Come promesso, continuo a parlare della famosa cometa interstellare 3I/ATLAS, mostrandovi altre foto, alcune seriosissime e altre scherzose, le prime provenienti da appassionati di cielo e comete, le altre create dal sottoscritto, il vostro pignolone.
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Dal sito SpaceWeather vediamo qualche immagine e un filmato.
È decisamente una cometa
(ndr: nel caso ci fossero ancora dubbi)
Il VLT (Very Large Telescope) dell’ESO il 3 luglio ha scattato nuove immagini della cometa 3I/ATLAS: in questo timelapse (tratto dal sito dell’ESO) la cometa si sposta verso destra nell’intervallo di tempo di 13 minuti.
Alla fine del video i singoli scatti sono processati per ottenere un’immagine unica, la più dettagliata finora di questo oggetto. Si vede chiaramente la coma della cometa, elongata nella direzione verso la quale apparirà la coda, con l’avvicinarsi dell’oggetto al perielio e dunque al Sole.
Questa immagine invece è stata ripresa da Dennis Simmons il 4 luglio da Brisbane in Australia,il quale ci spiega come ha ottenuto questo risultato: “Ho scaricato le effemeridi dal sito HORIZONS del JPL/NASA per il 4 luglio, osservando l’oggetto interstellare dal giardino di casa (ndr: fortunato!) a Brisbane e ho generato dai dati un database (SDB) da utilizzare con Sky X Pro, che ha plottato le posizioni della cometa 3I/ATLAS ogni 5 minuti all’interno del periodo di tempo prescelto. Dopo aver puntato il telescopio, ho catturato 24 immagini dalle 11:06 UT alle 11:54 UT.
Dettagli dello strumento utilizzato: Tak Mewlon 210 F11.5 con Tak x0.8 Reducer/Flattener. focale 2100mm a F10. Fotocamera ZWO ASI 2600 MM Duo e 24 esposizioni da 60 sec l’una.
Dopo aver processato le immagini con Tycho-Tracker, sono stato in grado di generare un’unica immagine con la traccia della cometa (a destra) e un’immagine centrata sulla cometa con le tracce delle stelle (a sinistra)”.
Questa immagine è invece un tentativo (ndr: apprezzabilissimo!) da parte di Alberto Quijano Vodniza dell’8 luglio da Pasto Nariño, Colombia.
Si tratta di un tentativo, data l’ancora bassa luminosità della cometa (magnitudine 17.5), con un tempo di integrazione di 495 secondi, per mezzo di un telescopio CGE Pro 1400 CELESTRON accoppiato con una fotocamera STL-1001E SBIG. I dettagli della ripresa sono leggibili nell’immagine stessa.
Ed ora un po’ di divertissement…
Nell’articolo in cui recentemente ho parlato degli aggiornamenti sulla cometa C/2014 UN271 Bernardinelli-Bernstein, avevo descritto ampiamente il fatto che si tratta di una cometa enorme, ben più grande delle famosissime comete di Halley ed Hale-Bopp: alla fine dell’articolo avevo postato un’immagine che presentava un confronto tra le dimensioni di 6 comete famose in cui sulla destra troneggiava la UN271.
Ho allora realizzato un’aggiunta a questa immagine inserendo anche la 3I/ATLAS, proprio per avere un primo confronto tra le dimensioni

Parlando (o meglio chattando) con amici appassionatissimi di Astronomia, mi è venuto in mente di cercare di capire quanto sia mostruosamente grande questa cometa nei confronti della più piccola cometa interstellare.
Intanto ho inserito, in un’immagine presa da Google Maps, la cometa 3I/ATLAS inventandomi la forma ellissoidale con dimensioni 25x22x22 km (quelle stimate finora), posizionandola sulla verticale di Roma:

praticamente il nucleo coprirebbe completamente la capitale, essendo un po’ più grande del GRA (Grande Raccordo Anulare).
Ma questo è niente!
Ho preso le dimensioni della cometona dall’immagine di confronto (avrei potuto prendere i dati da Wikipedia, ma tanto sarebbe cambiata poco la sostanza, visto che mi interessava catturare il disegno artistico della cometa, isolandola dallo sfondo e ruotandola per l’occasione) ed ho utilizzato la stessa immagine dell’Italia centrale, con dunque la stessa scala: ho ottenuto questa inquietante immagine fantascientifica

in cui stavolta la cometa UN271 (giustappunto ruotata sennò non entrava nemmeno nella mappa iniziale) copre gran parte del Lazio.
Appuntamento al prossimo aggiornamento!
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