Ho affermato in parecchi articoli (ad esempio in questo e soprattutto nei successivi della serie) che questi fenomeni tra i satelliti di Giove sono molto rari: si può vedere subito da questa tabellina
dove sono elencati appena tre eventi, per giunta particolarmente elusivi e tutto sommato visibili solo con telescopi veramente potenti.
I dati contenuti nella tabellina sono:
- data: la data dell’evento
- ora locale: l’istante in cui si verifica la fase massima dell’evento. L’ora è quella locale, dei nostri orologi, considerando l’introduzione dell’ora legale.
- evento : il primo numero indica il satellite (2 = Europa, 3 = Ganimede), ecl = eclissa, il secondo numero è il satellite di Giove che subisce l’azione (1 = Io, 2 = Europa, 3 = Ganimede)
- tipo: P = Parziale, E = eclissi in penombra
- durata (sec) : la durata totale in secondi dell’evento
- altezza dell’evento sull’orizzonte alla fase massima: è riportata l’altezza di Giove sull’orizzonte per le città di cui è riportata la sigla. Un valore in corrispondenza di una certa città significa che l’evento ha superato la soglia imposta dall’autore di Occult 4 e cioè almeno 5° di elevazione sull’orizzonte e il Sole ad almeno 6° sotto l’orizzonte. Per un evento che non soddisfi questi requisiti minimi la casella corrispondente è vuota. In questo caso l’osservazione del fenomeno è ancora più difficile, se non impossibile
Fenomeni elusivi e rari
Si tratta di tre eventi parziali (tre PHEMU) che sappiamo verificarsi solamente per un certo numero di mesi ogni circa 6 anni: al di fuori di questi periodi i satelliti Medicei di Giove si spostano come ben noto sera dopo sera, praticamente evitandosi, a volte avvicinandosi prospetticamente.
Ma proprio ogni sei anni circa si compie la magia: le orbite di Giove e dei suoi satelliti principali e soprattutto della Terra si dispongono geometricamente in modo da favorire incontri più ravvicinati ed occultazioni tra i satelliti, ma soprattutto la generazione di eclissi con l’ombra di un satellite che si proietta su un altro.
Le occultazioni, che in pratica sono incontri ravvicinatissimi tra due satelliti di Giove, sono fenomeni geometrici, prospettici, apparenti, che si osservano solo grazie alla particolare disposizione degli oggetti celesti: basterebbe spostarsi di poco dalla nostra Terra per non vederli più.
Un esempio banalissimo potrebbe essere, mentre camminiamo per strada, osservare un segnale stradale che nasconde un semaforo, mentre basta spostarci di qualche metro, se non pochi centimetri, perché l’evento non si verifichi più.
Invece le eclissi sono fenomeni creati da un bellissimo gioco di luci ed ombre: la luce del Sole genera in qualsiasi istante l’ombra dell’oggetto illuminato (dall’altro lato) e questa ombra va proprio a proiettarsi su un altro satellite di Giove.
In questo caso l’evento potrebbe essere visibile da sonde spaziali che puntassero i loro occhi elettronici verso Giove e la sua corte di satelliti: l’esempio banalissimo stavolta prevede l’ombra di un segnale stradale che oscura un semaforo. Chiunque nelle vicinanze (a destra o a sinistra) potrebbe verificare l’accaduto, mentre ovviamente un osservatore posto dietro al semaforo non vedrebbe nulla.
L’eclissi del primo di Aprile
Quando oramai mancherà poco alle prime luci dell’alba (grazie all’onnipresente Stellarium)
alle 5:41 Ganimede eclisserà parzialmente Europa ed in questa immagine, generata con l’ottimo programma WinJUPOS, possiamo vedere quello che succederà
l’ombra del satellite maggiore di Giove nasconderà parte del disco illuminato di Europa.
Il fenomeno, come riportato in tabella, interesserà solamente la zona centro meridionale della nostra penisola.
Prima eclissi in penombra
Già sappiamo per esperienza che le più note eclissi in penombra della Luna sono eventi particolarmente difficili da osservare, dal momento che la penombra della Terra non è così scura come lo è invece l’ombra.
Da veri appassionati di Astronomia, non possiamo che essere contenti di un evento che accadrà dalle parti di Giove, ma sarà visibile dalla Terra, anche in questo caso poco prima dell’alba
alle 5:11 la penombra di Europa interesserà davvero marginalmente il disco di Io
stavolta con un fenomeno potenzialmente osservabile da tutta l’Italia, con Giove un po’ meno basso sull’orizzonte.
Seconda eclissi in penombra
Se già il secondo PHEMU appena analizzato sembra deludente, questo terzo evento tra satelliti di Giove lo sarà ancora di più.
Alle 4:37 di mattina
si verificherà l’eclissi parzialissima e per giunta in penombra di Europa sul disco di Ganimede.
In questa immagine
si fa addirittura fatica a distinguere l’unghia di penombra che scalfisce appena la parte settentrionale del disco del maggiore dei satelliti di Giove.
Conclusioni
Come già avevo accennato, questa stagione di fenomeni mutui tra satelliti di Giove è particolarmente povera di eventi, rispetto a quella avvenuta nel 2015. Ma non per questo mi tirerò indietro!
Appuntamento al prossimo mese…
PS : Provate a rileggere l’ultimo paragrafo del capitolo “Fenomeni elusivi e rari”. Proprio mentre scrivevo questo articolo (ed in particolare quella frase) mi è venuta una certa idea…
Rimanete sintonizzati !
Ciao,
ho letto l'articolo e ho recuperato i precedenti sullo stesso argomento. Tutto molto complesso ma molto bello.
Giusto una domanda, più per curiosità personale: se non ricordo male in qualche articolo dici che sono fenomeni difficili da osservare e ci vuole un buon diametro. Di che ordine di misura parliamo? 150? 200? 300?
eccomi qua!
ho fatto un po' di ricerche in internet per poter rispondere alla giusta e non facile domanda, visto che francamente non ho le conoscenze necessarie per poter fornire una risposta matematica: qualche amico del sito e del forum potrebbe aiutarci?
In nessun sito (anche i più autorevoli) ho trovato una chiara indicazione, se non che in questi eventi si avrà una variazione nella magnitudine dell'oggetto interessato, informazione che non avevo riportato nelle tabelle e che d'ora in poi aggiungerò.
Sua maestà il sito francese IMCCE (Institut de mécanique céleste et de calcul des éphémérides) fornisce tabelle degli eventi visibili da ogni osservatorio, con dati che ho verificato rispetto a quelli ottenuti col programma Occult 4...
tra le varie pagine del sito c'è la possibilità di scaricare un pdf
https://www.imcce.fr/content/medias/...bservateur.pdf
in cui ci sono parecchie indicazioni sull'osservazione di questi fenomeni.
nemmeno qui si parla di strumenti utilizzabili, ma riporto volentieri la traduzione (fatta con Google Translator, visto che il francese non lo mastico)
I satelliti galileiani sono molto luminosi e le osservazioni possono essere realizzate con telescopi molto piccoli. Tuttavia, alcuni criteri indicano se un telescopio è in grado di effettuare osservazioni utili:
- Lo strumento deve essere molto stabile per garantire immagini stabili durante tutta l'osservazione e la guida del telescopio deve essere sicura per evitare il ritardo dell'immagine durante l'osservazione.
- possono essere utilizzati occhiali o telescopi anche con una piccola apertura per osservare fenomeni reciproci.
Se lo dice IMCCE, c'è da fidarsi...
In internet ho pure trovato un filmato del mitico Dave Herald (autore di Occult 4)
https://youtu.be/sFDwkMb6Lpw
in cui è apprezzabile la variazione di luce di Io durante la ripresa, di cui non indica le caratteristiche...
senza voler fare paragoni, con il mio 10" anni fa ero riuscito a fare in un'altra occasione una ripresa simile di Giove ed i suoi satelliti e quindi ritengo che con strumenti alla nostra portata si potrebbero fare buone osservazioni!
solo se non avessi il palazzo di fronte a nasconderne grandissima parte...
altro bellissimo filmato che ho trovato in internet è questo
https://www.universetoday.com/wp-con...io20090816.gif
in cui si vede proprio il dischetto dei satelliti!
pochi minuti fa ho inviato una mail all'autore del filmato, Christopher Go, per chiedere il permesso di pubblicarlo nei miei articoli e dopo nemmeno 5 minuti mi ha risposto positivamente, ma purtroppo non mi ha detto il setup utilizzato per la ripresa...
comunque se lo cercate in internet dovrebbe essere pure su FaceBook, ma quello che più importa è che a lui hanno dedicato un articolo nientemeno che alla NASA!
https://solarsystem.nasa.gov/news/37...hristopher-go/
dove si vede il simpatico astrofilo-mobiliere filippino (di età assolutamente indecifrabile!) vicino al suo C11...
quindi immagino che la ripresa l'abbia fatta con quel bellissimo telescopio!
PS concludo dicendo che ovviamente nei prossimi articoli correggerò le mie affermazioni sulla effettiva osservabilità dei fenomeni
vorrei sbagliarmi, ma sembra che questi fenomeni vengano considerati di serie B, visto che non mi è sembrato che gli amici astrofili del forum abbiano dato seguito ai miei articoli (della scorsa stagione di 6 anni fa) con le loro osservazioni effettuate...
chiedo venia se mi sono perso dei post a riguardo e ribadisco che se non avessi il palazzo di fronte e se Giove fosse un tantinello più alto sull'orizzonte mi ci dedicherei senz'altro...
Grazie mille per la risposta.
Peccato che Aprile sia un mese un pò sfortunato per Giove, molto molto basso.