Attenti al botto

Le supernove di tipo Ia sono esplosioni stellari estremamente violente che conosciamo molto bene. Non è difficile osservarne un po’ ovunque nell’Universo. E’ anche ben conosciuta la loro importanza come candele standard nella misura delle distanza cosmiche e per il contributo dato alla teoria dell’accelerazione dell’espansione dell’Universo. Tuttavia, ancora non conosciamo sufficientemente bene il meccanismo che le crea. Quello che ci manca veramente è poterne vedere una poco prima della sua esplosione. Forse ci siamo…


La teoria più accreditata sull’origine delle supernove di tipo Ia si basa sull’evoluzione di un sistema doppio stellare, in cui una compagna abbia raggiunto la fase di nana bianca. Se l’altra stella è molto vicina e sufficientemente grande si innesca il meccanismo di trasferimento di massa dalla gigante verso la nana bianca. Quando quest’ultima raggiunge la massa critica di 1.4 masse solari avviene l’esplosione che ormai conosciamo perfettamente bene.

la supernova di Tycho
Un’immagine che combina osservazioni nell’X, nel visibile e nell’infrarosso di ciò che rimane dell’esplosione della stella di Tycho nel 1572, proprio una supernova di tipo Ia. Sarebbe stata un’occasione eccezionale, ma non vi erano gli strumenti per studiarla prima del “botto”. (Fonte: NASA / CXC / SAO / JPL-Caltech / MPIA / Calar Alto / O. Krause et al.)

Tuttavia, questa descrizione non ci basta, dato che vorremmo sapere che tipo di stella è la “donatrice” di materia e in che modo esatto la nana bianca ingoia il materiale regalatole. Soprattutto, vorremmo sapere come questo processo influisca sulle caratteristiche dell’esplosione.

La cosa migliore da fare sarebbe trovare delle coppie di candidate che mostrino i segni di una prossima esplosione e poi vedere proprio l’esplosione. Non è certo un’idea nuova e sono molti anni che si cercano questi sistemi doppi. Purtroppo, sono state ormai identificate migliaia di coppie, ma … nessuna è ancora esplosa!

Studi molto recenti hanno, però, identificato un segno che potrebbe essere quello vincente. Molte supernove di tipo Ia mostrano presenza di sodio gassoso. Dato che l’esplosione di una nana bianca ben difficilmente potrebbe produrlo, esso dovrebbe essersi formato nella compagna e poi trasferito alla stella prossima all’esplosione o distribuito attorno all’intero sistema. Tra tutte le candidate, si dovrebbero, allora, cercare proprio quelle che mostrano la presenza di sodio. Un gruppo di ricerca internazionale potrebbe avere trovato la prima concorrente: QU Carinae.  Essa è composta proprio da una nana bianca che sta divorando a grande velocità la materia della compagna. Inoltre, e questa potrebbe essere la chiave di volta, è stata identificata la presenza di una nube di sodio attorno alla coppia. E’ già un ottimo risultato, ma sarebbe ancora meglio se QU Carinae si decidesse a esplodere in fretta!

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14 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Sig. Vincenzo buongiorno ,
    volevo chiederle, a che distanza si trova QU Carinae ? perchè leggevo in giro su internet, che la stella dista circa 900 anni luce (ma sul sito dicevano che la misura non era accurata ). Facciamo finta che la stella disti effettivamente 900 Anni luce ed esplodesse tra qualche anno,noi vedremmo l'esplosione sulla terra solo tra 900 anni,giusto?

  2. Citazione Originariamente Scritto da Manni Antonio Visualizza Messaggio
    Sig. Vincenzo buongiorno ,
    volevo chiederle, a che distanza si trova QU Carinae ? perchè leggevo in giro su internet, che la stella dista circa 900 anni luce (ma sul sito dicevano che la misura non era accurata ). Facciamo finta che la stella disti effettivamente 900 Anni luce ed esplodesse tra qualche anno,noi vedremmo l'esplosione sulla terra solo tra 900 anni,giusto?
    salve Antonio,
    la distanza della stella è stata calcolata con il satellite Hipparcos ed è pari a 610 parsec, che vuol dire circa 2000 anni luce. Per il resto hai pienamente ragione.

  3. Citazione Originariamente Scritto da Manni Antonio Visualizza Messaggio
    Facciamo finta che la stella disti effettivamente 900 Anni luce ed esplodesse tra qualche anno,noi vedremmo l'esplosione sulla terra solo tra 900 anni,giusto?
    Come potrebbe già essere esplosa da qualche secolo.. ma noi la vediamo così com'era 2000 anni fa, questo mi affascina più di ogni altra cosa... sapere che il cielo è una finestrella sul nostro passato

  4. Citazione Originariamente Scritto da AngeloGiovanniSciacca Visualizza Messaggio
    Come potrebbe già essere esplosa da qualche secolo.. ma noi la vediamo così com'era 2000 anni fa, questo mi affascina più di ogni altra cosa... sapere che il cielo è una finestrella sul nostro passato
    giustissimo! Attenzione, però, che a volte questo mix di spazio e tempo crea confusione quando uno meno se lo aspetta... Ti consiglio di andare a leggere gli articoli che avevo scritto sul cono di luce. Se riesci a seguirli, sei a buon punto!

  5. Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalà Visualizza Messaggio
    giustissimo! Attenzione, però, che a volte questo mix di spazio e tempo crea confusione quando uno meno se lo aspetta... Ti consiglio di andare a leggere gli articoli che avevo scritto sul cono di luce. Se riesci a seguirli, sei a buon punto!
    Si si.. li avevo già visti qualche tempo fa, molto istruttivi, ovviamente qualche cosa non è di immediata comprensione e la dovrò rivedere, ma in linea di massima ci siamo

  6. Citazione Originariamente Scritto da AngeloGiovanniSciacca Visualizza Messaggio
    Si si.. li avevo già visti qualche tempo fa, molto istruttivi, ovviamente qualche cosa non è di immediata comprensione e la dovrò rivedere, ma in linea di massima ci siamo
    ottimo!!!!!

  7. So che passo di palo in frasca, ma....
    Sto leggendo un'articolo in cui si sostiene che le stelle con massa superiore alle 160 masse solari non esplodano col classico meccanismo delle supernove di tipo II, ma con un fenomeno chiamato "instabilità di coppia".
    In pratica, in quelle peculiari condizioni tutte le coppie di fotoni sufficientemente energetiche si trasformerebbero in una coppia elettrone - positrone.
    Questa trasformazione comporta un calo di pressione interno alla stella, poiché la pressione dei fotoni si converte nella più misera pressione di elettroni e positroni.
    Questo a sua volta causa un collasso del nucleo della stella, con la pressoché immediata fusione dell'ossigeno sintetizzato e la completa distruzione dell'astro.
    Alla fine, a parte la nebulosa costituita dai residui dell'esplosione, della stella non rimane nemmeno un buco nero o una stella di neutroni. Il tutto avrebbe una firma inconfondibile, e cioè la formazione di enormi quantità di Nichel 56.
    Sembra che la supernova SN 2007bi sia il risultato di questo tipo di esplosione.....

    Caro Enzo, ne hai sentito parlare? Che ne pensi?

  8. Citazione Originariamente Scritto da Red Hanuman Visualizza Messaggio
    So che passo di palo in frasca, ma....
    Sto leggendo un'articolo in cui si sostiene che le stelle con massa superiore alle 160 masse solari non esplodano col classico meccanismo delle supernove di tipo II, ma con un fenomeno chiamato "instabilità di coppia".
    In pratica, in quelle peculiari condizioni tutte le coppie di fotoni sufficientemente energetiche si trasformerebbero in una coppia elettrone - positrone.
    Questa trasformazione comporta un calo di pressione interno alla stella, poiché la pressione dei fotoni si converte nella più misera pressione di elettroni e positroni.
    Questo a sua volta causa un collasso del nucleo della stella, con la pressoché immediata fusione dell'ossigeno sintetizzato e la completa distruzione dell'astro.
    Alla fine, a parte la nebulosa costituita dai residui dell'esplosione, della stella non rimane nemmeno un buco nero o una stella di neutroni. Il tutto avrebbe una firma inconfondibile, e cioè la formazione di enormi quantità di Nichel 56.
    Sembra che la supernova SN 2007bi sia il risultato di questo tipo di esplosione.....

    Caro Enzo, ne hai sentito parlare? Che ne pensi?
    Sì... quando sono troppo grandi non riescono in pratica a esplodere e si sciolgono. Buona idea per un articolo... Tra parentesi, tra poco uscirà una news sui mostri della nebulosa tarantola...

  9. Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalà Visualizza Messaggio
    Sì... quando sono troppo grandi non riescono in pratica a esplodere e si sciolgono. Buona idea per un articolo... Tra parentesi, tra poco uscirà una news sui mostri della nebulosa tarantola...
    Non vedo l'ora..... Io ho già in mente un paio di pezzi sul modello standard. Partiremo da lontano, dalle simmetrie....

  10. Citazione Originariamente Scritto da Red Hanuman Visualizza Messaggio
    Non vedo l'ora..... Io ho già in mente un paio di pezzi sul modello standard. Partiremo da lontano, dalle simmetrie....
    OK allora... le stelle ipermassicce le tratto io (lo sto già facendo) e tu vai avanti con il modello standard... mi raccomando semplifica a costo di perdere in precisione...