“Le stagioni non sono più quelle di una volta”, diremmo noi. Guardando l’Universo si potrebbe dire: “Non si nasce più come una volta”. Centinaia di galassie scatenate nella formazione di nuove stelle si nascondono dietro nubi scure e polverose.
Questo tipo di galassie (outburst galaxies) sono in grado di formare centinaia di stelle simili al Sole ogni anno, mentre la Via Lattea fatica a crearne una sola. Una galassia di pensionati? In realtà, una stella all’anno non è pochissimo se si tiene conto che l’anno è una frazione di secondo nei tempi scala dell’Universo. A maggior ragione le galassie iperattive devono essere zone estremamente indaffarate e il loro studio può aprire nuove conoscenze sull’Universo più antico.
Il problema di queste galassie è che la produzione parossistica di stelle produce anche una coltre nuvolosa spessa e impenetrabile alla vista normale. Bisogna mettere occhiali speciali per scrutare al loro interno. Senza di essi, sembrerebbero strutture banali, addirittura dormienti.
Fortunatamente, la polvere viene scaldata dalle stelle che nascono al suo interno e riemette la luce che riceve nelle lunghezze d’onda del lontano infrarosso.
Herschel è specializzato in questa operazione e ha misurato la temperatura e la luminosità di migliaia di galassie. Qualche piccolo calcolo e si riesce a stabilire il tasso di formazione stellare.
Queste galassie “outburst” sono le più luminose dell’Universo. Alcune di loro raggiungono limiti veramente pazzeschi: migliaia di nuove stelle ogni anno. Mamma mia, quante “bolle di sapone per giocare nel Cosmo!”.
Herschel vede bene nell’infrarosso, ma non sa calcolare le distanze. Il suo amico Keck gli è venuto in aiuto. Con la sua tecnologia spettroscopica ha già misurato ben 767 redshift delle scoperte di Herschel. La maggior parte delle galassie iperattive ha inviato la luce che vediamo oggi non più di dieci miliardi di anni fa. Un 5% di essa, però, è stata lanciata molto prima, non più tardi di un miliardo e mezzo di anni dopo il Big Bang. In altre parole, i due telescopi amici stanno raccontando la storia di queste fantastiche macchine da stelle. Un contributo essenziale per capire l’intera storia dell’Universo e dei suoi attori principali.
Che cosa ha causato questi periodi di produzione stellare parossistica? Essi, infatti, non durano a lungo e sono solo episodi durante la vita di una galassia. Sono state le collisioni tra le prime galassie che si stavano unendo nelle fasi più antiche? O forse le galassie più antiche avevano proprio un quantità enorme di gas fin dall’inizio?
L’amicizia tra Keck e Herschel prima o poi potrà darci una risposta…

Proprio come noi essere umani, nell'età neonatale e nella pubertà si cresce più velocemente...Le galassie invece producono più stelle!
forse la nostra galassia sembra "pensionata" perchè, vedendola da vicino, vediamo la sua attività più recente, mentre delle lontanissime vediamo appunto la loro attività da neonate, forse da giovanissima anche la nostra si comportava così .. oppure ci sono studi che ci dicono che la nostra è sempre stata "calma" ? Chissà se al nostro tempo oggi, anche quelle galassie sono più tranquille
Forse vediamo la nostra Galassia genitrice come i nostri genitori, fatichiamo a pensare un tempo furono giovani come lo fummo noi..
Uèèè ..... : come lo SIAMO noi, non come lo fummo : io ho "solo" 51 anni : una ragazzina !!!!