Sembra che per qualche Governo la situazione della spazzatura spaziale, che mette a rischio l’accesso e la permanenza umana nello spazio, allo stato attuale non sia già abbastanza grave.
Ne ha dato prova la Russia che il 13 novembre ha condotto un test con un missile Zyklon-3 DA-ASAT (direct-ascent anti-satellite) che ha raggiunto l’obiettivo di colpire un satellite, il dismesso COSMOS 1408.
La conseguenza è stata però drammatica: 1500 frammenti della collisione sono sotto tracciamento (più altre decine di migliaia troppo piccoli per poterne seguire la traiettoria) e si aggirano nella preziosa orbita terrestre bassa (LEO) come dei pericolosissimi proiettili. La prima minaccia non ha tardato a palesarsi.
Infatti, nella giornata di ieri 15 novembre, la Stazione Spaziale Internazionale è stata messa per breve tempo nello stato di safe-haven.
A differenza di quanto avvenuto pochi giorni fa, con l’intervento sui motori che ha alzato di circa un km la quota della ISS per evitare un detrito cinese (risultato di un altro test missilistico risalente al 2007), stavolta l’allarme di potenziale collisione è arrivato troppo tardi per operare una opportuna correzione orbitale.
La modalità operativa safe-haven prevede la chiusura dei boccaporti di buona parte dei moduli cosiddetti radiali della Stazione Spaziale Internazionale (tra questi Columbus, Kibo e il Bigelow Expandable Activity Module), con gli astronauti che si pongono al sicuro dentro i moduli di trasporto nella sciagurata eventualità di dover procedere a un rientro a terra d’emergenza. È in questa modalità di sicurezza che l’equipaggio ha atteso il termine dei due passaggi a rischio della nube di frammenti. Il monitoraggio dei detriti indica che ogni 90 minuti avviene un avvicinamento con la ISS, ma seguendo delle valutazioni di rischio non sono per adesso previste contromisure.

Durissime le dichiarazioni di Bill Nelson, amministratore dell’agenzia spaziale NASA, giunte per mezzo di un comunicato: “Oggi, a causa dei detriti generati dal test distruttivo russo ASAT, gli astronauti e cosmonauti hanno intrapreso delle procedure di sicurezza d’emergenza. […] Con la sua lunga e leggendaria storia di volo spaziale umano, è impensabile che la Russia possa mettere a repentaglio non solo astronauti americani e partner internazionali, ma anche i propri cosmonauti. Le loro azioni pericolose e sconsiderate minacciano anche i taikonauti a bordo della stazione spaziale cinese. Tutte le nazioni hanno la responsabilità di prevenire la creazione intenzionale di detriti da test ASAT e di promuovere un sicuro e sostenibile ambiente nello spazio”.
Il ministro della difesa russo Sergey Shoygu ha da poco rotto il silenzio e, oltre a lodare l’accuratezza del test missilistico, ha sminuito il pericolo e accusato gli Stati Uniti di voler aumentare la tensione militare tra i due paesi anche nello spazio. Shoygu ha inoltre colto l’occasione per ricordare il ruolo da protagonista di Russia e URSS nell’accesso allo spazio, con i decenni di collaborazioni internazionali e i grandissimi risultati conseguiti.
Ma suona un po’ strano sentire queste parole da un ufficiale dell’esercito russo, responsabile del test missilistico, che è cosa diversa dall’agenzia spaziale Roscosmos.
Fonti: https://www.nasa.gov/press-release/nasa-administrator-statement-on-russian-asat-test
https://payloadspace.com/iss-initiates-safe-haven-procedures/
https://www.spacecom.mil/News/Article-Display/Article/2842957/russian-direct-ascent-anti-satellite-missile-test-creates-significant-long-last/
http://parabolicarc.com/2021/11/16/in-wake-of-asat-test-roscosmos-says-its-in-favor-of-space-safety/
Ve lo ricordate come berlusconi defini chi andava a votare comunista?
Ecco questa gente merita quell'appellativo.
Riguardo al problema della space junk segnalo questo breve video (anche sottotitolato in italiano) del canale Kurzgesagt che tratteggia l'epilogo peggiore.