La strana coppia di stelle decadenti

In due non ne fanno una buona: una è una stella mancata, l’altra è mezza morta. Ma la loro storia è affascinante e quello che sorprende di più gli scienziati è che ruotino l’una attorno all’altra in poco più di un’ora


Credevano fosse un pianeta, invece era una stella, anche se mai accesa. Utilizzando i dati dal telescopio spaziale Kepler, un gruppo internazionale di ricercatori ha scoperto una vera rarità astronomica: un sistema binario costituito da una nana bruna – che si può considerare una stella mancata, non abbastanza massiccia da innescare le reazioni termonucleari – e da una cosiddetta nana bianca, il residuo compatto lasciato da una stella medio-piccola che ha esaurito gran parte del combustibile.

La caratteristica che ha lasciato di stucco gli scienziati è che il periodo orbitale dei due oggetti è di soli 71.2 minuti. Ciò significa che le due stelle nane viaggiano una attorno all’altra alla notevole velocità di circa 100 chilometri al secondo.

A differenza dei transiti di pianeti extrasolari che, passando davanti alla loro stella ospite, causano una piccola attenuazione della luminosità della stella stessa, la curva di luce della stella WD1202-024 rilevata da Kepler mostrava eclissi piuttosto profonde e ampie, con un contributo sinusoidale alla luminosità tra eclissi, che si ritiene dovuto all’illuminazione del componente freddo da parte della molto più calda nana bianca. Crediti: Kepler / Bishop’s University / M.I.T. / Harvard Smithsonian CfA
A differenza dei transiti di pianeti extrasolari che, passando davanti alla loro stella ospite, causano una piccola attenuazione della luminosità della stella stessa, la curva di luce della stella WD1202-024 rilevata da Kepler mostrava eclissi piuttosto profonde e ampie, con un contributo sinusoidale alla luminosità tra eclissi, che si ritiene dovuto all’illuminazione del componente freddo da parte della molto più calda nana bianca. Crediti: Kepler / Bishop’s University / M.I.T. / Harvard Smithsonian CfA

Osservandolo con cinque diversi telescopi terrestri dislocati in tre continenti, il team è stato in grado di dedurre che questo sistema binario consiste, appunto, di una stella mancata con una massa corrispondente al 6,7 per cento di quella solare (equivalente a 67 masse gioviane), e di una nana bianca con una massa di circa il 40 per cento del Sole.

Nel nuovo studio, presentato al 230° meeting dell’American Astronomical Society, gli autori hanno anche determinato che in meno di 250 milioni anni la nana bianca inizierà a cannibalizzare la nana bruna, avviando questa strana coppia verso lo scoppiettante destino di variabile cataclismica.

Rappresentazione della fase di variabile cataclismica di un sistema binario composto da una stella nana bianca e una nana bruna. Crediti: Stuart Littlefair / Science.
Rappresentazione della fase di variabile cataclismica di un sistema binario composto da una stella nana bianca e una nana bruna. Crediti: Stuart Littlefair / Science.

 

Una coppia che si sarebbe formata, secondo la ricostruzione degli scienziati, più o meno tre miliardi di anni fa, quando un’ordinaria stella da 1.25 masse solari e una nana bruna iniziarono placidamente ad orbitarsi attorno l’una all’altra con un periodo di 150 giorni. Proseguì così finché, invecchiando, la stella non cominciò a espandersi, diventando una gigante rossa che finì – non più tardi di 50 milioni di anni fa – per inglobare nel suo involucro la compagna.

Come in un frullatore cosmico, la nana bruna ha cominciato a spiraleggiare verso il nucleo della gigante rossa, spogliandola dell’involucro esterno d’idrogeno. Il risultato finale è una nana bruna in un’orbita straordinariamente stretta e veloce attorno al nucleo di elio caldo residuo della gigante rossa. Lo stesso nucleo che, raffreddandosi, vediamo oggi come nana bianca.

Per saperne di più:

 

Articolo di Stefano Parisini originariamente pubblicato su Media INAF.

Informazioni su Red Hanuman 300 Articoli
Red Hanuman è nato poco tempo prima che l'uomo mettesse piede sulla Luna, e cresciuto a pane e fantascienza. Poteva non sentire il richiamo delle stelle? Chimico per formazione e biologo autodidatta per necessità, ha da sempre desiderato essere un astrofisico per vocazione e diletto, ma non ha potuto coronare il suo sogno. Attualmente, lavora nel settore ambiente. Da pochi anni studia il violino. Perché continua ad usare un nickname? Perché la realtà non può essere richiusa in un nome, e perché πάντα ῥεῖ ὡς ποταμός : tutto scorre come un fiume. Ma, soprattutto, perché Red Hanuman è chiunque coltiva in sé un desiderio di conoscenza ...

Ti ricordiamo che per commentare devi essere registrato. Iscriviti al Forum di Astronomia.com ed entra a far parte della nostra community. Ti aspettiamo! : )