Sono corpi celesti privi di valore? Nemmeno per sogno. Tra loro vi sono le binarie a eclisse, gli asteroidi che sfiorano la Terra e quelli della fascia principale, le variabili, le supernove e molto altro ancora. Come dicevo prima, questo tipo di oggetti necessita spesso di un lungo tempo di osservazione che non è garantito dai telescopi sempre più giganteschi costruiti nei luoghi più idonei del globo. Questi giganti devono, giustamente, cercare di vedere al di là del conosciuto, ma non è detto che quello che già si conosce non sia da seguire costantemente. Molte scoperte fondamentali nascono da osservazioni assidue, solo a prima vista ripetitive.
Ecco, allora, che nasce la figura dell’astronomo non professionista. Normalmente non ha bisogno di telescopi diversi da quelli che servono a vedere meglio gli anelli di Saturno o un ammasso globulare e che moltissimi astrofili già possiedono. L’unica cosa di cui necessita è un occhio più sensibile di quello umano. Per molte ricerche di punta basta un CCD, ormai alla portata di tutti. Qualche programma di riduzione dei dati e tanta, tanta passione e volontà. Ovviamente questo astronomo riesce a interagire costantemente e perfettamente con i professionisti, in quanto ha sentito fin da subito il bisogno di sapere esattamente ciò che sta facendo e che cosa sta studiando.
L’astronomo non professionista è una bellissima via di mezzo tra gli astrofili “mordi e fuggi”, che nascono come i funghi e che magari sanno tutto di oculari e di filtri ma ben poco di ciò che osservano, e gli astronomi veri e propri. Egli si è creato con pochi mezzi il bagaglio teorico e tecnico per eseguire osservazioni di assoluto valore scientifico, ma è rimasto un puro appassionato del cielo a cui dedica gran parte del suo tempo libero, magari dal balcone di casa.
Il caso di Lorenzo può apparire un po’ troppo “fortunato”, dato che si è laureato in astronomia a Bologna nel 1980 con Giorgio Palumbo, un caro amico e preparatissimo collega. Sembrerebbe, perciò, non rappresentativo dell’astrofilo medio. Niente di più sbagliato. I suoi studi risalgono a parecchi anni fa (lo so io che sono pieno di lacune, malgrado abbia bazzicato con l’astronomia “vera” per più di quarant’anni) e il suo lavoro completamente diverso. La base scientifica che serve per gli studi che esegue, con spirito del tutto amatoriale, è alla portata di molti e non solo di coloro che si sono laureati 32 anni fa. Non prendetelo come un alibi per limitarvi a contare i quattro satelliti di Giove…
Bando alle ciance, lascio la parola a Lorenzo perché ci spieghi meglio come e dove opera, sperando che gli articoli che vorrà scrivere per noi servano a fare il salto di qualità a molti astrofili alle prime armi e con poche idee.
Quando gli astrofili “giocano” a fare i professionisti
di Lorenzo Franco
Vi racconto l’esperienza personale che mi ha portato a “giocare” (divertendomi) con l’Astronomia, affrontandola con impegno e piglio che a volte rasenta l’approccio professionale, nella speranza di stimolare altri astrofili che hanno voglia di impegnarsi concretamente.
L’Astronomia rappresenta per me uno dei rami più affascinanti della scienza, aperto al contributo di tutti anche dei “non addetti ai lavori” i quali possono fornire un apporto originale e non affatto disprezzabile per la ricerca e la scoperta di nuovi oggetti.
Il mercato oggi offre agli appassionati delle apparecchiature molto sofisticare ad un costo più che accessibile. Inoltre, le potenzialità sono moltiplicate dall’uso del personal computer e dall’accesso alla rete globale internet. La disponibilità di telescopi computerizzati e camere CCD permette di effettuare delle misure astro-fotometriche di grande accuratezza e precisione, paragonabili a quelle fatte dai professionisti.
Ci sono inoltre alcuni settori della ricerca che fino a qualche decennio fa erano di esclusiva competenza dei professionisti. Oggigiorno, anche gli astrofili impegnati possono effettuare delle ricerche in settori ormai “poco frequentati” dai professionisti, a causa anche del limitato tempo messo a disposizione dalle strutture professionali. Gli astrofili impegnati possono invece disporre della propria attrezzatura come e per quanto tempo vogliono, decidendo ad esempio di seguire per intere notti un determinato asteroide per ottenerne la curva di luce, osservare delle stelle variabili, monitorare degli oggetti peculiari come le variabili cataclismiche o i nuclei galattici attivi.
Gli astrofili a volte non si rendono conto di quali grandi potenzialità la moderna tecnologia mette loro a disposizione, lo sanno bene invece i professionisti di vecchia data i quali, qualche decennio fa, erano costretti ad usare delle complicate strumentazioni per misurare la posizione dei puntini neri (le stelle) sulla superficie delle lastre fotografiche. Al giorno d’oggi le stesse misurazioni possono essere fatte con pochi clic del mouse, grazie al computer, alle immagini digitali ed ai cataloghi astrometrici disponibili via internet o su DVD i quali contengono le posizioni, le magnitudini ed i moti propri di decine e decine di milioni di stelle (il catalogo UCAC3 ne contiene oltre 100 milioni). Trent’ anni fa tutto questo rasentava la fantascienza: l’unico catalogo stellare disponibile era il SAO su nastro magnetico (conteneva solo qualche centinaia di migliaia di stelle), oggi potrebbe essere comodamente ospitato nella memoria di un telefonino (occupa meno di 10 Mbyte) [quanto hai ragione!!! parola di Enzo]
In sintesi la rivoluzione tecnologica che permette agli astrofili impegnati di effettuare delle ricerche e delle scoperte si declina sostanzialmente in:
– telescopi computerizzati
– camere CCD molto sensibili
– personal computer
– accesso alle risorse in rete come: cataloghi stellari, effemeridi e pubblicazioni scientifiche.
La mia strumentazione
La mia strumentazione non è particolarmente sofisticata e costosa: osservo dal terrazzo di casa in una zona periferica di Roma e devo pertanto confrontarmi con il problema dell’inquinamento luminoso. Il sito non è particolarmente buio ma è sicuramente comodo, osservo tutte le sere e le notti che posso e quando il meteo me lo permette. La postazione non è fissa ma mobile, pertanto ad ogni sessione osservativa devo mettere il telescopio in stazione, aiutandomi con dei punti di riferimento tracciati sul pavimento del terrazzo.

La mia strumentazione è composta da:
Telescopio | Meade LX200GPS da 8 pollici (20cm) con riduttore di focale 0.5x |
Camera CCD | SBIG ST7-XME (non antiblooming) con filtri fotometrici (B, V, R) |
Computer Portatile ed accesso ad internet | |
Software a pagamento (dal costo contenuto) | |
Astroart 4.0 | controllo telescopio e camera CCD |
Astrometrica 4.6.7 | astrometria di asteroidi |
MPO Canopus 10.4 | fotometria di asteroidi, stelle variabili ed analisi del periodo |
AIP4Win 2.4 | fotometria di base e trattamento delle immagini |
Peranso 2.5 | analisi del periodo |
BinaryMaker 3.0 | modellazione dei sistemi binari ad eclisse |
LCInvert 2.4 | inversione curve di luce asteroidi |
Software gratuito | |
C2A 2.0 | planetario e controllo telescopio |
Period04 | analisi del periodo |
OpenOffice – calc | foglio di calcolo |
Siti internet di riferimento | |
Minor Planet Center | http://www.minorplanetcenter.org |
NEODyS-2 | http://newton.dm.unipi.it/neodys |
NASA JPL – HORIZONS Web-Interface | http://ssd.jpl.nasa.gov/horizons.cgi |
Nasa JPL – NEAR Earth Object Program | http://neo.jpl.nasa.gov/index.html |
Collaborative Asteroid Lightcurve Link (CALL) | http://www.minorplanet.info/call.html |
AAVSO – American Association of Variable Star Observers | http://www.aavso.org |
VizieR Service | http://vizier.u-strasbg.fr/viz-bin/VizieR |
The SAO/NASA Astrophysics Data System | http://adswww.harvard.edu |
Campi di interesse
Sono stato sempre affascinato dal cielo stellato e dai fenomeni celesti e mi sono sempre sforzato di approfondire questi fenomeni attraverso lo studio e l’osservazione. Trovo quindi abbastanza naturale usare la mia strumentazione come se fosse uno strumento di misura, con l’obiettivo di registrare dati per poi cercare di interpretarne il significato.
Riporto l’elenco dei settori nei quali ho svolto già delle attività osservative:
– Astrometria di NEA (Near Earth Asteroid) e Comete
– Fotometria di Asteroidi e NEA
– Fotometria di Stelle Variabili
– Ricerca di Supernove Extragalattiche
– Ricerca di stelle variabili
– Modellazione di sistemi binari ad eclisse
– Inversione delle curve di luce degli asteroidi
– parallasse stellare
ecco invece i campi nei quali vorrei cimentarmi:
– misure di posizione di stelle doppie
– occultazioni asteroidali
– fotometria di nuclei galattici attivi
Una breve sintesi della mia attività osservativa
Nel 2005 ho ottenuto il codice osservatorio (A81) dal Minor Planet Center, da allora ho effettuato 980 misure astrometriche di asteroidi (principalmente NEA) e 216 misure astrometriche di comete, fornendo un contributo tangibile per una migliore determinazione delle orbite di questi oggetti da parte dei centri specializzati, specialmente per quegli oggetti che intersecano pericolosamente l’orbita terrestre.
Misurata la distanza della stella 61 Cygni con il metodo della parallasse.
Confermati 14 nuovi oggetti tra NEA e Comete con la soddisfazione di vedere il mio nome riportato nella relativa circolare di scoperta.
Determinata la curva di luce ed i principali parametri fisici di 10 asteroidi.
Scoperte 10 nuove stelle variabili, censite sul sito Variable Star Index dell’ AAVSO.
Mancata scoperta (per un soffio) di una supernova.
A titolo di esempio riporto alcune immagini e grafici per mostrare quali risultati si possono ottenere.






Conclusioni
Con questo breve articolo ho voluto mostrare concretamente come sia possibile svolgere con serietà e professionalità delle ricerche nel settore dell’Astronomia anche dal terrazzo di casa, usando una strumentazione tutto sommato non molto sofisticata. Naturalmente è necessario un grande impegno personale, senza il quale non si può fare nulla in nessun campo.
Allego qualche articolo più specifico per gli interessati:
http://www.eanweb.com/2012/fotometria-degli-asteroidi-come-si-realizza-una-curva-di-luce/
http://www.eanweb.com/2012/fotometria-delle-stelle-variabili-come-si-realizza-una-curva-di-luce/
http://www.eanweb.com/2012/l%E2%80%99asteroide-nea-2012-eg5/
Grazie per l'appassionata spiegazione, interessante e che denota veramente il profondo interesse, il forte coinvolgimento per questa affascinante materia.
Grazie ad Enzo per aver portato nel sito più bello del Mondo una persona di simile cultura e professionalità.
come già detto in un'altro post, ammiro tantissimo chi esegue osservazioni di questo genere, che nulla hanno da invidiare ai professionisti visto anche che si effettuano con degli strumenti amatoriali, e Franco Lorenzo è uno di questi.
i campi dell'astrofilo sono ampi, dall'osservatore visuale all'astrofotografo, a chi si dedica all'astrometria ecc ecc
l'importante, credo, a mio modestissimo parere, è impegnarsi dedicare del tempo a questa bella e complessa scienza osservare e CAPIRE ciò che si osserva (sopratutto), ammiro chi svolge lavori che affiancano i professionisti, per quanto riguarda la mia ""esperienza"" (con molte """") trovo pienamente appagante osservare con il mezzo più antico... l'occhio umano.... sono un retrogado lo sò
Quando qualcosa va oltre la semplice passione! in fin dei conti gli strumenti sono solo un modo per aiutarci nelle vere scoperte, che sono quelle della mente e dell'esperienza.
Non parliamo poi delle occultazioni di stelle da parte di asteroidi. I risultati migliori sono stati ottenuti proprio dagli amatori e hanno permesso anche di studiare la duplicità di questi oggetti. Chiederò a Lorenzo di spiegare praticamente come si esegue una campagna osservativa per l'occultazione stellare. Basta veramente ben poco, a parte una perfetta organizzazione tra astrofili posti in località diverse. Astronomia.com potrebbe servire a organizzare l'evento... Si ci può pensare seriamente...
Complimenti e tanto di cappello a Lorenzo! O a Franco...
È comunque un grosso impegno e un grosso sforzo quello che fa, sicuramente più appagato...non escludo che un giorno possa cimentarmi anch'io in attivita di questo genere, ammetto che l'idea mi attira parecchio! Per ora purtroppo ho talmente tante cose in mente che necessitano tempo da dedicare che mi ci vorrebbero giornate da 30 ore...
Si, ok. Bellissimi e interessantissimi studi e risultati.
E non nego di provare una punta di invidia per chi riesce a realizzare queste esperienze.
Per favore, però, si smetta di dire che sono cose "alla portata di tutti", che "bastano passione e volontà", perché queste sono attrezzature il cui costo si aggira sulle diverse migliaia di euro.
So bene che è tabù parlare di vile denaro quando di mezzo ci sono gli alti principi della cultura e della conoscenza, ma è questo l'ostacolo con cui molti devono fare i conti (letteralmente), NON la mancanza di interesse...
Comunque capisco che il tema dei soldini sia una questione molto personale e pertanto non voglio proseguire oltre.
Saluti
Lorenzo Franco
Poi, ovviamente, ognuno è libero di spendere i soldi come vuole e osservare ciò che desidera di più. ma dire che fare ricerca seria e professionale è cosa da "ricchi" è del tutto sbagliato!
Complimenti! E' davvero interessante scoprire le varie e numerose sfaccettature dell'astrofilia,che qui, diciamo, raggiunge livelli davvero molto alti.