Come dicevo nella prima parte, l’annuncio della scoperta è avvenuto nel sito ufficiale e di riferimento M.P.C. (Minor Planet Center) che quotidianamente pubblica un elenco di bollettini indicanti la scoperta di asteroidi, di comete e raramente di satelliti di oggetti del Sistema Solare.
Confermo quanto scritto già, che per i tre satelliti di Giove si è trattato solo un aggiornamento dei dati orbitali, grazie all’utilizzazione di ulteriori osservazioni effettuate recentemente : il computo totale delle lune di Giove è dunque fermo a quota 95 e se volete vedere tutte e 95 orbite potete cliccare l’immagine successiva

dopodiché si aprirà un’altra pagina del browser dove campeggia al centro Giove, circondato da una matassa aggrovigliata di orbite (nulla in confronto con quella di Saturno, che di satelliti ne ha 146) : come sempre potete cambiare il punto di vista interattivamente.
Suggerisco poi di abbassare di parecchio lo zoom (con le consuete mosse con due dita sui dispositivi mobili, meglio se tablet, oppure con la rotella del mouse) per poter arrivare a visualizzare le orbite delle lune lontanissime…
Urano e Nettuno
Ben altro scenario si presenta cliccando l’immagine successiva

Intanto ho accorpato i due pianeti in un’unica pagina web : basta premere il pulsante in alto a sinistra per visualizzare un pianeta rispetto all’altro.
In questo caso ho evidenziato il nuovo satellite di Urano e i due nuovi satelliti di Nettuno, colorandone di rosso l’orbita.
In tutti i casi, sia di Giove che di Urano e Nettuno, la rappresentazione che ho scelto è già abbastanza complessa di per sé, ma essenziale e non ho nemmeno inserito i puntini lungo le orbite a rappresentare la posizione del satellite, visto che non sempre le tabelle che si trovano in internet indicano l’epoca e cioè la data a cui si riferiscono gli elementi orbitali kepleriani.
Cosa si trova in internet
Alcuni siti, quale quello del JPL /NASA (che potete aprire a questo link) non sono ancora stati aggiornati e nel caso di Urano sembra riportare correttamente 28 satelliti in totale : peccato che poi nella tabella si trova due volte l’incolpevole Puck (il folletto del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare).
Viceversa Wikipedia (almeno la versione americana, che nettamente più completa di quella italiana) è già stata aggiornata (questo perché chiunque può farlo), ma in questo caso non si conosce bene la provenienza dei valori riportati per i parametri orbitali (di tutti i satelliti, in realtà) …
Meglio perciò affidarsi al sito del mitico Sheppard, scopritore di una marea di satelliti, ed infatti i dati che io utilizzo nei miei programmi di visualizzazione delle orbite li ho tratti dalle sue tabelle, anche se in alcuni casi (i nuovi satelliti di Saturno) i dati forniti contengono un valore 0.000 e perciò nemmeno quelli risultano aggiornati.
Pazienza!
Il vostro pignolone si accontenta per adesso di quello che passa il convento, ma viceversa è sempre in agguato per scoprire nuovi aggiornamenti…
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