In viaggio verso HD 219134

In questa puntata vi propongo un viaggio verso un altro sistema stellare contenente parecchi pianeti extrasolari: è pure vicino, per cui preparate le valigie!


Qualche giorno fa è stato pubblicato questo articolo, in cui si parla della scoperta di due pianetoni rocciosi ad appena 21 anni luce dal Sole: sono stati scoperti dallo stesso Astronomo di TRAPPIST-1, la famosa stella con i 7 pianeti…

Stavolta si tratta di una stella già nota agli Astronomi, la HD 219134, altrimenti detta HIP 114622, SAO 35236 e soprattutto Gliese 892: dall’appartenenza a quest’ultimo catalogo stellare (Gliese) si può capire subito che si tratta di una stella vicina al Sole, stavolta alla portata di telescopi di media potenza, al limite anche un buon binocolo, data la sua splendida magnitudine pari a 5.5. Si trova nella costellazione di Cassiopea, vicina al confine con Cefeo, ben visibile alle nostre latitudini.

la mappa stellare di Cassiopea e tutte le informazioni sulla stella
la mappa stellare di Cassiopea e tutte le informazioni sulla stella

Visto che l’altra puntata è piaciuta, nonostante gli errori commessi dal sottoscritto, sono qui a proporvi un viaggio tra questi vicini cosmici, ma prima di accendere i motori della nostra astronave virtuale (Celestia), faccio due considerazioni preliminari.

Ho corretto gli errori!

Dopo aver scoperto qualche errore, ho effettuato le correzioni del caso e, se per caso non avete letto la versione corretta, con nuove immagini, vi invito a leggervi pure l’articolo corretto sulla TRAPPIST-1.

Alcune precisazioni iniziali…

… molto doverose! In questo caso le informazioni relative ai pianeti extrasolari sono molto poche e non del tutto complete: sono però quel tanto che basta per poter effettuare un viaggio da quelle parti! Come prima cosa metterò il link alla pagina da cui ho tratto queste informazioni, che esporrò anche in una tabellina, uno screenshot del sito…
Invece la stella, come dicevo, è già nota e sia Stellarium che Celestia ce l’hanno nei loro cataloghi: stavolta non ho nemmeno bisogno di creare il file di Celestia relativo alla stella, mentre ho creato quello dei pianeti. È una cosa che mi diverte molto e con Celestia i risultati si vedono subito: dalle immagini che ho scattato in condizioni simili a quelle dell’altro articolo, si noterà che sono nettamente differenti, dal momento che i dati dei due sistemi planetari sono molto differenti, a cominciare dalle caratteristiche della stella.

Una mia richiesta è quella di collaborare non appena si trovassero errori oppure nuovi valori : non è (ancora) possibile fare un articolo interattivo, ma se gli Astronomi dovessero calcolare nuovi parametri orbitali, allora li potrò inserire nei miei file e fare gli opportuni aggiornamenti! Ovviamente nei limiti di tempo e spazio: tempo del sottoscritto e spazio nel sito… L’importante è avere un’idea di quello che si può vedere da quei pianeti, così come ho fatto ad esempio nei (quasi) 88 articoli sulle costellazioni, pubblicando foto di stelle viste da pianeti inventati, mentre qui abbiamo dei pianeti veri, scoperti ancora una volta con il metodo dei transiti. Insomma anche questo secondo articolo è un esperimento: già con pochi valori si vedono risultati decenti, sempre senza matematica a disturbare i nostri sonni!

Iniziamo ora a conoscere questa stella, della famiglia di Aldebaran…

La stella HD 219134

A forza di scriverlo io e di leggerlo voi, impareremo il nome di questa stella: già Gliese 892 è forse un tantinello più semplice da ricordare… Qui si va per gusti personali. La stella in questione presenta ad oggi 7 pianeti ed i due più vicini sono le due super Terre di cui si parla nell’articolo citato all’inizio: di questi pianeti (b e c) sono stati osservati i transiti sulla stella madre.

Nel sito exoplanet.eu dapprima si clicca la bandierina italiana per avere la nostra lingua e poi sulla voce “Tutti i cataloghi”: si aprirà una grande tabella contenente tutti i pianeti extrasolari confermati (3605 attualmente), ordinati a partire dalle ultime date di conferma, a ritroso nel tempo. Nella Casella “Planet Search” possiamo ora inserire “hd 219134” perché vengano immediatamente visualizzati i pianeti della stella: la tabella con i dati è questa, ordinata stavolta per distanza dalla stella cliccando sull’intestazione “Period (day)

tabela con i dati dei pianeti extrasolari
tabella con i dati dei pianeti extrasolari

Devo subito dire che proprio mentre ne facevo lo screenshot è scomparso il pianeta “f“, dapprima presente, perché non ancora confermato, a riprova che la tabella viene costantemente aggiornata in base agli ultimi dati calcolati: in questo momento perciò i pianeti sono 6 e non 7!

Da questa tabella si evince che solo b ha un raggio stimato, ma questo fatto non mi ha fermato nella costruzione dei file per Celestia, dal momento che servono il periodo in giorni (Period) da trasformare in anni (dividendo per 365) e la distanza (a), stavolta già espressa in UA: in questo modo si potrà subito vedere l’aspetto differente della stella in base alla distanza dei pianeti.

Intanto possiamo vedere una panoramica del sistema planetario, in cui la stella (doppia) è una nana arancione, di classe spettrale K3V, con un raggio pari a 0.77 volte quello del Sole.

il sistema planetario di Gliese 892
il sistema planetario di Gliese 892

Confrontando il sistema planetario con quello di TRAPPIST-1 si notano subito le differenze tra i sistemi visti alla stessa distanza: la più eclatante è il diametro nettamente maggiore della stella al centro. Visto poi che la stella si trova a 21.35 anni luce da noi, mi sono fatto mandare dai miei amici del luogo questa foto

il Sole visto da HD 219134
il Sole visto da HD 219134

dove il Sole è la stellina di $magnitudine$ 3.9 al centro, in compagnia di tante altre stelle dell’emisfero australe, delle costellazioni della Carena, del Centauro e della Croce del Sud.

Iniziamo ora a vedere l’aspetto, decisamente inquietante, della WDS J23133+5710AB (questo nome è solo in apparenza difficile: leggete le coordinate celesti riportate dalla prima foto e capirete meglio), allontanandoci pian piano dalla stella, saltando da un pianeta al successivo. Dal pianeta b la stella appare decisamente enorme, vicina e terrificante con un diametro apparente di più di 10°

hd 219134 vista dal pianeta b
hd 219134 vista dal pianeta b

così come dal pianeta c da cui appare poco più grande di 6°

hd 219134 vista dal pianeta c
hd 219134 vista dal pianeta c

anche da f non scherza con quasi 3° di diametro: nel caso questo pianeta non sia confermato, beh, dimenticatevi di questa foto!

hd 219134 vista dal pianeta f
hd 219134 vista dal pianeta f

Dal pianeta d, la stella comincia ad essere un po’ più terrestre, ma sempre di quasi 2°

hd 219134 vista dal pianeta d
hd 219134 vista dal pianeta d

Vista dal pianeta g invece ha un diametro apparente di poco superiore al grado

hd 219134 vista dal pianeta g
hd 219134 vista dal pianeta g

Invece osservandola dal pianeta e, la stella Bradley 3077 (ma quanti nomi ha? tantissimi, come ogni stella, a seconda del catalogo di appartenenza) inizia quasi a scomparire, con un diametro di meno di 10′

hd 219134 vista dal pianeta e
hd 219134 vista dal pianeta e

mentre da h è oramai un puntino luminoso di 8′ di diametro

hd 219134 vista dal pianeta h
hd 219134 vista dal pianeta h

C’è da dire che gli ultimi pianeti (g ed e) sono a distanze molto grandi dalla stella (rispettivamente 2.5 e 3 UA) , con periodi di rivoluzione finalmente grandi (più di 3 anni e 6 anni), rispetto ai pochi giorni dei pianeti più vicini e a quelli che abbiamo conosciuto di TRAPPIST-1.

Concludo questa carrellata fotografica ricordando ancora una volta che si tratta ancora di parametri orbitali in alcuni casi non ancora confermati, per cui magari qualche foto dovrà essere rifatta: nel momento in cui scrivo, il pianeta f non appare ancora nella tabella, mentre non posso darvi la prova che prima apparisse, visto che ho sovrascritto l’immagine catturata dallo schermo con quella nuova!

Rimanete sintonizzati!

Post scriptum

Vi sarete domandati perché non ho citato nessuno dei miei amici stellari : sono 7, ma bisogna comprendere lo stato d’animo dei Gliesieffi, che da un momento all’altro non vengono più riconosciuti dalla comunità scientifica. Proprio per questo motivo il consorzio dei Gliesitutti ha indetto uno sciopero a favore di quei poveretti, chiedendomi di non citarli più di tanto… fino a che la situazione non si normalizzi o in un verso o nell’altro.

 

Informazioni su Pierluigi Panunzi 512 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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