, Altair, Sirio, Arturo e Procione, laddove l’intrusa è come sempre Sirio, che appare qua e là nel cielo nei posti più inattesi grazie alla sua vicinanza al nostro Sistema Solare.

Un tripudio di oggetti deep sky

Come anticipato la costellazione della Fornace presenta al suo interno una lunga teoria di galassie, una più bella dell’altra, che vedremo in rigoroso ordine numerico, per non far torto a nessuna. Ma intanto iniziamo con un delicatissimo ammasso stellare sferoidale, detto Fornax Dwarf

la $galassia$ sferoidale Fornax Dwarf
la galassia sferoidale Fornax Dwarf

Iniziamo ora con il globular cluster NGC 1049

il globular cluster $NGC$ 1049
il globular cluster $NGC$ 1049

la stupenda $galassia$ a spirale barrata $NGC$ 1097, particolarmente suggestiva

la spirale barrata $NGC$ 1097
la spirale barrata $NGC$ 1097

Ora possiamo ammirare la $galassia$ ellittica $NGC$ 1316, detta anche Fornax-A in quanto si tratta di una radio-$galassia$ in probabile interazione con un oggetto più piccolo: qui la vediamo da lontano

la $galassia$ ellittica $NGC$ 1316, Fornax-A
la $galassia$ ellittica $NGC$ 1316, Fornax-A

mentre qui ne vediamo un particolare ripreso dall’HST

particolare della $galassia$ ellittica $NGC$ 1316, Fornax-A
particolare della $galassia$ ellittica $NGC$ 1316, Fornax-A

cosa dire invece della magnifica $NGC$ 1350, una $galassia$ a spirale?

la $galassia$ a spirale $NGC$ 1350
la $galassia$ a spirale $NGC$ 1350

Vediamo poi la delicata nebulosa planetaria $NGC$ 1360

la nebulosa planetaria $NGC$ 1360
la $nebulosa$ planetaria $NGC$ 1360

seguita dalla maestosa ed imponente $galassia$ a spirale barrata $NGC$ 1365

la $galassia$ a spirale barrata $NGC$ 1365
la $galassia$ a spirale barrata $NGC$ 1365

Un po’ più piccola ma lineare e tranquilla è la $galassia$ a spirale barrata $NGC$ 1398

la $galassia$ a spirale barrata $NGC$ 1398
la $galassia$ a spirale barrata $NGC$ 1398

Ora abbiamo la bella coppia di galassie ellittiche $NGC$ 1399 e $NGC$ 1404

la coppia di galassie ellittiche $NGC$ 1399 e $NGC$ 1404
la coppia di galassie ellittiche $NGC$ 1399 e $NGC$ 1404

Ed infine chiudiamo con la strana $galassia$ ellittica $NGC$ 1427

la $galassia$ ellittica $NGC$ 1407
la $galassia$ ellittica $NGC$ 1407

Ve l’avevo detto che erano una più bella dell’altra?

Nomi di stelle e visibilità

C’è una sola stella nella Fornace con un nome, decisamente non utilizzato

  • Dalim (α For): il cui significato non è noto

Per quanto riguarda la visibilità della costellazione, all’orario solito delle 21, la si trova bassa sull’orizzonte, a SudSudEst, nella seconda decade di ottobre, per culminare a Sud nel periodo di Natale per poi trovarsi bassa sull’orizzonte, a SudSudOvest, a fine febbraio dell’anno successivo.

Buone osservazioni!

 

Informazioni su Pierluigi Panunzi 537 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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