Francia: ritrovato a Saint-Aubin un meteorite di 477 Kg!

Gli astronomi francesi, attraverso il loro sito web , la Société astronomique de France (SAF) hanno annunciato la scoperta del frammento di meteorite più grande mai ritrovato nel suolo francese.

Gli studiosi del SAF e il blocco di meteorite record
Gli studiosi del SAF e il blocco di meteorite record

477 kg! È il peso di uno dei più grandi meteoriti mai scoperti in Francia. L’eccezionale ritrovamento a Saint-Aubin, il 3 ottobre, da un gruppo di appassionati, tra i quali Pierre Antonin e Alain Gallien. L’eccezionale ritrovamento alla fine di una campagna di indagine che ha interessato il territorio del nord est francese per oltre 7 mesi  del 2018.

Questa scoperta non è casuale.  Nello stesso sito, infatti , ci fu la scoperta del primo frammento, nel 1968, di un corpo assai più grande che potrebbe raggiungere il peso incredibile di sette tonnellate. Il grande lavoro degli studiosi è stato quello di mappare il sito dello schianto del grande corpo celeste e circoscriverlo in un zona ben definita.

“All’interno di un’ellisse lunga 1.100 metri e larga 900, i ricercatori hanno portato alla luce uno dei più importanti siti di caduta di meteoriti, con una massa totale di quasi 7 tonnellate estratte da terra” spiegano i ricercatori della Società Astronomica.

Si precisa inoltre che i frammenti ritrovati sono stati non meno di 123!

Sempre secondo la SAF, l’analisi chimica e la datazione dei frammenti – effettuati in collaborazione con CEREGE Aix-Marsiglia- classificano il reperto, caduto sulla Terra circa 55 mila anni fa, un’ottaedrite con bellissime figure di Widmanstätten così tipiche di questi meteoriti ferrosi. Le analisi di fluorescenza a raggi X producono circa l’ 11% di nichel con un tracce di cobalto (0,7%) e fosforo (0,1%).

Il record era finora detenuto dal meteorite Mont Dieu (1,1 tonnellate riferito a una massa principale di 435 kg) scoperto nella regione di Sedan, nelle Ardenne nel 1994.

Data l’importanza della scoperta, è prevista una significativa donazione da parte degli scopritori e dei proprietari terrieri, al Museo Nazionale di Storia Naturale.

Informazioni su Corrado Mascia 51 Articoli
In un lontano '97, mentre correvo su strada, rimasi folgorato dalla vista di una delle cose più belle che il cielo mi avesse regalato. Da allora non ho mai smesso di guardare in alto, né tanto meno di correre! Impiegato, quando non lavoro, coltivo con la mia famiglia l'amore per l'astronomia e l'archeologia che cerco di condividere col prossimo attraverso foto e video.

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5 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Strana la composizione, per essersi surriscaldato e poi raffreddato sembra tanto bianco, non vedo neanche tante deformazioni, nelle immagini di quelli che ho visto finora, si vedevano chiaramente gli strati contorti e modellati dall'attrito con l'atmosfera, superfici quasi lisce, questo è abbastanza irregolare e a mio parere troppo chiaro, come un blocco di quarzo...

  2. Chissà quante ne ha passate quel blocco in 55 mila anni. Magari e mi riferisco alla foto ci troveranno anche tracce di tuberi o acini d'uva chissà
    Ti metto anche questa foto che magari appare meno trasformata:

    Allegato 32035

    e quella di una parte studiata del frammento ritrovato nel '68

    Allegato 32036

  3. Qui è totalmente diverso, puoi notare le deformazioni e le superfici quasi lisce, il colore è più scuro, nella prima foto dell'articolo ha tutt'altro aspetto..

  4. Bah, per quanto si legge, sembrerebbero i resti di un corpo massiccio esploso in bassa quota, prima di impattare. Se così fosse, le parti ritrovate potrebbero essere quelle più interne, che sono state preservate dell'effetto dell'attrito del corpo principale all'ingresso dell'atmosfera.
    Potrebbe, inoltre, essere semplicemente sporco del terreno circostante. Staremo a vedere.