Biglietto di sola andata

Si stanno delineando piani concreti per vedere se è possibile portare piante terrestri sulla Luna (e poi magari su Marte). Ovviamente, sotto campane che simulino la nostra atmosfera. Si riparla anche (dopo tanto tempo) di colonie umane. Ma sarebbe vita questa? Discutiamone un po’…


Un ecologista dell’Istituto di Ricerca dell’Università di Wageningen (PB), Wieger Wamelink, sta lavorando duro per analizzare i terreni lunari e marziani e vedere se possono sostenere la crescita delle piante e se vanno “corretti” con sostanze terrestri. Lo scopo è quello di iniziare la coltivazione sulla Luna (prima) e su Marte (poi).

In altre parole, sarà possibile partire con un biglietto di sola andata, sicuri di trovare il sostentamento in loco? Non è una ricerca nuova: già negli anni ’50 si parlava di colonie umane sulla Luna, ma non si aveva a disposizione il terreno locale per fare analisi dettagliate. Oggi sì e il 2 aprile Wamelink pensa di poter dare una risposta abbastanza definitiva, iniziando una coltivazione sperimentale. In Olanda sono bravissimi nello strappare terreni al mare e allora perché non tentare anche sulla Luna?

La ricerca è sicuramente interessante e innovativa, affrontando la problematica in maniera seria e decisamente scientifica. Tuttavia, sono ancora molto dubbioso sullo scopo…

Ammesso e non concesso che il suolo lunare sia in grado, con qualche piccolo aggiunta o modificazione, di accogliere e far vivere alcune piante utilizzabili come cibo per l’uomo, sarebbe davvero un primo passo per decidere di dare biglietti di sola andata a dei coloni terrestri? Sarebbe vita quella passata sotto una campana di plastica  con brevissime passeggiate con tanto di tute e altri ammennicoli? Sfruttamento delle risorse locali? In questo caso non credo che l’uomo serva a molto. Ormai la tecnologia spaziale potrebbe raccomandarsi a robot  e cose del genere e non ci sarebbe bisogno di andare sulla Luna (costa meno ed è più vantaggioso andare sui NEA).

Non vedo altre motivazioni. Non certo la sovrappopolazione. E’ impensabile mandare miliardi di persone sotto campane lunari, cibate solo da qualche rapa e magari un carciofo nei giorni di festa. Tanto meno su Marte che necessita di un viaggio non certo brevissimo.

Non so… c’è qualcosa che non mi torna…

O magari per mandarci gli scomodi abitanti del quarto mondo e liberare i loro territori per uno sfruttamento ancora più brutale e a buon mercato. No, no, è solo fantascienza. E, comunque (o fortunatamente) io non ci sarò…

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19 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Bell'articolo, Vincenzo. Fa riflettere.

    Credo che la "colonizzazione di nuovi mondi" sia un po' il sogno (neanche poi tanto segreto) dell'uomo sin dal momento in cui si ha iniziato a rendersi conto che, al di là della cupola azzurra che lo sovrasta, si apre un universo che non è costituito solo da una sfera puntinata di piccole lampadine che si accendono di notte.
    Sogno, oppure incubo, se pensiamo alla sua paura di essere, invece, a sua volta colonizzato. Anzi, forse è stata proprio la paura che esseri provenienti da altri pianeti un giorno potessero atterrare sul suolo terrestre e "conquistare la Terra, facendo schiava l'umanità" a fargli pensare ad una sorta di contrattacco, come ad una gara a chi fa prima ad accaparrarsi un mondo esotico.
    La mente dell'uomo è strana. Si aggroviglia dietro un esperimento, una scoperta, con la scusa di fare il bene dell'umanità, ed immancabilmente, quando riesce a raggiungere l'obiettivo, ha l'insana e preoccupante capacità di rivoltare la cosa in modo che l'unico "bene" che viene fatto sia alle tasche dei soliti furbi. E spesso le sue scoperte, le sue invenzioni alla fine fanno tutt'altro che bene (v. la dinamite, la bomba H... e tanti altri esempi ci sarebbero).
    Il fatto di essere riusciti a costruire navicelle spaziali per l'esplorazione dello spazio ci ha fatto conoscere l'universo in cui viviamo, l'origine della vita, ha ridimensionato la nostra mania di grandezza facendoci capire quanto piccoli siamo... ma di nuovo scatta l'indole autodistruttiva dell'uomo. Nascondendosi dietro al grande progetto che un giorno si potrà creare una nuova Terra al di là del nostro pianeta azzurro, ecco che partono gli esperimenti per portare una fettina di noi da qualche altra parte, e ci si arrovella il cervello per farla funzionare "come sulla Terra", perché, come dici tu, Vincenzo, c'è probabilmente bisogno di quelle risorse che qui stanno iniziando a scarseggiare.

    E di chi è la colpa, se qui scarseggiano? Del "brutale sfruttamento" (per citare le tue parole), fatto a buon mercato, di ciò che già avevamo? Dello scarso controllo e della mancanza di scrupoli dell'uomo che ha inquinato, bistrattato, rovinato quello che GRATUITAMENTE aveva a disposizione?

    E se l'uomo ha fatto tutto questo alla sua casa, come possiamo essere sicuri che non avrà la tendenza a farlo anche nelle nuove "colonie"?

    Sinceramente, se tutto questo succederà, beh, spero di non esserci neppure io.

  2. Citazione Originariamente Scritto da Ila Visualizza Messaggio
    Bell'articolo, Vincenzo. Fa riflettere.

    Credo che la "colonizzazione di nuovi mondi" sia un po' il sogno (neanche poi tanto segreto) dell'uomo sin dal momento in cui si ha iniziato a rendersi conto che, al di là della cupola azzurra che lo sovrasta, si apre un universo che non è costituito solo da una sfera puntinata di piccole lampadine che si accendono di notte.
    Sogno, oppure incubo, se pensiamo alla sua paura di essere, invece, a sua volta colonizzato. Anzi, forse è stata proprio la paura che esseri provenienti da altri pianeti un giorno potessero atterrare sul suolo terrestre e "conquistare la Terra, facendo schiava l'umanità" a fargli pensare ad una sorta di contrattacco, come ad una gara a chi fa prima ad accaparrarsi un mondo esotico.
    La mente dell'uomo è strana. Si aggroviglia dietro un esperimento, una scoperta, con la scusa di fare il bene dell'umanità, ed immancabilmente, quando riesce a raggiungere l'obiettivo, ha l'insana e preoccupante capacità di rivoltare la cosa in modo che l'unico "bene" che viene fatto sia alle tasche dei soliti furbi. E spesso le sue scoperte, le sue invenzioni alla fine fanno tutt'altro che bene (v. la dinamite, la bomba H... e tanti altri esempi ci sarebbero).
    Il fatto di essere riusciti a costruire navicelle spaziali per l'esplorazione dello spazio ci ha fatto conoscere l'universo in cui viviamo, l'origine della vita, ha ridimensionato la nostra mania di grandezza facendoci capire quanto piccoli siamo... ma di nuovo scatta l'indole autodistruttiva dell'uomo. Nascondendosi dietro al grande progetto che un giorno si potrà creare una nuova Terra al di là del nostro pianeta azzurro, ecco che partono gli esperimenti per portare una fettina di noi da qualche altra parte, e ci si arrovella il cervello per farla funzionare "come sulla Terra", perché, come dici tu, Vincenzo, c'è probabilmente bisogno di quelle risorse che qui stanno iniziando a scarseggiare.

    E di chi è la colpa, se qui scarseggiano? Del "brutale sfruttamento" (per citare le tue parole), fatto a buon mercato, di ciò che già avevamo? Dello scarso controllo e della mancanza di scrupoli dell'uomo che ha inquinato, bistrattato, rovinato quello che GRATUITAMENTE aveva a disposizione?

    E se l'uomo ha fatto tutto questo alla sua casa, come possiamo essere sicuri che non avrà la tendenza a farlo anche nelle nuove "colonie"?

    Sinceramente, se tutto questo succederà, beh, spero di non esserci neppure io.
    hai perfettamente ragione Ila... Io capirei ancora se cercassimo un pianeta abitabile, come fosse un nuovo continente (ma senza abitanti se no sapremmo già come andrebbe a finire! Vedi Americhe e Australia...). Ma cercare di andare per vivere in prigione è assurdo a meno che non ci si voglia mandare qualcuno...

    Inoltre, se si volessero veramente sfruttare le risorse di qualche mondo alieno (sempre che sia etico...) perchè non andare sugli asteroidi vicini? Sono anni e anni che la missione sarebbe fattibile, con prezzi più contenuti di quelli lunari e marziani. Perchè allora non viene fatto? Perchè si preferisce andare su mondi più "difficili"? Perchè, forse, le vere ragioni sono altre, sia di pubblicità che politiche e/o di interessi di quanche industria legata allo spazio. Mah...

    Continuo a pensare che l'uomo sia il primo tentativo di inserire la consapevolezza in un animale, ma che sia un tentativo fallito. Il cervello lavora bene da un lato, ma ha ricadute di violenza e di brutalità non certo utili per la sopravvivenza della specie. Prima o poi la Natura farà un altro tentativo. D'altra parte prima di arrivare ai dinosauri e agli uccelli quanti tentativi sono andati a vuoto?

  3. Bello spunto di riflessione Enzo, e grazie Ila per il commento al quale faccio seguito.

    A mio avviso la creazione di colonie extraterrestri da "lunga/stabile permanenza" sarebbe tecnologicamente già possibile al giorno d'oggi. Ma per essere tale una colonia deve avere e sviluppare una certa autosufficienza, necessaria inquanto risulterebbe molto più difficile complicato e costoso raggiungerla dalla terra per eventuali rifornimenti, immaginate una colonia su Marte, ma anche Lunare, non si parla della ISS, già di per sè, difficile!.

    Ossigenazione, riciclo dell'acqua, ed eventualmente colture idroponiche possono in parte provvedere al sostentamento della comunità extraterrestre, ma solo in parte, perchè da onnivori quali siamo non possiamo vivere a verdura. Integratori? alimenti liofilizzati? disidratati? prodotti in ogni caso di origine terrestre, che difficilmente si potrebbero creare in queste colonie, a meno di non sviluppare una sorta di "minimondo" vero e proprio.

    Oltretutto, senza la protezione dell'atmosfera questo "minimondo" sarebbe esposto alle intemperie e agli sbalzi climatici tipici dello spazio, quindi a una manutenzione scrupolosa per evitare problemi che in assenza di atmosfera risulterebbero letali. Anche solo un micrometeorite potrebbe mettere in serio pericolo gli abitanti extraterrestri, insomma in definitiva di sicuro, solo una squadra di scienziati ben preparati, non solo tecnicamente, ma soprattutto mentalmente, forse, e dico forse, riuscirebbe a reggere e vivere una situazione tale. Sempre e comunque supportati dalla terra.
    Atto di forza, per ora, è e rimane un film

  4. Citazione Originariamente Scritto da Alfiere Visualizza Messaggio
    Bello spunto di riflessione Enzo, e grazie Ila per il commento al quale faccio seguito.

    A mio avviso la creazione di colonie extraterrestri da "lunga/stabile permanenza" sarebbe tecnologicamente già possibile al giorno d'oggi. Ma per essere tale una colonia deve avere e sviluppare una certa autosufficienza, necessaria inquanto risulterebbe molto più difficile complicato e costoso raggiungerla dalla terra per eventuali rifornimenti, immaginate una colonia su Marte, ma anche Lunare, non si parla della ISS, già di per sè, difficile!.

    Ossigenazione, riciclo dell'acqua, ed eventualmente colture idroponiche possono in parte provvedere al sostentamento della comunità extraterrestre, ma solo in parte, perchè da onnivori quali siamo non possiamo vivere a verdura. Integratori? alimenti liofilizzati? disidratati? prodotti in ogni caso di origine terrestre, che difficilmente si potrebbero creare in queste colonie, a meno di non sviluppare una sorta di "minimondo" vero e proprio.

    Oltretutto, senza la protezione dell'atmosfera questo "minimondo" sarebbe esposto alle intemperie e agli sbalzi climatici tipici dello spazio, quindi a una manutenzione scrupolosa per evitare problemi che in assenza di atmosfera risulterebbero letali. Anche solo un micrometeorite potrebbe mettere in serio pericolo gli abitanti extraterrestri, insomma in definitiva di sicuro, solo una squadra di scienziati ben preparati, non solo tecnicamente, ma soprattutto mentalmente, forse, e dico forse, riuscirebbe a reggere e vivere una situazione tale. Sempre e comunque supportati dalla terra.
    Atto di forza, per ora, è e rimane un film
    si, tutto giusto... ma rimane la domanda: "A che scopo?????"

  5. Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalà Visualizza Messaggio
    si, tutto giusto... ma rimane la domanda: "A che scopo?????"
    Megalomania. L'uomo è sempre stato la specie eletta. Ha conquistato il conquistabile, manipolato il manipolabile, inventato l'impossibile (e ancora continua). Gli rimane solo il "fuori", e si dà da fare.

    Illusione. Far credere che una via d'uscita allo schifo che siamo diventati sia possibile. Il mondo ci va avanti, a specchietti per le allodole. E così continuiamo a fare schifo belli tranquilli... tanto poi ci sarà "la Terra due".

    Pubblicità. Se un progetto del genere dovesse andare in porto, fioccherebbero sponsor e finanziatori. Che si rifarebbero vendendo posti in "Paradiso". Chissà quanto costerebbe un appartamento sulla Luna vista Terra, vicino ad una coltivazione di patate lunari...

    E se guardiamo bene, le tre ragioni, alla fine, sono strettamente collegate. E non sono sicuramente le uniche.

  6. Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalà Visualizza Messaggio
    si, tutto giusto... ma rimane la domanda: "A che scopo?????"
    Tralasciando proclami sensazionalistici alla "un domani finirà il mondo dobbiamo prepararci"
    oppure catastrofistici del tipo "Sanno già che qualcosa sta succedendo non ce lo dicono e preparano arche della salvezza extraterrestri"

    Direi che il tutto verrebbe fatto a puro scopo scientifico. o, come dice Ila propagandistico, però i tempi di USA vs URSS sono passati da qualche anno...

    Illusione? si può essere, dopotutto sarebbe il realizzarsi di un sogno per molti sapere che si può "andar via". Ma poi questi "molti" sarebbero davvero disposti a farlo avendone la possibilità? sola andata, ricordiamocelo..

    E un pò megalomani dopotutto, per i tempi che erano, lo sono stati tutti i più grandi scopritori e scienziati grazie ai quali oggi possiamo permetterci quello che facciamo. a cominciare dai fratelli wright.

    Quindi credo che lo "scopo scientifico" sia l'unica motivazione, un pò come la ISS. A che scopo far ruotare in orbita qualche persona a 350km dal suolo? A scopo scientifico, per studiare gli effetti della lunga permanenza in assenza di gravità.

  7. Citazione Originariamente Scritto da Alfiere Visualizza Messaggio

    Direi che il tutto verrebbe fatto a puro scopo scientifico. o, come dice Ila propagandistico, però i tempi di USA vs URSS sono passati da qualche anno...

    Quindi credo che lo "scopo scientifico" sia l'unica motivazione
    Sicuramente lo scopo scientifico è una motivazione. Come ho detto nel mio primo intervento, le ricerche dell'uomo sono sempre, inizialmente, mirate allo scopo scientifico. E' che poi ci si perde strada facendo inseguendo altri obiettivi... non sempre scientifici

    E' vero, è grazie ai Megalomani ricercatori e sperimentatori se siamo arrivati al punto in cui siamo.

    Propagandistico: Non serve la guerra fredda USA/URSS per avere questa ansia di pubblicità e per accaparrarsi un business. "Pecunia non olet", disse Vespasiano. Il denaro non puzza, né ha nazionalità, bandiera o religione. La "guerra fredda a chi fa di più" si può avere anche nella stessa famiglia, non c'è bisogno di scomodare superpotenze.
    E, visto come vanno le cose, se ne avesse la possibilità, ci sarebbe chi lo farebbe, questo folle gesto di comprarsi il biglietto di sola andata.

    Lo spero davvero, che stavolta lo scopo sia puramente scientifico. Spero tanto tu abbia ragione, Alfiere

  8. Speriamo e speriamo anche sia per tutti, non pilotata da interessi secondari. Anche se temo sarà così.

    In ogni caso, molto più interessante di una colonia su di un sasso morto (tanto ci sono già i robottini tanto amati da Enzo), sarebbe interessante aprirei allo spunto di discussione "ricerca terra 2" dicendo che secondo mè è solo questione di tempo. Qui, in situazioni di sopravvivenza possibile senza strani sofisticati necessari e irrinunciabili "ammenicoli" il biglietto di "sola andata" lo potrebbero fare in molti.

    Problema: le tecnologie per i viaggi spaziali, sappiamo guardare molto lontano, ma ci si deve anche arrivare, senza contare che intraprendere un viaggio del genere significherebbe, in caso di oggetti distanti decine, migliaia di anni luce, anche viaggiare nel tempo, con il rischio di arrivare e non trovare nulla.

    Ma qui rasentiamo l'OT e mi autocensuro ond'evitare che la mia vulcanica fantasia la faccia da padrone.

  9. Citazione Originariamente Scritto da Alfiere Visualizza Messaggio
    Tralasciando proclami sensazionalistici alla "un domani finirà il mondo dobbiamo prepararci"
    oppure catastrofistici del tipo "Sanno già che qualcosa sta succedendo non ce lo dicono e preparano arche della salvezza extraterrestri"

    Direi che il tutto verrebbe fatto a puro scopo scientifico. o, come dice Ila propagandistico, però i tempi di USA vs URSS sono passati da qualche anno...

    Illusione? si può essere, dopotutto sarebbe il realizzarsi di un sogno per molti sapere che si può "andar via". Ma poi questi "molti" sarebbero davvero disposti a farlo avendone la possibilità? sola andata, ricordiamocelo..

    E un pò megalomani dopotutto, per i tempi che erano, lo sono stati tutti i più grandi scopritori e scienziati grazie ai quali oggi possiamo permetterci quello che facciamo. a cominciare dai fratelli wright.

    Quindi credo che lo "scopo scientifico" sia l'unica motivazione, un pò come la ISS. A che scopo far ruotare in orbita qualche persona a 350km dal suolo? A scopo scientifico, per studiare gli effetti della lunga permanenza in assenza di gravità.
    La ISS compie molti esperimenti impossibili da Terra non solo studia gli effetti sull'uomo... Un uomo dentro una cupola che imiti la Terra ha invece ben poco di scientifico.

  10. Ora magari non servirà, ma in un futuro potrebbe, se fossimo costretti a vivere in una "cupola terra" per cause di forza maggiore, gli studi effettuati porterebbero gli esperti ad essere consapevoli di cosa e come farlo.

    Certo niente a che vedere con gli esperimenti svolti in orbita, ma ad oggi, che il viaggio spaziale, è com'era a inizio secolo il volo in atmosfera, di propagandistico, illusionistico o altro ci vedo poco. Quindi poco rimane come motivazione.

    Unica cosa che mi viene da pensare è che il tutto venga fatto in nome della scienza. Per tanto inutile che questa "cosa" possa sembrare magari serve, vero è anche che a volte vengono fatte cose che a mio avviso ritengo assurde, e spesi soldi e soprattutto risorse in missioni assurde ultima, ma ahime nn sarà tale, new orizons... Gitarella nel sistema solare con lo scopo di mappare Plutone e Caronte raggiungendo la sua atmosfera prima che ghiacci nell'inverno plutoniano per studiarla..... Serviva?. Secondo mè non molto, ma accrescere lo scibile umano porta sempre a qualcosa, e verificare il comportamento dell'uomo nella "cupola terra" potrebbe servire, come dopotutto studiare Plutone, la sua atmosfera, e Caronte.